[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
Dice una teoria (se ricordo la fonte aggiorno) che i trend economici sono anticipati dal colore delle cravatte degli intermediari finanziari. Avendo più informazioni, e prima degli altri, gli intermediari sono indotti inconsciamente ad indossare cravatte con toni cupi quando i segnali sono negativi e viceversa. Osservando quindi il colore delle cravatte dei broker, banchieri etc. si può intuire l'andamento dei mercati.
Premesso ciò... Oggi sono andato in Mediolanum e c'era un consulente con una cravatta rosa a strisce bianche: l'economia è in ripresa o lui è semplicemente gay?
Premesso ciò... Oggi sono andato in Mediolanum e c'era un consulente con una cravatta rosa a strisce bianche: l'economia è in ripresa o lui è semplicemente gay?
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Re: [O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
se ti capita di gironzolare per i corridoi di mediobanca fai caso al colore della cravattaSunrise ha scritto:Dice una teoria (se ricordo la fonte aggiorno) che i trend economici sono anticipati dal colore delle cravatte degli intermediari finanziari. Avendo più informazioni, e prima degli altri, gli intermediari sono indotti inconsciamente ad indossare cravatte con toni cupi quando i segnali sono negativi e viceversa. Osservando quindi il colore delle cravatte dei broker, banchieri etc. si può intuire l'andamento dei mercati.
Premesso ciò... Oggi sono andato in Mediolanum e c'era un consulente con una cravatta rosa a strisce bianche: l'economia è in ripresa o lui è semplicemente gay?
se vai da mediolanum preoccupati di più di avere il buco del culo bello unto...
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Re: [O.T.] Crisi economica
Ti dirò, per quello che sto facendo io Mediolanum si sta rivelando un'ottima banca. Magari per altre cose t'incula ma mi sto trovando veramente bene.cimmeno ha scritto:se ti capita di gironzolare per i corridoi di mediobanca fai caso al colore della cravattaSunrise ha scritto:Dice una teoria (se ricordo la fonte aggiorno) che i trend economici sono anticipati dal colore delle cravatte degli intermediari finanziari. Avendo più informazioni, e prima degli altri, gli intermediari sono indotti inconsciamente ad indossare cravatte con toni cupi quando i segnali sono negativi e viceversa. Osservando quindi il colore delle cravatte dei broker, banchieri etc. si può intuire l'andamento dei mercati.
Premesso ciò... Oggi sono andato in Mediolanum e c'era un consulente con una cravatta rosa a strisce bianche: l'economia è in ripresa o lui è semplicemente gay?
se vai da mediolanum preoccupati di più di avere il buco del culo bello unto...
PS. Stickman, gli ho dato il tuo numero.

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Re: [O.T.] Crisi economica
Husker_Du ha scritto:Il debito pubblico non dipende mica dal liberismo. Anzi ne e' il contrario. Liberismo significa meno stato in economia, quindi meno spesa pubblica e meno tasse. In Italia il debito pubblico e' aumentato proprio perche' vi e' mancanza di liberismo.andrew ha scritto:L’iperliberismo che in Italia va avanti da almeno 15 anni non ha portato a nulla.
Aziende pubbliche svendute e sostanzialmente fallite
Debito pubblico sempre in costante aumento
Lo stato sussidia il sud per tenere alta la domanda interna. Se lasciato al mercato per il sud sarebbero cazzi amari.
Per le aziende pubbliche privatizzate in parte, a parte Alitalia e Trenitalia, non credo che molti di quei monopoli siano messi molto male. L'enel e' probabilmente l'azienda con piu' fatturato in italia.
Infatti, sentire che in Italia c'è un iperliberismo solo perchè con le privatizzazioni si sono sostituiti monopoli privati a quelli pubblici fa ridere.

La questione meridionale.
Inutile nascondersi dietro un dito, ci sono due Italie: una, i cui parametri sono in linea con quelli delle maggiori democrazie europee, e l'altra che è un carrozzone che sperpera un flusso di risorse pubbliche sottratte alle regioni più produttive del Paese e che vanno ad alimentare un sistema clientelare parassitario fatto di malgoverno, corruzione, evasione fiscale (fenomeno prevalentemente meridionale) e criminalità diffusa.
