MiniMe ha scritto:
bè, far rivisitare la legge non credo sia un abuso.
Il dubbio è lecito. Se ripassa amen. Peró è un segnale.
Ovvio che non si puó pretendere una presa di posizione assoluta, sarebbe tirannia. Il presidente non deve tutelare lo stato ed i suoi cittadini? così tutela la parte marcia e basta.
E perchè dovrebbe dare un segnale? Perchè c'è una parte politica a cui quel segnale farebbe piacere? Perchè quella parte politica ''ha ragione''?
Il paese è in crisi, il governo sta per cadere e non esistono alternative ''pronte'' e valide di nessun genere.
Se anche ci fossero più margini di quel che ci sono per un intervento e il presidente decidesse comunque di non intervenire considerato il contesto sarebbe una scelta saggia.
Il fatto che a noi questo governo stia sul cazzo non deve impedirci di compiere questa semplice osservazione.
Di Pietro ha dimostrato di essere o un cretino, o molto peggio.
al di là della parte politica che ne godrebbe, si basa sull'oggettività .
ci sono capitali che potrebbero rientrare in italia in maniera ufficiale, essere decurtati di un 5%, ma essere frutto di chissà quale misfatto.
Non è un'ipotesi tanto dura da formulare nè tanto lontana dalla realtà . Questo è un dato oggettivo.
Questa è una valutazione politica.
Il presidente della repubblica non si occupa di valutazioni politiche.
E aggiungo: questo è ovvio, lo sa anche Di Pietro. Forse a Grillo cose come questa non interessano davvero (sai, le regole formali di un sistema complesso inutili per chi ha palesemente ragione), ma Di Pietro sa. Solo che siamo già in campagna elettorale.
Piz io capisco la demonizzazione esasperata che a lungo puó danneggiare, capisco la valutazione politica, ma mi domando: la tutela di una stragrande maggioranza dei cittadini e degli interessi dello stato, va a farsi friggere?
E' preferibile attenersi a determinate regole formali piuttosto che far capire: ehi, state facendo una cappella, date un'aggiustata per favore.
La regina Elisabetta se ne ha piene le scatole se ne batte e si fa sentire, in fondo il #1 dello stato puó permetterselo.
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Mini siamo d'accordo che decidere volta per volta quale sia l'interesse dei cittadini sia una questione quantomeno problematica e soggetta ad interpretazioni? E che come tale attenga al dibattito politico?
Il problema vero, enorme del nostro paese è il non-rispetto delle regole. Delle regole formali, delle regole della retorica, del linguaggio, prima che delle procedure.
Quelle ''determinate regole formali'' che tu preferiresti vedere sacrificate sull'altare di una verità autoilluminantesi sono la VITA del nostro sistema, e sono andate a farsi fottere un po' di tempo fa.
Concludo un po' alla Balkan con uno slogan: più Sciascia, meno Grillo.
'notte
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
Mavco Pizellonio ha scritto:Mini siamo d'accordo che decidere volta per volta quale sia l'interesse dei cittadini sia una questione quantomeno problematica e soggetta ad interpretazioni? E che come tale attenga al dibattito politico?
Il problema vero, enorme del nostro paese è il non-rispetto delle regole. Delle regole formali, delle regole della retorica, del linguaggio, prima che delle procedure.
Quelle ''determinate regole formali'' che tu preferiresti vedere sacrificate sull'altare di una verità autoilluminantesi sono la VITA del nostro sistema, e sono andate a farsi fottere un po' di tempo fa.
Concludo un po' alla Balkan con uno slogan: più Sciascia, meno Grillo.
'notte
il mio problema è che credo alle regole finchè sono rispettate da tutti.
la spina dorsale di un paese civile è la democrazia, che manca nel nostro.
allo stesso modo la continua onestà di pochi è troppo spesso sinonimo di prendersela in culo.
concludo alla Scalfaro: io non ci sto!
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Mini allora organizzati e scoperchia tutto.
Ne hai facoltà : si chiama rivoluzione.
Ma io che non me la sento, perchè non sono coraggioso e fico come i dipietristi sigile ed un-mediocre-come-tanti, non voglio che il presidente della repubblica smetta di fare quello che la costituzione gli impone di fare. C'è già uno che fa abitualmente queste cose e forse, prima o poi, ce lo leveremo dai coglioni.
