Tiff, non hai capito in che modo intendevo "cagare":
Vali quanto una scoreggia.
Sei una merda.
Non mi caghi? Vai a cagare.
Capito adesso?
Da Guida al Cinema:
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?
Ma comunque pur intendendola in diverse maniere la parola "cagare" ha una sua utilità e necessità di utilizzo giornaliero, magari non suona bene ma ha una certa sua rozza e utile efficacia.
alternativeone ha scritto:caramellare, ormai nessuno cucina più ma caramella
ci sarebbe da aprire un sub-topic sul ridicolo linguaggio che viene usato in cucina: io odio quasi tutti i termini! Da "spadellato di..." a "misticanza", ad appunto "caramellare", l'uso del singolare per la pasta ("lo spaghetto aglio e olio", "il fusillo a...", "il bucatino..."), l'olio "crudo" (perchè se non lo specifichi ti portano l'olio fritto, vero?), "le zucchine" ("zucchini" è maschile, al femminile indica un altro ortaggio, la zucca), "in riduzione di..." (che penso significhi che ci mettono un po' di aceto balsamico), "impiattare" (che penso voglia dire mettere nel piatto), etc...
"nun so più er'ghepardo d'una volta"... "eh, sarà sto buco d'aazoto!!!"
In tema di cucina, appena letto "pillottare" (che vuol dire insaporire goccia a goccia) e non su Pellegrino Artusi, ma sulla rivista che danno alla cassa del Conad.
E' una tendenza, ahimè, di cui non ci libereremo presto
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)
A proposito di cucina, mi dà tremendamente festivio questo termine che oggi imperversa a dismismura: "impiattare".
Io non ricordo che prima si dicesse così.Ho sempre sentito "fai le porzioni" o "fai i piatti" o "metti nei piatti".Il mondo della cucina è la più grossa fabbrica di stupidi neologismi... che se poi inglesizzati sono semplicemente osceni.
Stop al cooking time!
edit
Non mi ero accorto che "impiattare" l' aveva già citato Tafano.
Meglio, abbiamo rinforzato il concetto.
eh si, ma ce ne sono tantissimi... "pillottare" non lo conoscevo! mi danno anche fastidio quelli che sul menù ti scrivono "Spaghetto alla maniera di Giovanni", oppure "Penne alla zio Alfonso"... ma che ca--o vuol dire???? Mettimi semplicemente gli ingredienti!
"nun so più er'ghepardo d'una volta"... "eh, sarà sto buco d'aazoto!!!"
Impiattare esiste da molto tempo nelle cucine professionali, "caramellare" non l ho mai sentito. Caramellizzare lo conosco, ma caramellare...
Oggi , ahimé, conosciamo una banalizzazione della cucina e della professione culinaria. Si fanno "scuole di gusto" (si, esistono, sigh) corsi dove si insegna alla gente a fare come i "pro", emissioni televisive dove si distrugge a colpi di padelle fumanti e stronzate croccanti un mestiere duro e difficile, affascinante solo per chi vende un prodotto alle casalinghe annoiate e uomini che seguono le mode e ti fa apparire il fighetto che sa cucinare.
Vi invito tutti, da me, nella mia cucina, a partire dalle 6 di mattina, a sbucciare 30 kg di patate tutti i giorni, a sciacquare 20 teste di insalata tutti i giorni, lavare tagliare 5 kg di pomodori, lavare piatti e casserole, a servire 120/130 piatti in 2 ore, a lavorare 10/11 ore in piedi, a gestire uno stock di 70/80 prodotti nei frigoriferi e negli scaffali, a gestire 4 persone giovani, certo talentuose, certo motivate, ma con un ambizione che supera di grand lunga le loro competenze, a cucinare per ore e ore.
Il lavoro di "Chef" é duro, molto duro, ogni giorno devi dimenticare quanto di buono hai fatto, e ricominciare tutti i giorni e dirsi che hai tutto da perdere e metterti in gioco, rischiare, osare e cercare il piacere dei clienti, rubargli i sensi per un attimo e dimenticarti, non esistere, restare sospeso tra l amore di donare e la tristezza dell'oblio.
Si, odio le "scuole del gusto", odio i telereality "culinari", odio gli "Chef-so-tutto-io-pagate-per-vedermi-masturbare-davanti-una-padella-e-una-telecamera), odio questi pseudo cuochi "etoilé" e il loro posto privilegiato nella guida michelin, questi vi vendono il fumo e non l'arrosto, quello costa e non ve lo fanno nemmeno vedere, vi vendono un illusione per riempirsi l'ego e le tasche.
Fate da mangiare e dimenticatevi, gonfiate il vostro cuore d'amore, cercate quello che resta di vero e pregiato nella vostra anima, é là che troverete la vera ricetta per fare colpo e offritelo e ringraziate di poter far piacere.
Cucinare é un atto d'amore, una sensuale e interminabile ricerca, il privilegio raro di nutrire e di nutrirsi, un viaggio al centro del vostro infinito, una corsa sfrenata verso gli altri, senza calcolare, senza domandare ricoscenza né fama.
Cercate in fondo alla vostra anima, é là che troverete gli ingredienti unici e raffinati per veramente cucinare.
"Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, ricominciare da capo e buttare via tutto,
e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente."
"Un gourmet che pensa alle calorie è come una puttana che guarda l'orologio."
A proposito di stupidate culinarie, tempo fa in un ristorante il cameriere propose una passeggiata di formaggi (un banalissimo assaggio di formaggi vari).
Odio profondo.