racconti erotici: fantasia e realtà 

Scatta il fluido erotico...

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alex1jd1
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#31 Messaggio da alex1jd1 »

E' un pomeriggio di fine luglio, caldo e afoso come non se ne vedevano da tempo. Sembra che le persone, assieme a tutta città , si muovano a rilento. Sembrano tutti svogliati, assopiti.
Decido di andare a trovare i miei amici Filippo e Marina. Sarà  caldo che non ci si puó muovere, ma almeno posso guardare un pó il culo di lei, mi dico; che è sempre un piacere, sia per me che guardo che per Marina farselo ammirare... dato che sembra proprio gradire le sbirciate che le lancio appena posso. Sempre meglio che stare a casa a non fare niente.
Quando arrivo trovo Filippo che mi accoglie amichevolmente e mi fa accomodare sul divano in salotto. Mi dice che c'è anche Marina, finisce di mettere in ordine un pó di cose e ci raggiunge subito. Infatti, mentre ci scambiamo le ovvie considerazioni sul caldo opprimente, eccola che si affaccia alla porta tra la cucina ed il salotto, mi saluta con un affettuoso "ciao" e mi chiede se voglio qualcosa di fresco da bere. Ricambio il saluto e chiedo un pó di tè fresco.
Filippo mi sta svogliatamente raccontando del suo lavoro quando fa una strana espressione verso la porta... allora mi giro istintivamente verso la stessa direzione e vedo Marina con un vassaio e sopra tre bicchieri di tè, con addosso solo un completo intimo molto carino, reggiseno a balconcino e perizoma alquanto succinto. Superata la sorpresa, alquanto piacevole devo ammettere, mi giro nuovamente verso Filippo il quale sta ora guardando sua moglie con un'eloquente espressione del tipo: "potevi almeno metterti qualcosa!". Marina, come se nulla fosse, mi dice: "non sopporto questo caldo, almeno a casa mi metto comoda". Per poi aggiungere aggiungere, guardandomi maliziosa: "penso che non ti dia troppo fastidio". Figuriamoci se mi da fastidio... non potevo chiedere di meglio, ma per ritegno rispondo semplicemente che non mi scandalizzo di certo; intanto sento già  un leggero formicolio in mezzo alle gambe.
Per appoggiare il vassoio sul tavolino si mette proprio davanti a me, e quando si abbassa non posso non ammirare quel gran culo che mi fa una gran voglia già  da tempo! Sono pure sicuro che l'ha fatto apposta, non aveva di certo bisogno di mettersi così sfacciatamente davanti a me. Mi spiace per Filippo, non posso far finta di nulla, la mia sensibilità  per la bellezza femminile mi obbliga a restare in una silenziosa contemplazione, con cui non faccio altro che sottolineare la particolare situazione venutasi a creare.
Comprensibilmente il mio amico sbotta con un: "già  che ci sei perchè non glielo sbatti direttamente in faccia?!?". Solo che non ha fatto i conti con la mogliettina che oggi si sente alquanto licenziosa. Infatti, facendo la finta tonta, gli risponde subito: "beh visto che mi dai il permesso.... " e subito si avvicina a me, sempre facendomi vedere il sua lato che mi piace tanto. Io sono seduto sul divano, immobile, e mi chiedo quali intenzioni abbia, se stia scherzando o se... non riesco a finire il pensiero che mi ritrovo Marina seduta sopra di me, inizialmente appena appoggiata alle mie ginocchia ma poi inizia a strofinare il culo fino a portarlo sopra il mio cazzo, che in quel momento è già  di marmo. Infine si abbandona completamente, sento tutto il suo corpo fremere di un desiderio che a fatica riesce ancora a controllare, ma che percepisco chiaramente prossimo ad esplodere. Rimango immobile, non so cosa fare.... cazzo, Marina sta un pó esagerando. Ma non ho ancora visto niente, perchè inizia a muoversi piano, sta usando il culetto per stuzzicarmi il cazzo, per farmelo letteralmente esplodere. Riesco a guardare Filippo in faccia, ma la sua attenzione è rivolta a Marina, la guarda con disprezzo senza dire nulla. Questa sembra eccitarla ancora di più, i suoi movimenti diventano più forti, più