martinam ha scritto:Grazie Coppia_co, ma non volevo sapere quanto costano i locali, più o meno lo sappiamo, chiedevo solamente perché i siti dei locali esteri pubblicano i prezzi, mentre quelli italiani no

La realtà italiana dal punto di vista legislativo è differente da quella di molti paesi europei.
Tu, martinam, ritieni che la nostra società sia laica, libera, progressista; io, dal canto mio, credo che non lo sia.
Ne abbiamo già dibattuto pochi giorni fa.
In altri paesi, i club privè sono considerati delle imprese commerciali equiparate a tutte le altre: sono assoggettate a regole precise, ed è ben chiaro il limite all'interno del quale possono e debbono muoversi.
Possono farsi pubblicità, possono esporre insegne, possono insomma operare alla luce del sole senza infrangere alcuna legge.
In Italia, l'unico modo nel quale un club privè possa
legittimamente esistere è come associazione privata, aperta solo ed esclusivamente ai soci.
In caso contrario, si configurano immediatamente diverse ipotesi di reato.
Un esempio? Atti osceni in luogo pubblico.
E' una situazione medioevale? Si.
Ci si può fare qualcosa? No.
Ecco perchè le quote di partecipazione alle varie serate per i soci non sono fisse ed immutabili, e neppure facili da esporre: perchè in Italia, nel 2010, i privè non hanno la possibilità di comportarsi in maniera differente.
Il giorno in cui questa situazione dovesse cambiare, sarà il giorno in cui questo paese avrà preso coscienza del fatto che le persone dovrebbero essere libere di vivere la propria vita senza condizionamenti di ordine morale nella sfera della propria sessualità.
Non avverrà mai.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)