[O.T.] Crisi economica

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manigliasferica
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11926 Messaggio da manigliasferica »

pan ha scritto:
Fuente ha scritto:Nessuno per adesso è riuscito a persuadermi del perché a 'sto giro dovrebbe essere diverso rispetto alle varie rivoluzioni già accadute
In un post precedente ho riferito la principale obiezione: perché il pianeta non può reggere ecologicamente ulteriori miliardi di consumatori di livello occidentale.
Se già la trasfomazione in tali di alcune centinaia di milioni di cinesi e indiani ha causato un'impennata degli sconquassi sistemici, cosa accadrebbe se dai milioni si arrivasse ai miliardi? Si ritiene che il primo elemento insufficiente sarebbe l'acqua, che è già da tempo un problema mondiale.

Un esempio di cosa può accadere una volta liberati dall'obbligo del lavoro ce lo offrì la Libia di Gheddafi (l'ho raccontato 100 volte), dove vigeva il Diritto di non lavorare e lo Stato, forte degli introiti petroliferi, dava a chi faceva questa scelta (50% circa) cibo, casa, istruzione, sanità, mezzi di locomozione e vagoni di carburante. L'altro 50% lavorava esentasse. Ovviamente famigliarizzai con i primi e passavamo le serate giocare a scopa libica discutendo del colonnello e di Berlusconi. Non era una brutta vita.
il medio oriente è così.
"per fortuna" ci sono india pakistan bangladesh sri lanka filippini malesia indonesia etc che lavorano duro a salari ridicoli...
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Wes
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11927 Messaggio da Wes »

Unicredit: in programma un taglio di 10.000 dipendenti (soprattutto in Italia)
Deutsche Bank: in programma un taglio di 18.000 dipendenti
Unicredit ha inoltre terminato la cessione di Fineco per 2 miliardi € cash, annunciando che la transazione è mirata soprattutto per resistere qualora la situazione finanziari globale peggiorasse (beh, incoraggiante).
Hanno ancora in pancia circa 10 miliardi di cosiddetti non performing loans, che a Trastevere si chiamo puffi...
E così sono messe praticamente tutte le banche più importanti del mondo.

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markome
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11928 Messaggio da markome »

Wes ha scritto:Unicredit: in programma un taglio di 10.000 dipendenti (soprattutto in Italia)
Deutsche Bank: in programma un taglio di 18.000 dipendenti
Unicredit ha inoltre terminato la cessione di Fineco per 2 miliardi € cash, annunciando che la transazione è mirata soprattutto per resistere qualora la situazione finanziari globale peggiorasse (beh, incoraggiante).
Hanno ancora in pancia circa 10 miliardi di cosiddetti non performing loans, che a Trastevere si chiamo puffi...
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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11929 Messaggio da cicciuzzo »

Ma se ancora non è neanche stata confermata la notizia!
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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markome
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11930 Messaggio da markome »

cicciuzzo ha scritto:Ma se ancora non è neanche stata confermata la notizia!
Licenziata da una banca non compresa tra quelle, per truschini vari che è meglio che non racconti :evil:

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dboon
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11931 Messaggio da dboon »

"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11932 Messaggio da dboon »

Cesena, per risollevarsi dalla crisi la Trevi cede divisione oil & gas

https://www.corriereromagna.it/cesena-p ... e-oil-gas/

https://www.meil.in/#
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Fuente
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11933 Messaggio da Fuente »

Wes ha scritto:Unicredit: in programma un taglio di 10.000 dipendenti (soprattutto in Italia)
Deutsche Bank: in programma un taglio di 18.000 dipendenti
Unicredit ha inoltre terminato la cessione di Fineco per 2 miliardi € cash, annunciando che la transazione è mirata soprattutto per resistere qualora la situazione finanziari globale peggiorasse (beh, incoraggiante).
Hanno ancora in pancia circa 10 miliardi di cosiddetti non performing loans, che a Trastevere si chiamo puffi...
E così sono messe praticamente tutte le banche più importanti del mondo.
cicciuzzo ha scritto:Ma se ancora non è neanche stata confermata la notizia!
Poco cambia. Uno si dispiace per i posti di lavoro persi, però, confermata o non confermata la notizia, la direzione è tracciata.
Non fossero 10K nei prossimi 2-3 anni, saranno 8K tra 5.
Il discorso dei 'performing loans' ed altre marachelle sono giusto la ciliegina sulla torta.
La motivazione principale resta che si faccia tutto via web ormai.

A parte qualche cosa un po' più importante, o qualche problema più capriccioso, ditemi voi quanto ci andiate in banca ormai. Anche chi ancora ci vada, rispetto al passato ci va pochissimo.