Questi trasferimenti e rendite statali, causa e conseguenza, come in un circolo vizioso, di una quantità spropositata di stipendi pubblici, barattati da un'aristocrazia di notabili corrotti con il consenso e il denaro, sono l'ombrello sotto il quale vivacchiano nullafacenti, dirigenti senza capacità imprenditoriali e produce solo inefficienza, disservizi e improduttività in tutti i settori della vita pubblica, a qualsiasi livello.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: [O.T.] Crisi economica
Zio, la questione del sud e' veramente complessa.zio ha scritto:husker, è possibile affrontare la questione economica del sud in maniera diversa da tutte le politiche finora intraprese (e non intraprese?).
il federalismo con poteri diversificati ed economie di scale diverse da regione a regione, con solidarietà interregionale sui servizi alla persona, è davvero possibile oppure è un sistema che funziona solo dove c'è ricchezza?
ci sono dati omogenei e paragonabili alla situazione italiana in giro?
Il problema piu' grande e' che 60 anni fa il sud produceva circa il 20/23 percento del Pil italiano, oggi produce circa il 20/23% del pil italiano. In 60 anni non e' cambiato nulla. E' ovvio che c'e' una buona parte di sommerso, ma quello c'era anche prima comunque.
Molte delle politiche economiche fatte erano in pratica molto politiche e poco economiche (ad es. investire nella grande industria, di solito capital-intensive, in un territorio dove il problema e' l'occupazione e' un controsenso).
Il federalismo in teoria puo' funzionare perche' ti constringe a spendere per quello che crei e quindi ti dovrebbe dare maggiore disciplina. Tuttavia, i costi sociali di una cosa cosi' all'inizio saranno alti. La Sicilia non potrebbe permettersi i dipendenti della sanita' che ha. Questi vanno riallocati o mandati a spasso. E cosi in molti altri settori pubblici. E' ovvio che dopo un po' le cose si stabilizzano, tuttavia i costi iniziali potrebbero essere alti. Inoltre hai la possibilita' concreta di un nuovo flusso migratorio dal sud al nord all'inizio. Praticamente restano al sud solo quelli impossibilitati a muoversi. Ma se fai una roba cosi', riduci le risorse disponibili al sud (ad esempio la base imponibile per tasse regionali) il che puo' creare un effetto a spirale.
Nel progetto di federalismo fiscale io non so se sono state fatte simulazioni sugli effetti sulla mobilita' degli italiani da regione a regione etc. etc. Quindi e' difficile fare previsioni.
Una cosa comunque e' certa, dal punto di vista economico, il dualismo Nord/Sud va risolto. La soluzione redistributiva ha chiaramente fallito. Tanto vale fare un federalismo (che non potra' che diventare sempre piu' spinto nel tempo) e aspettare in un aggiustamento (quanto lento e' difficile da dire).
In europa un dualismo persistente e cosi' grande come quello italiano al momento non lo vedo. Ci sono parti, limitate, in ogni paese dove vi e' una chiara differenza di reddito e di disoccupazione, ma quete parti sono comunque piccole se paragonate al sud italia. Ad esempio in UK, la Scozia era un po' la parte povera del paese ma non a livello del nostro sud italia.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Re: [O.T.] Crisi economica
interessante "discussione" sul corriere tra Sartori e Calderoli....
a chi dareste credito ?? io a Sartori ma forse sono troppo di parte.... bah...
fonte: http://www.corriere.it/politica/10_apri ... aabe.shtml
a chi dareste credito ?? io a Sartori ma forse sono troppo di parte.... bah...
fonte: http://www.corriere.it/editoriali/10_ap ... aabe.shtmlLe incognite del federalismo
All’inizio la Lega parlava di secessione, poi è passata al federalismo, e ora dice «federalismo fiscale». L’ultima dizione è uno specchietto per le allodole? In gran parte sì. Il «fiscale» piace al Nord (che lo legge: più soldi da tenere per sé), e inoltre la qualifica di fiscale dà l’idea di un federalismo circoscritto, più modesto. Ma non è così. Se sarà, sarà completo e, temo, micidiale. Il collega Angelo Panebianco, sulle colonne di «Sette» è tranquillo. Per lui le riforme istituzionali saranno chiacchiere che non arriveranno a nessuna conclusione. Io sono meno tranquillo, confesso.
