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Gargarozzo
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Re: fumetti

#76 Messaggio da Gargarozzo »

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Floppy Disk
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Re: fumetti

#77 Messaggio da Floppy Disk »

balkan wolf ha scritto:
06/05/2021, 13:53
Per me supermen è solo quello del reboot di miller!

Frank è riuscito a rendere cazzutissimo perfino quel boy scout di clark kent!

Io odiavo supes e ora lo adoro al pari di batman... forse addirittura di più perché bruce alla fine è un bambino sciroccato e egocentrico mentre clark è un fottuto dio alieno che, intimamente, disprezza il genere umano!
Post adatto per questa discussione.
Di Miller ho letto TDKR e "Cavaliere Oscuro III: Razza Suprema" che sarebbe il terzo capitolo della sua personale, oltre a "All Star Batman e Robin" che è un prequel.
L'interpretazione di balkan mi pare un po' troppo personale: i due personaggi in questione sono stati interpretati e letti innumerevoli volte da ogni sceneggiatore che abbia scritto delle loro storie, ma delle basi comuni esistono. Bruce è fondamentalmente un bambino traumatizzato che non ha accettato la morte dei genitori e di conseguenza si presta ogni notte a combattere il crimine, come se questo potesse annullare il passato. Una simile interpretazione trova conferma in una frase che Bruce dice a Jezebel Jet nella trilogia sul Guanto Nero di Grant Morrison: quando lei gli dice che "dev'essere stato terribile" riferendosi all'omicidio dei genitori di Bruce, quest'ultimo le risponde che "è passato tanto tempo" e che si è ripreso, il che è evidentemente falso.
Riguardo Superman, ricordo che in TDKR il supereroe di Krypton è il classico rappresentante ufficiale della giustizia statale, mentre Batman è l'anarchico eversivo che dopo aver spodestato un criminale a Gotham diventa il nuovo signore della città, e fra l'altro questa dicotomia ha spinto molti a definire Miller fascista e reazionario (interpretazione che non so quanto vera perché non sono un esperto). Nel secondo fumetto, "The Dark Knight Strikes Back", i due pervengono ad un'alleanza (anche se non conosco molti dettagli perché non l'ho letto) e così anche nel terzo capitolo dove si scontrano contro dei kryptoniani che vogliono dominare la Terra. Ma in generale Superman è il "Boy Scout", quello che fa la cosa giusta, che cerca di salvare capra e cavoli. Riguardo il discorso sul disprezzare il genere umano, forse è più giusto dire che Superman è diviso tra la sua origine aliena e la sua volontà di vivere in armonia sulla Terra, e questa è per esempio l'interpretazione che ne ha dato Zack Snyder nella sua trilogia di film sulla DC.
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fiatAGRI
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Re: fumetti

#78 Messaggio da fiatAGRI »

In TDKR Superman si vende al governo per salvare i supereroi. E' un personaggio molto più sfumato di quello che sembra.
Il finale spiega benissimo da che parte sta Clark Kent.

Dare a Frank Miller del reazionario/fascista è una vecchia lettura che ha fatto abbastanza la muffa.
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Re: fumetti

#79 Messaggio da Floppy Disk »

fiatAGRI ha scritto:
06/05/2021, 19:00
Dare a Frank Miller del reazionario/fascista è una vecchia lettura che ha fatto abbastanza la muffa.
Non lo discuto perché non sono proprio un esperto di fumetti, ma è l'interpretazione che ne dà Roberto Recchioni nell'introduzione del volume in copertina rigida di TDKR che posseggo (edizione DC Comics Lion). Cito testualmente:
Quando nel 1988 Il ritorno del cavaliere oscuro venne presentato in Italia, fu vittima di un grave fraintendimento a causa del contesto. Venne infatti serializzato sulle pagine di Corto Maltese, rivista edita da Milano Libri, e proposta al pubblico dalle direttrice Fulvia Serra come una feroce satira dell'edonismo reaganiano. E il pubblico e la critica la presero come tale, lodando l'arguzia di Miller. Del resto, Fulvia Serra era stata anche la storica direttrici di Linus, una rivista di fumetti e cultura tradizionalmente di sinistra, e non avrebbe mai pubblicato un fumetto destrorso, giusto? Sbagliato.
Quello che Fulvia Serra non aveva capito è che Miller faceva sì una satira dei repubblicani e del governo, ma la faceva da destra, non da sinistra. Miller non era un arguto sagace democratico in vena di scherzare, quanto piuttosto un fascista anarchico, nella tradizione di gente come John Milius o Don Siegel. Il suo ritorno del Cavaliere Oscuro non ironizzava sul governo Reagan perché iniquo, ottuso e repubblicano. Lo faceva perché invadente, oppressivo e nemico di quello spirito di indipendenza e liberismo propri della parte migliore (e di quella peggiore) dell'american way. E non è un caso che Miller decida di raffigurare Superman, personaggio creato da due immigrati ebrei ed emigrante pure lui (da un pianeta vittima dell'olocausto), come un potentissimo servo colluso del sistema, una creatura che vive alla luce del giorno e, per questo, accecata dal sole e incapace di vedere. Tutto il contrario del "dannato" Batman, insomma, figlio di un magnate che si è fatto da solo, vigilante solitario e mascherato (al pari di tanti vigilanti mascherati che si facevano, secondo loro, giustizia da soli all'epoca dei pionieri americani, tipo il Ku Klux Klan), illuminata creatura della notte in grado di vedere quelle stelle che il sole cela alle creature diurne e, per questo, portatore di verità. [...] Il ritorno del cavaliere oscuro è un'opera viscerale di un autore incredibilmente dotato, un capolavoro di linguaggio, invenzioni, potenza e intensità. Ed è pure un fumetto reazionario fino al midollo.
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Re: fumetti

