Non vorrei dire, ma è impossibile che la sigla dell'aereo finisse per NYC dato che gli aerei non sono decollati da NYC ma da Boston, ed erano diretti in california.
Tana!
innanzitutto vediamo il risultato della trasformazione in wingdings di Q33NYC
Uhhh madonna, pazzesco..ohhh (stupore)
Ora andatevi a leggere cosa scrivono sul sito di leggende metropolitane più famoso del web... http://www.snopes2.com/rumors/wingding.htm
ps. ció non toglie che la trasformazione della sigla NYC sia abbastanza "suggestiva"
Interpretazione della versione webdings " eye -love- new york = I LOVE NEW YORK
e della versione wingdings "morte agli ebrei"
Meditate gente meditate...
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Meshmellow il 2001-09-23 19:28 ]</font>
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Meshmellow il 2001-09-23 19:39 ]</font>
Osiete con me o siete con bin Laden, grida Bush, mentre si appresta a punire l'Afghanistan, talebani, non talebani e popolo inclusi. Conosco il ricatto. Non ci sto. Non mi schiero con Bush e lascio agli stolti di dedurne che sono con bin Laden. Vorrei ragionare su quel che è successo, su quel che puó succedere e sul che fare.
L'11 settembre non è stata una guerra. Le guerre impegnano le nazioni. E' stato un atto terroristico e ne possiede tutti i lineamenti: la priorità del simbolo, il colpire inatteso, la segretezza della mano, l'intreccio omicidio suicidio, destinati a moltiplicare il panico. Il terrore ha per primo fine il terrore. Non tutti i molti attentati della storia sono terroristici, ma questo sì: chi lo ha compiuto conosceva il bersaglio, le debolezze del suo dominio dal cielo, la sicura amplificazione dei media. Grazie ai quali le due Torri sono crollate non una ma diecimila volte sugli schermi, aiutando a gridare: è una guerra e chiamando alla guerra. Gli attentatori lo avevano certamente messo nel conto.
Non è stata l'apocalisse. Non nell'accezione ingenua della devastazione enorme: altre più massicce devastazioni si sono seguite negli ultimi dieci anni. Ma non abbiamo definito apocalisse quella dei centocinquantamila sgozzati in Algeria, dei sei settecentomila Tutsi uccisi dagli Hutu, dei trecentomila ammazzati nell'Iraq dall'operazione "Tempesta nel deserto" e il mezzo milione di bambini che muoiono, si dice, per l'embargo dei medicamenti. Tanto meno i trentacinquemila morti in Turchia e i settantamila in India, in questo stesso 2001, anche se la speculazione non è estranea a quelle catastrofi. Dunque alcune stragi pesano come montagne, altre come piume? Se non è corretto valutare un evento soltanto dal numero delle vittime non è neanche lecito valutarlo soltanto dal vulnus portato all'idea di sè che ne ha chi ne è ferito, in questo caso gli Stati uniti. Ancora più torbido il richiamo colto all'Apocalisse: scontro finale fra la Bestia e l'Agnello. Il Bene siamo noi la Bestia sono loro. Così ha detto Bush e ha aggiunto "Dio è con noi".
Non è stato l'assalto dell'Islam alla cristianità , come sulle prime si è detto (antinomia veneranda, ricorda Bocca). Poi ci si è ritratti con imbarazzo: non è l'Islam ma il fondamentalismo islamico che colpisce l'occidente cristiano. Ma l'Islam è un oceano e dimostrare che ha i suoi fondamentalismi è facile quanto dimostrare quelli del cristianesimo e dell'ebraismo. E tuttavia Ariel Sharon non è "gli ebrei", Pio XII non è stato "i cattolici" e neppure lo stolto Bush è "gli americani", anche se di queste aree sono o sono stati i leader designati. Cattiva polemica, confusione. In verità nulla fa pensare che quello alle due Torri sia un attacco al cristianesimo, dubito che sia un attacco alla democrazia, certo non lo è al mondo delle merci e dei commerci contro il quale nessuno nell'Islam, neanche i talebani, ha nulla. Chi ha colpito ha voluto colpire l'arroganza degli Stati uniti nel Medioriente e metterne in difficoltà gli stati arabi alleati.
