[OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
Dopo aver di fatto messo in secondo piano gli obiettivi green la possibile "guerra" smonta un'altra ideologia europea, quella dell'eliminazione del contante.
La BCE in persona raccomanda di tenersi una scorta di contanti per almeno 72 ore. Keep Calm and Carry Cash.
Che forse sarebbe meglio eliminare la guerra prima di pensare di eliminare il contante?
https://www.corriere.it/economia/finanz ... 5xlk.shtml
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Che forse sarebbe meglio eliminare la guerra prima di pensare di eliminare il contante?
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Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
dopo javelin, leopard, abrams, himars, f-16, atacms, flamingo, arriva la svolta decisiva
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
non esattamente, lè una parola che sento usare in senso dispregiativo di ragazzi figli di immigrati che fanno banda a se. Sui fatti di Milano ne parlavano come di quelli che hanno fatto casinogiorgiograndi ha scritto: ↑25/09/2025, 19:01Maranza: sai cosa definisce esattamente?GeishaBalls ha scritto: ↑25/09/2025, 15:11Certo, il gomplotto. Ma che dici Trez, non abbiamo nemmeno avuto notizia delle manifestazioni in Italia di lunedì, figuriamoci in Ucraina. Della manifestazione di lunedì si è parlato soprattutto dei maranza o di altri violenti di Milano, mica della gente civile che manifestava. A sentire il governo c’erano solo amici di Hamas che spaccavano tuttoTrez ha scritto: ↑25/09/2025, 13:04Interessante questa notizia della "grossa manifestazione" se poi postata da te che certamente non sei un putiniano, assume un carattere di regime dittatoriale sull'informazione a livello occidentale, roba da matti.estdipendente ha scritto: ↑25/09/2025, 12:09fake anche questo.
c’e’ pero’ una grossa manifestazione contro Zelensky in questo momento a Kiev di cui non c’e’ traccia da nessuna parte. l’ho saputo da vie traverse credo abbastanza affidabili. uno in alto nella foodchain, rappresenta gente con un pacco di quattrini, ma tanti tanti, investimenti ovunque.
la stessa persona sostiene che la Russia cerchera’ di prendere Gotland e che ci sono movimenti in atto per bypassare legalmente il blocco sulla confisca dei 300 miliardi = glieli vogliamo grattare. che pasticcio gente.
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
A parte la guerra ne avevano parlato anche per gli eventuali blackout come quello in Spagna di qualche mese fa. Se non hai i soldini fai faticaSoTTO di nove ha scritto: ↑26/09/2025, 9:07Dopo aver di fatto messo in secondo piano gli obiettivi green la possibile "guerra" smonta un'altra ideologia europea, quella dell'eliminazione del contante.
La BCE in persona raccomanda di tenersi una scorta di contanti per almeno 72 ore. Keep Calm and Carry Cash.
Che forse sarebbe meglio eliminare la guerra prima di pensare di eliminare il contante?
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Ovviamente non c’era l’ideologia della eliminazione del contante ed il consiglio di tenere una o due banconote da 50 euro in casa non smentisce la tendenza alle transazioni elettroniche. Ma questi sono argomenti troppo raffinati, immagino
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
Mi sembra un bel discorso
Spero meloni non ceda ai bastardi di sinistra e continui a non riconoscere la ballestina
Spero meloni non ceda ai bastardi di sinistra e continui a non riconoscere la ballestina
"Signore e signori, lo scorso anno mi sono presentato a questo podio e ho mostrato questa mappa. Questa mappa mostra la maledizione dell’asse del terrore iraniano. Questo asse minacciava la pace dell’intero mondo. Minacciava la stabilità della nostra regione e la stessa esistenza del mio Paese, Israele. L’Iran stava sviluppando rapidamente un massiccio programma di armi nucleari e un massiccio programma di missili balistici. Questi non erano destinati soltanto a distruggere Israele. Erano destinati a minacciare anche gli Stati Uniti e a ricattare le nazioni ovunque.
Da Gaza, Yahya Sinwar ha inviato ondate di terroristi di Hamas.
Il 7 ottobre hanno fatto irruzione in Israele e hanno commesso atti di indicibile barbarie.
Dal Libano, Hezbollah ha lanciato migliaia di missili e razzi contro le nostre città, terrorizzando i nostri cittadini.
In Siria, il dittatore assassino Assad ha ospitato le forze iraniane, stringendo un cappio di morte intorno alle nostre gole.
In Yemen, gli Houthi hanno lanciato missili balistici contro Israele mentre soffocavano il commercio mondiale allo sbocco del Mar Rosso.
E allora, che cosa è accaduto nell’ultimo anno?
Abbiamo colpito duramente gli Houthi, compreso ieri.
Abbiamo schiacciato gran parte della macchina del terrore di Hamas.
Abbiamo eliminato la maggior parte dei suoi leader e gran parte del suo arsenale.
Vi ricordate quei cercapersone, i “beeper”? Abbiamo “mandato un messaggio” a Hezbollah. E credetemi, hanno ricevuto il messaggio!
