Charlotte Angie: una brutta storia

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Lanfry83
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#196 Messaggio da Lanfry83 »

Salieri D'Amato ha scritto:
04/04/2022, 19:36


E siamo in tema eccome, chi ha ucciso la povera Charlotte non viene da Marte. Si analizzano possibili "perchè" esistano ancora o sempre più mostri simili, paurosi perchè si confondono in mezzo a noi, sono come noi, non hanno il bollino rosso che li identifica.

Difficile dirlo e magari non è nemmeno detto che venga da contesti di problematiche razionali né che sia per forza un'introverso, se penso a casi simili che non sono scaturiti in omicidi, vedasi terrazza paradiso, ti accorgi che in realtà, all'apparenza gli autori di questi fatti sono spesso abituati ad avere a che fare con donne, almeno a livello superficiale e di letto.
Semplicemente è qualcosa che è nel DNA di tante persone, pronto ad esplodere e credo che tutto questo ha a che fare con l'essenza dell'essere "Essere Umano", senza volerlo utilizzare come attenuante di alcun genere, ricordati che l'Abbandono (In ogni sua forma) è qualcosa che gli psicologi trattano come trattano i Lutti.

Pattismith
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#197 Messaggio da Pattismith »

balkan wolf ha scritto:
01/04/2022, 8:34
A mio avviso gli snuff sono una leggenda urbana… in decenni non una singola prova concreta. Per un altro orrore come la pedopornografia le prove ci sono e questo dovrebbe far riflettere.
La pedopornografia viene "iniettata" totalmente gratis sul web normale, chi arriva a quei siti spesso li rivende nel darkweb.

Ho provato a cercarli di recente con la stessa logica con cui cercavo i software crakkati anni fa.
Stavo per rinunciare quando li ho trovati, e segnalati.
Adesso, credo, siano spiati dagli sbirri, faranno la solita retata di pesci piccoli e mister x, che crea un sito totalmente gratis non lo trovano mai.

Per me è tutto orchestrato dalle aziende che vendono hardware/software alle polizie di tutto il mondo.

P.S. c'erano migliaia di files! Tutto gratis, niente scambio, iscrizioni...
chi rischierebbe la galera per farlo GRATIS??
Ed è online da gennaio 2021,credo.

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El Diablo
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#198 Messaggio da El Diablo »

Pattismith ha scritto:
04/04/2022, 21:46

Ho provato a cercarli di recente con la stessa logica con cui cercavo i software crakkati anni fa.
Stavo per rinunciare quando li ho trovati, e segnalati.
Adesso, credo, siano spiati dagli sbirri, faranno la solita retata di pesci piccoli e mister x, che crea un sito totalmente gratis non lo trovano mai.

Per me è tutto orchestrato dalle aziende che vendono hardware/software alle polizie di tutto il mondo.

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Tu sei sicurissimo di quello che hai scritto, sì?
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#199 Messaggio da Bonbaffo »

Ma cosa c’entra?
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#200 Messaggio da Pattismith »

El Diablo ha scritto:
05/04/2022, 0:03
Pattismith ha scritto:
04/04/2022, 21:46

Ho provato a cercarli di recente con la stessa logica con cui cercavo i software crakkati anni fa.
Stavo per rinunciare quando li ho trovati, e segnalati.
Adesso, credo, siano spiati dagli sbirri, faranno la solita retata di pesci piccoli e mister x, che crea un sito totalmente gratis non lo trovano mai.

Per me è tutto orchestrato dalle aziende che vendono hardware/software alle polizie di tutto il mondo.

P.S. c'erano migliaia di files! Tutto gratis, niente scambio, iscrizioni...
chi rischierebbe la galera per farlo GRATIS??
Ed è online da gennaio 2021,credo.
Tu sei sicurissimo di quello che hai scritto, sì?
In merito a mister x, non ho certo le prove.
Dimmi tu chi mette su un sitoweb tutto gratis e senza farlo nel dark web.

Qualcosa di simile è stato denunciato da hacker brasiliani, hanno sgamato i siti, hanno denunciato... Non è successo niente ... Allora hanno defenestrato le homepage di siti governativi brasiliani, pubblicando gli URL.

