hellover ha scritto:ma io non parlavo di dispiacere o non dispiacere.
Sono fatalista di natura. Se muore una persona che ha superato gli 80 dico: va be' era il suo momento.
Sono altre le notizie che mi sconvolgono. Ho ancora nella testa la notizia di quell'alpinista che è rimasta appesa un'ora a (credo una roccia), poi non ce l'ha fatta piu', ha mollato ed è morta.
Pensa all'angoscia di questa donna, sapeva di dover morire. Mi vengono ancora i brividi
un alpinista sa (anche se sinceramente non credo ne sia sempre cosciente) che basta un errore per morire.
lei poteva sperare che qualcuno venisse a soccorrerla. oppure pensare a cosa poter fare. magari è caduta mentre tentava un disperato movimento per mettersi in sicurezza.
pensa invece al condannato a morte.
è veramente una ingiustizia nonostante sia proprio la giustizia ad averlo condannato.
nessuna speranza di cavarsela.
perfino la persona che è stata magari uccisa da lui anche sotto i colpi poteva pensare di cavarsela. lui no. neanche un piccolo spiraglio.
per questo considero la condanna a morte veramente incivile e inumana.