A Berlusconi restano tre anni di governo per i quali non può più addurre il pretesto — anche se continua a invocarlo — di non avere il potere di governare. In realtà nessuno, dopo l’infausto regime, ne ha avuto quanto lui. Si vede che il Nostro non è forte in storia, nemmeno recente. Il fatto è però che Berlusconi non ha soldi (s’intende, soldi pubblici) e che Tremonti non glieli può dare perché, vedi caso, il fisco non piace agli italiani (Berlusconi incluso) e lascia le casse dello Stato a secco. Invece le riforme inizialmente non costano nulla, sono pezzi di carta. Dopo costeranno, ci scommetto, moltissimo. Ma après moi le déluge, dopo me venga pure il diluvio. Tra tre anni Berlusconi medita di insediarsi al Quirinale, da dove il diluvio lo può guardare al sicuro dall’alto. Intanto, ripeto, le riforme sarebbero a costo zero. I problemi sollevati dal nostro rifacimento federalistico esauriscono il mio pallottoliere. Qui li raggrupperò sotto quattro stringatissime voci. Primo, il costo finanziario: nuove sedi, nuovo personale, nuovi stipendi. Questa cosiddetta devolution quanto verrà a costare? Nessuno lo sa, nemmeno all’incirca (come è stato onestamente ammesso da Tremonti).
In passato l’impavido Calderoli diceva: niente. Niente, tra l’altro, perché a suo dire il personale «federalizzato » verrà trasferito da quello statale. Si è visto. Man mano che le Regioni si consolidavano i «trasferiti» sono stati quattro gatti (salvo che da una sede romana all’altra) e contestualmente il personale centrale ha continuato a crescere. Dunque costi crescenti, sicuramente ingenti, e ignoti. In un’altra sua esternazione il faceto Calderoli ha asserito che il problema non esiste perché «tutti gli Stati federali costano meno di quelli centrali». Questa è davvero una perla. Tutti gli Stati federali in funzione, e che funzionano, sono nati federali. Pertanto non possiamo sapere quanto costavano prima quando erano (non erano) centralizzati. Secondo, i costi decisionali: quanto si allungheranno i tempi, e anche quanto aumenteranno i veti, i blocchi sui permessi di fare qualcosa. Di regola, più sono i passaggi di una pratica da una scrivania all’altra, più tempo ci vuole perché arrivi in porto.
Però i costi decisionali sono anche dovuti alla incompetenza e al menefreghismo del personale che gestisce i papelli. E purtroppo il reclutamento del personale regionale è soprattutto clientelare, e anche, man mano che si scende al Sud, sfacciatamente familistico e pericolosamente infiltrato dalla malavita. Comunque sia, il punto è che il grosso delle nuove assunzioni non avviene per merito e capacità ma per alleviare la disoccupazione e allevare clientele elettorali. Federalismo clientelare? Sarebbe un bel risultato. Terzo, il costo della frammentazione localistica. Il mondo reale è sempre più interconnesso e richiede strutture diciamo «lunghe» e allungabili: strade e ferrovie di migliaia di chilometri, oleodotti e gasdotti che traversano i continenti, linee di trasmissione dell'energia davvero globali, e così via. Invece da noi, un comune blocca un traliccio elettrico (spesso solo per farsi pagare, per fare cassa), il grande Nichi Vendola blocca da anni il rigassificatore di Brindisi (per l'Italia una riserva vitale), e Firenze non riesce ad avere un aeroporto decente perché il comune limitrofo nega da sempre qualche centinaio di metri del suo preziosissimo territorio per allungare la pista. Eccetera, eccetera, eccetera.