Ma non si sono spinti a sostenere chi è mister x.
Più che altro le notizie dicono che sono una comunita di pedofili: non è vero niente, in quelli che ho visto io, hanno solo la sembianza di forum, in realtà è tutto gratis senza assolutamente niente in cambio, neanche pagare un abbonamento premium al servizio host.

Tecnicamente chi uppa sull host, non è detto che abbia la password pubblicata sul sito, potrebbe essere un qualsiasi poveraccio che per 1€ a file, fa gli upload senza neanche sapere cosa c'è nei files zippati.

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pan
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#201 Messaggio da pan »

manigliasferica ha scritto:
04/04/2022, 7:35
pan ha scritto:
02/04/2022, 6:09
manigliasferica ha scritto:
31/03/2022, 7:54
nuove generazioni maschili?
boh bah...sti omicidi ci sono sempre stati. se si va a spulciare in cronaca nera di 80 anni fa, 70 60 etc la donna non sara' stata pornstar ma contadina, disoccupata, impiegata, operaia e l'uomo impiegato operaio contadino disoccupato etc

e uomini che non sanno rapportarsi con le donne? timidi? complessati? mammoni? che vivono in casa ancora a 30 anni? che non accettano una fine della relazione?
ci sono oggi come allora

i tempi sono sempre gli stessi belli e brutti, l'unica cosa che posso dire che e' cambiato rispetto ad un 1982 e' il modo di comunicare e poter accedere a notizie e altre comodita' sparse che allora non cerano.
per il resto il male che gli uomini fanno ce stato e ci sara' sempre

ce un film illuminante al riguardo con Sordi, il commissario del 1962. lui elenca ad un indagato la fedina penale del tizio. una lunghissima sfilza di reati odiosi contro le donne. da ragazzino tutti sti elenchi di crimini li leggevo sui giornali tizio caio che facevano male a maria a anna.
allora anche negli anni 60 cerano uomini di merda che facevano male alle donne?
eh si...e anche prima di allora.
Hai citato l'anno 1982. Solo un anno prima veniva abrogato il famigerato 587, l'articolo del codice penale sul cosiddetto delitto d'onore che in pratica condannava a pene lievissime il cornuto omicida della moglie e anche colui che assassinava la figlia o la sorella "puttana".
Posto che sia prima che oggi il movente del femminicidio è nel 90% dei casi la reazione a un abbandono, la distinzione che va fatta è che prima del 1981 questa condotta era considerata tutto sommato giusta, oltre che comprensibilissima, mentre dopo il Legislatore prende atto che trattasi di omicidio spesso più grave di molti altri. Qui si trova una discrasia grave, nel senso che il Legislatore recepisce, registra e infine codifica un cambiamento avvenuto nella società. Certamente questo cambiamento era avvenuto prima di tutto nel mondo femminista e femminile, negli strati intellettuali della Sinistra e dei Laici progressisti, molto probabilmente nel mondo giovanile e nella sinistra cattolica, per cui vi era una maggioranza che condivideva la nuova sensibilità sui temi della violenza di genere.
Passano gli anni e i decenni e quelle forze di cui sopra si logorano fino a sparire o diventare marginali se non irrilevanti e il problema riemerge nel suo protagonista negato che è il maschio, il luogo dove quel cambiamento non era avvenuto.

Di fronte a una vicenda di violenza di genere nessuno si preoccupa di indagare la storia dell'attore della vicenda, salvo limitatissimi interventi di assistenza e recupero psicosociale del responsabile, la cui sorte viene essenzialmente affidata al Giudice Penale, cosa diventata comunissima in Italia per tutta una serie di problemi di cui la politica non vuol farsi carico.
Come per ogni fenomeno sociale negativo in estensione, la Famiglia, la Scuola, il Servizio Sanitario dovrebbero essere coinvolti nello sforzo di prevenzione, nel cercare ri ridurre il numero di maschi che in futuro si renderanno colpevoli di tali delitti. E questo è senz'altro possibile ove solo si consideri che anche quella che li genera in abbondanza è una "cultura".