Non è stata una vendetta dei poveri. L'Islam non parla di questione sociale, ma senza questo i poveri non sono in grado di compiere che una jacquerie. L'attacco alle due Torri è tutto fuorchè una jacquerie. Non è dei poveri nè per i poveri la dirigenza della Jihad, che traversa tutto l'Islam senza avere (ancora) uno stato proprio e gioca anche sulla disperazione, ignoranza ed oppressione delle masse il cui consenso è necessario alle dittature arabe, costringendo queste ultime a tirare il sasso e nascondere la mano. La Jihad è agita da potentati politici e finanziari che degli States conoscono il funzionamento e i mezzi e in questo senso Osama bin Laden, saudita, già agente della Cia, è un modello. Viene da una famiglia che dal 1940 è il più forte gruppo di costruzione e trasporti dell'Arabia saudita, ma partecipa a holding dell'elettricità (a Rihad e a La Mecca, a Cipro e in Canada), nei petroli, nell'elettronica, nell'import-export, nelle telecomunicazioni (Nortel e Motorola) e nei satelliti (Iridium). Famiglia e Arabia saudita hanno liquidato Osama con due miliardi di dollari che egli gestisce sulle borse e nella miriade di società off shore dei suoi. E alimenta le ong islamiche Relief e Blessed Relief.
Questi sono "loro", la Bestia contro la quale ci leviamo, noi, il Bene. Sono quelli che gli Stati uniti hanno creduto di utilizzare in Afghanistan e nel Medioriente e oggi gli si rivoltano contro. E' una lotta per il dominio in quello scacchiere. Non è fra i guai minori di Bush che i saudiani siano i maggiori finanziatori della Jihad ma l'Arabia saudita il paese più intrinsecamente legato agli interessi americani.
La vera domanda è perchè ora? Fino a dieci anni fa la Jihad non era così forte e fino a dieci giorni fa agiva solo all'interno dell'Islam, ala ortodossa contro le "deviazioni", l'Algeria è il più sanguinoso esempio. Finchè non ne è stato toccato, l'occidente non se ne è curato affatto, privilegiando i rapporti d'affari, massacratori o fondamentalisti che fossero i detentori di gas per l'Europa, di armi contro l'Unione sovietica o gli alimentatori di un contenzioso pakistano contro l'India. Non se ne è curato quando sotto gli occhi di tutti sono affluiti, negli ultimi anni, ad addestrarsi nell'Afghanistan, i fondamentalisti di ogni provenienza.
E invece si doveva vedere come la Jihad assumesse grandi dimensioni da quando il Medioriente ha smesso di essere assieme paralizzato e coperto dal deterrente delle due superpotenze e una sola di essa è rimasta in campo, gli Stati uniti. I quali sono diventati parte in causa, sollecitatori e finanziatori di tutti i conflitti del settore, per i loro immediati interessi o per inintelligenza dei processi. Neanche l'acuto Noam Chomski si ricorda che prima del 1989 una guerra nel Golfo sarebbe stata impensabile. E che chi negli emirati vi ha chiamato gli States, da tempo non apprezza che essi così pesantemente vi restino. Non apprezza, il mondo arabo, che gli Usa esigano il rispetto delle risoluzioni dell'Onu dall'Iraq ma non lo esigano (e non occorrerebbe una guerra) da Israele. La Jihad insomma è cresciuta nel venire affine di qualsiasi visione laica di riscatto di quelle popolazioni con la caduta dell'Urss e col blocco assieme contingente e leonino fra dirigenze arabe e Pentagono. Nazionalismo, fondamentalismo, concretissimi interessi di alcuni e disperazioni di molti hanno fatto della Jihad la miscela esplosiva che oggi è.
