La cosa deve essere bi-partizan.Alex Teflon ha scritto:Comunque no. Per fortuna o purtroppo il lavoro non e' un diritto. Il lavoro va cercato, scavato, bisogna educarsi specialmente ai rapporti umani, e' difficile ma anche bellissimo quando funziona, quando tocca le nostre corde e quelle degli altri... Come tutte le cose umane, la famiglia, i figli, i viaggi, bisogna volerlo e mai invidiarlo. E' complicato. Bisogna cambiare e cambiare, adattarsi costa fatica. Bisogna superare la nostra zona di confort ed avventurarci in nuove strade... Ma e' anche l'unico modo per essere uomini.
Se le aziende straniere scappano perchè in Italia occorrono 1300 giorni per concludere una causa civile contro i 230-250 di Francia-Germania-Gran Bretagna, la colpa è dello Stato o del lavoratore del Sulcis?
Se le aziende scappano perchè le infrastrutture del Sulcis sono da Triassico è colpa del lavoratore Alcoa?
Se intere aree del paese sono sottratte al controllo militare dello Stato (l'esercizio della violenza in forma di monopolio è la ragione di nascita dello Stato Moderno nel 1600) è colpa del Sulcis?
Mi sta bene che il minatore sardo non campi alle spalle dello Stato. Però, in cambio, lo Stato non deve più campare sulle spalle del minatore sardo. Non si può gettare tutta croce sul minatore.
Queste sono le problematiche poste dalla Svizzera Glenncore: colpa dello Stato o del lavoratore sardo?
I nodi rimangono tre - Le tariffe elettriche, le infrastrutture, e l'efficientamento dell'impianto. In quest'ultimo caso si tratterebbe di rivedere anche la forza lavoro portando avanti una trattativa con i sindacati, che si sono già detti disponibili. Per quanto riguarda le infrastrutture, la soluzione sarebbe nella realizzazione del piano straordinario del Sulcis, che prevede tra l'altro il rilancio e l'adeguamento del porto. Da sciogliere ancora invece la questione energetica. Attualmente Alcoa grazie ad un trattamento particolare paga l'elettricità tra i 32 e i 35 euro a Mw. Una cifra che, secondo le stesse fonti, Glencore punterebbe ad ottenere anche per il futuro.