Super Zeta ha scritto:mi sembra che da questo giro d'italia emerga con chiarezza una sola cosa
che il nuovo doping è più difficile da beccare rispetto al cera
nemmeno un pizzicato dall'antidoping
credo che fossero tutti puliti quanto credo a Biancaneve...
Diciamo che a parità di doping vince sempre il piu' forte. Tanto ormai si è capito che un atleta "normale" nel ciclismo non può gareggiare a certi livelli, basta leggere le medie orarie delle gare. Non mi sembrano "umane".
Di "normale" sono rimasti solo i cicloamatori. Almeno spero.
il problema è che la parità del doping non esiste
dubitavo di basso quando girava al doppio degli altri (e un altro dopato come simoni sollevò la questione) e dubito di lui anche adesso
peccato perchè ha una faccia pulita
uno che da sempre mi sembra uno che di magheggi ne ha fatti pochi è Cunego
tranne che quando ha trionfato da imberbe al giro allora....
quel picco di rendimento seguito da cotanta continua mediocrità risulta piuttosto sospetto....
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
la differenza tra i corridori delle due corse è abissale, cunego ha avuto dalla sua il fatto di essere giovanissimo, semisconosciuto, nessuno se lo cagava o gli dava troppa importanza e simoni, uno dei più in forma in quel periodo, ha dovuto sottostare agli ordini di squadra (tranne che nella tappa della presolana, ma ormai i giochi erano fatti)
ricordo che, nella tappa di san vendemmiano (che ha sancito la vittoria fnale di cunego) c'era popovich in maglia rosa e, sulla penultima salita (con un uomo saeco in fuga) provò l'attacco prima simoni ma fu subito ripreso dagli uomini della maglia rosa, poi cunego fu lasciato andare, nel tratto in pianura trovò il compagno di squadra che lo tirò fino all'ultima salita e vinse
cunego nel 2004 era il più forte, ma se confrontato con i corridori che fecero il tour probabilmente non avrebbe avuto questo successo (anche perchè nel 2004 al tour si bombavano come porci)
cunego è un ottimo corridore da classiche (potrebbe essere l'erede di bettini) e un buon corridore da corse a tappe corte (max 1 settimana), nelle grandi corse a tappe può puntare a piazzamenti nei primi dieci e a qualche vittoria di tappa, difficilmente rivincerà una classifica finale di un giro o un tour o una vuelta..
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"
Basso ha dimostrato di essere il più forte in salita e di avere una buona squadra votata a lui (cosa non da poco) Evans in salita può solo difendersi e non aveva squadra, Scarponi ha fatto fin troppo, Nibali era bloccato da Basso e il resto poca cosa.
Sul priblema doping ormai si è detto tutto e tutti avete secondo me un po' di ragione, però la differenziazione del tasso di doping no! Non essiste uno più dopato dell'altro esiste solo la differenza su quando serve quello che hai preso e basta.
Indurain se non ci fosse stato il doping avrebbe vinto molto di più
Il doping fra gli amatori (senza controlli) è quello che alimenta il giro doping nei pro... ho visto cose...
Ma veniamo a cose più concrete, mentre Basso saliva il Gavia io e altri impavidi ci sparavamo un: Colle della Scala (Échelle) Col de l'Izoard e infine il Colle del Monginevro.
"Perché in fondo una salita è una cosa anche normale
assomiglia un po’ alla vita devi sempre un po’ lottare"
"Un uomo solo è al comando. Ha la maglia biancoceleste della Bianchi. Il suo nome è Fausto Coppi"
Zonco, tra le salite che hai fatto, qual'e' quella che preferisci?
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
ma qui si parla solo di ciclismo sportivo?
no perchè ieri qui a roma ci sono stati quelli di critical mass (mi hanno detto, non ho visto nulla).
magari qualcuno c'è stato...
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
Husker_Du ha scritto:Zonco, tra le salite che hai fatto, qual'e' quella che preferisci?
Mah... come paesaggio il Colle del Nivolet e il Colle dei Morti (Fauniera) lato Castelmagno sono spettacolari, il primo per vista e maestosità il secondo per il piacere di pedalare in un mondo "selvaggio"
A livello emotivo devo ammettere che il Galibier quando passo nel punto in cui nel 98 Marco ha staccato Ullrich mi vengono i brividi, come quasi mi commuovo davanti al monumento a Coppi e Bobet alla Casse Deserte.
Ma non trascurerei il Colle dell'Agnello,La Bonette e il Colle di Sampeyre.
