LA STITICHEZZA
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LA STITICHEZZA
SALVE A TUTTI ! MI SONO APPENA ISCRITTO a questo sito per soddisfare alcune mie passioni riguardante il porno . sono un grande appassionato del genere scat ed enema (ciao clisteri ) . una mia grande passione riguarda anche la stitichezza femminile . la ragazza stitica mi eccita forse perche e una cosa correlata allo scat o all'enema , fatosta che mi piacerebbe sapere quale pornostar soffre di stitichezza , mi ecciterebbe molto . dai discutiamone insieme di questo argomento .
Ultima modifica di THE MAN il 07/09/2009, 23:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: LA STITICHEZZA
vai nel topic emanuela cristaldi e ponile questo quesito,lei è sempre felice di avere domande da parte di nuovi fan...THE MAN ha scritto:SALVE A TUTTI ! MI SONO APPENA ISCRITTO a questo sito per soddisfare alcune mie passioni riguardante il porno . sono un grande appassionato del genere scat ed enema (ciao clisteri ) . una mia grande passione riguarda anche la stitichezza femminile . la ragazza stitica mi eccita forse perche e una cosa correlata allo scat o all'enema , fatosta che mi piacerebbe sapere quale pornostar soffre di stitichezza , mi ecciterebbe molto . dai discutiamone insieme di questo argomento .

"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
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Re: LA STITICHEZZA
lo dico io prima che lo dice un altro... che merda di topic...THE MAN ha scritto:SALVE A TUTTI ! MI SONO APPENA ISCRITTO a questo sito per soddisfare alcune mie passioni riguardante il porno . sono un grande appassionato del genere scat ed enema (ciao clisteri ) . una mia grande passione riguarda anche la stitichezza femminile . la ragazza stitica mi eccita forse perche e una cosa correlata allo scat o all'enema , fatosta che mi piacerebbe sapere quale pornostar soffre di stitichezza , mi ecciterebbe molto . dai discutiamone insieme di questo argomento .

Le tasse sono bellissime!
"Avete capito? Qui non serve un perito..." Bugo, Il Sintetizzatore
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Siamo anche un forum di servizio, a qualcuno potrebbe interessare.
La Stitichezza
In Occidente la stitichezza, da recenti dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità , affligge più del 50% delle donne e più del 35% degli uomini con una spesa annuale collettiva che supera i 25.000 miliardi in lassativi; il disturbo è presente nel 20% della popolazione dei Paesi a elevato sviluppo tecnologico tra i 20 e i 40 anni di età , si raddoppia tra i 40 e i 60 anni, si triplica in età superiori.
Che cosa si intende per stitichezza? Si definisce stitichezza o costipazione la difficoltà ad evacuare oppure una defecazione irregolare e troppo infrequente. Normalmente l'evacuazione si differenzia da individuo a individuo e puó avere luogo una o due volte al giorno oppure a intervalli anche di due o tre giorni purchè sia caratterizzata da una ritmica frequenza. Quando questa viene meno si puó parlare di stitichezza, detta acuta allorchè è limitata ad un breve periodo, non superiore alle tre settimane, cronica quando perdura per più di un mese. I sintomi che possono accompagnare la stitichezza sono: mal di testa, inappetenza, lingua secca e biancastra, vertigini, malessere generale con facile irritabilità , distensione addominale con senso di peso, difficoltà di respiro.
In medicina si distinguono una "stitichezza organica", che è rara, data da malattie ben individuabili come l'appendicite, la diverticolite, le aderenze post operatorie post infiammatorie, poliposi o tumori intestinali, ulcera gastroduodenale, alcune malattie ginecologiche, ecc.; una "stitichezza secondaria" conseguente all'assunzione di sostanze farmacologiche quali la belladonna, ansiolitici oppure induttori del sonno, diuretici, il calcio e, non ultimi, i lassativi utilizzati scorrettamente e per lungo tempo; una "stitichezza funzionale" che è la più frequente e che è dovuta ad abitudini alimentari inadeguate, a turbamenti emotivi, a sedentarietà , a fattori tossici.