sfacciati. Dentro di me chiedo scusa a Filippo, ed inizio ad accarezzarla piano, prima sui fianchi, poi sulle gambe. Quando sente le mie mani salire le cosce, apre le gambe per lasciarmi arrivare alla fica. Con una mano le accarezzo anche un seno e quando lei inizia ad ansimare come ogni uomo vorrebbe sentire la propria donna, Filippo, con un filo di voce le dice: "troia....". Lei allora si alza, e come a voler dimostrare di essere una puttana quale la ritiene suo marito, mi slaccia i pantaloni e mi tira fuori il cazzo. Lo accarezza un pó prima di abbassarsi ed iniziare a farmi un pompino come non ne ricevevo da anni. La sua bocca esperta lavora sulla cappella, sento la lingua che si muove attorno ad essa regalandomi sensazioni stupende. Ad un certo punto mi guarda negli occhi e capisco che sta facendo quello che da tempo desiderava fare. Io la ringrazio in silenzio e vedo Filippo che a stento nasconde un'erezione. Allora penso: tutto sommato non è così incazzato....
Poi Marina si alza, si mette a cavalcioni sopra di me. Non si sfila nemmeno il perizoma che sposta un attimo di lato, e si infila il cazzo nella fica. Inizia subito a muoversi, in preda ad un'eccitazione senza freni. La stringo per i fianchi e assecondo i suoi movimenti. Mi dico: forse oggi è finita un'amicizia, ma che scopata! Dopo un pó Marina mi sorprende ancora, sempre cavalcandomi, si rivolge al marito e gli dice: "vieni qui o no?". Filippo allora si alza, penso farebbe qualunque cosa per lei in questo momento. Si avvicina, ha già  capito cosa deve fare: si toglie i pantaloni e le offre il suo cazzo. Marina lo prende subito in bocca e succhia, come già  aveva fatto con me. Lei è contenta, ha due cazzi a sua disposizione e sembra intenzionata a sfruttarli per bene.
Dopo un pó si ferma, si alza per togliersi tutto e ci fa spogliare entrambi. Fa distendere Filippo sul divano e ci si mette sopra. Quando, dopo che con un dito inumidito di saliva si è accarezzata il buco del culetto, capisco cosa vuole e non mi faccio pregare. Mi tetto dietro di lei, si muove piano sul cazzo di Filippo, così posso appoggiare il mio al suo buco e spingere piano. Sento che si apre, senza sforzo. Arrivo a ficcarle tutto il cazzo in culo. Quando è così penetrata, ci incita a scoparla forte: "dai, fatemi sentire i vostri cazzoni". A questo punto è così aperta e arrapata che possiamo veramente fotterla senza ritegno. Anzi, più forte la penetriamo più si eccita. Non ho mai visto una donna godere a quel modo... e non ho mai visto un orgasmo simile, sarà  che la doppia penetrazione le fa uno strano effetto....
Dopo che è venuta si ferma un attimo, si rilassa e ci dice: "ora scopatemi come vi pare". Sia io che Filippo siamo prossimi ad esplodere, ci guardiamo un attimo, e questa volta con sguardo complice, come se Marina non fosse sua moglie ma una troia qualsiasi che stiamo usando per divertirci assieme, ce la scopiamo per bene. Sia in figa che in culo, ed un passaggio per la bocca... lei sembra gradire di essere trattata come una troia, con il suo corpo a nostra disposizione: uno strumento di piacere che possiamo usare come ci pare. Quando non ne possiamo davvero più decidiamo di darle il premio che merita: la nostra sborra calda. A turno la scopiamo forte, senza controllo. Filippo la prende in figa e quando viene sembra esplodere. Poi si ferma esausto senza più muoversi. Marina si sfila dal suo cazzo e si distente. Io le entro nuovamente nel culo e la fotto finchè non la riempio di sborra. Infine mi butto sul divano, senza più fiato.
Marina, ancora con la sborra che le esce dalla figa e dal culo, prende i bicchieri dal tavolino, ce li porge e ci dice: "ragazzi, non avete ancora bevuto il tè che vi ho portato".

tboy
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#32 Messaggio da tboy »

Un ottimo sito dove trovare racconti erotici di tutti i tipi:

http://www.raccontimilu.com/

Io ne ho scritti diversi a tematica trans, se qualcuno fosse interessato...