Prendiamo città come Bologna e Firenze:
Bologna: 42 Unicredit, 33 Intesa SP, 21 BPM, 20 BPER , 11 BNL ... ecc.
Firenze: 39 Intesa SP, 32 MPS, 19 Unicredit, 13 BNL, 12 BPM, 12 Credit Agricole ... ecc.
Mi pare si parli di 'area metropolitana' (aka ex provincia), ma, immaginandosi i soli comuni, nulla vieterebbe che eventualmente ci si stabilizzasse un attimo di più ad un livello per cui a Bologna si arriverebbe a 6 filiali di Unicredit, una per quartiere, così come le Intesa a Firenze, 5, sempre una per quartiere. E giù a scalare il resto.

Che il numero si restringerà ancora è banale come predire che diminuirà ancora il numero di edicole nei prossimi decenni. Per quello trovo un po' una presa in giro articoli alla:
La filiale di banca morirà? No, ma cambierà pelle. Ecco il suo futuro
https://www.ilsole24ore.com/art/la-fili ... o-AEeMDJoD
Anche inventandosi qualche servizio alternativo, complementare, la vedrei dura.

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11934 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Drogato_ di_porno ha scritto:c'è finalmente stata l'attesa inversione sul tratto 3 mesi-10 anni nella curva dei rendimenti americana

in passato dopo una media di 311 giorni c'è sempre stata una recessione, l'ultima nel 2008 (Lehman Brothers)

vedremo anche stavolta il passato sarà garanzia del futuro

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scusate se riprendo questo mio vecchio post di marzo ma dopo l'invesrione dei rendimenti 3 mesi 10 anni è arrivata anche quella 2 anni - 10 anni. E' accaduto anche per i titoli inglesi (non si verificava dal 2007 pre Lehman Brothers)

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in sostanza: l'economia va di merda ma siccome Trump deve rivincere le elezioni dovrà far sembrare che vada bene fino al 2020

Intanto i dazi servono solo a mettere pressione alla FED per costringere Powell a tagliare i tassi
TRUMP: «IL PROBLEMA NON È LA CINA, MA LA FED»
Gli investitori di fatto anticipano le misure decise delle banche centrali. E nell’incertezza, l’oro viaggia su livelli record, scambiato a oltre 1.500 dollari. L’ira del presidente americano Donald Trump fa sentire su Twitter e forse non aiuta l’ennesimo durissimo attacco alla Federal Reserve accusata di aver alzato i tassi quando non doveva e ora di riportare giù il costo del denaro troppo lentamente. Trump definisce il presidente della banca centrale e tutti i suoi vertici «inetti» per aver agito troppo frettolosamente quando i tassi di interesse erano vicini allo zero sostenendo l’economia insieme al programma di acquisto dei titoli del Quantitative Easing. Ora potrebbe essere troppo tardi per porre rimedio alla situazione, «molto male», scrive il presidente Usa che nelle ultime ore ha preso la decisione di rinviare i nuovi dazi nei confronti della Cina: una mossa per non penalizzare l’economia americana in vista delle festività di fine anno. Ma per Trump «il problema non à la Cina, ma – ribadisce – la Fed». Uno scontro istituzionale senza precedenti e dagli esiti incerti.
In secundis Trump ha esentato i dazi sui prodotti hi-tech cinesi per non far incazzare la gente a Natale :DDD :DDD

(oltre che su pressione delle aziende hi-tech USA)

Questo ve la dice lunga su quanto la politica sia in grado di condizionare l'economia (alla faccia di Marx). Trump fin dal primo giorno del suo insediamento ha sacrificato tutto alla sua rielezione. il primo mandato era finalizzato esclusivamente alla conquista del secondo.
UNA MOSSA IN VISTA DEGLI ACQUISTI DI NATALE
Lo slittamento dei dazi dall’1 settembre al 15 dicembre è arrivato dopo i contatti telefonici fra il vice premier cinese Liu He e il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin. Contatti «produttivi», ha detto il presidente americano. E proprio alla luce di questa schiarita l’amministrazione ha deciso di ritardare i nuovi dazi, che sarebbero andati a colpire i consumatori americani proprio durante lo shopping natalizio. Lo slittamento consente infatti alle aziende di importare i beni preferiti dai consumatori almeno fino a dicembre, esentandole così dai dazi e salvando i portafogli degli americani da un possibile caro-prezzi. «Lo slittamento aiuta molta gente» ha spiegato Trump, mettendo in evidenza che i dazi durante le feste di Natale avrebbero avuto un impatto ampio su molte persone.