Prima di addentrarci nell'analisi delle cause e delle terapie della stitichezza più comune, quella funzionale, è necessario esporre brevemente come funziona l'apparato digerente del corpo umano.
L'apparato, o tubo, digerente è formato da bocca, stomaco, intestino tenue, lungo 20 metri, intestino crasso, lungo 2 metri e ano o retto.
La bocca tritura con la masticazione il cibo e lo diluisce con l'acqua della saliva, trasformandolo in un bolo facile da deglutire; l'esofago spinge il bolo verso lo stomaco dove si diluisce ulteriormente grazie ai succhi gastrici, fino a diventare liquido (chimo), qui inizia l'assorbimento di alcune sostanze come la vitamina B12; l'intestino tenue raccoglie il chimo nel suo tratto iniziale (duodeno) completa la digestione arricchendo il cibo di enzimi provenienti dal fegato e dal pancreas atti a sciogliere ulteriormente i grassi, gli zuccheri e le proteine; quindi, sempre nel tenue, durante il lungo tragitto successivo tutti gli elementi nutritivi, ormai ridotti a dimensioni elementari (aminoacidi, zuccheri), vengono assorbiti per essere portati al fegato dove subiscono ulteriori trasformazioni prima di entrare nel sangue ed infine arrivare a tutte le cellule del corpo. Nell'intestino crasso o colon il chimo, divenuto ora "chilo" (una poltiglia molto liquida contenente materiali di rifiuto, acqua, vitamine e sali) subisce da un lato l'assorbimento dell'acqua con gli ultimi elementi nutritivi, e dall'altro la trasformazione via via in feci solide; l'ampolla rettale infine raccoglie le feci e a seconda della dilatazione che subisce provoca lo stimolo alla defecazione.
Queste sono le cause
Vediamo ora quali sono le cause della stitichezza funzionale, che è, come abbiamo detto, la più frequente.
Alimentazione inadeguata
Circa un secolo fa la stitichezza era pressochè sconosciuta ed inizia a presentarsi come un problema via via più frequente parallelamente allo sviluppo tecnologico ed alle conseguenti modificazioni dello "stile di vita". In questo assume grande importanza l'alimentazione sia in senso qualitativo che quantitativo. Regole non scritte quali alzarsi da tavola ancora con un po' di fame, alimentarsi tre volte al giorno, dedicare il giusto tempo soprattutto al pranzo sedendosi sempre, masticare a lungo, ecc. sono state pressochè nel tempo sempre più stravolte, fino a far dimenticare la "serena convivialità " dei tempi antichi quando mangiare era rispetto per se stessi e occasione di conversazione rilassata con gli altri. Basta entrare, durante la pausa di mezzogiorno, in un bar o in una paninoteca del centro di una grande città per rendersi conto di come tante persone vivano questi momenti come una continuazione del lavoro: telefonini che squillano, discussioni in piedi tra un boccone e l'altro dei problemi della giornata, irritazioni per i ritardi dei camerieri, che con i loro gesti automatici ricordano paradossalmente l'operaio alla catena di montaggio del film di Charlie Chaplin Tempi moderni... tutto ció è nemico dell'intestino e la stitichezza è la principale conseguenza di ritmi corporei sovrastati da ritmi sociali purtroppo oggi considerati più importanti.
Dal punto di vista poi di contenuti, la differenza tra come ci si alimenta oggi e come ci si alimentava anche solo cinquant'anni fa è notevole: gli zuccheri sono aumentati fino a 10 volte; le proteine, soprattutto animali, di 8 volte; i grassi di 7 volte; la "fibra" si è invece ridotta di 5 volte. E' soprattutto quest'ultimo dato che viene riconosciuto come la più importante causa di stitichezza.
La "fibra" è una componente dei vegetali che non viene assimilata dall'intestino, ma che esplica due importanti azioni: la prima, detta chimica, è quella di reagire con i germi (batteri non nocivi) che vivono normalmente nell'intestino producendo sostanze considerate "lassativi naturali"; la seconda, detta meccanica, è quella di imbibirsi durante il transito intestinale di acqua, aumentando così la morbidezza ed il volume delle feci, con conseguente stimolo alla defecazione.