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Pim
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#33 Messaggio da Pim »

alex1jd1 ha scritto:E' un pomeriggio di fine luglio, caldo e afoso come non se ne vedevano da tempo. Sembra che le persone, assieme a tutta città , si muovano a rilento. Sembrano tutti svogliati, assopiti.
Decido di andare a trovare i miei amici Filippo e Marina. Sarà  caldo che non ci si puó muovere, ma almeno posso guardare un pó il culo di lei, mi dico; che è sempre un piacere, sia per me che guardo che per Marina farselo ammirare... dato che sembra proprio gradire le sbirciate che le lancio appena posso. Sempre meglio che stare a casa a non fare niente.
Quando arrivo trovo Filippo che mi accoglie amichevolmente e mi fa accomodare sul divano in salotto. Mi dice che c'è anche Marina, finisce di mettere in ordine un pó di cose e ci raggiunge subito. Infatti, mentre ci scambiamo le ovvie considerazioni sul caldo opprimente, eccola che si affaccia alla porta tra la cucina ed il salotto, mi saluta con un affettuoso "ciao" e mi chiede se voglio qualcosa di fresco da bere. Ricambio il saluto e chiedo un pó di tè fresco.
Filippo mi sta svogliatamente raccontando del suo lavoro quando fa una strana espressione verso la porta... allora mi giro istintivamente verso la stessa direzione e vedo Marina con un vassaio e sopra tre bicchieri di tè, con addosso solo un completo intimo molto carino, reggiseno a balconcino e perizoma alquanto succinto. Superata la sorpresa, alquanto piacevole devo ammettere, mi giro nuovamente verso Filippo il quale sta ora guardando sua moglie con un'eloquente espressione del tipo: "potevi almeno metterti qualcosa!". Marina, come se nulla fosse, mi dice: "non sopporto questo caldo, almeno a casa mi metto comoda". Per poi aggiungere aggiungere, guardandomi maliziosa: "penso che non ti dia troppo fastidio". Figuriamoci se mi da fastidio... non potevo chiedere di meglio, ma per ritegno rispondo semplicemente che non mi scandalizzo di certo; intanto sento già  un leggero formicolio in mezzo alle gambe.
Per appoggiare il vassoio sul tavolino si mette proprio davanti a me, e quando si abbassa non posso non ammirare quel gran culo che mi fa una gran voglia già  da tempo! Sono pure sicuro che l'ha fatto apposta, non aveva di certo bisogno di mettersi così sfacciatamente davanti a me. Mi spiace per Filippo, non posso far finta di nulla, la mia sensibilità  per la bellezza femminile mi obbliga a restare in una silenziosa contemplazione, con cui non faccio altro che sottolineare la particolare situazione venutasi a creare.
Comprensibilmente il mio amico sbotta con un: "già  che ci sei perchè non glielo sbatti direttamente in faccia?!?". Solo che non ha fatto i conti con la mogliettina che oggi si sente alquanto licenziosa. Infatti, facendo la finta tonta, gli risponde subito: "beh visto che mi dai il permesso.... " e subito si avvicina a me, sempre facendomi vedere il sua lato che mi piace tanto. Io sono seduto sul divano, immobile, e mi chiedo quali intenzioni abbia, se stia scherzando o se... non riesco a finire il pensiero che mi ritrovo Marina seduta sopra di me, inizialmente appena appoggiata alle mie ginocchia ma poi inizia a strofinare il culo fino a portarlo sopra il mio cazzo, che in quel momento è già  di marmo. Infine si abbandona completamente, sento tutto il suo corpo fremere di un desiderio che a fatica riesce ancora a controllare, ma che percepisco chiaramente prossimo ad esplodere. Rimango immobile, non so cosa fare.... cazzo, Marina sta un pó esagerando. Ma non ho ancora visto niente, perchè inizia a muoversi piano, sta usando il culetto per stuzzicarmi il cazzo, per farmelo letteralmente esplodere. Riesco a guardare Filippo in faccia, ma la sua attenzione è rivolta a Marina, la guarda con disprezzo senza dire nulla. Questa