LA PRESSIONE DELLE AZIENDE USA
La decisione facilita inoltre il nuovo round di trattative fra Washington e Pechino in programma a settembre. Incontri che fino a pochi giorni fa sembravano in salita dopo il flop di quelli di Shanghai delle scorse settimane. Nulla è dato per scontato dagli investitori, ma quanto meno torna ad affacciarsi la speranza di una tregua commerciale. L’amministrazione Trump non ha spiegato nel dettaglio come è arrivata alla decisione dello slittamento dei dazi solo per alcuni prodotti. Ma, secondo indiscrezioni, molto è dipeso dal pressing delle aziende su Trump e dai timori di una recessione che potrebbe portare proprio il nome del presidente americano. La Us Chamber of Commerce, la Confindustria americana, plaude alla «buona decisione» dell’amministrazione che offre una «boccata di ossigeno» per far tornare le trattative in carreggiata. Anche se la tensione che ha appesantito i listini mondiali sembra allentarsi, agli investitori resta un’unica preoccupazione: quella che con tweet tutto possa nuovamente cambiare.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11935 Messaggio da Capitanvideo »

E intento l'oro è vicino al suo massimo storico.

Dos, la scorta è al sicuro?
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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11936 Messaggio da dostum »

Capitanvideo ha scritto:E intento l'oro è vicino al suo massimo storico.

Dos, la scorta è al sicuro?
Se le cose precipitano l'unica scorta sono scatolette di tonno e pasticche di iodio.Drugat ma tu pensi sul serio che lo scassatissima baraccone europeo superi un crollo finanziario?Quando leggo il"Giornale" e la"Repubblica" tifare per i 4gatti manifestanti a Hong Kong e Mosca penso che sia vero quanto dicevano gli antichi sugli Dei che facevano impazzire i personaggi destinati alla rovina.

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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11937 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

In genere la prospettiva di un governo del Pd fa salire la borsa e scendere lo spread quando sta al governo.
Anche se l’ultimo governo con tutto quello che ha fatto non lo ha poi portato alle stelle.
Normale che il segretario del Pd e giornalisti compiacenti sottolineino questo aspetto.
Ma chi non è pagato per fare propaganda al PD farebbe bene a chiedersi se la borsa che sale o lo spread che scende siano tranquillizzanti anche nel lungo periodo o che addirittura indichino che l’Italia è sulla strada giusta.
Sono indici ad uso e consumo dei titoli e dello speculatore non forniscono un giudizio complessivi sulla tenuta del sistema paese nel lungo periodo.
Nel caso specifico dell’Italia per tirarsi fuori dalla crisi politico economica epocale in cui e’ piombata servirebbero cambiamenti che darebbero origine a forti contrasti politici con conseguente peggioramento di tali indici almeno nella fase iniziale. Tuttavia questi passaggi vanno affrontati.
Non fare un cazzo per godersi uno spread relativamente basso che indica solo assenza di conflitti con i partner europei e’ la ( non) strategia del Pd.
Tenere basso lo spread o riempire la gente di tasse non significa certo essere bravi in economia, ma e’
quello che il Pd vuole farci credere.
Se sei stra indebitato oltre a pagare le rate dovresti anche cercare di incrementare i flussi finanziari in entrata. Il Pd non prende minimamente in considerazione ipotesi di questo tipo ponendosi come massimo
obbiettivo perseguibile quello di tenere basso lo spread per non rompere i coglioni agli altri e perché questo è il ruolo che ci e’stato assegnato e che e’ disdicevole contraddire.
Da qui i Cottarelli ed altre figure di economisti sbiaditi specializzati solo in tagli e lotta all’evasione.
Nichilismo politico-economico allo stato puro ( per non voler pensare ad altro)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#11938 Messaggio da SoTTO di nove »

All'epoca del governo Berlusconi scoppiò la crisi dello spread. Senza stare a cercarne i motivi il senso di quell'impennata era una crescente probabilità di default.
è curioso che la crisi di governo che secondo tutti farà aumentare l'Iva faccia nello stesso tempo aumentare lo spread.
In fondo i conti dell'Italia per l'anno prossimo sono in cassaforte proprio per l'aumento dell'Iva. Insomma, a differenza del 2011, non c'è nessun pericolo immediato di default perchè è già previsto che siano gli italiani a pagare di tasca loro (con l'aumento dell'Iva).
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: [O.T.] Crisi economica

#11939 Messaggio da cicciuzzo »