Sedentarietà
Lungo tutto l'intestino esiste uno strato muscolare che con le sue ritmiche contrazioni fa progredire il cibo verso il basso, lo mescola più volte ed infine, dopo la trasformazione in feci, lo spinge verso l'esterno con l'atto della defecazione.
L'insieme dei movimenti muscolari dell'intestino viene chiamato "peristalsi" ed è stimolata dal sistema nervoso, dalle "fibre" contenute negli alimenti, dalla masticazione prolungata e da un buon tono della muscolatura addominale.
E' stato dimostrato infatti che la vita sedentaria provoca stitichezza proprio per la diminuzione della forza dei muscoli addominali, i quali non riescono più così a stimolare la peristalsi, sia nel tratto iniziale dell'intestino, sia nella defecazione.
Tossicità
In tutto l'intestino, soprattutto nel colon, vive un'incredibile quantità di microrganismi in simbiosi con le cellule che lo tappezzano. Questi germi formano la normale "flora batterica intestinale" atta a produrre, interagendo anche con gli alimenti, vitamine ed altre sostanze molto utili al corpo.
Di fronte ad una stitichezza ostinata, magari preceduta o alternata a momentanei episodi di colite e accompagnata, a volte, da stanchezza, foruncolosi, anemia, allergie cutanee, la causa puó essere individuata in una disbiosi, cioè una rottura dell'equilibrio tra flora batterica ed intestino. Tutto questo puó essere dovuto soprattutto all'uso indiscriminato di antibiotici. Infatti questi potenti farmaci non agiscono solo sui batteri nocivi all'organismo, ma anche su quelli che vivono in equilibrio con l'intestino. Ecco perchè è indispensabile, durante una terapia antibiotica (scelta oculatamente da un medico) assumere fermenti lattici vivi (anche attraverso lo yogurt) per mantenere ben funzionante la flora batterica intestinale ed evitare così non solo la stitichezza, ma anche possibili importanti carenze nutritive.
Tuttavia, non sono solo gli antibiotici a causare una situazione di disbiosi, ma anche corticosteroidi, immunosoppressori, in alcuni casi l'uso troppo prolungato della pillola anticoncezionale e, non ultimo, l'eccessivo uso di alimenti raffinati e denaturati come lo zucchero e la farina bianchi, alcuni coloranti e additivi alimentari.
Problemi psicologici
Molte scuole di psicologia hanno cercato di dare spiegazioni psicanalitiche e psicosomatiche della stitichezza. Al di là delle differenze interpretative caratterizzanti le varie correnti di pensiero numerosi sembrano convergere nel considerare lo "stitico" cronico come una persona connotata psicologicamente da un senso di sfiducia negli altri. La sfiducia sarebbe rivolta soprattutto nei confronti del nucleo famigliare o degli amici, con la convinzione di non essere amati oppure sufficientemente stimati insieme ad un grande pessimismo riguardo la sfera affettiva.
L'emotività di chi soffre di stitichezza cronica potrebbe essere così descritta: "Ormai vivo solo con me stesso e non posso aspettarmi niente di buono da quelli che vivono intorno a me; perció è bene che io tenga per me ció che ho". Vi sarebbe dunque una sorta di "avarizia" affettiva, caratterizzata dal "possesso" e dal "trattenere" le emozioni, ed il sintomo stitichezza parrebbe essere la sua rappresentazione corporea. Nello stitico, in conclusione, per molti autori c'è un ingorgo psicosomatico dove non si bloccherebbe solo la funzione intestinale, ma in contemporanea anche quella mentale.