In sintesi: se le premesse sono ''la politica è tutta una merda mafiosa buuu!! buuuu!!!'' non credo che il presidente della repubblica possa essere lo scintillante ''ultimo baluardo''(vedi titolo del topic) per i vostri fumantini propositi. Antonio Di Pietro invece, come effimero antistress a forma di ''ultimo baluardo'', per me fa sempre la sua porca figura.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
Cian l'unica rivoluzione che mi sento di fare è lasciare il paese in cerca di qualcosa di corretto e rispettoso.
La cosa che non mi va giù è che si difende quasi di più lo scellerato uso della carica politica di premier che il desiderio di giustizia nuda e cruda del Di Pietro.
Io non invoco il messia, non mi serve una figura in cui specchiarmi e credere, non mi interessa una pseudo religione, peró sinceramente non mi sento rappresentato da alcuna figura istituzionale in grado di far valere i miei diritti, la cosa sembra una stronzata ma è grave.
Non c'è un partito che porta avanti gli ideali in cui credo, non esiste un rispetto delle regole, chi le rispetta se la prende nel sedere, chi esagera in un senso, chi in un altro, chi firma perchè sa quello che fa, chi vuole che non si firmi perchè è una legge mafiosa, chi rispetta la costituzione a tutti i costi anche nei confronti di qualcosa di anticostituzionale.
Mi domando se rispettando sempre il prossimo che non ti rispetta se ne cava qualcosa.
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MiniMe ha scritto:chi rispetta la costituzione a tutti i costi anche nei confronti di qualcosa di anticostituzionale.
Questa frase non ha molto senso, in particolare per questo caso specifico.
Bisogna capire che la costituzione esiste per preservare lo stato, le sue funzioni ed i suoi principi ispiratori(infatti nasce mentre si costituisce un nuovo sistema che poi dovrà preservare).
Se questa legge fa fare tante cose cattive ai cattivi ma non intacca i principi sopraesposti...ci devi stare...napolitano è giusto che non intervenga. Magari è giusto che minime imbracci un fucile con i suoi compagneros etc..etc.. ma non gettiamo il bimbo vecchio napolitano con l'acqua sporca(e vabè a quest'ora non mi è venuto di meglio da scrivere) che non c'entra nulla in questo caso.
Inoltre vedo la polemica molto poco propedeutica agli scopi nobili che tanto ci stanno a cuore.
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MiniMe ha scritto:Cian l'unica rivoluzione che mi sento di fare è lasciare il paese in cerca di qualcosa di corretto e rispettoso.
La cosa che non mi va giù è che si difende quasi di più lo scellerato uso della carica politica di premier che il desiderio di giustizia nuda e cruda del Di Pietro.
Io non invoco il messia, non mi serve una figura in cui specchiarmi e credere, non mi interessa una pseudo religione, peró sinceramente non mi sento rappresentato da alcuna figura istituzionale in grado di far valere i miei diritti, la cosa sembra una stronzata ma è grave.
Non c'è un partito che porta avanti gli ideali in cui credo, non esiste un rispetto delle regole, chi le rispetta se la prende nel sedere, chi esagera in un senso, chi in un altro, chi firma perchè sa quello che fa, chi vuole che non si firmi perchè è una legge mafiosa, chi rispetta la costituzione a tutti i costi anche nei confronti di qualcosa di anticostituzionale.
Mi domando se rispettando sempre il prossimo che non ti rispetta se ne cava qualcosa.
Il tuo discorso lo capisco, sei cosi arrabbiato dall'attuale involuzione democratica che saresti disposto ad uno strappo delle regole. Ecco questo è il bel risultato del berlusconismo, portare la gente ad un disprezzo per la democrazia e per le sue regole.
Una democrazia si regge su un equilibrio fragile, attraversa momenti di crisi ma se è ben salda nella testa della gente e della classe politica finisce per rafforzarsi. Per farlo occorre che i poteri di questa democrazia rispettino il piu' possibile le regole, anche se uno di questi fa contrario. Se si scende al suo livello la democrazia va a farsi friggere e si corre il rischio di accelerare la sua involuzione.
Per battere Berlusconi bisogna rispettare le regole democratiche, se una democrazia non è capace di farlo vuol dire che è marcia dentro e non sopravviverà .
la nostra è marcia dentro.
non sopravviverà comunque.
negli altri paesi hanno meno leggi, l'inghilterra ha una carta dal 1200 che è sempre la stessa....funzionano bene.
preservare democrazie e costituzione servendone i principi, ma permettendo cose incostituzionali e molto poco democratiche è un controsenso.
E' come se per sopravvivere mangiassi e bevessi, ma masticando piombo e bevendo ammoniaca.
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- Scalfaro non mise Craxi al governo poichè si vociferava di un avviso di garanzia, ma Amato.