Ed è propriamente la cultura maschile che non si è evoluta come quella femminile, e disperatamente si aggrappa ai modelli vecchi perché non ne ha di nuovi che gli permettano di rapportarsi al mondo femminile, che sta almeno un secolo avanti.

Che madre è/è stata la madre del femminicida? Quanti insegnanti sono consapevoli del fatto che ogni volta che entrano in un'aula sono inevitabilmente portatori della propria sessualità, intesa qui principamente come cultura sessuale?

Accanto ai violenti, cara maniglia, ti segnalo pure che c'è un esercito crescente di ragazzi che non accedono alla relazione con le ragazze perché ne hanno paura.
non ho scritto 1982 perche' conoscevo la cosa del 587, potevo scrivere 1972 2002 era solo per fare decina con 2022. se eravamo nel 2020 scrivevo 1980.

le cose che scrivi te uomo non cambia non si evolve, le stesse cose sono scritte in un articolo dopo un efferato omicidio di donna nel 2016 ma anche nel 1984 e in un panorama o europeo di fine anni 70, dove cerano inchieste sul maschio incapace di evolversi rispetto a quello femminile etc
niente cambia.

i ragazzi che non accedono a relazioni ci sono sempre stati, basta leggere qui sul forum dove la media e' di 40 anni e sono tanti quelli che hanno raccontato apertamente (e altri basta leggere tra le righe) che vivono ancora in famiglia, spesso male, non hanno mai avuta una relazione o quasi, hanno paura delle donne diventano rossi appena una donna parla loro o li guarda solamente.
questi non sono piu' ragazzi, ma 20/30 anni fa lo erano.
Ho usato il 1981 come spartiacque tra una società che tollerava la cultura machista e quella che la condannava. Il violento prima di quella data era in un certo senso nel giusto. Dopo no.

Il problema è che il mondo maschile è talmente arretrato che 40 anni dopo non si è adattato a quel cambio, e questo non significa che io voglio attribuirne la colpa ai singoli, ma principalmente alle Istituzioni che ho indicato, le quali hanno lasciato -come tu noti giustamente- che tutto restasse come prima, anzi peggio, come dice Salieri.
Ripeto ancora che appena dietro questo c'è il demandare ai magistrati la questione in quella bulimia penalistica che ormai contraddistingue lo standard di risposta della politica e un numero crescente di problematiche vecchie e nuove che si presentano.

Nel caso di specie (ecco sono contagiato dalla bulimia penalistica :-D ), nulla importa che esistono violenti che comunque si scopavano la vittima: è palese che questo qui non è stato in grado di instaurare alcuna relazione con Carol!

Il discorso del crescente numero di ragazzi che non accedono a relazioni eterosessuali -e qui mi rivolgo particolarmente a Lanfry- è semplicemente una segnalazione di una ulteriore difficoltà del genere maschile, proprio come la sua casistica afferma, difficoltà assolutamente distinta dall'essere il brodo di coltura dei violenti.

Sono d'accordo con voi su moltissimi punti, ma probabilmente avete interpretato troppo parzialmente le mie parole, come quando maniglia mi ricorda che tutto questo vi è sempre stato. Lo so benissimo, ma invece di limitarmi a prenderne atto, mi focalizzo sulle condizioni per cui non si riesce a incidere sul fenomeno che va paradossalmente aumentando.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#202 Messaggio da gaston »

quello che dici è molto sensato , però in questo caso specifico, vista la brutalità dell'omicidio io non posso fare a meno di pensare che l'omicida sia uno psicopatico di prima grandezza , e che questo brutale delitto non sia dovuto ad una cultura violenta , rozza e prevaricatrice che è ancor ben radicata nella società, ma che sia causato da una psicopatologia da cui è affetto l'omicida.
sul fenomeno in generale non posso che darti ragione

GattoSilvestro
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#203 Messaggio da GattoSilvestro »

Credo che il fatto che in questo caso l'omicida sia uno psicopatico fuori di testa sia stato un vantaggio: se non avesse avuto la testa piena di m... avrebbe anche potuto farla franca.