Le regole d'oro per essere sempre in piena forma
CHE COSA SI' E CHE COSA NO
*
rispettare orari di lavoro ragionevoli e concedersi più volte, nell'arco della giornata, brevi pause per "staccare" con la mente e con il corpo;
*
evitare l'inattività , perchè paradossalmente essa provoca stanchezza, mentre è molto utile praticare sport;
*
coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, senza variare gli orari durante la settimana;
*
coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, senza variare gli orari durante la settimana;
*
il pasto serale sia leggero, per consentire un buon riposo evitando di bere alcolici soprattutto dopo cena;
*
tè, caffè, fumo, cioccolata contengono sostanze "eccitanti" ma controproducenti perchè il loro effetto è di breve durata e non cura la stanchezza;
*
isolarsi davanti alla TV non aiuta a svuotare la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni; meglio uscire con gli amici, comunicare con i propri familiari, giocare con i figli;
*
"hobby" gratificanti e momenti di autentica libertà aiutano a evitare la stanchezza;
*
agire di fretta affatica: meglio risolvere i problemi uno alla volta;
*
fare con piacere, non per dovere, quel che si fa. Anche nella vita di coppia concedetevi autentici momenti affettivi e non accettate come forzature i "doveri coniugali": la "stanchezza sessuale" potrebbe essere dietro l'angolo;
*
a tavola aumentate il consumo di cereali integrali, vegetali a foglia verde, limoni, noci, miele.
OLIGOTERAPIA
La cura con gli elementi minerali è molto utile quando la stanchezza è provocata dai cambi di stagione:
*
assumere manganese - cobalto a giorni alterni se invece la stanchezza si presenta al mattino e il sonno è disturbato;
*
assumere zinco - nichel - cobalto quando l'astenia si presenta più volte durante la giornata, alternata a momenti in cui si sta bene e accompagnata da senso di sfinimento, testa vuota e fame improvvisa;
*
zinco e rame è l'associazione di oligoelementi più utile da assumere a giorni alterni per due settimane, quando la stanchezza non ha un orario fisso e si associa a disturbi sessuali.
OMEOPATIA
Per stabilire la terapia, il medico omeopata deve sapere l'orario in cui la stanchezza si presenta, i fattori climatici ed emotivi che la migliorano o la peggiorano, che cosa la stanchezza impedisce di fare.
*
"l'arsenicum album" è il rimedio per chi avverte stanchezza la mattina soprattutto se accompagnata da ansia e angoscia e migliorata dal caldo e dal movimento;
*
la "brionia" è il rimedio per le stanchezze che insorgono la mattina e sono migliorate dal fresco e dall'immobilità ;
*
il "natrum muriaticum" è utile alle persone con stanchezza serale accompagnata alla necessità di "essere lasciati in pace" e alla difficoltà di addormentarsi perchè la mente è assediata dai pensieri;
*
la "sulfur" cura la stanchezza pomeridiana, spesso descritta come "fiacca" e associata spesso a una sensazione di vuoto allo stomaco che migliora all'aria fresca e peggiora con il caldo.
FITOTERAPIA
Rosmarino, alloro, salvia sono alcune erbe aromatiche che la tradizione erboristica spesso indica come efficaci rimedi antistanchezza in generale. Ma vediamo di seguito alcune erbe più specifiche per i vari tipi di stanchezza:
*
eleuterococco: adatta alla stanchezza da "stress" fisici e mentali, caratterizzati da svogliatezza e da lieve stato depressivo. E' la pianta più usata per le sue proprietà toniche, riequilibranti l'umore e calmanti nei casi di stanchezza con ansia;
*
assenzio: potente e stimolante dell'organismo e dell'appetito, capace di aiutare le stanchezze dovute a deperimento dopo malattie. E' una pianta da usare con cautela per pochi giorni e con dosaggi decisi dal medico;
*
ginseng: ormai famosa pianta nota in tutto il mondo come ottimo tonico del corpo. Stimola il sistema nervoso, aumenta il rendimento fisico e intellettuale, migliora l'attenzione, diminuisce la sensazione di fatica. Contrariamente a quanto si crede questa, per i cinesi, "radice della vita" ha una certa tossicità in caso di abuso (puó aumentare la pressione arteriosa) per cui se ne raccomanda l'assunzione per "cicli" di due - tre settimane;
*
fieno greco: ottimo ricostituente per le stanchezze date da malattie infettive, nelle magrezze o in tutte le astenie accompagnate da diminuzione dell'appetito.
