Miss Spring ha scritto: ↑21/04/2021, 16:56
Rufus, tieni conto che sto leggendo
Anna Karenina...
Ma con i russi, onestamente, faccio fatica: ho all'attivo solo
Delitto e castigo e
Le notti bianche (
I Karamazov iniziati mille volte, ma spero che il 2021 sia l'anno buono),
Il Maestro e Margherita (amore stellare, totale e assoluto), qualche racconto di Gogol' e di Cechov. C'est tout.
Il deserto siberiano proprio
"«Leggere i russi» è un’esperienza che molti fanno nell’adolescenza, più o meno al tempo delle sigarette e dei primi, sani desideri di scappare di casa e andare a fare il mozzo. Di questi desideri i «russi» sono i più tenaci, e se poche sono le possibilità che ci si dedichi a correre lungo i moli in cerca di un brigantino, assai minori sono quelle di liberarsi di un Dostoevskij una volta che vi è entrato nel sangue. Ma non è solo lui; non esistono disintossicanti per Gogol, ed è molto più facile dimenticare il numero del telefono del primo amore, che la prima lettura della Sonata a Kreutzer di Tolstoj, o della Steppa di Cechov. Così accade che, periodicamente, nella vita, veniamo accolti da un attacco di «leggere i russi»".
ecco, questo è l'inizio di un discorso tenuto da giorgio manganelli, intitolato appunto "Leggere i russi", che sottoscrivo fin nelle virgole
credimi, ti consiglio il libro di Nori che ti ho citato, da lì parti e non arrivi più
p.s. il maestro e margherita è, insieme a moby dick, il libro che sta sul mio comodino da ormai 30 anni, e il primo posto che sono voluto andare a vedere a mosca sono stati gli stagni del patriarca...
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)