No è un elogio della politica di D'Alema, ma un confronto tra epoche diverse della politica.TeNz ha scritto:"Ve lo ricordate Massimo D'Alema alfiere della flessibilità? Era appena diventato presidente del Consiglio, dopo la caduta di Romano Prodi nel 1998, quando si lanciò in una campagna tutta interna alla sua maggioranza. L'attuale presidente dei Ds, rompendo un tabù della sinistra, disse che era finita l'epoca del posto fisso a vita. Propose nuove soluzioni per l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che stabilisce l'obbligo di riassunzione in caso di licenziamento senza giusta causa."pan ha scritto:Due esempi formali della vecchia classe politica vs l'attuale:TeNz ha scritto:lider maximo ha scritto:Mettere in discussione le capacità e le conoscenze alias statura politica di un D'Alema o di Un Bersani![]()
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1) Il dibattito De Mita vs Renzi prima del referendum.
2) I discorsi di Cossiga a Radio Radicale negli ultimi anni di vita, quando racconta che in qualunque momento gli occorreva conoscere un dato sugli atti parlamentari telefonava a D'Alema. Una volta alle tre di notte -tempo 30 secondi- gli rispose con tutti i numeri del caso sulla votazione di un certo emendamento occorso tre anni prima !!!
E la maniera di ragionare e di parlare. Almeno i vecchi politici toscani lo sapevano fare con maestria. Fanfani a Tribuna politica era un osso durissimo anche per Pajetta.
Renzi col suo italianaccio twittante offende prima di tutto la Patria della sua lingua.
http://archivio.panorama.it/archivio/Al ... -smemorati
d'alema era capo del governo,bersani era al ministero per l'industria e nel 1998 fecero passare il famoso pacchetto treu ( l'inizio della fine , il precariato all' assalto del mercato del lavoro).
certo che da un sedicente comunista come te sentire l'elogio di d'alema e le citazioni nientepopodimeno che di cossiga () , era meglio se ti facevi l'aperitivo cenato anche tu, saresti stato più coerente !!!
Del suo unico anno da Presidente lamento soprattutto l'appoggio alla guerra in Jugloslavia. Sì, la disponibilità sull'art.18 (che nemmeno Berluska tolse), l'introduzione del concetto di flessibilità, che si possono leggere alla tua maniera, certo, viste le evoluzioni successive, ma che si possono anche interpretare come concessioni tatticistiche alle montanti critiche da destra. Eravamo nel 1999, 10 anni prima della Grande Crisi 2.0 , con margini di manovra ancora sufficienti. Ci poteva anche stare.
E comunque sui posti di lavoro non si avvertiva ancora il malessere profondo di oggi, dove siamo percepiti come pesi, intralci, cose fastidiose perché ancora (per poco?) necessarie. E questo è il nodo centrale di questo principio di millennio: la progressiva e apparentemente inarrestabile perdita di valore del lavoro sul Mercato.
"L'epoca del posto fisso è finita" la leggo più come la fiutata sul futuro del cavallo di razza che come una prerogativa programmatica. Chi, potendo, non l'avrebbe evitata?
Quello che voglio dire è che mi sembra imparagonabile quell'epoca alla attuale perché la corsa verso il peggio è stata troppo veloce per poterci vedere una causalità lineare. Interessante sarà comunque sentire quali idee ha per il presente, oltre la giusta guerra di liberazione del Paese da Renzi.
Curiosità : preferisci quel tristissimo ectoplasma di Mattarella allo spumeggiante Cossiga ?
