un-mediocre-come-tanti ha scritto:e io che sono del sud e non l'ho votato ???.......me la piglio in culo 2 volte !!!!!!!!!sonny ha scritto:berlusconi ha preso sempre tanti voti al sud...
i dementi che lo hanno votato si meritano questo, una riduzione degli stipendi ed un aumento delle tasse, cosa che berlusconi farà nel giro dei prossimi mesi
è la giusta punizione che si merita il sud per averlo votato
chi sbaglia paga
[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Hai presente Mussolini o Saddam?alex1jd1 ha scritto:hanno già indetto il concorso pubblico per il ruolo di boia?Prof.Fontecedro ha scritto:Berlusconi sta per essere accompagnato lentamente alla ghigliottina da chi per 15anni (parlo di poteri occulti)l'ha messo a capo del governo itaGliano
Ci vuole ben poco a ballare sul cadavere di un uomo morto politicamente.....
passano i decenni ma le tecniche son sempre le stesse
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ha tanto successo perchè, fa discorsi elementari, da bambini dell'asilo, si "abbassa" al livello della gente ignorante e nullatenente, perchè è da lì che ricava tutto il suo profitto..e per incrementare questo profitto, sta facendo , di tutto per eliminare quel minimo di cultura, informazione, scolarizzazione e dignità , rimasta a questo paese...
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Berlusconi: «Vorrei passare alla storia per aver sconfitto la Mafia»
TUNISI - La politica di casa, dai festini a Villa Certosa fino alle riforme e all'inno di Mameli, ieri è restata a Roma, affidata alle pagine del settimanale di famiglia, Chi. In Tunisia, dove il premier è volato ieri per incontrare in forma strettamente privata il 'vecchio amico' Zine Al-Abidine Ben Ali, Silvio Berlusconi accenna solamente alle questioni casalinghe per sottolineare l'impegno del governo contro Cosa nostra.
Lotta dura alla mafia - Dopo il colloquio con il presidente tunisino e un tour tra antiquari e rigattieri, Berlusconi trova il modo di rivelare un suo sogno da premier: «Io vorrei passare alla storia come il presidente del Consiglio che ha sconfitto la mafia», ha annunciato il Cavaliere visitando il set tunisino che ha ospitato le riprese di 'Bagheria', ultimo film di Giuseppe Tornatore che aprirà il Festival di Venezia, co-prodotto da Medusa e da Tarak Ben Ammar che accompagnava il premier. «Il mio governo ha dichiarato lotta dura alla mafia», ha aggiunto Berlusconi ricordando che le carceri italiane «sono piene di mafiosi».
Dopo la visita, Berlusconi non ha rinunciato a un piccolo tour tra antiquari e artigiani tunisini del quartiere di Soukra: lì il Cavaliere ha visitato laboratori e botteghe, rimanendo particolarmente impressionato da una statua di bronzo raffigurante Giovanna D'Arco. Ha poi ricevuto da alcuni artigiani una statuetta creata su disegno di Salvador Dalì come riconoscimento in quanto «amico della Tunisia».
Nessma TV - Prima di rientrare in Italia, a Milano, il premier ha inoltre fatto visita alla sede della Nessma Tv, la prima televisione satellitare panaraba che si vede in tutta l'area del Maghreb, di proprietà dell'imprenditore-amico Ben Ammar. Ai lavoratori della tv Berlusconi, a quanto riferisce chi lo accompagnava, ha voluto augurare un in bocca al lupo «per un lavoro importante. E' bello vedere - avrebbe detto - una tv che trasmette in tutto il Maghreb e unisce popoli diversi. I vostri programmi entrano nelle case di quattro Paesi diversi e questo è un segnale di libertà ».
Berlusconi: «Vorrei passare alla storia per aver sconfitto la Mafia»
TUNISI - La politica di casa, dai festini a Villa Certosa fino alle riforme e all'inno di Mameli, ieri è restata a Roma, affidata alle pagine del settimanale di famiglia, Chi. In Tunisia, dove il premier è volato ieri per incontrare in forma strettamente privata il 'vecchio amico' Zine Al-Abidine Ben Ali, Silvio Berlusconi accenna solamente alle questioni casalinghe per sottolineare l'impegno del governo contro Cosa nostra.