#80 Messaggio da Bellerofonte »

con la scusa di regalarlo a mio figlio mi sto leggendo "ATTACCO DEI GIGANTI". Non avevo mai letto Manga essendo cresciuto a Topolino e DylanDog.
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Re: fumetti

#81 Messaggio da Barabino »

Bellerofonte ha scritto:
07/05/2021, 10:55
con la scusa di regalarlo a mio figlio mi sto leggendo "ATTACCO DEI GIGANTI". Non avevo mai letto Manga essendo cresciuto a Topolino e DylanDog.
Bello.
Io ho visto un po' dell'anime e trovo difficoltà a inquadrarlo: non ha i feticismi consueti (zombi, oppure robottoni...) ma neanche uno stile "autoriale" del tipo che fa SBRODARE :awww: i francesi

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Re: fumetti

#82 Messaggio da Mr. Viz »

L'attacco dei giganti sfugge un po' ad una catalogazione canonica, wiki lo definisce Shonen d'azione, dark fantasy, post apocalittico. Ma ci leggo anche tanto altro.

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Gargarozzo
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Re: fumetti

#83 Messaggio da Gargarozzo »

Mi son riletto l'Eternauta nella versione uscita in edicola.
Cambia qualche nome rispetto alla versione che avevo letto, ad esempio Juan Galvez è Juan Salvo, il suo amico Ferri si chiama Favalli come il terzino della Lazio anni '90.
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Re: fumetti

#84 Messaggio da fiatAGRI »

Floppy Disk ha scritto:
07/05/2021, 10:45
fiatAGRI ha scritto:
06/05/2021, 19:00
Dare a Frank Miller del reazionario/fascista è una vecchia lettura che ha fatto abbastanza la muffa.
Non lo discuto perché non sono proprio un esperto di fumetti, ma è l'interpretazione che ne dà Roberto Recchioni nell'introduzione del volume in copertina rigida di TDKR che posseggo (edizione DC Comics Lion). Cito testualmente:
Quando nel 1988 Il ritorno del cavaliere oscuro venne presentato in Italia, fu vittima di un grave fraintendimento a causa del contesto. Venne infatti serializzato sulle pagine di Corto Maltese, rivista edita da Milano Libri, e proposta al pubblico dalle direttrice Fulvia Serra come una feroce satira dell'edonismo reaganiano. E il pubblico e la critica la presero come tale, lodando l'arguzia di Miller. Del resto, Fulvia Serra era stata anche la storica direttrici di Linus, una rivista di fumetti e cultura tradizionalmente di sinistra, e non avrebbe mai pubblicato un fumetto destrorso, giusto? Sbagliato.
Quello che Fulvia Serra non aveva capito è che Miller faceva sì una satira dei repubblicani e del governo, ma la faceva da destra, non da sinistra. Miller non era un arguto sagace democratico in vena di scherzare, quanto piuttosto un fascista anarchico, nella tradizione di gente come John Milius o Don Siegel. Il suo ritorno del Cavaliere Oscuro non ironizzava sul governo Reagan perché iniquo, ottuso e repubblicano. Lo faceva perché invadente, oppressivo e nemico di quello spirito di indipendenza e liberismo propri della parte migliore (e di quella peggiore) dell'american way. E non è un caso che Miller decida di raffigurare Superman, personaggio creato da due immigrati ebrei ed emigrante pure lui (da un pianeta vittima dell'olocausto), come un potentissimo servo colluso del sistema, una creatura che vive alla luce del giorno e, per questo, accecata dal sole e incapace di vedere. Tutto il contrario del "dannato" Batman, insomma, figlio di un magnate che si è fatto da solo, vigilante solitario e mascherato (al pari di tanti vigilanti mascherati che si facevano, secondo loro, giustizia da soli all'epoca dei pionieri americani, tipo il Ku Klux Klan), illuminata creatura della notte in grado di vedere quelle stelle che il sole cela alle creature diurne e, per questo, portatore di verità. [...] Il ritorno del cavaliere oscuro è un'opera viscerale di un autore incredibilmente dotato, un capolavoro di linguaggio, invenzioni, potenza e intensità. Ed è pure un fumetto reazionario fino al midollo.

Sovrapporre gli schemi italiani alla realtà americana è sempre sbagliato.