Azioni e reazioni degli Stati uniti le hanno facilitato il terreno di coltura, come lo accrescerà la dissennata reazione di Bush che farà a pezzi in Afghanistan molti, non bin Laden, e peró non oserà invaderlo: i russi gli hanno spiegato che non ce la farebbe. Ma bombarderà a destra e a sinistra Kabul e forse, secondo le abitudini, Baghdad. Si è sbagliato chi di noi ha pensato che l'unificazione capitalistica facesse degli Usa un impero, sia pur meno colto di quello che già non piaceva a Tacito, ma che sarebbe stato oggettivamente assimilatore e mediatore. Gli Usa non sono questo. Si muovono in modo ancora più arrogante di Francia e Inghilterra, che avevano spartito con l'ascia la regione, e per di più in tempi che offrono a chi si sente umiliato e offeso i mezzi e i saperi per destabilizzare chi lo umilia o lo offende.
Nulla è stato più stupido che allevare il terrorismo e pensare di servirsene. Esso è imprendibile e lo resterà finchè non avrà perduto il consenso sul suo proprio terreno. Ma non lo perderà di certo mentre Bush bombarda l'Afghanistan. Anzi con questa azione gli Stati uniti perderanno anche il sostegno degli stati arabi finora amici. La Lega araba ha già cominciato. Bush si infila in una guerra dalla quale non tirerà fuori i piedi perchè l'ha promessa ai suoi concittadini, che al 92 per cento la vogliono anche loro: ma non dividerà gli stati arabi, e accrescerà il potenziale di vendetta della Jihad. La sola guerra che è in grado di vincere è in casa sua contro la tanto vantata "società aperta": effetto fatale delle emergenze. Si espone a essere colpito di nuovo, a non vincere da nessuna parte e perdere poco a poco il consenso che la scossa dell'11 settembre gli ha dato.
Ci sono errori senza rimedi.
Se ne accorge l'Europa che ora lo sostiene ora ne prende le distanze, firma patti scellerati con la Nato e poi elucubra sull'articolo 5, non vuole mandare i ragazzi di leva nelle montagne afghane nè complicarsi le cose con i musulmani che si trova in casa, nè col Mediterraneo, dove l'Italia della seconda repubblica - sia detto fra parentesi - fa ancora meno politica della prima.
Dovremmo accorgercene anche noi, che pure siamo stretti fra la spada e il muro, perchè non c'è occasione che non sia buona per cercare di massacrare la poca sinistra che resta. Abbiamo anche noi le nostre colpe, non fosse che di omissione. Scrive Pintor che non ci aspettavamo quel che è successo: è vero. Ma non è una virtù. Come gli Usa abbiamo guardato a noi stessi e non al mondo, dove pure nulla era nascosto. Coprendoci il capo con la cenere dei comunismi, abbiamo cessato di guardare a chi era incastrato in condizioni materiali più delle nostre tremende. Prendiamo la Palestina: uno stato confusionale fa oscillare la sinistra fra senso di colpa verso gli ebrei, rigurgiti di antisemitismo e, come ha scoperto Mannheimer, vorremmo tanto che i palestinesi smettessero di agitarsi. Tale è il peso del fallimento dei socialismi reali che alcuni di noi si sono persuasi che nulla ci sia da fare, tanto il male è nel mondo e il mondo è del male, mentre alcuni altri si sono illusi sulle virtù rivoluzionarie di identità arcaiche, che ci sono parse lodevoli perchè antimoderniste e tutte si sono involte su sè stesse, fra degenerazione e paralisi.