La Stitichezza
In Occidente la stitichezza, da recenti dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità , affligge più del 50% delle donne e più del 35% degli uomini con una spesa annuale collettiva che supera i 25.000 miliardi in lassativi; il disturbo è presente nel 20% della popolazione dei Paesi a elevato sviluppo tecnologico tra i 20 e i 40 anni di età , si raddoppia tra i 40 e i 60 anni, si triplica in età superiori.
Che cosa si intende per stitichezza? Si definisce stitichezza o costipazione la difficoltà ad evacuare oppure una defecazione irregolare e troppo infrequente. Normalmente l'evacuazione si differenzia da individuo a individuo e puó avere luogo una o due volte al giorno oppure a intervalli anche di due o tre giorni purchè sia caratterizzata da una ritmica frequenza. Quando questa viene meno si puó parlare di stitichezza, detta acuta allorchè è limitata ad un breve periodo, non superiore alle tre settimane, cronica quando perdura per più di un mese. I sintomi che possono accompagnare la stitichezza sono: mal di testa, inappetenza, lingua secca e biancastra, vertigini, malessere generale con facile irritabilità , distensione addominale con senso di peso, difficoltà di respiro.
In medicina si distinguono una "stitichezza organica", che è rara, data da malattie ben individuabili come l'appendicite, la diverticolite, le aderenze post operatorie post infiammatorie, poliposi o tumori intestinali, ulcera gastroduodenale, alcune malattie ginecologiche, ecc.; una "stitichezza secondaria" conseguente all'assunzione di sostanze farmacologiche quali la belladonna, ansiolitici oppure induttori del sonno, diuretici, il calcio e, non ultimi, i lassativi utilizzati scorrettamente e per lungo tempo; una "stitichezza funzionale" che è la più frequente e che è dovuta ad abitudini alimentari inadeguate, a turbamenti emotivi, a sedentarietà , a fattori tossici.
Prima di addentrarci nell'analisi delle cause e delle terapie della stitichezza più comune, quella funzionale, è necessario esporre brevemente come funziona l'apparato digerente del corpo umano.
L'apparato, o tubo, digerente è formato da bocca, stomaco, intestino tenue, lungo 20 metri, intestino crasso, lungo 2 metri e ano o retto.
La bocca tritura con la masticazione il cibo e lo diluisce con l'acqua della saliva, trasformandolo in un bolo facile da deglutire; l'esofago spinge il bolo verso lo stomaco dove si diluisce ulteriormente grazie ai succhi gastrici, fino a diventare liquido (chimo), qui inizia l'assorbimento di alcune sostanze come la vitamina B12; l'intestino tenue raccoglie il chimo nel suo tratto iniziale (duodeno) completa la digestione arricchendo il cibo di enzimi provenienti dal fegato e dal pancreas atti a sciogliere ulteriormente i grassi, gli zuccheri e le proteine; quindi, sempre nel tenue, durante il lungo tragitto successivo tutti gli elementi nutritivi, ormai ridotti a dimensioni elementari (aminoacidi, zuccheri), vengono assorbiti per essere portati al fegato dove subiscono ulteriori trasformazioni prima di entrare nel sangue ed infine arrivare a tutte le cellule del corpo. Nell'intestino crasso o colon il chimo, divenuto ora "chilo" (una poltiglia molto liquida contenente materiali di rifiuto, acqua, vitamine e sali) subisce da un lato l'assorbimento dell'acqua con gli ultimi elementi nutritivi, e dall'altro la trasformazione via via in feci solide; l'ampolla rettale infine raccoglie le feci e a seconda della dilatazione che subisce provoca lo stimolo alla defecazione.
Queste sono le cause
Vediamo ora quali sono le cause della stitichezza funzionale, che è, come abbiamo detto, la più frequente.