PS Frank Miller ha sostenuto la Clinton.
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Re: fumetti

#85 Messaggio da fiatAGRI »

Bellerofonte ha scritto:
07/05/2021, 10:55
con la scusa di regalarlo a mio figlio mi sto leggendo "ATTACCO DEI GIGANTI". Non avevo mai letto Manga essendo cresciuto a Topolino e DylanDog.
Bello.
Lo avevo iniziato. Poi, offeso dall'incapacità grafica dell'autore di differenziare i personaggi, l'ho abbandonato.
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Re: fumetti

#86 Messaggio da Barabino »

fiatAGRI ha scritto:offeso dall'incapacità grafica dell'autore di differenziare i personaggi,
IN PRATICA questo vale per TUTTA la produzione giapponese :gomma: solo che nelle opere meno horror di solito i personaggi sono, graficamente, delle CARICATURE 8) e questo li rende facili da distinguere :dito:

Immagine

negli anni '90 una critica come la tua veniva fatta a TUTTI i manga IN BLOCCO :oops:
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: fumetti

#87 Messaggio da fiatAGRI »

Barabino ha scritto:
08/05/2021, 7:05
fiatAGRI ha scritto:offeso dall'incapacità grafica dell'autore di differenziare i personaggi,
IN PRATICA questo vale per TUTTA la produzione giapponese :gomma: solo che nelle opere meno horror di solito i personaggi sono, graficamente, delle CARICATURE 8) e questo li rende facili da distinguere :dito:

Immagine

negli anni '90 una critica come la tua veniva fatta a TUTTI i manga IN BLOCCO :oops:
Assolutamente non ho detto che TUTTI i personaggi sono uguali nei manga.
La Takahashi è un genio nella caratterizzazione, per dire.

L' autore de " L'attacco dei giganti", semplicemente, non sa disegnare.
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Re: fumetti

#88 Messaggio da fiatAGRI »

E posso nominare mille mila autori giappi che sanno caratterizzare meglio i personaggi
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Re: fumetti

#89 Messaggio da Satana in autobus »

fiatAGRI ha scritto:
08/05/2021, 1:08
Floppy Disk ha scritto:
07/05/2021, 10:45
fiatAGRI ha scritto:
06/05/2021, 19:00
Dare a Frank Miller del reazionario/fascista è una vecchia lettura che ha fatto abbastanza la muffa.
Non lo discuto perché non sono proprio un esperto di fumetti, ma è l'interpretazione che ne dà Roberto Recchioni nell'introduzione del volume in copertina rigida di TDKR che posseggo (edizione DC Comics Lion). Cito testualmente:
Quando nel 1988 Il ritorno del cavaliere oscuro venne presentato in Italia, fu vittima di un grave fraintendimento a causa del contesto. Venne infatti serializzato sulle pagine di Corto Maltese, rivista edita da Milano Libri, e proposta al pubblico dalle direttrice Fulvia Serra come una feroce satira dell'edonismo reaganiano. E il pubblico e la critica la presero come tale, lodando l'arguzia di Miller. Del resto, Fulvia Serra era stata anche la storica direttrici di Linus, una rivista di fumetti e cultura tradizionalmente di sinistra, e non avrebbe mai pubblicato un fumetto destrorso, giusto? Sbagliato.
Quello che Fulvia Serra non aveva capito è che Miller faceva sì una satira dei repubblicani e del governo, ma la faceva da destra, non da sinistra. Miller non era un arguto sagace democratico in vena di scherzare, quanto piuttosto un fascista anarchico, nella tradizione di gente come John Milius o Don Siegel. Il suo ritorno del Cavaliere Oscuro non ironizzava sul governo Reagan perché iniquo, ottuso e repubblicano. Lo faceva perché invadente, oppressivo e nemico di quello spirito di indipendenza e liberismo propri della parte migliore (e di quella peggiore) dell'american way. E non è un caso che Miller decida di raffigurare Superman, personaggio creato da due immigrati ebrei ed emigrante pure lui (da un pianeta vittima dell'olocausto), come un potentissimo servo colluso del sistema, una creatura che vive alla luce del giorno e, per questo, accecata dal sole e incapace di vedere. Tutto il contrario del "dannato" Batman, insomma, figlio di un magnate che si è fatto da solo, vigilante solitario e mascherato (al pari di tanti vigilanti mascherati che si facevano, secondo loro, giustizia da soli all'epoca dei pionieri americani, tipo il Ku Klux Klan), illuminata creatura della notte in grado di vedere quelle stelle che il sole cela alle creature diurne e, per questo, portatore di verità. [...] Il ritorno del cavaliere oscuro è un'opera viscerale di un autore incredibilmente dotato, un capolavoro di linguaggio, invenzioni, potenza e intensità. Ed è pure un fumetto reazionario fino al midollo.

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non se sostenere la Clinton ne faccia un uomo di sinistra :DDD
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Re: fumetti

#90 Messaggio da Floppy Disk »

Alan Moore però è di idee anarchiche (si pensi a "V per Vendetta"), quindi ci sta che veda Miller come uno di estrema destra.
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