Capisco che la pervasività della criminalità organizzata offuschi il quadro.DiscoBall ha scritto:Canella, non mi trovi d'accordo.
Nella situazione calabrese non sì può valutare nessuna realtà senza tener conto del fattore 'ndrangheta. Questo succede in Calabria più che da altre parti.
Gli sfruttatori di manodopera sono sicuramente spalleggiati dai clan (questi sparano, cazzo) se non addirittura organici ad essi.
Concordo, invece, quando scrivi che il problema non è solo calabrese. E' un problema comune a quelle parti (non tutte) del Mezzogiorno in cui la presenza mafiosa è più massiccia.
Il mio timore è che, con l'ovvia scusa della 'nrangheta, si voglia, da parte dei mass media e della politica, circoscrivere un gravissimo problema, che ormai ha dimensioni Nazionali.
Non mi spaventa parlare di 'Ndrangheta: non vorrei fosse il tappeto per nascondere la polvere.
Come ben si sa, la criminalità organizzata è spesso l'interfaccia, o, se vuoi, il bidone differenziato, su cui si scaricano tensioni che hanno anche altre responsabilità