[O.T.] Pubblicare un libro, vivere di scrittura

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Mavco Pizellonio
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#181 Messaggio da Mavco Pizellonio »

VolpeGrigia ha scritto:Se poi parlimo di letteratura VERA (da non confondersi con quella che si insegna nelle scuole, c'è tutto un filone di autori del tutto sottovalutati) li il business non centra niente li (quotando Mavco se uno sa lavorare (ovvero ha il GENIO) si vende per contenuti e non per moda.
In effetti io non intendevo fare un'apologia del genio, quanto escludere l'arte da quell'aura di trascendentalità  che spesso le si attribuisce come caratteristica qualificante, per riportarla al suo carattere artigianale, di mestiere.

In questo senso il business, la committenza, non sono elementi capaci di corrompere la ''purezza'' di non so quale vocazione. E' questa un'idea forse romantica, sicuramente recente.

E la moda c'entra sempre, se per moda si intende il gusto del tempo, di un tempo particolare. Perchè l'arte, come qualsiasi prodotto umano - meglio: in quanto prodotto umano qualsiasi - non puó dirsi bella o grande o apprezzabile senza qualcuno che la ritenga bella, grande o che la apprezzi.
Il mio stile è vecchio
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VolpeGrigia
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#182 Messaggio da VolpeGrigia »

Mavco Pizellonio ha scritto:
VolpeGrigia ha scritto:Se poi parlimo di letteratura VERA (da non confondersi con quella che si insegna nelle scuole, c'è tutto un filone di autori del tutto sottovalutati) li il business non centra niente li (quotando Mavco se uno sa lavorare (ovvero ha il GENIO) si vende per contenuti e non per moda.
In effetti io non intendevo fare un'apologia del genio, quanto escludere l'arte da quell'aura di trascendentalità  che spesso le si attribuisce come caratteristica qualificante, per riportarla al suo carattere artigianale, di mestiere.

In questo senso il business, la committenza, non sono elementi capaci di corrompere la ''purezza'' di non so quale vocazione. E' questa un'idea forse romantica, sicuramente recente.

E la moda c'entra sempre, se per moda si intende il gusto del tempo, di un tempo particolare. Perchè l'arte, come qualsiasi prodotto umano - meglio: in quanto prodotto umano qualsiasi - non puó dirsi bella o grande o apprezzabile senza qualcuno che la ritenga bella, grande o che la apprezzi.
La committenza odierna purtroppo è meglio lasciarla stare, c'è da vergognarsi di vedere un libro con al centro in alto il nome di alcuni che tutto sono fuorchè possibili scrittori (non credo che case editrici di buon nome come la BUR o la UTET lo permetterebbero, si tratta di case editrici ad-hoc per libri-spazzatura

In quanto alla moda credo che il discorso valga solo per i fenomeni effimeri di mezza stagione (o meno)... per le opere senza tempo (che secondo me andavano bene 2000 anni fà  e andranno bene tra 2000 anni) chi le apprezza ci sarà  sempre (magari saremo pochi, ma meglio pochi ma buoni che tante pecore dietro un libro scritto a tavolino)

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jhonnybuccia
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#183 Messaggio da jhonnybuccia »

anche il solo pensiero, per poter essere trascritto, si deforma e si modella nella parola.

le arti figurative e (soprattutto) la musica sono traduzioni più accurate dei sentimenti.
incerto al 76%.

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Confessor
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#184 Messaggio da Confessor »

per tetsuya: ieri alla Feltrinelli ho comprato un librettino che dà  consigli di scrittura creativa. Secondo me ti puó interessare, si intitola ''Il libro delle idee per la scrittura creativa'' di Jack Heffron. E' molto veloce e pratico, te lo consiglio.

Ah, della serie: gli strafalcioni li fanno tutti, ieri guardavo la confezione del DVD di Watchmen. Sul retro c'è scritto: ''chi STA' uccidendo i supereroi ?''. Annamo bene...

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zio
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#185 Messaggio da zio »

Mavco Pizellonio ha scritto:
VolpeGrigia ha scritto:Se poi parlimo di letteratura VERA (da non confondersi con quella che si insegna nelle scuole, c'è tutto un filone di autori del tutto sottovalutati) li il business non centra niente li (quotando Mavco se uno sa lavorare (ovvero ha il GENIO) si vende per contenuti e non per moda.
In effetti io non intendevo fare un'apologia del genio, quanto escludere l'arte da quell'aura di trascendentalità  che spesso le si attribuisce come caratteristica qualificante, per riportarla al suo carattere artigianale, di mestiere.