OSCAR VENEZIA ha scritto:In genere la prospettiva di un governo del Pd fa salire la borsa e scendere lo spread quando sta al governo.
Anche se l’ultimo governo con tutto quello che ha fatto non lo ha poi portato alle stelle.
Normale che il segretario del Pd e giornalisti compiacenti sottolineino questo aspetto.
Ma chi non è pagato per fare propaganda al PD farebbe bene a chiedersi se la borsa che sale o lo spread che scende siano tranquillizzanti anche nel lungo periodo o che addirittura indichino che l’Italia è sulla strada giusta.
Sono indici ad uso e consumo dei titoli e dello speculatore non forniscono un giudizio complessivi sulla tenuta del sistema paese nel lungo periodo.
Nel caso specifico dell’Italia per tirarsi fuori dalla crisi politico economica epocale in cui e’ piombata servirebbero cambiamenti che darebbero origine a forti contrasti politici con conseguente peggioramento di tali indici almeno nella fase iniziale. Tuttavia questi passaggi vanno affrontati.
Non fare un cazzo per godersi uno spread relativamente basso che indica solo assenza di conflitti con i partner europei e’ la ( non) strategia del Pd.
Tenere basso lo spread o riempire la gente di tasse non significa certo essere bravi in economia, ma e’
quello che il Pd vuole farci credere.
Se sei stra indebitato oltre a pagare le rate dovresti anche cercare di incrementare i flussi finanziari in entrata. Il Pd non prende minimamente in considerazione ipotesi di questo tipo ponendosi come massimo
obbiettivo perseguibile quello di tenere basso lo spread per non rompere i coglioni agli altri e perché questo è il ruolo che ci e’stato assegnato e che e’ disdicevole contraddire.
Da qui i Cottarelli ed altre figure di economisti sbiaditi specializzati solo in tagli e lotta all’evasione.
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quello che dà fastidio all'italiano che vuole vivere alle spalle dello stato in effetti
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Re: [O.T.] Crisi economica

#11940 Messaggio da Drogato_ di_porno »

SoTTO di nove ha scritto:All'epoca del governo Berlusconi scoppiò la crisi dello spread. Senza stare a cercarne i motivi il senso di quell'impennata era una crescente probabilità di default.
è curioso che la crisi di governo che secondo tutti farà aumentare l'Iva faccia nello stesso tempo aumentare lo spread.
In fondo i conti dell'Italia per l'anno prossimo sono in cassaforte proprio per l'aumento dell'Iva. Insomma, a differenza del 2011, non c'è nessun pericolo immediato di default perchè è già previsto che siano gli italiani a pagare di tasca loro (con l'aumento dell'Iva).
Berlusconi aumentò direttamente l'IVA il 17 settembre 2011 portandola dal 20 al 21% ("decreto di ferragosto", sto ferragosto comincia a portare sfiga):

http://www.studiobandelli.it/aliquota-i ... mbre-2011/

http://www.architettiroma.it/archweb/notizie/13713.aspx

e fu il primo a piazzare le "clausole di salvaguardia" che menzionavano (per la prima volta) la possibile «rimodulazione delle aliquote delle imposte indirette, inclusa l’accisa», quale alternativa «anche parziale» al taglio lineare delle tax expenditures (cioè le agevolazioni fiscali): https://www.ilsole24ore.com/art/berlusc ... va-ACkOnce

i successivi governi innescarono l'aumento automatico e specifico dell'IVA

al di là di tutti i ridicoli complottismi tremontiani e brunettiani e al netto delle porcate bancarie franco-tedesche in relazione alla crisi greca, lo spread del 2011 originava da un fatto semplicissimo: Berlusconi nel 2008 aveva ereditato un rapporto debito/PIl al 105% e l'aveva portato nel 2011 al 120% (lui che accusava la sinistra di usare la spesa pubblica per comprare consenso). Un aumento di 15 punti percentuale dopo che nel decennio precedente (1995-2005) il debito era costantemente calato dal 121% (1995) al 103% (2007). In quel triennio dell'ultimo governo Berlusconi (2008-2011) il debito fece il percorso inverso del decennio precedente, Era sceso di 15 ed era risalito di 15. La crisi greca e le dismissioni di titoli da parte delle banche franco-tedesche possono aver innescato la miccia ma gli investitori (quelli che clikkano buy or sell) non avevano tutta sta fiducia in un governo che aveva bruciato in 3 anni il consolidamento di 10.

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Tra l'altro nelle sue uscite pubbliche Savona continua a confondere QE, "Whatever it takes" e OMT.

Nel 2011 ci fu l'OMT (Outright Monetary Transactions)

Nel 2012 ci fu il "Whatever it takes"

Nel 2015 ci fu il Quantitative Easing

Sono 3 eventi distinti. Ma Savona che aspirava a fare il ministro dell'economia continua a confonderli

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