sembra eccitarla ancora di più, i suoi movimenti diventano più forti, più sfacciati. Dentro di me chiedo scusa a Filippo, ed inizio ad accarezzarla piano, prima sui fianchi, poi sulle gambe. Quando sente le mie mani salire le cosce, apre le gambe per lasciarmi arrivare alla fica. Con una mano le accarezzo anche un seno e quando lei inizia ad ansimare come ogni uomo vorrebbe sentire la propria donna, Filippo, con un filo di voce le dice: "troia....". Lei allora si alza, e come a voler dimostrare di essere una puttana quale la ritiene suo marito, mi slaccia i pantaloni e mi tira fuori il cazzo. Lo accarezza un pó prima di abbassarsi ed iniziare a farmi un pompino come non ne ricevevo da anni. La sua bocca esperta lavora sulla cappella, sento la lingua che si muove attorno ad essa regalandomi sensazioni stupende. Ad un certo punto mi guarda negli occhi e capisco che sta facendo quello che da tempo desiderava fare. Io la ringrazio in silenzio e vedo Filippo che a stento nasconde un'erezione. Allora penso: tutto sommato non è così incazzato....
Poi Marina si alza, si mette a cavalcioni sopra di me. Non si sfila nemmeno il perizoma che sposta un attimo di lato, e si infila il cazzo nella fica. Inizia subito a muoversi, in preda ad un'eccitazione senza freni. La stringo per i fianchi e assecondo i suoi movimenti. Mi dico: forse oggi è finita un'amicizia, ma che scopata! Dopo un pó Marina mi sorprende ancora, sempre cavalcandomi, si rivolge al marito e gli dice: "vieni qui o no?". Filippo allora si alza, penso farebbe qualunque cosa per lei in questo momento. Si avvicina, ha già  capito cosa deve fare: si toglie i pantaloni e le offre il suo cazzo. Marina lo prende subito in bocca e succhia, come già  aveva fatto con me. Lei è contenta, ha due cazzi a sua disposizione e sembra intenzionata a sfruttarli per bene.
Dopo un pó si ferma, si alza per togliersi tutto e ci fa spogliare entrambi. Fa distendere Filippo sul divano e ci si mette sopra. Quando, dopo che con un dito inumidito di saliva si è accarezzata il buco del culetto, capisco cosa vuole e non mi faccio pregare. Mi tetto dietro di lei, si muove piano sul cazzo di Filippo, così posso appoggiare il mio al suo buco e spingere piano. Sento che si apre, senza sforzo. Arrivo a ficcarle tutto il cazzo in culo. Quando è così penetrata, ci incita a scoparla forte: "dai, fatemi sentire i vostri cazzoni". A questo punto è così aperta e arrapata che possiamo veramente fotterla senza ritegno. Anzi, più forte la penetriamo più si eccita. Non ho mai visto una donna godere a quel modo... e non ho mai visto un orgasmo simile, sarà  che la doppia penetrazione le fa uno strano effetto....
Dopo che è venuta si ferma un attimo, si rilassa e ci dice: "ora scopatemi come vi pare". Sia io che Filippo siamo prossimi ad esplodere, ci guardiamo un attimo, e questa volta con sguardo complice, come se Marina non fosse sua moglie ma una troia qualsiasi che stiamo usando per divertirci assieme, ce la scopiamo per bene. Sia in figa che in culo, ed un passaggio per la bocca... lei sembra gradire di essere trattata come una troia, con il suo corpo a nostra disposizione: uno strumento di piacere che possiamo usare come ci pare. Quando non ne possiamo davvero più decidiamo di darle il premio che merita: la nostra sborra calda. A turno la scopiamo forte, senza controllo. Filippo la prende in figa e quando viene sembra esplodere. Poi si ferma esausto senza più muoversi. Marina si sfila dal suo cazzo e si distente. Io le entro nuovamente nel culo e la fotto finchè non la riempio di sborra. Infine mi butto sul divano, senza più fiato.
Marina, ancora con la sborra che le esce dalla figa e dal culo, prende i bicchieri dal tavolino, ce li porge e ci dice: "ragazzi, non avete ancora bevuto il tè che vi ho portato".
oh mi era sfuggito ,
ma alex lo hai scritto tu davvero?