E migliaia di terroristi, migliaia di terroristi, sono caduti al suolo. Abbiamo distrutto gli armamenti di Assad in Siria. Abbiamo dissuaso le milizie sciite iraniane in Iraq.
E soprattutto, più di qualsiasi altra cosa che potrei dirvi, più di qualsiasi altra cosa che abbiamo fatto quest’anno o in quest’ultimo decennio, abbiamo devastato i programmi nucleari e missilistici dell’Iran.
Ecco dunque qual è la situazione oggi:
Metà della leadership in Yemen: eliminata.
Yahya Sinwar a Gaza: eliminato.
Hassan Nasrallah in Libano: eliminato.
Il regime di Assad in Siria: eliminato.
Quelle milizie in Iraq sono ancora dissuase. E i loro leader, se attaccheranno Israele, verranno eliminati anch’essi.
E i comandanti militari di vertice dell’Iran, i suoi principali scienziati della bomba atomica: eliminati pure loro.
La guerra dei 12 giorni di Israele con l’Iran, che io ho ribattezzato Operazione Leone Nascente – un nome tratto dalla Bibbia – entrerà negli annali della storia militare.
I nostri coraggiosi piloti hanno neutralizzato le difese missilistiche dell’Iran e preso il controllo dei cieli sopra Teheran. E lo avete visto: i piloti da caccia israeliani e i piloti americani dei B-2 hanno bombardato i siti di arricchimento nucleare iraniani. Voglio ringraziare il Presidente Trump per la sua azione coraggiosa e decisiva. Il Presidente Trump ed io avevamo promesso di impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari. E abbiamo mantenuto quella promessa. Abbiamo rimosso una minaccia esistenziale per Israele e una minaccia mortale per il mondo civile. Abbiamo dissipato una nube oscura che avrebbe potuto reclamare milioni e milioni di vite.
Ma, signore e signori, dobbiamo restare vigili. Dobbiamo restare assolutamente lucidi e vigili. Non dobbiamo permettere che l’Iran ricostruisca le sue capacità nucleari militari. Le sue scorte di uranio arricchito devono essere eliminate. E già domani, le sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro l’Iran devono essere reintrodotte.
Grazie alla determinazione del nostro popolo, al coraggio dei nostri soldati e alle decisioni coraggiose che abbiamo preso, Israele è risorto dal suo giorno più oscuro per compiere uno dei ritorni militari più sorprendenti della storia.
Ma non abbiamo ancora finito.
Gli ultimi elementi, le ultime roccaforti di Hamas si trovano a Gaza City. Lì promettono di ripetere le atrocità del 7 ottobre ancora, e ancora, e ancora, nonostante le loro forze siano state decimate.
Ecco perché Israele deve portare a termine il lavoro. Ecco perché vogliamo farlo il più rapidamente possibile.
Signore e signori, gran parte del mondo non ricorda più il 7 ottobre. Ma noi ricordiamo! Israele ricorda il 7 ottobre!
In quel giorno...vi dirò: potete ricordarlo anche voi. Vedete questa grande spilla qui? È un codice QR. Vi chiedo di alzare i vostri telefoni, inquadrarlo, e anche voi vedrete perché combattiamo e perché dobbiamo vincere! È tutto qui dentro.
Il 7 ottobre Hamas ha compiuto il peggior attacco contro gli ebrei dai tempi dell’Olocausto. Hanno massacrato 1.200 persone innocenti, inclusi oltre 40 americani e cittadini stranieri provenienti da decine di Paesi rappresentati in quest’aula. Hanno decapitato uomini. Hanno stuprato donne. Hanno bruciato vivi dei neonati. Hanno bruciato vivi neonati davanti ai loro genitori! Che mostri. E questi mostri hanno preso in ostaggio più di 250 persone. E fra loro c’erano sopravvissuti all’Olocausto, nonne, nonne con i loro nipoti. Chi prende in ostaggio nonne e nipoti? Hamas lo fa. Finora abbiamo riportato a casa 207 di questi ostaggi, ma 48 rimangono nelle segrete di Gaza. Venti di loro sono vivi, affamati, torturati, privati della luce del sole, privati di umanità.
Questi sono i nomi dei 20 ostaggi ancora vivi: Matan Angrest, Gali e Ziv Berman, i fratelli Elkana Bohbot, Rom Braslavski, Nimrod Cohen, Ariel e David Kuno, un’altra coppia di fratelli, Guy Gilboa-Dalal, Evyatar David. Avete visto la foto di Evyatar David: scheletrico, costretto a scavarsi la propria fossa. Maxim Herkin, Eitan Horn, Segev Kalfon, Bar Kuperstein, Omri Miran, Eitan Mor, Yosef Ohana, Alon Ohel, Avinathan Or e Matan Zangauker.