Alimentazione inadeguata
Circa un secolo fa la stitichezza era pressochè sconosciuta ed inizia a presentarsi come un problema via via più frequente parallelamente allo sviluppo tecnologico ed alle conseguenti modificazioni dello "stile di vita". In questo assume grande importanza l'alimentazione sia in senso qualitativo che quantitativo. Regole non scritte quali alzarsi da tavola ancora con un po' di fame, alimentarsi tre volte al giorno, dedicare il giusto tempo soprattutto al pranzo sedendosi sempre, masticare a lungo, ecc. sono state pressochè nel tempo sempre più stravolte, fino a far dimenticare la "serena convivialità " dei tempi antichi quando mangiare era rispetto per se stessi e occasione di conversazione rilassata con gli altri. Basta entrare, durante la pausa di mezzogiorno, in un bar o in una paninoteca del centro di una grande città per rendersi conto di come tante persone vivano questi momenti come una continuazione del lavoro: telefonini che squillano, discussioni in piedi tra un boccone e l'altro dei problemi della giornata, irritazioni per i ritardi dei camerieri, che con i loro gesti automatici ricordano paradossalmente l'operaio alla catena di montaggio del film di Charlie Chaplin Tempi moderni... tutto ció è nemico dell'intestino e la stitichezza è la principale conseguenza di ritmi corporei sovrastati da ritmi sociali purtroppo oggi considerati più importanti.
Dal punto di vista poi di contenuti, la differenza tra come ci si alimenta oggi e come ci si alimentava anche solo cinquant'anni fa è notevole: gli zuccheri sono aumentati fino a 10 volte; le proteine, soprattutto animali, di 8 volte; i grassi di 7 volte; la "fibra" si è invece ridotta di 5 volte. E' soprattutto quest'ultimo dato che viene riconosciuto come la più importante causa di stitichezza.
La "fibra" è una componente dei vegetali che non viene assimilata dall'intestino, ma che esplica due importanti azioni: la prima, detta chimica, è quella di reagire con i germi (batteri non nocivi) che vivono normalmente nell'intestino producendo sostanze considerate "lassativi naturali"; la seconda, detta meccanica, è quella di imbibirsi durante il transito intestinale di acqua, aumentando così la morbidezza ed il volume delle feci, con conseguente stimolo alla defecazione.
Sedentarietà
Lungo tutto l'intestino esiste uno strato muscolare che con le sue ritmiche contrazioni fa progredire il cibo verso il basso, lo mescola più volte ed infine, dopo la trasformazione in feci, lo spinge verso l'esterno con l'atto della defecazione.
L'insieme dei movimenti muscolari dell'intestino viene chiamato "peristalsi" ed è stimolata dal sistema nervoso, dalle "fibre" contenute negli alimenti, dalla masticazione prolungata e da un buon tono della muscolatura addominale.
E' stato dimostrato infatti che la vita sedentaria provoca stitichezza proprio per la diminuzione della forza dei muscoli addominali, i quali non riescono più così a stimolare la peristalsi, sia nel tratto iniziale dell'intestino, sia nella defecazione.
Tossicità
In tutto l'intestino, soprattutto nel colon, vive un'incredibile quantità di microrganismi in simbiosi con le cellule che lo tappezzano. Questi germi formano la normale "flora batterica intestinale" atta a produrre, interagendo anche con gli alimenti, vitamine ed altre sostanze molto utili al corpo.
Di fronte ad una stitichezza ostinata, magari preceduta o alternata a momentanei episodi di colite e accompagnata, a volte, da stanchezza, foruncolosi, anemia, allergie cutanee, la causa puó essere individuata in una disbiosi, cioè una rottura dell'equilibrio tra flora batterica ed intestino. Tutto questo puó essere dovuto soprattutto all'uso indiscriminato di antibiotici. Infatti questi potenti farmaci non agiscono solo sui batteri nocivi all'organismo, ma anche su quelli che vivono in equilibrio con l'intestino. Ecco perchè è indispensabile, durante una terapia antibiotica (scelta oculatamente da un medico) assumere fermenti lattici vivi (anche attraverso lo yogurt) per mantenere ben funzionante la flora batterica intestinale ed evitare così non solo la stitichezza, ma anche possibili importanti carenze nutritive.