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alex1jd1
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#34 Messaggio da alex1jd1 »

si :oops:

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Pim
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#35 Messaggio da Pim »

alex1jd1 ha scritto:si :oops:
complimenti!


autobiografico? :-D

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bubamp
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#36 Messaggio da bubamp »

Siiiiiii............
Magariiiiiiiii!!!!!!!!!!! :lol: :lol:
Bravo Alex!!Hai fatto bene a postarlo! :awww:

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alex1jd1
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#37 Messaggio da alex1jd1 »

Pimpipessa ha scritto:
alex1jd1 ha scritto:si :oops:
complimenti!


autobiografico? :-D
grazie, ogni complimento è ben accetto dato che mi aspettavo solo sberleffi e stroncature;

non è autobiografico, purtroppo...
rispecchia solo una mia fantasia

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casta diva
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà

#38 Messaggio da casta diva »

Ho dato una scorsa veloce al thread, Xlater lo conosco, la sua prosa ha fatto scuola, ma io lo trovo infinitamente superiore come sonettista. :)

Questo l'ho scritto cercando di rendere a parole quelle situazioni fuori dalla realtà di cui sono pieni i video porno, lui e lei si incontrano, niente preamboli, si inizia a scopare come se niente fosse, grande prestazione, grandi numeri.
In casi come questo mi convinco che la parola sia molto meglio dell'immagine, per rendere credibile, accettabile e anche (passatemelo, va...) poetico, qualcosa che nella real life è abbastanza assurdo.