Ora, signore e signori, voglio fare qualcosa che non ho mai fatto prima. Voglio parlare direttamente da questo podio a quegli ostaggi attraverso altoparlanti. Ho circondato Gaza con giganteschi altoparlanti collegati a questo microfono, nella speranza che i nostri cari ostaggi ascoltino il mio messaggio. Lo dirò prima in ebraico e poi in inglese.
Cari eroi coraggiosi, qui parla il Primo Ministro Netanyahu, in diretta dalle Nazioni Unite. Non vi abbiamo dimenticati, neanche per un secondo. Il popolo di Israele è con voi. Non vacilleremo e non ci fermeremo finché non vi riporteremo tutti a casa!
Signore e signori, grazie a sforzi speciali dell’intelligence israeliana, le mie parole ora vengono trasmesse anche ai cellulari dei gazawi. Quindi, ai leader superstiti di Hamas e ai carcerieri dei nostri ostaggi, dico ora: deponete le armi! Lasciate andare la mia gente! Liberate gli ostaggi! Tutti. Tutti e 48. Liberateli ora! Se lo farete, vivrete. Se non lo farete, Israele vi darà la caccia!
Signore e signori, se Hamas accetta le nostre richieste, la guerra potrebbe finire subito.
Gaza verrebbe smilitarizzata. Israele manterrebbe un controllo di supervisione della sicurezza e un’autorità civile pacifica verrebbe stabilita da gazawi e altri impegnati nella pace con Israele.
E naturalmente comprendete che la guerra a Gaza ha colpito ogni israeliano, ma sono certo che ci sono persone a New York, a Londra, a Melbourne e altrove che pensano: “Che cosa c’entra tutto questo con me?” E la risposta è: tutto. Perché i nostri nemici sono i vostri nemici.
E così facciamo qualcosa. Per la prima volta all’ONU, facciamo un quiz. Alzate la mano se sapete la risposta.
Prima domanda: chi grida “morte all’America”?
È:
A) l’Iran;
B) Hamas;
C) Hezbollah;
D)gli Houthi;
oppure E) tutti i precedenti?
Risposta corretta: tutti i precedenti.
Seconda domanda: chi ha assassinato americani ed europei a sangue freddo?
È:
A) al-Qaeda;
B) Hamas;
C) Hezbollah;
D) Iran;
oppure E) tutti i precedenti?
Risposta corretta, ancora una volta: tutti i precedenti.
Ecco il punto che volevo sollevare. I nostri nemici odiano tutti noi, con uguale veleno. Vogliono trascinare il mondo moderno indietro al passato, a un’epoca oscura di violenza, fanatismo e terrore. E penso che molti di voi stiano già percependo, nelle vostre società, l’ondata islamista radicale. Lo sapete. Lo sentite. Sapete, nel profondo, che Israele sta combattendo anche per voi.
E voglio svelarvi un segreto. A porte chiuse, molti leader che pubblicamente ci condannano, privatamente ci ringraziano. Mi dicono quanto apprezzano i servizi di intelligence israeliani, che hanno ripetutamente impedito attentati terroristici nelle loro capitali. Salvando di continuo innumerevoli vite.
Il generale George Keegan, ex capo dell’intelligence dell’Aeronautica statunitense, disse una volta: “Se gli Stati Uniti dovessero raccogliere da soli l’intelligence che Israele fornisce, dovrebbero istituire cinque CIA”.
Cinque CIA.
Lo scorso giugno, quando Israele ha colpito le strutture nucleari iraniane, il cancelliere tedesco Merz ha ammesso la verità. Ha detto: “Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”.
Il Presidente Trump lo comprende meglio di qualsiasi altro leader: Israele e America affrontano una minaccia comune. Lo ha mostrato al mondo quando l’Iran e i suoi proxy hanno assassinato americani, preso ostaggi americani, gridato “morte all’America”, bruciato bandiere americane e tentato di assassinare il Presidente degli Stati Uniti. Non una, ma due volte. E lui ha mostrato loro che c’è un prezzo da pagare.
Ma purtroppo molti leader rappresentati in quest’aula hanno mandato un messaggio molto diverso.
Certo, nei giorni immediatamente successivi al 7 ottobre, molti di loro hanno sostenuto Israele. Ma quel sostegno è svanito rapidamente quando Israele ha fatto ciò che qualsiasi nazione rispettabile avrebbe fatto a seguito di un attacco così selvaggio: ha reagito.
Ora, immaginate per un momento un attacco agli Stati Uniti proporzionato all’attacco contro Israele il 7 ottobre. Immaginate un regime terrorista che invia migliaia di terroristi a invadere gli Stati Uniti. Massacrano 40.000 americani. Prendono 10.000 americani in ostaggio. Cosa pensate che farebbe l’America? Pensate che l’America lascerebbe quel regime in piedi? No, in nessun modo. Gli Stati Uniti annienterebbero quel regime terrorista e si assicurerebbero che tale barbarie non minacci mai più l’America. Questo è esattamente ciò che Israele sta facendo a Gaza! Stiamo annientando il regime terrorista di Hamas e ci assicuriamo che tale barbarie non minacci mai più Israele! Questo stiamo facendo! Questo farebbe qualsiasi governo rispettabile!