Il federalismo andrà a spezzettare un paese già troppo spezzettato. Se ne dovrebbe quantomeno discutere a fondo, sul serio. Ma la tv è imbavagliata, e la partita sembra oramai aggiudicata. Dimenticavo: gli italiani sono buoni, il nostro sarà un federalismo «solidale». Vorrei vedere prima di credere. Quarto, e brevissimo. Esiste, o può esistere, una qualsiasi organizzazione senza punizioni? La Sicilia fa da gran tempo tutto quel che vuole, eppure non è mai punita. Altrove esistono ancora i «commissariamenti»; ma andranno a sparire. Negli Stati Uniti (un sistema federale serio) la città di New York può fallire; e proprio per questo non fallisce. Ma in Italia Palermo, Napoli, Catania, saranno libere, come meriterebbero, di fallire? Oppure costringeranno le banche delle quali si andranno a impadronire, a fallire per loro? Sarei curioso di sapere dal ministro Calderoli (Bossi e Berlusconi non lo sanno di certo) se il federalismo leghista contempla sanzioni, e quali. Grazie, se ci sarà, dell'attenzione.
Giovanni Sartori
Trasferire le funzioni non basta
È il momento del federalismo fiscale
L'intervento del ministro Calderoli
Caro Direttore,
i recenti editoriali di «nonno» Sartori sul federalismo partono da un presupposto sbagliato perché confonde federalismo e federalismo fiscale; non cogliendo minimamente quella che è la situazione. Sartori pone questa domanda: «nuove sedi, nuovo personale, nuovi stipendi. Questa cosiddetta devolution quanto verrà a costare? Nessuno lo sa, nemmeno all’incirca». Se la domanda è radicalmente sbagliata non merita risposta. Ma siccome insiste spieghiamo.
L’Italia ormai da dieci anni è vittima di un’anomalia strutturale: il cantiere federalista è stato avviato solo a metà, trasferendo funzioni e competenze ma rimanendo invece fermo sul fronte del finanziamento, affossato in un modello di «finanza derivata». Anche nella Spagna degli Anni 80, all’indomani della nuova Costituzione con la quale furono assegnati maggiori poteri alle Comunità Autonome, mancava la responsabilità impositiva; questa dissociazione tra spending power e imposizione aveva fatto esplodere i conti pubblici.
Il rimedio— e il successo — del federalismo spagnolo è stato il federalismo fiscale, poi avviato con decisione. Nell’Italia di oggi la spesa pubblica (escluse pensioni e interessi) si divide ormai a metà tra Stato e sistema delle autonomie, ma per queste ultime il potere impositivo è limitato a poco più del 10%. Si è così realizzata una forte dissociazione della responsabilità impositiva da quella di spesa. A pagare per questa situazione sono stati tutti gli italiani. Un sistema di finanza derivata finisce per premiare chi ha creato più disavanzi, favorisce una politica dell’inefficienza, mentre chi ha speso meno— perché è stato più efficiente — deve continuare a spendere e ricevere di meno. Inoltre, ha diffuso il costume dello «scaricabarile» delle responsabilità: il sindaco scarica sulla Regione le responsabilità delle sue inefficienze, la Regione accusa lo Stato di non avergli dato i soldi con una evidente confusione di responsabilità.
Senza rovesciare questa dinamica e senza reali incentivi all’efficienza non si potranno creare sufficienti motivazioni per una razionalizzazione della spesa pubblica. Il federalismo fiscale è quindi il rimedio. È stato ampiamente condiviso dalle forze politiche, anche di opposizione e dalle autonomie territoriali (tutti ignoranti e irresponsabili, secondo Sartori?). La legge si fonda su due principali coordinate: la prima è quella del passaggio dalla spesa storica al costo standard e opera sul lato della spesa: si passerà dal finanziamento dei servizi in base a quanto si è speso in passato ad un finanziamento del solo costo standard. Il finanziamento in base al costo standard porta per definizione a un risparmio e a una razionalizzazione della spesa pubblica: se un servizio ha un costo effettivo di 10 euro —e fino ad oggi è stato finanziato per 15 — di sicuro risparmieremo 5 euro e in più, garantendo il finanziamento integrale, assicureremo l’esercizio dei diritti garantiti dalla Costituzione su tutto il territorio nazionale, cosa che oggi non avviene. Le maggiori risorse che si renderanno disponibili andranno a ridurre il debito pubblico, la pressione fiscale o a migliorare la qualità dei servizi.