Ora gli eventi ci presentano i conti e bisogna rispondere per quello che siamo. Non siamo tutti americani - io almeno non lo sono. Non apprezzo i "valori" liberisti che gli Stati uniti impongono, mi duole il lutto dei loro cittadini ma non mi piace che si credessero al di sopra delle conseguenze di quel che il loro paese fa. Mi si dirà antiamericana? Sì lo sono, e mi stupisco che esitino tanto ad esserlo molti amici che più di me in passato lo erano. Considero che gli Stati uniti stiano facendo ancora una politica imperialista che ferisce altre popolazioni e si rivolterà contro loro stessi: sono antimperialista, altra parola che mi sembra bollata di ostracismo.
La verità è che siamo deboli. Ma questo non ci assolve dal dire no, Bush è un pazzo pericoloso, non colpirà la Jihad ma molta gente senza colpa, e spingerà gli Stati uniti a vivere assediando il mondo e ad esserne assediati.
1) ho sentito dire che gli americani hanno registrato lo smantellamento di alcuni campi terroristici in afghanistan 1h30min dopo l'attentato a nyc.
mi chiedo (vista la condanna in contumacia data a bin laden x precedenti attentati) xche' non siano intervenuti subito, forse in preda alla rabbia , ma se l'informazione era certa sicuramente con minori o inesistenti rischi x i civili.
2) ho appena letto da un ministro USA che loro non escludono l'uso dell'atomica, mi chiedo se questo e ' nato questa mattina,e spero di si xche' sarebbe l'unica spiegazione x una stronzata del genere.
3) ogni tanto il signor arafat dichiara il cessate il fuoco e poi sento dire che i gruppi terroristici non sono sotto il suo controllo.......ma llora a chi cazzo ordina il cessate il fuoco ?
4) sento dire che i fondamentalisti islamici che approvano questi metodi sono una minoranza, per poi sentire anche che alcuni paesi non possono estirpare i campi terroristici nel proprio paese x paura delle reazioni del popolo.........ma non erano una minoranza?
quello che spero e' che l'attacco (che inevitabilmente ci sara'........ secondo me ci sono poche speranze che un gatto e un uccello si parlino capendo quello che si dicono ) venga realizzato dalla piu' ampia coalizione possibile non solo politica (quella sembra gia' esserci) ma militare, gli americani in questa occasione non possono parlare di attacco all'umanita' e poi risolvere solo loro il problema,desidero che tutti i paesi si prendano le loro responsabilita' di quello che accadra'.
sui 500000 bambini morti in iraq la colpa e' anche dell'italia non solo degli americani.
PER FINIRE CREDO CHE IL CASINO SI STIA INCASINANDO SEMPRE DI PIU'.
scusa fabrizio non ho capito se il topic contenga il tuo pensiero o quello di tale ROSSANA ROSSANDO........ cmq si dice all'inizio "su quel che puo succedere e sul che fare".............non ho capito cosa bisognerebbe fare.
A ME PIACEREBBE CHE OLTRE A FARE UN PO DI STORIA ,COSA CHE NON GUASTA, SI PROVASSE A SUGGERIRE DELLE SOLUZIONI.
senza voler essere il difensore d'ufficio degli Usa.
Peró non capisco che cosa vuoi dire ? Credo che si debbano fare delle oneste distinzioni tra : "ideale", "perfetto", "il meglio possibile" , "il meno peggio". Credo che nessuno mai dica gli USA sono la "democrazia perfetta". L'aggettivo "grande" viene riferito , in senso stretto alla dimensione del Paese, e in senso lato al fatto che sia una delle "migliori fino ad ora viste". Non credo che chi dice "grande" intenda mai dire "ideale" o perfetta".
In secondo luogo credo che sarebbe onesto anche non confondere il "sistema di governo" con la situazione socio-culturale di un paese.
In ogni caso poi bisogna sempre cercare di riferirsi ai valori di uno stato in termini relativi (spazio/tempo). Come al solito bisogna poi anche cercare di parlare in termini di "norma" statistica (senza poi citare il famoso paradosso del pollo). Se ci sono più persone che fuggono da certi paesi per andare negli usa, e pochi che fuggono dagli usa per andare in certi paesi, ne risulta che il fatto che stare negli usa sia meglio è un dato di fatto e non una idea distorta degli italiani di destra!