Intendo dire che, se si fosse limitato allo strangolamento e immediatamente dopo avesse chiamato i soccorsi, inscenando la commedia del "gioco erotico finito male", probabilmente non si sarebbe fatto neppure un giorno di galera e se la sarebbe cavata con un omicidio colposo.

Fermo restando che la povera Carol è morta e nulla sarebbe cambiato per lei, il fatto che questo schifoso si sia comportato come sappiamo, dopo l'omicidio, è una discreta garanzia di una condanna per omicidio volontario con un bel po' di aggravanti.

giorgiograndi
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#204 Messaggio da giorgiograndi »

GattoSilvestro ha scritto:
09/04/2022, 15:04
Credo che il fatto che in questo caso l'omicida sia uno psicopatico fuori di testa sia stato un vantaggio: se non avesse avuto la testa piena di m... avrebbe anche potuto farla franca.

Intendo dire che, se si fosse limitato allo strangolamento e immediatamente dopo avesse chiamato i soccorsi, inscenando la commedia del "gioco erotico finito male", probabilmente non si sarebbe fatto neppure un giorno di galera e se la sarebbe cavata con un omicidio colposo.

Fermo restando che la povera Carol è morta e nulla sarebbe cambiato per lei, il fatto che questo schifoso si sia comportato come sappiamo, dopo l'omicidio, è una discreta garanzia di una condanna per omicidio volontario con un bel po' di aggravanti.
Il fidanzato Salvatore Galdo (aka Alexander Tda) ha rilasciato un'intervista (oltre a 6 ore di deposizione in caserma).
https://www.oggi.it/attualita/notizie/2 ... to-da-lei/
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#205 Messaggio da Gatta_vi »

Mi pare che anche qui, però, si stia facendo del porno una questione strettamente legata con il fattaccio dell'omicidio. Personalmente credo che il fatto che lei facesse porno non debba avere più importanza di qualsiasi altra considerazione oggettiva, che so "Andava in palestra" o "faceva la spesa all'esselunga". La solitudine di una persona può essere assolutamente indipendente dal giudizio che le persone che le sono vicine ne hanno, e allo stesso modo può essere che una persona di carattere schivo stia mesi senza farsi sentire senza destare preoccupazione perché magari questo è il suo modo di essere.... Non era un'adolescente, magari chi non si è insospettito oltre una certa soglia semplicemente sapeva che era fatta così, non sta a me esprimermi su questo.
Anche accusare l'omicida di malattia mentale boh, lascia il tempo che trova, considerato che per la legislazione vigente questa è un'attenuante, temo.

Un'altra cosa che ci terrei a sottolineare perché mi tocca abbastanza da vicino è il tema del sadomaso. In generale su questo forum pare esserci scarsa, anzi scarsissima, conoscenza della questione e questo un poco mi disturba, soprattutto perché a volte traspare che sia considerata una forma di sessualità "sbagliata".
"Sbagliata" è solo la mancanza di informazione, e l'utilizzo della parola "sadomaso" come scusa per azioni che con la sessualità non hanno niente a che vedere ->si legga "omicidio".
Ho visto gente menare con oggetti di ogni genere e forma, ma mai un martello e MAI sulla testa o in parti del corpo che possano creare un danno serio a chi le prende. Chi fa consciamente del male (inteso come danno) non sta facendo sadomaso, sta commettendo un crimine. È molto triste riscontrare quanto questo passaggio a volte sfugga alla comprensione

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#206 Messaggio da balkan wolf »

Concordo sull’errore nel considerare l’assassino psicopatico. Uno psicopatico lo è sempre e non solo nel proverbiale “attimo di follia”. Anche le persone “normali” possono temporaneamente perdere l’esame di realtà.
Aspettiamo le perizie.
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#207 Messaggio da hermafroditos »