La seconda coordinata sarà l’attribuzione agli enti territoriali di un’autonomia impositiva sufficiente: gli enti disporranno di proprie entrate autonome e saranno obbligati ad essere gli attori principali della lotta all’evasione, grazie alla conoscenza che hanno del territorio. In più, i cittadini avranno a disposizione la «tracciabilità» dei tributi: sapranno non solo quanto e a chi versare, ma anche come saranno utilizzate le loro risorse. Dunque, al momento del voto saranno loro, finalmente consapevoli, in grado di premiare o sanzionare gli amministratori. Ma non solo responsabilità politica ma anche controlli e sanzioni. Gli amministratori che non rispetteranno le regole non potranno assumere personale, si vedranno bloccate le spese discrezionali, dovranno insomma ridurre le spese (perché altrimenti dovranno richiedere risorse aggiuntive ai propri amministrati). Chi causa dissesto non solo andrà a casa, ma non sarà rieleggibile ad alcuna carica. Ecco che cosa intendiamo per fallimento politico, ovvero responsabilizzazione con le buone o con le cattive. Il federalismo fiscale, da solo, però non basta per ridurre i centri di spesa. Una parte di tale riduzione l’abbiamo realizzata con il decreto legge sugli enti locali e il suo completamento si realizzerà con il Codice delle autonomie, all’esame del Parlamento, e con la prossima revisione costituzionale, necessari per definire compiutamente «chi fa che cosa» e garantire che quella cosa sia fatta da un solo soggetto.
Certo è una strada in salita di cui però abbiamo percorso già un bel pezzo. Abbiamo cuore e polmoni per raggiungere la vetta. Infine, chi di Shakespeare ferisce, di Shakespeare perisce: «Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio».
ministro per la Semplificazione normativa
Roberto Calderoli
fonte: http://www.corriere.it/politica/10_apri ... aabe.shtml
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Re: [O.T.] Crisi economica
C'è un tale che lavora in una grande società di revisione dei conti che vedo ogni tanto. L'ultima volta due anni fa a una festa di paese. Gli chiesi quando sarebbe finita la crisi.
-Mai-
Due sere fa in un ristorante lo rivedo e gli faccio i complimenti per la previsione.
Mi invita a rifargli la domanda e la risposta è ancora uguale : - Mai - .
Poi per un'ora ha spiegato che questa volta non ci saranno uscite con risalite, ma solo adattamenti, più o meno traumatici, e sempre al ribasso, con un bel segno meno davanti.
Cosa ne pensate ?
-Mai-
Due sere fa in un ristorante lo rivedo e gli faccio i complimenti per la previsione.
Mi invita a rifargli la domanda e la risposta è ancora uguale : - Mai - .
Poi per un'ora ha spiegato che questa volta non ci saranno uscite con risalite, ma solo adattamenti, più o meno traumatici, e sempre al ribasso, con un bel segno meno davanti.
Cosa ne pensate ?
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: [O.T.] Crisi economica
e' quel sempre al ribasso che mi preoccupa.
devo tirarmi mio padre qui??
a 67 anni credo andra in pensione fra 3..non avra piu scatti di stipendi (e' uno statale..)...
provera' a stare anche over 70 fuori ruolo ma no so...
e poi la liquidazione...mmmh.....
sono preoccupato....
devo tirarmi mio padre qui??
a 67 anni credo andra in pensione fra 3..non avra piu scatti di stipendi (e' uno statale..)...
provera' a stare anche over 70 fuori ruolo ma no so...
e poi la liquidazione...mmmh.....
sono preoccupato....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Quante belle parole da salotto!Giulio Tremonti ha scritto: Infatti, sentire che in Italia c'è un iperliberismo solo perchè con le privatizzazioni si sono sostituiti monopoli privati a quelli pubblici fa ridere.
La questione meridionale.