ADDIO

Fine primavera. Città di mare.
Gelateria. - “Per favore, una vaschetta da sei porzioni, gianduia, fiordilatte, nocciola e pistacchio”.-
Sposti gli occhiali da sole, ci vedi poco, qui dentro.
Noti lo sguardo penetrante. Occhi scuri, quasi berberi. Ti stanno togliendo la pelle, non solo i vestiti.
Ricambi. Volentieri. Ti chiedi perché ti piace così tanto comportarti da troia.
Forse perché quegli occhi stanno sopra un volto maschio, fronte alta, naso importante, ben fatto, labbra che immagini già ad assaggiare la tua fica…
Testa piantata su spalle adeguate, senti il calore del suo torace, la presa delle sue braccia.
Bozzo nei pantaloni, ben messo pure quello.
Aspetti che ordini il suo, di gelato.
Finisce, e uscite insieme, al sole.
Non parlare, oggi…
Entrambi, il sacchetto col gelato in una mano, l’altra a cercare la mano libera dell’altro.
Muti. In cammino insieme, come se la vita, fino a quel momento, non avesse lavorato che in preparazione di questi attimi.
Capanno sulla spiaggia. Barche dipinte di fresco. Allestimenti per un’estate non troppo lontana.
Ti spinge contro il muro, ti si fa aderente. Senti di adorarlo. Lingua contro lingua, ben nota sensazione. Strano, ti sembra sempre nuova. Bacio interminabile, ti stai liquefacendo più dei gelati al sole.
Lo avverte. Lo fiuta.
E scende… si inginocchia davanti alla tua fica, in preghiera.
Non gli basta implorarla con la lingua, appuntita sul tuo clitoride, giunge anche i palmi, forse da bambino faceva il chierichetto, i pollici uniti li infila dentro, mentre con le mani aiuta i movimenti dei tuoi glutei, che spingono il tuo sesso grondante contro la sua bocca.
Ti sembra di essere fatta di burro, di panna, di cose buone…
Il gelato si sta sciogliendo, lui sta facendo sciogliere te, ma non spreca niente, niente si butta… altro che gelato!
Ti scopa, ti sta proprio scopando, con i pollici e con la lingua.
Non fa altro, un tempo interminabile, possibile che abbia atteso questo momento per tutta la vita?
E tu?
Non lo vorresti, adesso, il suo cazzo dentro, a squassarti la fica, a squartarti il culo?
Hai gli occhi rovesciati in alto, il sole ti penetra anche lui, come una lama ardente…
Cosa gli stai dicendo, silenziosa, stringendo tanto forte la sua testa contro il tuo ventre?
“Chiavami, per favore… riempimi, ho bisogno di sentire la carne viva del tuo uccello dentro di me…!”
Capisce. Si alza. Ti solleva una coscia, e ti inchioda al muro. Ha un cazzo magnifico, lo senti entrare dentro di te come una spada in un fodero su misura…
Dio, come spinge…! Vorresti avere altri due occhi, accanto alla fica, per guardare da vicino quell’andirivieni, per distinguere bene il rilievo delle vene pulsanti che disegnano sulla sua sbarra rigida quel reticolo che ti sta infiammando di piacere insostenibile! Per accorgerti di quanto siano copiosi gli umori che escono dalla tua passera bagnata e accogliente…! Di quanto deliziosamente riescano a lucidare a specchio la pelle tirata della sua cappella proterva…
Per non perderti lo spettacolo di quegli affondi, dapprima lenti, calibrati ma potenti, distanziati per momenti che ti sembrano eterni, e poi sempre più ravvicinati, febbrili, a mitraglia!
Come puoi godere così di uno sconosciuto? Per uno sconosciuto? Con uno sconosciuto?
Forse perché si accorge da solo quando è il momento di sfilartelo dalla fica ormai slabbrata e scivolosa, per piantartelo di colpo, senza alcuna pietà, su per le viscere…
Brava… non stai urlando, ma lo graffi, e ti mordi le labbra, dal dolore…
Capisci cosa vuol dire essere impalata, un rivolo di sudore freddo ti scende lungo la schiena… avverti che ti sta scarnificando, il suo cazzo ti scortica…
Dolore che si trasforma in piacere. Confine labile. E’ tutto così border line
Non sai più dire dov’è l’uno e dov’è l’altro.
Ti sta inculando in piedi, faccia a faccia, contro un muro.
E tu gli sei improvvisamente grata. E’ per questo che gli offri la bocca, che gli aspiri la lingua, che la bevi come un’assetata?
Non un gemito, quando lo senti sussultare, e venirsene dentro al tuo culo.
Solo un sussurro, quando esce, mentre ti ringrazia pennellando la tua fica col seme che si porta dietro.
Ti bacia il collo, piano. E ti senti piena d’amore, per lui.
Un amore che poteva essere, e non sarà.
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino

"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)

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Berlino
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#39 Messaggio da Berlino »