Eppure, ed è un “eppure” che mi dispiace dover pronunciare qui, col passare del tempo molti leader mondiali hanno ceduto. Hanno ceduto alla pressione dei media faziosi, delle corporazioni islamiste radicali e delle folle antisemite.
C’è un vecchio detto: quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Ma per molti Paesi qui rappresentati, quando il gioco si è fatto duro, avete ceduto!
Ed ecco il risultato vergognoso di quel cedimento. Per gran parte degli ultimi due anni Israele ha dovuto combattere una guerra su sette fronti contro la barbarie, con molte delle vostre nazioni che ci si opponevano. Incredibilmente, mentre combattiamo i terroristi che hanno ucciso molti dei vostri cittadini, voi combattete noi! Ci condannate. Ci imponete embarghi. E conducete guerra politica e legale - quella che chiamano “lawfare” - contro di noi.
E io dico ai rappresentanti di quelle nazioni: questo non è un atto di accusa contro Israele. È un atto di accusa contro di voi! Contro leader pavidi che preferiscono blandire il male anziché sostenere una nazione i cui coraggiosi soldati vi proteggono dai barbari alle porte. E quei barbari stanno già penetrando le vostre porte.
Quando imparerete? Non potete placare la jihad. Non potete sfuggire alla tempesta islamista sacrificando Israele. Per superare quella tempesta dovete stare con Israele!
Ma non è ciò che state facendo. Come predissero i profeti d’Israele nella Bibbia, avete trasformato il bene in male e il male in bene.
Ora, voglio approfondire. Prendete la falsa accusa di genocidio. Israele viene accusato di prendere di mira deliberatamente i civili. Signore e signori, la verità è l’opposto. Il capo di Urban Warfare Studies, il colonnello John Spencer, forse il più grande esperto mondiale di guerra urbana, afferma che Israele sta applicando più misure per minimizzare le vittime civili di qualsiasi esercito nella storia.
E proprio per questo il rapporto fra vittime civili e combattenti a Gaza è inferiore a 2:1. È un rapporto sorprendentemente basso, inferiore a quello delle guerre NATO in Afghanistan e in Iraq. Specialmente se si considera che Gaza è una delle aree urbane più densamente popolate della Terra. Con centinaia di chilometri di tunnel terroristici sotterranei e innumerevoli torri terroristiche sopra terra, e migliaia di terroristi nascosti in quei tunnel e in quelle torri, in aree civili.
Se volete vedere quali misure Israele adotta per evitare vittime civili, basta guardare cosa stiamo facendo ora a Gaza City, l’ultima roccaforte di Hamas.
Per tre settimane Israele ha sganciato milioni di volantini, inviato milioni di messaggi di testo e fatto innumerevoli telefonate esortando i civili a lasciare Gaza City prima che il nostro esercito avanzasse. Nello stesso tempo Hamas si piazza in moschee, scuole, ospedali, palazzi residenziali, e cerca di costringere quei civili a non andarsene, a restare sotto tiro. Spesso li minaccia con le armi se tentano di fuggire.
Per Israele, ogni vittima civile è una tragedia. Per Hamas è una strategia.
Hamas usa i civili come scudi umani e come comparse nella sua malata guerra di propaganda contro Israele. Una guerra di propaganda che i media occidentali bevono in pieno.
Eppure, nonostante le minacce di Hamas, circa 700.000 gazawi, quasi tre quarti di milione, hanno già accolto i nostri appelli e si sono spostati nelle zone sicure.
Ora vi pongo una semplice domanda logica: un Paese che commette genocidio implorerebbe la popolazione civile che dice di voler sterminare di mettersi al riparo? Chiederebbe loro di andarsene se volesse davvero commettere genocidio? Noi cerchiamo di portarli via, Hamas cerca di tenerli dentro! E questa accusa è così infondata.
Il paragone col genocidio, lo sterminio di intere popolazioni...i nazisti chiesero forse agli ebrei di andarsene gentilmente?
I genocidi della storia hanno mai fatto questo? Naturalmente no. La verità è stata rovesciata.
Hamas, un’organizzazione terroristica genocida, il cui statuto invoca l’uccisione di tutti gli ebrei del pianeta, viene giustificata. Quasi non viene menzionata. Mentre Israele, che fa di tutto per tenere i civili fuori dal fuoco, Israele viene messo sul banco degli imputati.
Che barzelletta!
Volete sentirne un’altra? Israele è accusato di affamare deliberatamente il popolo di Gaza, quando Israele invece lo sta nutrendo deliberatamente.
Dall’inizio della guerra Israele ha fatto entrare a Gaza oltre 2 milioni di tonnellate di cibo e aiuti. È una tonnellata di aiuti per ogni uomo, donna e bambino di Gaza. Quasi 3.000 calorie a persona al giorno. Bella politica di fame!