Tuttavia, non sono solo gli antibiotici a causare una situazione di disbiosi, ma anche corticosteroidi, immunosoppressori, in alcuni casi l'uso troppo prolungato della pillola anticoncezionale e, non ultimo, l'eccessivo uso di alimenti raffinati e denaturati come lo zucchero e la farina bianchi, alcuni coloranti e additivi alimentari.
Problemi psicologici
Molte scuole di psicologia hanno cercato di dare spiegazioni psicanalitiche e psicosomatiche della stitichezza. Al di là delle differenze interpretative caratterizzanti le varie correnti di pensiero numerosi sembrano convergere nel considerare lo "stitico" cronico come una persona connotata psicologicamente da un senso di sfiducia negli altri. La sfiducia sarebbe rivolta soprattutto nei confronti del nucleo famigliare o degli amici, con la convinzione di non essere amati oppure sufficientemente stimati insieme ad un grande pessimismo riguardo la sfera affettiva.
L'emotività di chi soffre di stitichezza cronica potrebbe essere così descritta: "Ormai vivo solo con me stesso e non posso aspettarmi niente di buono da quelli che vivono intorno a me; perció è bene che io tenga per me ció che ho". Vi sarebbe dunque una sorta di "avarizia" affettiva, caratterizzata dal "possesso" e dal "trattenere" le emozioni, ed il sintomo stitichezza parrebbe essere la sua rappresentazione corporea. Nello stitico, in conclusione, per molti autori c'è un ingorgo psicosomatico dove non si bloccherebbe solo la funzione intestinale, ma in contemporanea anche quella mentale.
Le regole d'oro per essere sempre in piena forma
CHE COSA SI' E CHE COSA NO
*
rispettare orari di lavoro ragionevoli e concedersi più volte, nell'arco della giornata, brevi pause per "staccare" con la mente e con il corpo;
*
evitare l'inattività , perchè paradossalmente essa provoca stanchezza, mentre è molto utile praticare sport;
*
coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, senza variare gli orari durante la settimana;
*
coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, senza variare gli orari durante la settimana;
*
il pasto serale sia leggero, per consentire un buon riposo evitando di bere alcolici soprattutto dopo cena;
*
tè, caffè, fumo, cioccolata contengono sostanze "eccitanti" ma controproducenti perchè il loro effetto è di breve durata e non cura la stanchezza;
*
isolarsi davanti alla TV non aiuta a svuotare la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni; meglio uscire con gli amici, comunicare con i propri familiari, giocare con i figli;
*
"hobby" gratificanti e momenti di autentica libertà aiutano a evitare la stanchezza;
*
agire di fretta affatica: meglio risolvere i problemi uno alla volta;
*
fare con piacere, non per dovere, quel che si fa. Anche nella vita di coppia concedetevi autentici momenti affettivi e non accettate come forzature i "doveri coniugali": la "stanchezza sessuale" potrebbe essere dietro l'angolo;
*
a tavola aumentate il consumo di cereali integrali, vegetali a foglia verde, limoni, noci, miele.
OLIGOTERAPIA
La cura con gli elementi minerali è molto utile quando la stanchezza è provocata dai cambi di stagione:
*
assumere manganese - cobalto a giorni alterni se invece la stanchezza si presenta al mattino e il sonno è disturbato;
*
assumere zinco - nichel - cobalto quando l'astenia si presenta più volte durante la giornata, alternata a momenti in cui si sta bene e accompagnata da senso di sfinimento, testa vuota e fame improvvisa;
*
zinco e rame è l'associazione di oligoelementi più utile da assumere a giorni alterni per due settimane, quando la stanchezza non ha un orario fisso e si associa a disturbi sessuali.
OMEOPATIA
Per stabilire la terapia, il medico omeopata deve sapere l'orario in cui la stanchezza si presenta, i fattori climatici ed emotivi che la migliorano o la peggiorano, che cosa la stanchezza impedisce di fare.