Piece in due atti

- Ti va di andare al Club?
- Anche stasera?
- Ieri ti è piaciuto farti sfondare
- No, non mi va rimaniamo a casa
- Ok, ma io mi sto rompendo il cazzo
- Beh. .. potresti leccarmi la fica
- Ancora?
- Boh... lo dicevo tanto per dire
- Fammela sentire...
- Serviti
- Dai cristo di dio... è secca come una prugna
- Lo so lo so... cosa ci posso fare?
- Fanculo. Mi sto rompendo il cazzo
Dliin Dloon
- Cosa era?
- Un sms sul mio cellulare
- Un sms? E di chi cazzo è?
- Ma che ne so? aspetta che apro
- Fammi leggere
- Ah è di quel mio collega di ufficio... l'ingegnere
- L'ingegnere? E cazzo ti scrive?
- Non lo so... aspetta
- ?
- Ah Ah Ah... dai è galante. Mi dice se vado a sciare nel week-end
- Come sarebbe? Ti chiede di andarci con lui?
- Ma no, scemo. Mi dice che vuole sapere se c'è neve
- E lo chiede a te?
- Ma sì con sua moglie abbiamo sempre organizzato le vacanze in montagna
- Ok e cosa cazzo vuole da te lo stronzo?
- Ma te l'ho detto sapere se ci vado
- Ma... e come sarebbe questo ingegnere?
- E' carino. Ha una bellissima moglie. Due bellissimi figli
- Puah... che schifo un piccolo merdosissimo verme
- Ah ah ah... hai ragione è un piccolo borghese ma sono una bella famiglia
- Appunto che schifo
- A me loro piacciono...
- Che occhi da troia hai quando dici che ti piacciono questi vermiciattoli
- Ah Ah Ah... che stronzo che sei... metti una pista sul cristallo, scemo
- Vacci piano con quella roba che ti spappola il cervello
- Tu fatti i cazzi tuoi... se me la vuoi leccare devi trovare quella buona
- Questa è buona, troia!
- Sì oddio se lo è, ahhhhhhhhh...
- Sai una cosa?
- Dimmi amore
- Potremmo divertirci...
- Ma io sono già in paradiso
- Stronza, dico divertirci sul serio. Roviniamo il lombrico
- Cosa ti salta in mente?
- Gli roviniamo la vita... e poi te lo metto nel culo
- Cosa hai in mente?
- Hai capito troia, lo vedo nei tuoi occhi che hai capito
- Gli faccio una scenata al telefono e gli dico che non si deve permettere?
- Lo sputtani sì.
- Ma è una brava persona
- Fottilo!
- Me lo inculo... se vuoi
- Allora senti cosa devi fare...
- Cosa?
- Gli scrivi che non ci deve provare con te
- Sì e poi?
- Poi dici alla moglie che ci ha provato con te. Che ti ha messo le mani addosso
- Mi ha molestato in ufficio?
- Qualcosa del genere...
- Potrei chiamare la moglie e dirgli che lui è un gran porco
- Sì, che si è tirato fuori il cazzo con te... che ti è saltato addosso
- Sei un sadico!
- Sei una troia, la mia troia!
- Aspetta gli mando un messaggino... poi chiamo la moglie
- Dai dai... fammi leggere
- Leggi qui... è troppo divertente
- Perfida troia... fammi sentire la fica... ti stai bagnando puttana
- E' un lago
- Sei un brodo schifosa
- Quei mocciosetti... dovranno piangere!
- Quel porco dell'ingegnere striscerà sul serio
- Me lo metterai nel culo?
- Sì... adesso manda quel cazzo di sms
- Fatto. Ah.. voglio proprio vedere cosa succede.
- Dlin Dlon.. ah ecco la sua risposta
- Fammi leggere....
- Dai è patetico... dice che lui non ci ha mai nemmeno pensato
- Che pezzo di merda.... ma certo che ci ha provato. Non ti ricordi?
- Sì ora ricordo... si è tirato fuori quel suo bel cazzo dai pantaloni
- Se lo prendo gli gonfio la faccia di pugni
- Aveva anche un bel cazzo, sai?
- Puttana di merda, ti bagni anche solo immaginare che lui lo abbia fatto vero?
- Sì... aspetta ora chiamo la moglie
- Ma non sono insieme?
- No, lei è a Parigi. Ha la mamma malata
- Lui è solo e lei è con la madre ? Ma allora lo puoi distruggere
- Sì... amore mio
- Inventa che mentre lei non c'è lui ci prova con tutte. Che gran porco pezzo di merda
- Sì è proprio un gran porco. E non ci ha nemmeno mai provato con me... per questo morirà
- Sì uccidilo.
- Quei vermi devono pagare la loro felicità
- Uccidili tutti
- Aspetta adesso la chiamo
- Driiiiin.. Driiiin
- Cara? Ciao sono io. Come stai?
- ...
- Ah bene sono contenta per te e i tuoi meravigliosi bimbi
- …
- Ti devo dire una cosa cara... mi dispiace dirtelo... mi dispiace e non avrei mai voluto
- …
- Tuo marito cara... è un porco sì è un porco e ci ha provato con me
- ….
- Devi credermi... tuo marito non è quello che credi
- …
- Lo so cara lo so... credo che lo faccia da sempre... con tutte... con me non riesco a dirtelo
- …
- Sì... si è masturbato davanti a me... diverse volte... in ascensore... è schifoso
- …
- E' proprio schifoso si tira fuori il suo coso... è osceno
- …
- Lo so cara mi dispiace tantissimo
- …
- Puoi non crederci se vuoi.. e poi mi ha detto certe cose...
- …
- Fai tu una verifica se vuoi... falla falla pure mia cara....
- …
- Lo sai ti voglio bene...
- …
- Non piangere tesoro... ti devo lasciare ora... Dai un bacio ai tuoi amori da parte mia.
- …
- Certo cara... lo farò... un bacio cara
- ...