Ripeto peró il concetto fondamentale: democrazia , se guardiamo bene, non vuole in nessun modo dire "lo stato perfetto in cui non succede niente di male". DIciamo che almeno dei militari tornati ammalati dal golfo, dei pompieri senza cure mediche, della responsabilità di kissinger nell'assassinio di allende siamo riusciti a sapere qualcosa. Dei ragazzi di tien an men, dei pompieri intervenuti a chernobil, dele responsabilità della francia nel vietnam, del gas buttato dagli italiani in somalia......quanto ne sappiamo?
E poi, ci sentiamo colpiti per i pompieri di NY. E invece per il disastro fatto dagli americani e dagli inglesi in nigeria e in ...(non mi ricordo più il nome dello stato africano nel quale è da poco stato scacciato il presidente-dittatore cittadino USA)..
come al solito il mio intervento finisce per essere un po' schizofrenico. Dico delle cose e poi il contrario.....forse è proprio il mondo che è schizofrenico, peró!!
ciao
L'America è una dittatura controllata. Uccidono x potere e x difendere i propri interessi economici. Non hanno mai lavorato x la pace o x la libertà ma solo x il loro arricchimento e x avere il dominio mondiale. Tutto il resto sono illusioni x il popolo bue che crede alle favole che arrivano ogni giorno dai telegiornali e mezzi d'informazione controllati dal govero degli USA. Basta sapere che una multinazionale come McDonald's sfrutta paesi del Terzo Mondo in cui muoiono migliaia di persone x fame ogni giorno x la raccolta del frumento. E' una vergogna! Non so chi ha visto Report di 15 giorni fa circa in cui c'era un inquietante servizio sulla CIA e sui massacri in El Salvador e Cecenia. Giusto xchè siamo in tema vi informo che l'esercito americano sta mettendo a punto un nuovo micidiale virus
(Link: http://www.spiegel.de/wissenschaft/mens ... 57,00.html - purtroppo solo in tedesco!). Secondo me l'AIDS l'hanno inventato loro e gli è sfuggito di controllo. Ma qui ci addentriamo in un altro tema
azz oggi ho un p'ó di mal di testa sarà colpa dei soliti yankee imperialisti giudaico massonici
ma mi faccia il piacere!!!!
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
beh concordo sul fatto che l'america abbia finanziato guerre per puro scopo personale,creato malattie,imposto un modello culturale alle altre nazioni,ha seviziato paesi,fa le guerre dove non è richiesto,la sua idea è quella giusta ecc ecc è altre puttanate.da poco hanno fatto un sondaggio dove veniva chiesto quale erano le nazioni piu' pericolose per la pace.le prime due erano israele e america.
un eminente uomo ebreo che parla italiano ha detto"è inaccettabile che due paesi democratici siano considerati come nemici della pace"io aggiungo:che stia tutto nella definizione di democrazia?che sia la magagna?ipocriti..ah naturalmente:oggi è andato in onda su rai tre,strano,un servizio su hitler e su quello che fece agli ebrei.come a dire"no gli ebrei so buoni..ecco qua cuadate kattivi"
ma andate a cagare..
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Drogato_ di_porno ha scritto:demokratìa = governo del popolo.
-la democrazia funziona con schemi rigidi,se no degenera in anarchia-
jean marie le pen
La democrazia è il regime preferibile perchè la frammentazione del potere diventa una sorta di garanzia a fronte del potere assoluto di pochi o uno solo.
drogato_di_porno
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
il punto sta nelle definizione di democrazia.
non centra nulla il greco.la serbia non è democratica ma è appunto un demoanarchia,dove tutti fanno quel che vogliono in certi ambiti.
il regime preferibile è quello dove ci sono le leggi e le fai rispettare col fuoco e con il ferro se necessario.