*
"l'arsenicum album" è il rimedio per chi avverte stanchezza la mattina soprattutto se accompagnata da ansia e angoscia e migliorata dal caldo e dal movimento;
*
la "brionia" è il rimedio per le stanchezze che insorgono la mattina e sono migliorate dal fresco e dall'immobilità ;
*
il "natrum muriaticum" è utile alle persone con stanchezza serale accompagnata alla necessità di "essere lasciati in pace" e alla difficoltà di addormentarsi perchè la mente è assediata dai pensieri;
*
la "sulfur" cura la stanchezza pomeridiana, spesso descritta come "fiacca" e associata spesso a una sensazione di vuoto allo stomaco che migliora all'aria fresca e peggiora con il caldo.
FITOTERAPIA
Rosmarino, alloro, salvia sono alcune erbe aromatiche che la tradizione erboristica spesso indica come efficaci rimedi antistanchezza in generale. Ma vediamo di seguito alcune erbe più specifiche per i vari tipi di stanchezza:
*
eleuterococco: adatta alla stanchezza da "stress" fisici e mentali, caratterizzati da svogliatezza e da lieve stato depressivo. E' la pianta più usata per le sue proprietà toniche, riequilibranti l'umore e calmanti nei casi di stanchezza con ansia;
*
assenzio: potente e stimolante dell'organismo e dell'appetito, capace di aiutare le stanchezze dovute a deperimento dopo malattie. E' una pianta da usare con cautela per pochi giorni e con dosaggi decisi dal medico;
*
ginseng: ormai famosa pianta nota in tutto il mondo come ottimo tonico del corpo. Stimola il sistema nervoso, aumenta il rendimento fisico e intellettuale, migliora l'attenzione, diminuisce la sensazione di fatica. Contrariamente a quanto si crede questa, per i cinesi, "radice della vita" ha una certa tossicità in caso di abuso (puó aumentare la pressione arteriosa) per cui se ne raccomanda l'assunzione per "cicli" di due - tre settimane;
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fieno greco: ottimo ricostituente per le stanchezze date da malattie infettive, nelle magrezze o in tutte le astenie accompagnate da diminuzione dell'appetito.
Re: LA STITICHEZZA
THE MAN ha scritto:la ragazza stitica mi eccita
da cosa si capisce se una è stitica?
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Re: LA STITICHEZZA
Non ti puó piu' rispondere, arrangiati.Lord Zork ha scritto:THE MAN ha scritto:la ragazza stitica mi eccita
da cosa si capisce se una è stitica?
Re: LA STITICHEZZA
uhmmm....tiffany rayne ha scritto:Non ti puó piu' rispondere, arrangiati.Lord Zork ha scritto:THE MAN ha scritto:la ragazza stitica mi eccita
da cosa si capisce se una è stitica?
tiffany rayne ha scritto:
In Occidente la stitichezza, da recenti dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità , affligge più del 50% delle donne.
ok, allora tiro ad indovinare,
e c'azzecco oltre la metà delle volte...
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Sarebbe interessante indagare sul perchè di quel sondaggio ''contro'' la stitichezza a fronte di un testo che sembra porsi ''a favore'' della stessa.
Forse la storia delle pornostar scoreggione è un'astuta ed elegante copertura?
Ogni ipotesi è lecita, anche se probabilmente non sapremo mai la verità .
p.s.
Per THE MAN: ti ho inviato in mp il link al video del backstage del calendario di Alessia Marcuzzi che mi avevi chiesto. Non sono sicuro che le bolle che sembrano venir fuori dal mare mentre la nostra è immersa nell'acqua siano dovute a quello che pensi. Ma in fondo potrei avere torto io, e ragione tu, che guardi con gli occhi dell'amore.
Forse la storia delle pornostar scoreggione è un'astuta ed elegante copertura?
Ogni ipotesi è lecita, anche se probabilmente non sapremo mai la verità .
p.s.
Per THE MAN: ti ho inviato in mp il link al video del backstage del calendario di Alessia Marcuzzi che mi avevi chiesto. Non sono sicuro che le bolle che sembrano venir fuori dal mare mentre la nostra è immersa nell'acqua siano dovute a quello che pensi. Ma in fondo potrei avere torto io, e ragione tu, che guardi con gli occhi dell'amore.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
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