Gatta_vi ha scritto:
10/04/2022, 11:11
Mi pare che anche qui, però, si stia facendo del porno una questione strettamente legata con il fattaccio dell'omicidio. Personalmente credo che il fatto che lei facesse porno non debba avere più importanza di qualsiasi altra considerazione oggettiva, che so "Andava in palestra" o "faceva la spesa all'esselunga". La solitudine di una persona può essere assolutamente indipendente dal giudizio che le persone che le sono vicine ne hanno, e allo stesso modo può essere che una persona di carattere schivo stia mesi senza farsi sentire senza destare preoccupazione perché magari questo è il suo modo di essere.... Non era un'adolescente, magari chi non si è insospettito oltre una certa soglia semplicemente sapeva che era fatta così, non sta a me esprimermi su questo.
Anche accusare l'omicida di malattia mentale boh, lascia il tempo che trova, considerato che per la legislazione vigente questa è un'attenuante, temo.

Un'altra cosa che ci terrei a sottolineare perché mi tocca abbastanza da vicino è il tema del sadomaso. In generale su questo forum pare esserci scarsa, anzi scarsissima, conoscenza della questione e questo un poco mi disturba, soprattutto perché a volte traspare che sia considerata una forma di sessualità "sbagliata".
"Sbagliata" è solo la mancanza di informazione, e l'utilizzo della parola "sadomaso" come scusa per azioni che con la sessualità non hanno niente a che vedere ->si legga "omicidio".
Ho visto gente menare con oggetti di ogni genere e forma, ma mai un martello e MAI sulla testa o in parti del corpo che possano creare un danno serio a chi le prende. Chi fa consciamente del male (inteso come danno) non sta facendo sadomaso, sta commettendo un crimine. È molto triste riscontrare quanto questo passaggio a volte sfugga alla comprensione
Sottoscrivo anche le virgole.
Per quanto riguarda l'apparente indifferenza di amici e parenti che si accontentavano di messaggi telegrafici su
Whatsapp, senza approfondire, ci terrei a esprimere due considerazioni.

La prima vale soprattutto per parenti e/o amici di vecchia data. Come già notato da alcuni di voi, non mi sorprende che un genitore, per quanto legato ai figli, possa decidere di non approfondire una conversazione qualora uno di questi abbia un lavoro considerato dai più non canonico e si trovi in un luogo e un contesto deputato allo svolgimento di tale lavoro. Non tutti hanno una tale apertura mentale, ahinoi.

In generale, dai più i servizi di messaggistica istantanea sono ritenuti surrogati di relazioni e amicizie varie. Anche perché nel mondo contemporaneo è difficile che la rete di relazioni di una persona resti vincolata al comune di nascita.
Soprattutto per noi millennial (e così sarà sempre di più per le generazioni successive e future) è normale un distinguo netto tra parenti e amici d'infanzia, colleghi di università, amicizie e conoscenze sviluppate nell'età adulta. Questo porta ad avere sì reti di conoscenza piuttosto larghe, ma anche poche amicizie su cui contare veramente.
Io stesso ho diversi amici che in momenti distinti della mia vita hanno significato qualcosa d'importante per me, e io per loro (me lo auguro), con i quali - per una questione di lontananza geografica - il rapporto raramente va oltre la chiacchierata via Whatsapp, salvo qualche reunion occasionale. La stessa cosa vale per loro ed ulteriori capannelli di amicizie virtuali.

Direi che in questo caso specifico si è vista una ramificazione tragica ed estrema, un'ennesima dimostrazione della solitudine che può affliggere l'essere umano nella contemporaneità. Immagino poi che per un performer nel mondo del porno possa essere ancora più difficile, non lo escludo affatto.

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#208 Messaggio da Juan Burrasca »

Non sono riuscito a trattenermi a leggere dei commenti su YouTube inerente alla vicenda.

Donne bigotte e moraliste che lasciano intendere o insinuare che fare porno sia un lavoro NON ONESTO.

Che Carol non fosse una brava ragazza per certe cose che faceva davanti alle videocamere durante le sue prestazioni hard.

Qual è la differenza tra un lavoro ONESTO o non ONESTO secondo queste donne che criticano un'altra donna peraltro deceduta?

Alla fine ho risposto a questa tipa e per la prima volta mi sono "scontrato" nel variegato mondo dei commenti di YouTube...