Se ci sono gazawi senza cibo a sufficienza, è perché Hamas lo ruba. Hamas lo ruba, lo accumula e lo rivende a prezzi esorbitanti per alimentare la sua macchina da guerra.
Il mese scorso persino le Nazioni Unite, non esattamente un sostenitore di Israele - qui dovreste ridere - il mese scorso persino l’ONU ha ammesso che Hamas e altri gruppi armati hanno saccheggiato l’85% dei camion. Ecco perché c’è privazione.
Coloro che diffondono le menzogne di genocidio e carestia contro Israele non sono migliori di coloro che diffondevano le menzogne di sangue contro gli ebrei nel Medioevo, accusandoci falsamente di avvelenare i pozzi, diffondere la peste e usare il sangue dei bambini per fare il pane azzimo di Pasqua. L’antisemitismo muore a fatica. In realtà non muore mai. Torna sempre, con le sue bugie ripulite e riciclate all’infinito.
E voglio dirvi un’altra cosa. Queste menzogne antisemite hanno conseguenze. Negli ultimi mesi, ebrei sono stati aggrediti in Canada, in Australia, in Gran Bretagna, in Francia, nei Paesi Bassi e altrove. Qui in America, un anziano sopravvissuto all’Olocausto è stato bruciato vivo in Colorado. E una giovane coppia dell’ambasciata israeliana a Washington è stata brutalmente crivellata di colpi proprio davanti al Museo dell’Olocausto. Fortunatamente l’amministrazione Trump sta combattendo con forza questa piaga dell’antisemitismo, e ogni governo qui presente dovrebbe seguire il suo esempio. Invece, molti fanno l’opposto. Premiano addirittura i peggiori antisemiti sulla Terra.
Questa settimana i leader di Francia, Gran Bretagna, Australia, Canada e altri Paesi hanno riconosciuto incondizionatamente uno Stato palestinese.
L’hanno fatto dopo gli orrori commessi da Hamas il 7 ottobre. Orrori elogiati in quel giorno da quasi il 90% della popolazione palestinese.
Lasciatemi ripetere: quasi il 90% dei palestinesi ha sostenuto l’attacco del 7 ottobre. Non lo hanno solo sostenuto, l’hanno celebrato.
Hanno ballato sui tetti.
Hanno distribuito caramelle.
E questo sia a Gaza che in Giudea e Samaria, la Cisgiordania come la chiamate voi.
Proprio come hanno celebrato un altro orrore, l’11 settembre. Ballavano sui tetti, esultavano, distribuivano caramelle.
Sapete quale messaggio hanno inviato i leader che questa settimana hanno riconosciuto lo Stato palestinese?
È un messaggio molto chiaro: uccidere ebrei paga.
Bene, io ho un messaggio per questi leader: quando i terroristi più feroci della Terra lodano con entusiasmo la vostra decisione, non avete fatto qualcosa di giusto. Avete fatto qualcosa di sbagliato, di terribilmente sbagliato. La vostra decisione vergognosa incoraggerà il terrorismo contro gli ebrei e contro innocenti ovunque. Sarà un marchio di infamia su tutti voi.
“Ma aspetta”, mi dicono i primi ministri: “Aspetta un attimo. Noi crediamo nella soluzione dei due Stati, dove lo Stato ebraico di Israele vivrà fianco a fianco in pace con lo Stato palestinese”.
C’è solo un problema con questa soluzione: i palestinesi non ci hanno mai creduto. Non l’hanno mai voluta. Non vogliono uno Stato accanto a Israele. Vogliono uno Stato palestinese al posto di Israele.
Ecco perché ogni volta che è stato offerto loro uno Stato palestinese, a condizione che ponessero fine al conflitto e riconoscessero lo Stato ebraico, ogni volta per decenni lo hanno rifiutato. Ed ecco perché ogni volta che hanno ricevuto territori, li hanno usati per attaccarci.
Di fatto hanno avuto uno Stato palestinese a Gaza. E cosa ne hanno fatto? Pace, convivenza? No. Ci hanno attaccato ancora e ancora, senza provocazione. Hanno lanciato razzi sulle nostre città. Hanno assassinato i nostri bambini. Hanno trasformato Gaza in una base terroristica dalla quale hanno compiuto il massacro del 7 ottobre.
Ecco quindi la verità scomoda: il persistente rifiuto palestinese di accettare uno Stato ebraico in qualsiasi confine è ciò che alimenta questo conflitto da oltre un secolo. Lo alimenta ancora. Non è l’assenza di uno Stato palestinese. È la presenza e l’esistenza di uno Stato ebraico!
E trovo incredibile che cancellerie, ministeri e leader che pontificano su questo non riescano a vedere questa verità basilare, ripetuta ancora e ancora all’infinito.
E voglio aggiungere altro: questo rifiuto di uno Stato ebraico non riguarda solo Hamas, riguarda anche la cosiddetta Autorità Palestinese “moderata”.