Inutile nascondersi dietro un dito, ci sono due Italie: una, i cui parametri sono in linea con quelli delle maggiori democrazie europee, e l'altra che è un carrozzone che sperpera un flusso di risorse pubbliche sottratte alle regioni più produttive del Paese e che vanno ad alimentare un sistema clientelare parassitario fatto di malgoverno, corruzione, evasione fiscale (fenomeno prevalentemente meridionale) e criminalità diffusa.
Questi trasferimenti e rendite statali, causa e conseguenza, come in un circolo vizioso, di una quantità spropositata di stipendi pubblici, barattati da un'aristocrazia di notabili corrotti con il consenso e il denaro, sono l'ombrello sotto il quale vivacchiano nullafacenti, dirigenti senza capacità imprenditoriali e produce solo inefficienza, disservizi e improduttività in tutti i settori della vita pubblica, a qualsiasi livello.
La questione meridionale di chiama criminalità organizzata. Quest’ultima si combatte con la polizia e la magistratura.
Negli ultimi anni lo Stato non paga nemmeno la benzina alla polizia e la cancelleria alla magistratura.
Non lo vuoi chiamare liberismo allora chiamiamolo rincoglionimento
Come dice Husker liberismo significa meno spesa pubblica nel caso specifico un taglio netto alla spesa corrente.
Non ho avuto risposta ma come mai negli Usa il debito è salito dal 30 al 100% negli ultimi 30 anni?
Ha sempre governato il comunista Obama?
Gli Stati Uniti sono un paese comunista?
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Re: [O.T.] Crisi economica
''La questione meridionale di chiama criminalità organizzata.''
questa è la classica scusa del cazzo usata per spiegare sommariamente un emergenza sociale che nel sud è decisamente preoccupante... Non è solo la mafia che fa richiedere una fasulla pensione d'invalidità... Non è solo la mafia che fa sottopagare un lavapiatti... Non è solo la mafia che fa costruire una veranda abusiva pagata rigorosamente in nero... Non è solo la mafia che se ne frega della raccolda differenziata... Non è solo la Mafia che se ne frega delle multe e non le paga... Non è solo la mafia che se ne frega di pagare il biglietto allo stadio... Non è solo la mafia che crea assenteisti e finti malati...
Su, dai, ognuno si prenda le proprie responsabilità
http://www.youtube.com/watch?v=CB-tikoVt-k
http://www.youtube.com/watch?v=bvFz9gFM ... re=related
questa è la classica scusa del cazzo usata per spiegare sommariamente un emergenza sociale che nel sud è decisamente preoccupante... Non è solo la mafia che fa richiedere una fasulla pensione d'invalidità... Non è solo la mafia che fa sottopagare un lavapiatti... Non è solo la mafia che fa costruire una veranda abusiva pagata rigorosamente in nero... Non è solo la mafia che se ne frega della raccolda differenziata... Non è solo la Mafia che se ne frega delle multe e non le paga... Non è solo la mafia che se ne frega di pagare il biglietto allo stadio... Non è solo la mafia che crea assenteisti e finti malati...
Su, dai, ognuno si prenda le proprie responsabilità
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Re: [O.T.] Crisi economica
Modo molto superficiale di affrontare una questione che non riguarda solo l'illegalità. La parte più considerevole della faccenda dei trasferimenti trova impiego in maniera poco etica ma perfettamente legale.andrew ha scritto:Quante belle parole da salotto!Giulio Tremonti ha scritto: Infatti, sentire che in Italia c'è un iperliberismo solo perchè con le privatizzazioni si sono sostituiti monopoli privati a quelli pubblici fa ridere.
La questione meridionale.
Inutile nascondersi dietro un dito, ci sono due Italie: una, i cui parametri sono in linea con quelli delle maggiori democrazie europee, e l'altra che è un carrozzone che sperpera un flusso di risorse pubbliche sottratte alle regioni più produttive del Paese e che vanno ad alimentare un sistema clientelare parassitario fatto di malgoverno, corruzione, evasione fiscale (fenomeno prevalentemente meridionale) e criminalità diffusa.