In questo senso il business, la committenza, non sono elementi capaci di corrompere la ''purezza'' di non so quale vocazione. E' questa un'idea forse romantica, sicuramente recente.
E la moda c'entra sempre, se per moda si intende il gusto del tempo, di un tempo particolare. Perchè l'arte, come qualsiasi prodotto umano - meglio: in quanto prodotto umano qualsiasi - non puó dirsi bella o grande o apprezzabile senza qualcuno che la ritenga bella, grande o che la apprezzi.
mavco, secondo me tutto nasce con l'idealismo kantiano. :lol:

a parte gli scherzi (mi diverte trovarmi a fare questi paralleli), ma anche in architettura c'è una corrente di pensiero che vede nella realizzazione dell'opera un compromesso che corrompe l'idea che è raffigurata nei disegni. per cui la vera architettura è quella non costruita.
come puoi immaginare niente di più lontano dal mio pensiero, ma chi la pensa così sono eminenti luminari accademici che han formato generazioni di architetti.
forse accade qualcosa anche nello scrivere? interessante cosa. :wink:

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VolpeGrigia
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#186 Messaggio da VolpeGrigia »

Confessor ha scritto:per tetsuya: ieri alla Feltrinelli ho comprato un librettino che dà  consigli di scrittura creativa. Secondo me ti puó interessare, si intitola [img]''Il%20libro%20delle%20idee%20per%20la%20scrittura%20creativa''[/img]di Jack Heffron. E' molto veloce e pratico, te lo consiglio.

Ah, della serie: gli strafalcioni li fanno tutti, ieri guardavo la confezione del DVD di Watchmen. Sul retro c'è scritto: ''chi STA' uccidendo i supereroi ?''. Annamo bene...
Un libro che insegna come scrivere un libro, praticamente guadagna illudendo di poter trasformare qualcuno in ingannatore a sua volta, figo :DDD

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Pensiero Dominante
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#187 Messaggio da Pensiero Dominante »

jhonnybuccia ha scritto:anche il solo pensiero, per poter essere trascritto, si deforma e si modella nella parola.

le arti figurative e (soprattutto) la musica sono traduzioni più accurate dei sentimenti.
''Un pensiero muore nel momento in cui si materializza in parole'' (Schopenhauer)
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donegal
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#188 Messaggio da donegal »

Se leggo ancora un intervento a base di aforismi o detti della nonna, butto il monitor giù in cortile :)
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza

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Mavco Pizellonio
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#189 Messaggio da Mavco Pizellonio »

''Se leggo ancora un intervento a base di aforismi o detti della nonna, butto il monitor giù in cortile'' (Donegal)
Il mio stile è vecchio
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donegal
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#190 Messaggio da donegal »

Mavco Pizellonio ha scritto:''Se leggo ancora un intervento a base di aforismi o detti della nonna, butto il monitor giù in cortile'' (Donegal)

:lol: :lol: :lol:
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Vale
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#191 Messaggio da Vale »

VolpeGrigia ha scritto: Un libro che insegna come scrivere un libro, praticamente guadagna illudendo di poter trasformare qualcuno in ingannatore a sua volta, figo :DDD
Esatto. Geniale e perverso, direi... :wink:

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Pensiero Dominante
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#192 Messaggio da Pensiero Dominante »

donegal ha scritto:Se leggo ancora un intervento a base di aforismi o detti della nonna, butto il monitor giù in cortile :)
I testi di canzoni vanno bene? :)

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza
tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa...

... qui nella penombra ora invento parole
ma rimpiango una luce, la luce del sole.
Pensiero Dominante, forumista temporaneamente de-gnokkizzato

La gioventù resiste a tutto, ai re e alle poesie e all'amore. A tutto, ma non al tempo

tetsuya31
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#193 Messaggio da tetsuya31 »

donegal ha scritto:Se leggo ancora un intervento a base di aforismi o detti della nonna, butto il monitor giù in cortile :)
non ci sono più le mezze stagioni...

era meglio quando era peggio

anche io se avevo le ruote ero un carretto

Credo di aver scritto i più odiosi, mi dai il tuo indirizzo che vengo a prendere al volo il monitor che stai per buttare che mi serve??? :-D

Torniamo in argomento che è meglio!
I prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli

tetsuya31
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#194 Messaggio da tetsuya31 »

Ok, in questa ottica di scrivere quello che si vende, per me scrivere il mio grande romanzo generazionale :-D l'ho visto appunto come salire su un treno che tira....se andate a vedere gran parte degli esordienti di successo hanno iniziato con il classico libro/diario della propria adolescenza...brizzi, de carlo, moccia, la solitudine dei numeri primi e via discorrendo.

Credo che sia gli editori sono interessati a libri di questo genere (che comunque si vendono eccome) sia credo che è piu facile per un esordiente iniziare seguendo come trama la propria vita.


Comunque sia, ora vi dico se vi piace di più l'idea che ho di un altro libro, attualmente in lavorazione.