Dovete sapere che l’Autorità Palestinese paga i terroristi perché uccidano ebrei. Più ebrei uccidono, più l’Autorità Palestinese li paga. L’Autorità Palestinese intitola edifici governativi, piazze pubbliche, scuole ai massacratori di ebrei, che glorifica come martiri. Pagano e glorificano non solo gli assassini di ebrei, ma anche gli assassini di cristiani. Cristiani come Taylor Force, un veterano americano brutalmente assassinato in Israele da terroristi palestinesi.
Eppure sento dai leader occidentali: “L’Autorità Palestinese ci ha promesso che si riformerà. Questa volta sarà diverso”. Sì, certo. Queste promesse le sentiamo da decenni. Promettono sempre. Non mantengono mai.
Perché l’Autorità Palestinese è corrotta fino al midollo. Non tiene elezioni da 20 anni. Usa gli stessi libri di testo di Hamas, esattamente gli stessi. Insegna ai suoi bambini a odiare gli ebrei e a distruggere lo Stato ebraico. E i cristiani non se la passano meglio.
Quando Betlemme, la città natale di Gesù, era sotto controllo israeliano, l’80% dei residenti erano cristiani. Da quando l’Autorità Palestinese ne ha preso il controllo, quella percentuale è scesa sotto il 20%.
A queste persone volete dare uno Stato? State dando la ricompensa suprema a fanatici intolleranti che hanno perpetrato e sostenuto il massacro del 7 ottobre.
Dare ai palestinesi uno Stato a un miglio da Gerusalemme dopo il 7 ottobre è come dare ad al-Qaeda uno Stato a un miglio da New York dopo l’11 settembre.
È pura follia! È follia, e non lo faremo!
Dunque, ecco un altro messaggio a quei leader occidentali: Israele non permetterà che ci imponiate uno Stato terrorista in gola.
Non commetteremo suicidio nazionale solo perché voi non avete il coraggio di affrontare un media ostile e folle antisemite che chiedono il sangue di Israele.
E voglio che comprendiate un’altra cosa, anch’essa distorta dai media. Non lo dico solo a nome mio o del mio governo, ma a nome dell’intero popolo di Israele.
Lo scorso anno c’è stata una votazione alla Knesset, il nostro parlamento, per decidere se opporsi o meno all’imposizione di uno Stato palestinese.
Indovinate il risultato? Su 120 membri, 99 hanno votato contro e solo 9 a favore. Oltre il 90%. Non è un gruppetto marginale. Non è il primo ministro da solo o tenuto in ostaggio da partiti estremi alla sua destra. È oltre il 90% degli israeliani. La mia opposizione a uno Stato palestinese non è solo la mia politica o la politica del mio governo. È la politica dello Stato e del popolo di Israele!
I leader occidentali possono anche aver ceduto sotto pressione. Ma vi garantisco una cosa: Israele non lo farà.
Le vittorie di Israele sull’asse del terrore iraniano hanno aperto possibilità di pace impensabili due anni fa. Prendete la Siria. Per decenni, l’idea stessa di una pace fra Israele e Siria sembrava inimmaginabile. Ora non più. Oggi abbiamo avviato negoziati seri con il nuovo governo siriano. Credo che si possa raggiungere un accordo che rispetti la sovranità della Siria e protegga al tempo stesso la sicurezza di Israele e delle minoranze della regione, inclusa la minoranza drusa. Dalla fondazione di Israele, ebrei e drusi sono stati fratelli in armi. Abbiamo combattuto insieme. Abbiamo sanguinato insieme. Abbiamo costruito insieme le nostre vite.
Quando ero un giovane comandante nelle forze speciali israeliane, la mia stessa vita fu salvata dal prezioso consiglio di un grande amico, Salim Shufi, un eroico veterano druso dell’IDF. Ed è per questo che non potevo restare a guardare, né Israele poteva restare a guardare, mentre i drusi venivano massacrati dai jihadisti. Ho dato ordine alle nostre forze di fermare quel massacro, e lo hanno fatto.
La pace fra Israele e Libano è possibile anch’essa. Invito il governo libanese ad avviare negoziati diretti con Israele. Lo elogio per il suo dichiarato obiettivo di disarmare Hezbollah. Ma servono fatti, non parole.
Se il Libano intraprenderà azioni concrete e durature per disarmare Hezbollah, sono certo che potremo raggiungere una pace sostenibile. Naturalmente, finché ciò non avverrà, prenderemo tutte le misure necessarie per difenderci e mantenere le condizioni del cessate il fuoco stabilito in Libano. Il nostro obiettivo non è semplicemente monitorare le azioni, ma impedire che violino il cessate il fuoco e ci attacchino. Ma sono sicuro che se il governo libanese insisterà nel suo obiettivo di disarmo, la pace arriverà molto rapidamente e molto facilmente.