- legge Pecorella rifiutata in prima istanza da Ciampi, poi ripresentata, approvata e distrutta dalla corte costituzionale.
direi che i precedenti esistono e sia Oscar Luigi che Carlo Azeglio hanno rispettato la costituzione in quanto garanti principali della stessa.
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non vorrei intervenire in questa discussione tutta interna all'opposizione.
mi preme peró fare due precisazioni: Oscar Luigi scalfaro fu eletto in tutta fretta per via dell'attacco mafioso alle istituzioni. Oscar Luigi Scalfaro era un fantoccio istituzionale in mano al potere per la sua gestione del ministero dell'interno e per l'uso di un assegno mensile senza alcun rendiconto. di tutto questo improvvisamente, dopo due settimane di scandalo, non si è saputo più niente.
mi pare che Scalfaro non è stato un presidente super partes sia per convinzioni personali che per convenienza. come tutti sanno, anche a sinistra, è stato uno dei peggiori presidenti della nostra storia democratica. vederlo sul palco del pd mette tristezza agli stessi elettori. a me fa sorridere.
Ciampi è stato un grande presidente. anche lui aderente al PD almeno a livello ideale e riformista, ha saputo sempre tenere unito il paese e rimandare al mittente l'emissione di leggi scritte male con poca comprensione costituzionale. molte leggi della prima legislatura di Berlusconi sono state scritte e poi riscritte proprio per errori, riferimenti sbagliati.
Ciampi ha esercitato il suo ruolo istituzionale nel pieno dei poteri che la costituzione gli attribuisce.
lo stesso fa Napolitano. è una voce più debole, poichè la sua appartenenza al PCI e al suo direttorio per tutta la sua carriera politica attiva lo rende per alcuni della destra, sospettabile di partigianerie. inoltre la sua elezione è stata unidirezionale, voluta da prodi e contrattata con d'alema e fassino, in barba a qualsiasi accordo parlamentare (e di questo ci si dimentica quando si parla delle nomine a garazia....).
ma si sta dimostrando un grande presidente. forse poco presente come comunicazione, ma garante della costituzione, delle sue regole. basta guardare come ha gestito il caso englaro nonostante avesse subito una pressione istituzionale fortissima sia come opinione pubblica che politica. a me non è piaciuta, ma è comunque da rilevare che ha saputo uscire dall'impasse con molta eleganza istituzionale a garanzia di tutti.
e poi comunque c'è l'Istituzione. non si puó attaccare l'istituzione. magari si trae un giudizio negativo su chi l'ha gestita. ma il rispetto dell'istituzione è una garanzia per l'assetto dello stato. di pietro questo dovrebbe averlo ben presente ma sembra che voglia dire a tutti: l'istituzione sono io.
infine tu parli di libertà . che in italia non esiste. perchè? dove ti è negato di esprimere la tua opinione direttamente? dove ti è negato di dare il tuo voto a chi pensi possa meglio rappresentare la tua opinione politica? hai giornali che ti rappresentano? scrivono lì giornalisti i cui articoli contribuiscono a costruire la tua idea sulle cose?
è vero. c'è un conflitto di interessi enorme. ma non mi pare che nonostante questo in italia non si riesca ad esprimere la propria idea liberamente e le forze non attribuibili al conflitto di interesse mi pare siano anche molto rappresentative e hanno una notevole forza parlamentare.
ci sono dei profili di incostituzionalità fin troppo evidenti (per es. grossolani: eguaglianza / tecnici: amnistia)
vi sarebbe poi un (recentissimo) urlo di sangue e dolore della Corte dei Conti sugli effetti dei 'condoni', nonchè sulla corruzione e sul circolo vizioso che si instaura.
Non è questo il luogo per appronfondire i profili tecnici.
Il punto è che il Presidente avrebbe potuto non firmare, e per alcuni cittadini/forumisti/parlamentari avrebbe dovuto non firmare.
Purtroppo finchè non ci sarà un'informazione libera e onesta tutti possono dire tutto e il contrario di tutto. E ogni cosa diventa un'opinione.
