[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

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cirillosomma
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175186 Messaggio da cirillosomma »

Drogato_ di_porno ha scritto:
30/11/2021, 23:00
Trez ha scritto:
30/11/2021, 22:19
Io fossi in John darei carta "bianca" a Lapo, secondo me farebbe una bella striscia,.. di risultati ovviamente.
Se tornasse in pista, col suo fiuto, metterebbe subito in riga i suoi manager
voi scherzate, ma c'è stato un momento ai tempi della prima triade, dove a Lapone fu conferita una carica all'interno dell'organico, si presentò a Villar Perosa insieme ad un non meglio identificato addetto alle pubbliche relazioni coreano, con lo slogan "nella juventus si ride poco" , frase (che non piacque a moggi), più tardi fu ritrovato in fin di vita davanti ad un ospedale. Tornando ad agnelli triade gobbo, personaggio terrificante, peccato che tutto si risolverá in qualche nuova trovata, la gobba meriterebbe di essere cancellata per sempre dalla storia del calcio.

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Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175187 Messaggio da Salieri D'Amato »

Interessante intervista di Ibra all'anteprima di un suo libro. Leggetevilla!
[Scopri]Spoiler
Clamorosa rivelazione di mercato direttamente da Zlatan Ibrahimovic. Nell’anteprima del suo libro “Adrenalina” di Cairo Editore, annunciato oggi da La Gazzetta dello Sport, l’attaccante e stella del Milan ha svelato che era tutto fatto per il suo passaggio al Napoli: “Avevo detto a Mino Raiola che ormai avevo chiuso dopo i Galaxy, finito. Lui mi ha stimolato, gli ho risposto: solo con l’adrenalina puoi convincermi. Una sera guardo un documentario su Diego Armando Maradona, al San Paolo era incredibile: tifosi impazziti, atmosfera incredibile. Chiamo subito Raiola: “Chiama il Napoli. Vado al Napoli”. “Il Napoli? Sei sicuro?”, mi risponde. “Sì, vado a Napoli. Sarà la mia adrenalina. Porto 80mila persone allo stadio ogni domenica e vinco lo scudetto come Maradona. Li faccio impazzire“, racconta Zlatan.

PERCHE’ SALTO’ TUTTO – Ibra poi racconta i motivi dell’affare sfumato: “Parliamo col club, trattiamo e troviamo l’accordo. Tutto fatto. Sono un giocatore del Napoli. L’allenatore è Ancelotti, lo conosco da Parigi; ci sentiamo quasi tutti i giorni e già mi spiega come vorrebbe farmi giocare. Valutavo anche l’idea di vivere in barca, era tutto pronto […]. Poi l’11 dicembre 2019, giorno in cui devo firmare col Napoli, De Laurentiis caccia Ancelotti a metà campionato. Ho una brutta sensazione, è un cattivo segnale. Non posso fidarmi di questo presidente, non dà stabilità. Non sono io il centravanti per Gattuso, per il suo 4-3-3. Così è nato il mio ritorno al Milan, pochi giorni dopo la sconfitta di Bergamo: volevo una sfida, non un contratto”.

INFANZIA – Al Corriere della Sera, Ibrahimovic rivela ancora più dettagli: “In che lingua penso? Dipende. In campo, mai in svedese: è una lingua troppo gentile, e in campo serve cattiveria. Così penso in slavo. Qualche volta in inglese e in italiano. Però in famiglia facciamo cose svedesi. Tipo? Ci togliamo le scarpe prima di entrare in casa, restiamo con le calze. Non abbiamo personale di servizio: c’è una signora per le pulizie, il resto lo facciamo tutto da noi. Sono svedese, ma sono anche un mix: mia madre è croata e cattolica, mio padre bosniaco e musulmano, ho vissuto la maggior parte della mia carriera in Italia… Ero un ambino che ha sempre sofferto. Appena nato, l’infermiera mi ha fatto cadere da un metro d’altezza. Io ho sofferto per tutta la vita. A scuola ero diverso: gli altri erano biondi con gli occhi chiari e il naso sottile, io scuro, bruno, con il naso grande. Parlavo in modo diverso da loro, mi muovevo in modo diverso da loro. I genitori dei miei compagni fecero una petizione per cacciarmi dalla squadra. Sono sempre stato odiato. E all’inizio reagivo male. Con l’isolamento. Poi ho imparato a trasformare la sofferenza, e pure l’odio, in forza. Benzina. Se sono felice, gioco bene. Ma se sono arrabbiato, ferito, sofferente, gioco meglio. Da uno stadio che mi ama, prendo energia. Ma da uno stadio che mi odia, ne prendo molta di più”.