La vittoria su Hezbollah ha reso possibile la pace con i nostri due vicini arabi del nord. La vittoria su Hamas renderà possibile la pace con nazioni in tutto il mondo arabo e musulmano. La nostra vittoria porterà a una drammatica espansione degli Accordi di Abramo, che il Presidente Trump ha negoziato fra i leader arabi e me cinque anni fa.
Ho notato, come certamente anche voi, le parole incoraggianti pronunciate qui dal presidente dell’Indonesia. Questo è il Paese con la più grande popolazione musulmana al mondo, ed è anche un segno di ciò che potrebbe venire. Leader arabi e musulmani lungimiranti sanno che cooperare con Israele fornirà loro tecnologie israeliane rivoluzionarie, incluse medicina, scienza, agricoltura, acqua, difesa, intelligenza artificiale e tanti altri campi.
Credo che nei prossimi anni il Medio Oriente apparirà radicalmente diverso. Molti di coloro che oggi fanno guerra a Israele spariranno domani. Coraggiosi artefici di pace prenderanno il loro posto. E in nessun luogo ciò sarà più vero che in Iran. Il popolo iraniano, che soffre da tanto, riguadagnerà la libertà. Renderà l’Iran di nuovo grande. E i nostri due antichi popoli, il popolo di Israele e il popolo d’Iran, ristabiliranno un’amicizia che gioverà all’intero mondo.
Signore e signori, gli orrori accaduti in un giorno oscuro, il 7 ottobre, si sono ripetuti innumerevoli volte nei secoli di esilio del mio popolo tra le nazioni. Il sangue ebraico era a buon mercato. Gli ebrei venivano uccisi impunemente. Dovevamo supplicare altri di difenderci. La nascita di Israele non significò la fine dei tentativi di distruggerci. Significò che potevamo reagire. E questo è esattamente ciò che Israele ha fatto dal 7 ottobre.
I nostri figli e le nostre figlie hanno combattuto come leoni! I nostri coraggiosi soldati hanno indossato l’uniforme e si sono lanciati in battaglia.
Erano armati dei sogni di cento generazioni di ebrei che li avevano preceduti.
Il sogno di vivere come un popolo libero nella terra d’Israele, la nostra amata patria da oltre 3.000 anni.
Il sogno di vivere nel nostro Stato indipendente.
Il sogno di avere un esercito per difenderci. E il sogno di essere una luce per le nazioni, un faro di progresso, ingegno, innovazione a beneficio di tutta l’umanità.
Il 7 ottobre i nemici d’Israele hanno cercato di spegnere quella luce.
Due anni dopo, la determinazione d’Israele e la sua forza brillano più forti che mai.
Con l’aiuto di Dio, quella forza e quella determinazione ci condurranno a una rapida vittoria e a un futuro splendido di prosperità e pace.
Grazie mille!”.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
☪️ancer of humanity
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
☪️ancer of humanity
Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
Secondo voi per 72 ore che scorta di contanti si dovrebbe avere? 

...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
Ma lei accoglie nel suo petite derrière? (Trez 2025)
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
io tengo 4000 euro e 1000 USD in banconote na 50. proprio per i blackout. anche tanta acqua e abbastanza scatolameGeishaBalls ha scritto: ↑26/09/2025, 18:19A parte la guerra ne avevano parlato anche per gli eventuali blackout come quello in Spagna di qualche mese fa. Se non hai i soldini fai faticaSoTTO di nove ha scritto: ↑26/09/2025, 9:07Dopo aver di fatto messo in secondo piano gli obiettivi green la possibile "guerra" smonta un'altra ideologia europea, quella dell'eliminazione del contante.
La BCE in persona raccomanda di tenersi una scorta di contanti per almeno 72 ore. Keep Calm and Carry Cash.
Che forse sarebbe meglio eliminare la guerra prima di pensare di eliminare il contante?
https://www.corriere.it/economia/finanz ... 5xlk.shtml
Ovviamente non c’era l’ideologia della eliminazione del contante ed il consiglio di tenere una o due banconote da 50 euro in casa non smentisce la tendenza alle transazioni elettroniche. Ma questi sono argomenti troppo raffinati, immagino
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
No, c'era eccome l'ideologia di eliminare il contante del tutto. Ho come l'impressione che tu stia sfruttando la cancellazione dei vecchi topic di SZ per negare l'evidenza di quando anche te non prendevi in considerazioni i rilievi critici di chi era contro questa visione.GeishaBalls ha scritto: ↑26/09/2025, 18:19A parte la guerra ne avevano parlato anche per gli eventuali blackout come quello in Spagna di qualche mese fa. Se non hai i soldini fai faticaSoTTO di nove ha scritto: ↑26/09/2025, 9:07Dopo aver di fatto messo in secondo piano gli obiettivi green la possibile "guerra" smonta un'altra ideologia europea, quella dell'eliminazione del contante.
La BCE in persona raccomanda di tenersi una scorta di contanti per almeno 72 ore. Keep Calm and Carry Cash.