Le Dolomiti mi mancano ma sto provvedendo proprio ora, questo pomeriggio parto per una 3 giorni di fuoco con TUTTI i passi doloMITICI....550kmx16000 metri di dislivello
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Nuova frontiera del doping: meccanico... E' quanto trapela tra i bene informati del mondo del ciclismo. Sospetti riguardo alcune biciclette truccate: proviamo a fare chiarezza insieme. In coda alla storia un video che potrebbe "sconvogere"...
Dobbiamo essere onesti. Questa storia l’avevamo appresa già da un po', ma volutamente abbiamo preferito non trattarla perchè non certi di cosa si sarebbe andato a parlare. Ora che però la notizia è apparsa sulle principali testate italiane e straniere, anche noi - per dovere di informazione nei confronti di chi con passione ci legge tutti i giorni - non possiamo non trattare l’argomento.
Ed è un argomento complesso. Tratta di doping meccanico, ben altra cosa rispetto a quello farmaceutico cui troppo spesso ci si è trovati a fare i conti negli ultimi anni. Questo è tema spinoso, da trattare con cautela. Soprattutto perchè - ancora - se ne si sa poco o nulla. O meglio, si conosce ciò che ci hanno raccontato e voluto raccontare. Oppure, per chi ancora non ha ben chiaro quello di cui stiamo parlando, quello che vi stiamo per raccontare...
Qualche settimana dopo la doppietta di Fabian Cancellara al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix, tra i corridori prima e gli addetti ai lavori poi sono cominciate a circolare voci sul possibile utilizzo di una bicicletta "truccata". Una bici che al suo interno nascondeva un vero e proprio motore elettrico (nascosto nel tubo piantone, quello tiene su la sella) avviato da una microscopica batteria e collegato agli ingranaggi del movimento centrale. A trattare l’argomento sono stati prima di tutti "Il Giornale" e "L'Avvenire", quindi la Rai - con Davide Cassani - ha realizzato uno speciale dove l’ex corridore, e ora brillante spalla tecnica durante le telecronache delle corse, spiegava il metodo di utilizzo della "biclicletta truccata". "Nonostante abbia 50 anni - ha detto Cassani - con una bici come questa io potrei sicuramente essere ancora competitivo e vincere delle tappe al Giro d’Italia. Come farlo? Semplicissimo, basta schiacciare un tasto e la bici parte da sola... Impressionante".
Nel video che vi proponiamo qui sotto c’è una spiegazione dettagliata di quanto vi stiamo raccontando. I particolari li lasciamo spiegare a chi fa di questi argomenti la propria materia di lavoro. Detto alla buona però, così che possa risultare spiegazione quanto più immediata possibile a tutti, la “bici truccata” altro non è che una bici in apparenza normale (pesa all’incirca 122 grammi di più) con un meccanismo elettrico al suo interno. Come si avvia? E' sufficiente premere un bottoncino piccolissimo nascosto vicino alle leve del cambio-freno perchè la bici cominci a pedalare...da sola! Quando farlo? Quando serve, ovviamente, ben consapevoli del fatto che la batteria di questo meccanismo dura dai 60 ai 90 minuti.
Le voci di questo ultimo periodo hanno coinvolto con insistenza Fabian Cancellara, “indagato” soprattutto per quanto riguarda le imprese a Fiandre e Roubaix. In entrambe le Classiche, lo svizzero della Saxo Bank aveva staccato il rivale Tom Boonen; prima sul Grammont nel finale della Classica fiamminga, quindi andando in fuga con un'azione d’altri tempi a 45 km dall’arrivo durante il momento clou della Parigi-Roubaix. "E’ una storia talmente folle e idiota che non riesco a trovare parole - la risposta seccata di Cancellara interpellato sull’argomento -. Non ho mai avuto batterie sulla mia bicicletta. Credetemi, vado così forte perchè lavoro duramente: non c’è altro da dire".
Il presidente dell’Uci, Pat MacQuaid, minimizza la cosa ma spiega di voler fare chiarezza sull'argomento: "Non c'è nessuna vincenda-Cancellara. In ogni caso, lunedì ci sarà una riunione nella sede di Aigle tra i nostri esperti e alcuni rappresentanti di Case costruttrici. E’ una storia che si è diffusa subito in tutto il Mondo anche se non c’è alcuna evidenza. Noi vogliamo vederci chiaro...".
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Quella del giro delle fiandre in effetti e' sospetta. Cancellara non aumenta la frequenza di pedelata ma accelera in maniera impressionante. E quando lo fa non lo si vede usare il cambio per mettere un rapporto piu' duro.
la cosa in effetti e' strana.
Pero' sta invenzione e' figa. A sto punto posso correrla anch'io la Roubaix con quella bicicletta.