RELIGIONE – “Se credo in Dio? No. Credo solo in me stesso. Aldilà? No. La vita è questa. Quando sei morto, sei morto. Non so neppure se voglio un funerale o una tomba, un posto dove far soffrire chi mi ha voluto bene”.

SUPERSTIZIOSO – “No. Non mi piace quando mi dicono “in bocca al lupo”. Non mi serve. Decido io come deve andare”.

RAGAZZE – “Ero timidissimo. Al primo appuntamento mi ero scritto tutte le cose da dire; se la ragazza parlava d’altro, io le facevo lo stesso la domanda che mi ero segnato. Una figura penosa. Ho fatto tutto molto più tardi dei miei coetanei. A diciassette anni ho fatto l’amore la prima volta. Perché a diciassette anni per la prima volta sono uscito dal ghetto di Malmoe e sono andato in centro. Solo allora ho scoperto le svedesi come voi le immaginate: bionde, libere. Nel ghetto le ragazze avevano i capelli corti e il velo”.

MOGLIE HELENA – “Segreto? La pazienza. E l’equilibrio che lei mi ha dato. Helena ha dieci anni più di me, è sempre stata più matura. Poi sono arrivati Maximilian e Vincent. La nascita di un figlio è la cosa più importante che possa succederti. Una vita che nasce dalla tua. Ricordo quando arrivò Maxi: lo presi, me lo misi sul petto… Ricordo quando Vincent da Stoccolma mi disse: “Papà, mi manchi”. Una coltellata. Volevo mollare tutto, pure il Milan, e tornare da lui”.

FIGLI – “Odiavano il calcio? Li portavo a palleggiare: uno piangeva, l’altro guardava gli uccelli. Ora giocano a calcio tutti e due. Al provino sono andati con il nome della madre, Seger. Li hanno presi. Maxi ha scelto di chiamarsi Ibrahimovic. Vincent deve ancora decidere”.

MIHAJLOVIC – “Sinisa mi aveva provocato per tutto il match, dicendomi cose orribili in slavo, anzi serbo-croato, e io ci ero cascato. Adesso mi chiama bato: figlio mio. Quando si ammalò, della stessa malattia di mio fratello Sapko, stavo quasi per andare al Bologna. Per lui. Mihajlovic in campo era cattivo, come lo era Ballack, un altro provocatore di professione; ma lo faceva per dare un vantaggio ai suoi compagni. Non come Materazzi”.

MATERAZZI – “Entrava da dietro per fare male; e noi calciatori capiamo subito quando uno entra per fare male o semplicemente entra duro, come Chiellini, come Stam, come Maldini… Paolo era cattivissimo. Se voleva farti male sapeva come fare. Ma lo evitava, perché metteva la sua giusta cattiveria al servizio della squadra. Con Materazzi avevo un conto aperto da anni. L’ho saldato in un derby. Quello entra a piedi levati, io salto, lo evito, e lo colpisco con una gomitata alla tempia. Pippo Inzaghi commentò: ‘Il più bel derby della mia vita: 1 a 0, gol di Ibra, Materazzi in ospedale’. Ovviamente stava scherzando”.

LUKAKU – “Derby di Coppa Italia. Lui litiga prima con Romagnoli, poi con Saelemaekers; io intervengo per difendere i compagni, e Lukaku mi attacca sul piano personale. Da restare choccati. Eppure eravamo stati compagni al Manchester. Lukaku ha un grande ego, è convinto di essere un fuoriclasse ed è davvero forte. Ma io sono cresciuto nel ghetto di Malmoe, e quando qualcuno mi viene sotto a testa bassa, lo metto al suo posto. Così l’ho colpito nel suo punto debole: i rituali della mamma. E lui ha perso il controllo. Anche se mi è rimasto un dubbio atroce… Quel derby l’abbiamo perso. Io sono stato espulso. Poi mi sono infortunato. Sono successe un sacco di cose storte. Vuoi vedere che il rito Lukaku me l’ha fatto davvero? Così ho chiesto agli amici credenti di pregare per me. Devo saldare il conto anche con lui. Spero di incontrarlo presto. Per strada? Ma no, sono cose che vanno risolte in campo. Io non odio nessuno, tanto meno Lukaku”.

MILAN – “All’inizio in allenamento non correva nessuno. Li ho affrontati uno per uno, e non in disparte, davanti agli altri: in allenamento bisogna ammazzarsi di lavoro. Se io corro, se io mi ammazzo, il mio compagno correrà e si ammazzerà per me. L’hanno capito tutti, tranne uno. Leao all’inizio non mi dava retta. Ci è arrivato per conto suo. Infatti è molto migliorato”.

