tutta la mia stima a chi da sempre desidera e vuole la responsabilità dell'insegnamento.Mavco Pizellonio ha scritto:E' quello che ho sempre voluto fare. Anche quando studiavo musica desideravo diventare insegnante (non al liceo...), e in quel periodo ho insegnato privatamente solfeggio e strumento.Giulio Tremonti ha scritto:In generale, le lauree umanistiche danno minore garanzia di trovare un impiego e sono retribuite meno rispetto a quelle scientifiche, a parità di anni trascorsi post-laurea. In particolare, mi sembra di ricordare che prospettavi per te la carriera di professore di liceo.
Ma il problema non è questo. Tu hai fatto riferimento a me quotando un post che parlava di fannulloni, e mi hai prospettato una carriera da sindacalista dei precari.
Quindi capisco fino a un certo punto, ma non importa. Se comunque la questione era incentrata sul velleitarismo delle materie umanistiche disprezzato dai pragmatici scienziati la cosa non mi riguarda.
spero che nel tempo anche in italia si realizzino le condizioni per una grande valorizzazione dell'educatore, sia economica che culturale.
forza mavco.
p.s. mi ripeto, ma una cosa che noto oggi è che c'è sempr emeno gente disposta a soffrire/lavorare duramente per far si che un desiderio diventi il proprio lavoro.
mi ricordo che per imparare a fare l'architetto mi sobbarcavo 60 km al giorno + rimborso spese da fame (300.000 lire) nonchè facevo dalle 10 alle 12 ore di lavoro. se penso che in quel periodo mi sono anche sposato (avendo vinto il dottorato che mi garantiva 1.000.000 lire al mese + o - ) oggi mi viene da ridere...
detto questo è deprecabile vedere precari nella scuola di 45 anni.