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#209 Messaggio da bocha »

io ho paura, invece, che il legale dell'assassino chieda infermità mentale...

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#210 Messaggio da Salieri D'Amato »

hermafroditos ha scritto:
10/04/2022, 14:24
Gatta_vi ha scritto:
10/04/2022, 11:11
[Scopri]Spoiler
Mi pare che anche qui, però, si stia facendo del porno una questione strettamente legata con il fattaccio dell'omicidio. Personalmente credo che il fatto che lei facesse porno non debba avere più importanza di qualsiasi altra considerazione oggettiva, che so "Andava in palestra" o "faceva la spesa all'esselunga". La solitudine di una persona può essere assolutamente indipendente dal giudizio che le persone che le sono vicine ne hanno, e allo stesso modo può essere che una persona di carattere schivo stia mesi senza farsi sentire senza destare preoccupazione perché magari questo è il suo modo di essere.... Non era un'adolescente, magari chi non si è insospettito oltre una certa soglia semplicemente sapeva che era fatta così, non sta a me esprimermi su questo.
Anche accusare l'omicida di malattia mentale boh, lascia il tempo che trova, considerato che per la legislazione vigente questa è un'attenuante, temo.

Un'altra cosa che ci terrei a sottolineare perché mi tocca abbastanza da vicino è il tema del sadomaso. In generale su questo forum pare esserci scarsa, anzi scarsissima, conoscenza della questione e questo un poco mi disturba, soprattutto perché a volte traspare che sia considerata una forma di sessualità "sbagliata".
"Sbagliata" è solo la mancanza di informazione, e l'utilizzo della parola "sadomaso" come scusa per azioni che con la sessualità non hanno niente a che vedere ->si legga "omicidio".
Ho visto gente menare con oggetti di ogni genere e forma, ma mai un martello e MAI sulla testa o in parti del corpo che possano creare un danno serio a chi le prende. Chi fa consciamente del male (inteso come danno) non sta facendo sadomaso, sta commettendo un crimine. È molto triste riscontrare quanto questo passaggio a volte sfugga alla comprensione
[Scopri]Spoiler
Sottoscrivo anche le virgole.
Per quanto riguarda l'apparente indifferenza di amici e parenti che si accontentavano di messaggi telegrafici su
Whatsapp, senza approfondire, ci terrei a esprimere due considerazioni.

La prima vale soprattutto per parenti e/o amici di vecchia data. Come già notato da alcuni di voi, non mi sorprende che un genitore, per quanto legato ai figli, possa decidere di non approfondire una conversazione qualora uno di questi abbia un lavoro considerato dai più non canonico e si trovi in un luogo e un contesto deputato allo svolgimento di tale lavoro. Non tutti hanno una tale apertura mentale, ahinoi.

In generale, dai più i servizi di messaggistica istantanea sono ritenuti surrogati di relazioni e amicizie varie. Anche perché nel mondo contemporaneo è difficile che la rete di relazioni di una persona resti vincolata al comune di nascita.
Soprattutto per noi millennial (e così sarà sempre di più per le generazioni successive e future) è normale un distinguo netto tra parenti e amici d'infanzia, colleghi di università, amicizie e conoscenze sviluppate nell'età adulta. Questo porta ad avere sì reti di conoscenza piuttosto larghe, ma anche poche amicizie su cui contare veramente.
Io stesso ho diversi amici che in momenti distinti della mia vita hanno significato qualcosa d'importante per me, e io per loro (me lo auguro), con i quali - per una questione di lontananza geografica - il rapporto raramente va oltre la chiacchierata via Whatsapp, salvo qualche reunion occasionale. La stessa cosa vale per loro ed ulteriori capannelli di amicizie virtuali.

Direi che in questo caso specifico si è vista una ramificazione tragica ed estrema, un'ennesima dimostrazione della solitudine che può affliggere l'essere umano nella contemporaneità. Immagino poi che per un performer nel mondo del porno possa essere ancora più difficile, non lo escludo affatto.
Bene, leggere i vostri commenti mi fa sentire meno "fenomeno".
La via più breve tra due cuori è il pene

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