ALLEGRI – “Col Milan in Champions avevamo perso 3 a 0 con l’Arsenal e lui era tutto contento. È vero che avevamo passato il turno, ma non c’era nulla da ridere, e gliel’ho fatto notare. Mi ha risposto di pensare a me, che ho fatto cagare. Gli ho ribattuto che aveva fatto cagare lui: per paura si era portato due portieri in panchina… Allegri è bravissimo a gestire lo spogliatoio, ma doveva avere più coraggio: andare al Real Madrid, misurarsi con l’estero. Invece ha fatto la scelta comoda”.

PLUSVALENZE JUVE – “È solo agli inizi, è presto per giudicare. Posso dirle che io su tasse, bilanci, soldi sono attentissimo, pago bene le persone che se ne occupano”.

CALCIOPOLI – “Moggi con me è stato il top. Quei due scudetti li abbiamo vinti e nessuno ce li può togliere. Nessuno può cancellare il sudore, la fatica, la sofferenza, gli infortuni, i gol. Per questo, quando dicono che in carriera ho vinto undici scudetti, li correggo: sono tredici. Moggi era uno che incuteva soggezione, anche se non a me. Come Berlusconi”.

RAIOLA – “Le racconto un episodio. A Manchester mi rompo il ginocchio. Esco dal campo con le mie gambe, rifiuto gli antidolorifici, penso che non sia niente. Invece ho il crociato a pezzi, si sono staccati tendini, muscoli: un disastro. Mino comincia a ricevere le telefonate degli avvoltoi. Chirurghi, italiani e no, che mi vogliono operare. Studiamo la cosa e vediamo che il migliore al mondo è tale Freddie Fu, un dottore americano originario di Hong Kong, che lavora a Pittsburgh; ma per un appuntamento bisogna aspettare mesi. Pochi giorni dopo mi chiama Mino: “Ibra prepara le valigie, si parte per Pittsburgh”. Atterriamo alle 4 del mattino e andiamo subito in ospedale. Il leggendario professor Freddie Fu ci aspettava sotto l’ingresso con il suo staff. Alle 4 del mattino”.

BERLUSCONI – “Troppo simpatico. Una domenica sono in tribuna a San Siro, mi fa sedere accanto a lui. Poi mi fa: ‘Ibra, ti dispiace scalare di un posto? Sta venendo una persona molto importante’. Io scalo, scala anche Galliani. Penso che stia arrivando un politico. Invece arriva una donna bellissima, su tacchi impressionanti. Berlusconi mi strizza l’occhio: ‘Persona molto importante…’. E forse per lui lo era davvero”.

DONNARUMMA – “Gigio è un grandissimo portiere. Se gli avessero dato quel che chiedeva, sarebbe rimasto al Milan. Ora deve fare casino per essere titolare nel PSG. Non esiste che i sudamericani impongano quell’altro. Gigio è più forte”.

MBAPPÉ – “È vero, gli ho consigliato di andare via da Parigi. Ha bisogno di un ambiente più strutturato, come quello del Real Madrid. Però poi ho detto al presidente del Psg di non venderlo”.

MESSI – “Lui e Cristiano Ronaldo sono fortissimi entrambi, scelgo Leo anche perché abbiamo giocato insieme. Avevamo un rapporto professionale. Lui vive per il calcio. Ma il Pallone d’oro quest’anno lo meritava Lewandowski. Il calciatore più forte della storia è Ronaldo il Fenomeno, da piccolo lo imitavo”.

GUARDIOLA – “Non mi ha mai capito. Voleva programmare tutto quello che dovevo fare. Mi veniva un gesto d’istinto, ma poi pensavo a quello che voleva Guardiola, e cambiavo. Così pensavo doppio. Guardiola non ama i giocatori di personalità. Ero diventato un problema; e siccome non riusciva a risolverlo, l’ho risolto io, andandomene”.

FESTA 40 ANNI – “Mi sono commosso. Non amo le feste a sorpresa, ma Helena l’ha organizzata lo stesso. Sono venute persone che non vedevo da tempo: Pogba, Verratti, Ambrosini, Abate, Cassano, Galliani, Moggi, Zambrotta, Dacourt, Oddo, Sirigu, Kulusevski… Anche gente che avevo trattato male in campo. Anche Gattuso? Certo. Con Rino ci caricavamo a vicenda. Lui mi chiamava “brutto slavo”, io lo infilavo a testa in giù nei bidoni della spazzatura”.