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Ammetto che il ciclismo come sport l'ho semrpe trovato un po' noioso, però apprezzavo lo sforzo di questi atleti e le loro prestazioni... poi quando è iniziato il doping mi ha iniziato a fare schifo... però in effetti meglio i tempi delle "bombe" che non quelli del doping meccanico:
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
Anche i 3 giorni nelle dolomiti sono passati... che meraviglia!!!!
GIORNO 1 : Borgo Valsugana- passo Manghen-Cavalese-passo Lavazè-Ponte Nova-passo Costalunga-Canazei-paso Fedaia-Agordo-passo Duran-Dont- passo Forcella Staulanza- Selva di Cadore
km 197 x 6111 metri di dislivello
GIORNO 2 : Selva di Cadore-passo Giau- Cortina-passo Tre Croci- Tre Cime di Lavaredo-passo Tre Croci-Cortina-passo Falzarego- passo Valparola- Corvara-passo Gardena- passo Sella-passo Pordoi- Caprile
km 189 x 5427 metri di dislivello
GIORNO 3 : Caprile- passo Fedaia- Moena- passo S. Pellegrino- Falcade-passo Valles- Paneveggio-passo Rolle-Mezzano- passo Gobbera-Canal S. Bovo- passo Brocon- Borgo Valsugana
km 177 x 4332 metri di dislivello.
Il tutto con 7 kg buoni di bagaglio
In seguito metto delle foto.
"Perché in fondo una salita è una cosa anche normale
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misha71 ha scritto:ma qui si parla solo di ciclismo sportivo?
no perchè ieri qui a roma ci sono stati quelli di critical mass (mi hanno detto, non ho visto nulla).
magari qualcuno c'è stato...
io ci sono stato!!
bella la http://www.ciemmona.org/! caciarona e festaiola... la migliore risposta al traffico cittadino!
Bettini, adesso è ufficiale
È il nuovo c.t della Nazionale
Il "Grillo" succede a Franco Ballerini alla guida dell'Italbici. La presentazione alla stampa mercoledì 23 giugno, a Roma, presso il Salone d'Onore del Coni MILANO, 16 giugno 2010 - Adesso è ufficiale: sarà Paolo Bettini il nuovo c.t. della nazionale intaliana di ciclismo. Il "Grillo", che prenderà il posto del compianto Franco Ballerini, deceduto in un tragico incidente di rally, sarà presentato alla stampa nella sua nuova veste di c.t. mercoledì 23 giugno, alle ore 10.30 presso il Salone d'Onore del Coni, a Roma, in occasione della conferenza stampa che illustrerà il 24° Meeting Nazionale di Società per Giovanissimi, in programma nella capitale dal 1 al 4 luglio. All'incontro saranno presenti il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, il presidente della Fci Renato Di Rocco e, ovviamente, Paolo Bettini, in carriera due volte campione del mondo nonché vincitore del titolo Olimpico ad Atene 2004.
MONDIALI E OLIMPIADE — Paolo Bettini, nato a Cecina (Li) il primo aprile 1974 è professionista dal 1997, con la MG Maglificio-Technogym, con cui vinse la prima grande classica nel 2000, la Liegi-Bastogne-Liegi. Nel 2003 vinse la Milano-Sanremo, il Giro del Mediterraneo, la HEW Cyclassics e la Clasica de San Sebastian. In carriera ha vinto per tre volte consecutive la Coppa del Mondo di ciclismo (2002-2003-2004), unico ad esserci riuscito. Fa parte, inoltre, dei corridori che hanno vinto tappe in tutti e tre i Grandi Giri. Il 14 agosto 2004 vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene aggiudicandosi la prova individuale su strada, facendo il vuoto in salita e battendo allo sprint il portoghese Sergio Paulinho. Nel 2006, il 24 settembre, conquistò il Campionato del mondo di ciclismo su strada a Salisburgo (nel 2001 aveva vinto l'argento). La stagione fu chiusa dalla netta vittoria in solitaria al Giro di Lombardia in maglia iridata, dedicata al fratello Sauro, deceduto qualche giorno prima.
DEBUTTO A OTTOBRE — Nel 2007 il secondo Mondiale, a Stoccarda, conquistato in un'atmosfera bollente per le infondate accuse di doping. Il 27 settembre 2008, alla vigilia della prova individuale maschile del Campionato del mondo di ciclismo su strada a Varese, vinto da Ballan, annunciò il suo ritiro dalle corse anche se l'addio ufficiale avvenne il 9 novembre 2008 durante la rinnovata Sei Giorni di Milano. Dopo la morte del c.t. Franco Ballerini, avvenuta durante il rally di Larciano, la Fci annunciò l'investitura di Bettini, grande amico dell'ex c.t. Il debutto a ottobre, ai Mondiali di Melbourne.
in bocca al lupo paolino!!!!
"Gli amici del campetto
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