- AHAHAHAHAH sei stata fantastica. Se l'è bevuta?
- Ahhh... da non credere. Piangeva
- Piangeva?
- Singhiozzava alla fine.
- Bellissimo! Eì Bellissimo! Sei perfida... fammela sentire
- E' aperta per te...
- Che lago di merda che sei troia!
- Me lo metti nel culo ora?
- No, facciamoci un'altra pista prima
- Falla bella grossa... grossa

[Due giorni dopo. A casa di lei.]
- Sei in ritardo
- Lo so. Quelle cazzo di tangenziali sono sempre più piene di gente di merda
- Hai portato la roba?
- Certo dammi un secondo
- Finalmente... mettila sul cristallo fammi tirare
- Tira su più forte che puoi... tira su... sei bellissima
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhh...
- Come ti senti?
- Una dea... una dea con il suo dio... Ah, sai una cosa?
- Cosa?
- L'ingegnere...
- Quel porco?
- Sì... sai cosa?
- Cosa?
- Si è fatto schizzare le cervella
- Che cazzo dici?
- Lo hanno trovato l'altra mattina in un lago di sangue nel suo letto
- Si è sparato per la storia dell'altra notte?
- Non lo so... cioè sì credo di sì che altri motivi aveva?
- Si è sparato! Cazzo si è sparato... che storia
- Siamo stati noi... noi
- Sì... cazzo... vaffanculo... ho il cazzo duro
- Io è tutto il giorno che sono bagnata
- Troia... vieni qui che ti sfondo quel culo di merda
- Prendimi... ho voglia di te amore mio


Fiction pura. Ogni riferimento a fatti e persone reali è puramente casuale. Per quanto mi riguarda me ne sono finalmente liberato. Odio il mio cervello quando fa così
Ich bin ein Berliner. JFK

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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#40 Messaggio da bocha »

complimenti casta.... :oops:

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El Diablo
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#41 Messaggio da El Diablo »

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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#42 Messaggio da bocha »

quoto!!

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Re: racconti erotici: fantasia e realtà

#43 Messaggio da casta diva »

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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#44 Messaggio da Pensiero Dominante »

Non me ne vogliano i presenti, non voglio certo stroncare sul nascere i loro impulsi creativi, ma credo sinceramente che ormai il genere "racconto erotico" tout court - in tutte le sue possibili varianti e declinazioni, abbia decisamente fatto il suo tempo. Addirittura, forse, qualsiasi racconto di genere ha fatto il suo tempo. Ci sono un sacco di cose interessanti al mondo, perché autocostringersi a priori a parlare sempre delle stesse?
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#45 Messaggio da Pensiero Dominante »

Volevo editare il mio messaggio precedente ma è sparito il tasto di Modifica. Aggiungo pertanto qui questa metafora culinaria (sic!) a delucidazione del mio pensiero: Cazzi, fighe, culi e tette possono essere degli eccellenti condimenti in un'opera narrativa, ma se ne costituiscono il piatto di portata unico essa o prima o dopo finisce per diventare stucchevole e indigesta.
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