E' un libro noir come dicevo, si sviluppa con sei/sette personaggi le cui vite descritte singolarmente all'inizio (lo studente ricco fuori sede, la studentessa straniera in erasmus, il marocchino spacciatore, un edicolante fallito, il fuorisede povero, ecc ecc) si intrecciano a seguito di un delitto "passionale" nato appunto tra le vite (doppie e non) di questi personaggi, alcuni un po allo sbando altri con la testa saldamente sulle spalle.
Non è un giallo, l'assassino al lettore è indicato già  all'inizio, e l'indagine di polizia è solo marginale.
Lo scopo è raccontare le vite soprattutto notturne degli studenti fuori sede, delle studentesse straniere in erasmus, tra chi crede in quello che fa e nel proprio futuro e chi invece vuole solo l'esperienza fine a se stessa.

Trito e ritrito direte di nuovo voi.
Ma penso che è adatto al discorso se si venderà ...l'ho ambientato a Perugia città  universitaria per eccellenza e teatro dello stupro/omicidio Meredith, per questo sotto gli occhi di tutti, dei mass media in particolare che cercano a tutti i costi di creare lo scandalo sui presunti festini a luci rosse degli studenti fuori sede, stranieri e non.

Finora ne hanno parlato solo vecchi tromboni alla bruno vespa, non c'è stato ancora il racconto visto dagli occhi di uno di questi studenti, e credo che potrebbe essere interessante ai fini della visibilità  farsi portavoce di questo, o per lo meno essere identificato come uno di loro.

Ora speriamo che non legge Lucarelli o mi copia l'idea ahahahahah

Poi ragionando in piccolo, essendo io stesso di Perugia gioco la carta di poter interessare a qualche editore locale, chissà ....
Facendo il trionfo del provincialismo, vendere a Perugia un libro di un perugino che racconta di Perugia mi sembra già  più facile per iniziare.

Che ne pensate?
I prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli

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Padoa_Schioppa
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#195 Messaggio da Padoa_Schioppa »

tetsuya31 ha scritto:Ok, in questa ottica di scrivere quello che si vende, per me scrivere il mio grande romanzo generazionale :-D l'ho visto appunto come salire su un treno che tira....se andate a vedere gran parte degli esordienti di successo hanno iniziato con il classico libro/diario della propria adolescenza...brizzi, de carlo, moccia, la solitudine dei numeri primi e via discorrendo.

Credo che sia gli editori sono interessati a libri di questo genere (che comunque si vendono eccome) sia credo che è piu facile per un esordiente iniziare seguendo come trama la propria vita.


Comunque sia, ora vi dico se vi piace di più l'idea che ho di un altro libro, attualmente in lavorazione.

E' un libro noir come dicevo, si sviluppa con sei/sette personaggi le cui vite descritte singolarmente all'inizio (lo studente ricco fuori sede, la studentessa straniera in erasmus, il marocchino spacciatore, un edicolante fallito, il fuorisede povero, ecc ecc) si intrecciano a seguito di un delitto "passionale" nato appunto tra le vite (doppie e non) di questi personaggi, alcuni un po allo sbando altri con la testa saldamente sulle spalle.
Non è un giallo, l'assassino al lettore è indicato già  all'inizio, e l'indagine di polizia è solo marginale.
Lo scopo è raccontare le vite soprattutto notturne degli studenti fuori sede, delle studentesse straniere in erasmus, tra chi crede in quello che fa e nel proprio futuro e chi invece vuole solo l'esperienza fine a se stessa.

Trito e ritrito direte di nuovo voi.
Ma penso che è adatto al discorso se si venderà ...l'ho ambientato a Perugia città  universitaria per eccellenza e teatro dello stupro/omicidio Meredith, per questo sotto gli occhi di tutti, dei mass media in particolare che cercano a tutti i costi di creare lo scandalo sui presunti festini a luci rosse degli studenti fuori sede, stranieri e non.

Finora ne hanno parlato solo vecchi tromboni alla bruno vespa, non c'è stato ancora il racconto visto dagli occhi di uno di questi studenti, e credo che potrebbe essere interessante ai fini della visibilità  farsi portavoce di questo, o per lo meno essere identificato come uno di loro.

Ora speriamo che non legge Lucarelli o mi copia l'idea ahahahahah

Poi ragionando in piccolo, essendo io stesso di Perugia gioco la carta di poter interessare a qualche editore locale, chissà ....
Facendo il trionfo del provincialismo, vendere a Perugia un libro di un perugino che racconta di Perugia mi sembra già  più facile per iniziare.

Che ne pensate?
questa è una dichiarazione di intenti, il plot qual è?
Le tasse sono bellissime!

"Avete capito? Qui non serve un perito..." Bugo, Il Sintetizzatore

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