Che forse sarebbe meglio eliminare la guerra prima di pensare di eliminare il contante?
https://www.corriere.it/economia/finanz ... 5xlk.shtml
Ovviamente non c’era l’ideologia della eliminazione del contante ed il consiglio di tenere una o due banconote da 50 euro in casa non smentisce la tendenza alle transazioni elettroniche. Ma questi sono argomenti troppo raffinati, immagino
La Svezia era tra gli Stati che più miravano a questa visione del futuro ma una serie di problemi stanno cominciando a fargli fare marcia indietro.
Non si parlava solo di incentivare l'uso del denaro digitale ma proprio di sostituirlo completamente. In alcuni paesi "avanzati" si sta ad esempio facendo marcia indietro sulla possibilità di rifiutare il pagamento in contanti.
[Scopri]Spoiler
La Svezia non sta più cercando attivamente di eliminare il contante, anzi, sta compiendo una retromarcia a causa di preoccupazioni per la sicurezza nazionale e l'inclusione sociale. Dopo anni di progressiva riduzione del suo uso, le autorità stanno ora incoraggiando i cittadini a conservare il denaro contante e stanno valutando di rendere obbligatorio per alcuni esercizi accettarlo, per garantire la resilienza del sistema di pagamento in caso di crisi o attacchi informatici e per non escludere le fasce vulnerabili della popolazione.
Perché la Svezia sta tornando indietro sui suoi piani?
Sicurezza Nazionale: In caso di guerra o crisi, l'eccessiva dipendenza dai pagamenti digitali renderebbe il sistema vulnerabile a cyberattacchi, rendendo il contante una soluzione di emergenza fondamentale.
Inclusione Sociale: Una società completamente cashless rischia di emarginare persone anziane, a basso reddito o senza accesso a strumenti digitali, creando una disparità sociale.
Resilienza del sistema: Le autorità svedesi, attraverso la banca centrale, hanno riconosciuto che efficienza e sicurezza sono entrambe importanti, e ora la resilienza e l'accessibilità sono considerate prioritarie quanto la digitalizzazione.
Come si sta manifestando questa retromarcia?
Raccomandazioni ai cittadini: I cittadini vengono incoraggiati a tenere contanti in casa.
Proposte di legge: Il governo ha proposto l'introduzione di leggi che obblighino alcuni enti pubblici e privati ad accettare contanti.
Un dibattito più ampio: Il cambio di rotta della Svezia ha aperto un dibattito più ampio in Europa, con paesi come la Norvegia che hanno già introdotto legislazioni simili.
Perché la Svezia sta tornando indietro sui suoi piani?
Sicurezza Nazionale: In caso di guerra o crisi, l'eccessiva dipendenza dai pagamenti digitali renderebbe il sistema vulnerabile a cyberattacchi, rendendo il contante una soluzione di emergenza fondamentale.
Inclusione Sociale: Una società completamente cashless rischia di emarginare persone anziane, a basso reddito o senza accesso a strumenti digitali, creando una disparità sociale.
Resilienza del sistema: Le autorità svedesi, attraverso la banca centrale, hanno riconosciuto che efficienza e sicurezza sono entrambe importanti, e ora la resilienza e l'accessibilità sono considerate prioritarie quanto la digitalizzazione.
Come si sta manifestando questa retromarcia?
Raccomandazioni ai cittadini: I cittadini vengono incoraggiati a tenere contanti in casa.
Proposte di legge: Il governo ha proposto l'introduzione di leggi che obblighino alcuni enti pubblici e privati ad accettare contanti.
Un dibattito più ampio: Il cambio di rotta della Svezia ha aperto un dibattito più ampio in Europa, con paesi come la Norvegia che hanno già introdotto legislazioni simili.
Comunque è sempre bello postare una notizia che va nella direzione opposta ai deliri futuristici di qualcuno e veder le arrampicate sugli specchi quando si potrebbe anche non intervenire.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
confrontato ad alcune figure istituzionali santificate a sproposito, oggi Don Abbondio sembrerebbe Don Chisciotte.
Che tempi di vigliacchi senza palle.
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Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
Come se Israele avesse il diritto di tenere ingabbiato un altro popolo, cosa che fa da sempre nel caso di Gaza.cicciuzzo ha scritto: ↑26/09/2025, 19:08Non ce ne eravamo accorti
https://www.open.online/2025/09/26/gaza ... OkjwzSA23Q
Come se Israele compisse il genocidio per la sua sicurezza nazionale.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: (O.T.) Signori e Signore: la guerra!
L'ideale per loro sarebbe trovare il mortopan ha scritto: ↑26/09/2025, 22:15Come se Israele avesse il diritto di tenere ingabbiato un altro popolo, cosa che fa da sempre nel caso di Gaza.cicciuzzo ha scritto: ↑26/09/2025, 19:08Non ce ne eravamo accorti
https://www.open.online/2025/09/26/gaza ... OkjwzSA23Q
Come se Israele compisse il genocidio per la sua sicurezza nazionale.
Al posto loro farei affondare una imbarcazione per far cadere la responsabilità su Israele
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