FUTURO – “Il futuro un po’ mi preoccupa. Con i 40 anni è arrivata un po’ d’ansia. Farò l’allenatore? Non lo so, è così stressante… Farò qualcosa capace di darmi adrenalina. Ma finché reggo, faccio il centravanti. Voglio giocarmi lo scudetto fino all’ultima giornata. E andare al Mondiale in Qatar“.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175188 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175189 Messaggio da Ronzinante »

La labirintite ancora mancava a Milanello.
Attendiamo qualcuno non convocato per il male del mulo, e siamo a posto.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175190 Messaggio da alternativeone »

Se volete facciamo a cambio col volto devastato di Osimhen.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175191 Messaggio da hellover »

Ronzinante ha scritto:
01/12/2021, 15:48
La labirintite ancora mancava a Milanello.
Attendiamo qualcuno non convocato per il male del mulo, e siamo a posto.
Per bennacer i sintomi erano già palesi, visto come vagava per il campo ultimamente
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175192 Messaggio da apache »

mafia anche nel pallone d oro dove sta il merito l
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175193 Messaggio da alternativeone »

Stasera mi sa che si accorcerà un po' la classifica.
Ed occhio all"Atalanta, ancora non hanno cominciato a macinare come sanno.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175194 Messaggio da Johnny Wadd »

Con la sconfitta della Roma si sta creando una certa distanza tra le prime quattro e la quinta, non sarà facile rimontare per Roma, Juventus e Lazio, le tre squadre che avevano come obiettivo minimo almeno il quarto posto e non raggiungendolo renderebbero del tutto fallimentare il loro campionato.

La Roma di Mourinho continua a non fare progressi, latita il gioco e una decente inquadratura tattica che lo Special One non riesce a trovare, la difesa è sempre piuttosto ballerina e in attacco ha provato a mettere Zaniolo di punta in appoggio di Abraham ma con scarsi risultati. Intanto oltre alla sconfitta la Roma ha rimediato anche due ammonizioni pesanti, contro l'Inter non ci saranno gli ammoniti Abraham e Karsdrop.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175195 Messaggio da alternativeone »

Non sono convinto fosse fallo ma meglio così, perderla sarebbe stato troppo.
Peccato, si poteva tranquillamente vincere avendo comandato il gioco per 75 minuti ma gli ennesimi infortuni ed uno Scamacca ai limiti della realtà questa settimana hanno complicato enormemente le cose (con Ferrari colpevolmente solo nel cuore dell'area), si fosse giocato altri 3 minuti l'avremmo persa.
Ora testa all'Atalanta, e sarà tostissima.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175196 Messaggio da Johnny Wadd »

Nelle ultime 5 giornate Atalanta e Inter hanno recuperato parecchio su Napoli e Milan, questi i punti
Atalanta 13
Inter 13
Napoli 8
Milan 7

Classifica in testa che quindi si è accorciata, molto interessante il prossimo turno con Roma-Inter e soprattutto Napoli-Atalanta, giornata che sembra favorevole al Milan che incontra in casa la Salernitana.

In coda Sheva si è preso una bella rogna, forse doveva pensarci bene prima di prendere questo Genoa che fa sincera pena, stasera ha fatto il solletico al Milan.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175197 Messaggio da hellover »

Se il danese si è infortunato gravemente come temo so' cazzi.
Tutto il girone di ritorno con romagnoli...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175198 Messaggio da Bellerofonte »

hellover ha scritto:
02/12/2021, 4:53
Se il danese si è infortunato gravemente come temo so' cazzi.
Tutto il girone di ritorno con romagnoli...
ma come ...non era meglio di Skriniar? mi sembrava di aver letto così su vari tweet

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175199 Messaggio da Johnny Wadd »

Gli interisti possono toccare ferro ma sembra che tutto congiuri a loro favore con Napoli e Milan piene di infortunati eccellenti. :)

Il Milan non fa in tempo a recuperare Tomori che perde Kjaer, altro pezzo fondamentale della difesa, il Napoli rischia di avere mezza squadra titolare fuori contro l'Atalanta, periodo sfigatissimo per Spalletti.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#175200 Messaggio da hellover »

Bellerofonte ha scritto:
02/12/2021, 9:15
hellover ha scritto:
02/12/2021, 4:53
Se il danese si è infortunato gravemente come temo so' cazzi.
Tutto il girone di ritorno con romagnoli...
ma come ...non era meglio di Skriniar? mi sembrava di aver letto così su vari tweet
Chi romagnoli? Chi è che twitta? Gli alcolisti anonimi?
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