Questi trasferimenti e rendite statali, causa e conseguenza, come in un circolo vizioso, di una quantità spropositata di stipendi pubblici, barattati da un'aristocrazia di notabili corrotti con il consenso e il denaro, sono l'ombrello sotto il quale vivacchiano nullafacenti, dirigenti senza capacità imprenditoriali e produce solo inefficienza, disservizi e improduttività in tutti i settori della vita pubblica, a qualsiasi livello.
La questione meridionale di chiama criminalità organizzata. Quest’ultima si combatte con la polizia e la magistratura.
Il debito pubblico è il risultato di scelte politiche. Quello Usa è stato massimo nel dopoguerra (>100% del Pil), dopodichè è rimasto sempre tra il 40%-70%, quota considerata non preoccupante.andrew ha scritto:Non ho avuto risposta ma come mai negli Usa il debito è salito dal 30 al 100% negli ultimi 30 anni?
Ha sempre governato il comunista Obama?
Gli Stati Uniti sono un paese comunista?
Negli ultimi anni tutti i Paesi del mondo hanno risposto alla crisi con intervento massiccio dello Stato che ha fatto impennare tutti i dp.
Nonostante questo, la situazione italiana rimane molto diversa, come si vede

...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
Re: [O.T.] Crisi economica
Per niente superficiale:
3 regioni sono di fatto in mano alla criminalità organizzata,quindi ciò che è legale in realtà non lo è.
Saviano ha spiegato bene al grande pubblico che il mafioso ormai da molti anni non è solo quello che spara..anzi..
Tra prendere 800€ a spaccarsi la schiena per raccogliere i pomodori e 1500€ per fare il palo molti scelgono la seconda…meno fatica più guadagno stessi rischi. Pensate davvero che dei milanesi disperati la penserebbero diversamente?L’illegalità da sempre rappresenta una scorciatoia ma quando la differenza con la legalità è così esagerata la Mafia vincerà sempre.
Se poi vogliamo fare i soliti discorsi leghisti che è tutta colpa loro…va beh fate pure
Insomma Tremonti nel mondo non esiste un esempio di liberismo che funzioni stabilmente?
Non sarà mica la Cina comunista?
3 regioni sono di fatto in mano alla criminalità organizzata,quindi ciò che è legale in realtà non lo è.
Saviano ha spiegato bene al grande pubblico che il mafioso ormai da molti anni non è solo quello che spara..anzi..
Tra prendere 800€ a spaccarsi la schiena per raccogliere i pomodori e 1500€ per fare il palo molti scelgono la seconda…meno fatica più guadagno stessi rischi. Pensate davvero che dei milanesi disperati la penserebbero diversamente?L’illegalità da sempre rappresenta una scorciatoia ma quando la differenza con la legalità è così esagerata la Mafia vincerà sempre.
Se poi vogliamo fare i soliti discorsi leghisti che è tutta colpa loro…va beh fate pure
Insomma Tremonti nel mondo non esiste un esempio di liberismo che funzioni stabilmente?
Non sarà mica la Cina comunista?

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Re: [O.T.] Crisi economica
''Tra prendere 800€ a spaccarsi la schiena per raccogliere i pomodori e 1500€ per fare il palo''
tra prendere 800€ di sussidio e 1000 a lavorare molti scelgono gli 800 di sussidio... questa è la verità... purtroppo... e senza fare il leghista...
saviano ha ragione.. ma il sud non è solo il quartiere degradato campano o il paesello siculo...
ps
non sottovaluto il probbbbblema Mafia,... semplicemente non l oprenderei come male per ogni cosa e spiegazione per ogni porcheria del sud... esempio industriale: L'alfaromeo perse sangue nei suoi stabilimenti campani senza colpe mafiose...
tra prendere 800€ di sussidio e 1000 a lavorare molti scelgono gli 800 di sussidio... questa è la verità... purtroppo... e senza fare il leghista...
saviano ha ragione.. ma il sud non è solo il quartiere degradato campano o il paesello siculo...
ps
non sottovaluto il probbbbblema Mafia,... semplicemente non l oprenderei come male per ogni cosa e spiegazione per ogni porcheria del sud... esempio industriale: L'alfaromeo perse sangue nei suoi stabilimenti campani senza colpe mafiose...