Non sono un giurista. qualcuno dovrebbe dire chiaramente le competenze del Presidente della repubblica. ma il controllo di costituzionalità del Presidente della repubblica non è solo preventivo, altrimenti la corte costituzionale a cosa serve? e cosa avrebbe rischiato il presidente se non avesse firmato lo scudo fiscale in prima istanza? ad esempio il lodo alfano è stato firmato ma potrebbe essere dichiarato incostituzionale: in questo caso non credo che Napolitano verrà messo sotto processo per "alto tradimento"? inoltre non credo che a quei livelli la differenza tra formale ed informale sia così netta, si puó trovare un cavillo giuridico se non si è convinti della trasparenza della legge sia come carica istituzionale, sia come persone, sia come politici (inutile fare gli ingenui, Napolepano è questo). la risposta di Napoletano al popolino mi è sembrata un lavarsi le mani, una non presa di responsabilità grottesca.
un Presidente della Repubblica non convinto del comportamento del Governo in carica, puó compiere un atto POLITICO, rimandando sistematicamente alle camere le leggi, allungandone l'iter e di conseguenza limitandone di fatto in termini temporali la propria azione.
se invece, come afferma Napolitano, ha le mani legate, allora la discussione è se ha senso continuare a far vivere una carica senza potere.
lo stesso atteggiamento di rispetto fideistico delle regole democratiche mi pare piuttosto ingenuo, fatto da chi non calcola i limiti della democrazia o, per dirla alla Sartori, come essa possa essere facilmente trasformata in una dittatura pur non perdendo formalmente le proprie caratteristiche.
ho votato Tonino nelle ultime due elezioni, gli ho dato fiducia e gli ho permesso di andare una volta al governo e una volta all'opposizione con una percentuale importante di voti... l'ho visto procedere il entrambe le condizioni, l'hovisto crescere e l'ho seguito come si segue un bambino..ma è diventato un bamboccio...e non lo seguo piu'...
per quello che puó contare non prenderà MAI piu' il mio voto.. potevo passare sul fatto che fosse un uomo di destra schierato a sinistra (mai si sarebbe schierato con silvio), sono passato sulla sua impreparazione sperando nel suo intelletto, sono passato sulla mancanza di un programma politico sperando nelle sue allenaze, passo volentieri sul suo principio di sbirro sbirroso (che in parte condivido) ma non passo piu' sulle pagliacciate e sulla sua mancanza d'intelligenza...
Non mi piace Napolitano, lo trovo inadeguato, ma Tonino NON PUO' PERMETTERSI di giudicarlo servo o codardo perchè non la pensa come lui o perchè non fa quello che lui vorrebbe... Parla di mancanza di democrazia perchè non gira come dice lui...parla proprio quello che è un frutto bacato di questo sistema di merda..
Personalmente sono un ANTIDEMOCRATICO e lo è anche lui, peró è piu' subdolo e cretino del silvio che tanto odia...e in piu' sta facendo il suo gioco...un burattino senza nemmeno saperlo....
ps
tonino...se mi leggi... non siamo una Repubblica Presidenziale, il presidente della repubblica non ha i poteri che tu gli chiedi.. potrebbe averli se si cambia sistema di governo diventando appunto una repubblica presidenziale...ma guarda caso E' LA STESSA COSA CHE VORREBBE BERLUSCONI... e quindi caro mio:
mi hai fregato e ammetto il mio errore...ora vai a cagare...
zio ha scritto:
infine tu parli di libertà . che in italia non esiste. perchè? dove ti è negato di esprimere la tua opinione direttamente? dove ti è negato di dare il tuo voto a chi pensi possa meglio rappresentare la tua opinione politica? hai giornali che ti rappresentano? scrivono lì giornalisti i cui articoli contribuiscono a costruire la tua idea sulle cose?
è vero. c'è un conflitto di interessi enorme. ma non mi pare che nonostante questo in italia non si riesca ad esprimere la propria idea liberamente e le forze non attribuibili al conflitto di interesse mi pare siano anche molto rappresentative e hanno una notevole forza parlamentare.
zio esiste un famoso editto bulgaro che riassume tutta la mia risposta.
Biagi, Santoro, Luttazzi avrebbero fatto un uso criminoso della televisione, Bruno Vespa invece no. Questo sussume la realtà dei fatti al giorno d'oggi.
La libertà di stampa la ottieni facendo un tuo progetto, un tuo giornale che non sta sotto alcun partito. Scrivi per mondadori RCS? Allora certe cose non puoi dirle. Anzi, devi diventare paladino di determinati ideali del tuo padrone (vedi Feltri e Belpietro). Idem in televisione. C'è deformazione e disinformazione.
Il fatto che premi pulitzer e premi nobel siano convinti che siamo in un regime non ti fa pensare?
A me sì.
Detto questo, se vuoi essere il primo garante della costituzione devi garantire la sua integrità morale nei confronti di tutti. Altrimenti ti limiti a mettere autografi.
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