Lotta dura alla mafia - Dopo il colloquio con il presidente tunisino e un tour tra antiquari e rigattieri, Berlusconi trova il modo di rivelare un suo sogno da premier: «Io vorrei passare alla storia come il presidente del Consiglio che ha sconfitto la mafia», ha annunciato il Cavaliere visitando il set tunisino che ha ospitato le riprese di 'Bagheria', ultimo film di Giuseppe Tornatore che aprirà il Festival di Venezia, co-prodotto da Medusa e da Tarak Ben Ammar che accompagnava il premier. «Il mio governo ha dichiarato lotta dura alla mafia», ha aggiunto Berlusconi ricordando che le carceri italiane «sono piene di mafiosi».
Dopo la visita, Berlusconi non ha rinunciato a un piccolo tour tra antiquari e artigiani tunisini del quartiere di Soukra: lì il Cavaliere ha visitato laboratori e botteghe, rimanendo particolarmente impressionato da una statua di bronzo raffigurante Giovanna D'Arco. Ha poi ricevuto da alcuni artigiani una statuetta creata su disegno di Salvador Dalì come riconoscimento in quanto «amico della Tunisia».
Nessma TV - Prima di rientrare in Italia, a Milano, il premier ha inoltre fatto visita alla sede della Nessma Tv, la prima televisione satellitare panaraba che si vede in tutta l'area del Maghreb, di proprietà dell'imprenditore-amico Ben Ammar. Ai lavoratori della tv Berlusconi, a quanto riferisce chi lo accompagnava, ha voluto augurare un in bocca al lupo «per un lavoro importante. E' bello vedere - avrebbe detto - una tv che trasmette in tutto il Maghreb e unisce popoli diversi. I vostri programmi entrano nelle case di quattro Paesi diversi e questo è un segnale di libertà ».
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Dark Side ha scritto:Diabuli virtus in lumbis est, Diabuli virtus in lumbis est...
Berlusconi: «Vorrei passare alla storia per aver sconfitto la Mafia»
TUNISI - La politica di casa, dai festini a Villa Certosa fino alle riforme e all'inno di Mameli, ieri è restata a Roma, affidata alle pagine del settimanale di famiglia, Chi. In Tunisia, dove il premier è volato ieri per incontrare in forma strettamente privata il 'vecchio amico' Zine Al-Abidine Ben Ali, Silvio Berlusconi accenna solamente alle questioni casalinghe per sottolineare l'impegno del governo contro Cosa nostra.
Lotta dura alla mafia - Dopo il colloquio con il presidente tunisino e un tour tra antiquari e rigattieri, Berlusconi trova il modo di rivelare un suo sogno da premier: «Io vorrei passare alla storia come il presidente del Consiglio che ha sconfitto la mafia», ha annunciato il Cavaliere visitando il set tunisino che ha ospitato le riprese di 'Bagheria', ultimo film di Giuseppe Tornatore che aprirà il Festival di Venezia, co-prodotto da Medusa e da Tarak Ben Ammar che accompagnava il premier. «Il mio governo ha dichiarato lotta dura alla mafia», ha aggiunto Berlusconi ricordando che le carceri italiane «sono piene di mafiosi».
Dopo la visita, Berlusconi non ha rinunciato a un piccolo tour tra antiquari e artigiani tunisini del quartiere di Soukra: lì il Cavaliere ha visitato laboratori e botteghe, rimanendo particolarmente impressionato da una statua di bronzo raffigurante Giovanna D'Arco. Ha poi ricevuto da alcuni artigiani una statuetta creata su disegno di Salvador Dalì come riconoscimento in quanto «amico della Tunisia».
Nessma TV - Prima di rientrare in Italia, a Milano, il premier ha inoltre fatto visita alla sede della Nessma Tv, la prima televisione satellitare panaraba che si vede in tutta l'area del Maghreb, di proprietà dell'imprenditore-amico Ben Ammar. Ai lavoratori della tv Berlusconi, a quanto riferisce chi lo accompagnava, ha voluto augurare un in bocca al lupo «per un lavoro importante. E' bello vedere - avrebbe detto - una tv che trasmette in tutto il Maghreb e unisce popoli diversi. I vostri programmi entrano nelle case di quattro Paesi diversi e questo è un segnale di libertà ».

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Da 'La Repubblica' di oggi...
ROMA - Il nome di Graziana Capone - nota alle cronache anche come "la Angelina Jolie di Bari" - è spuntato a luglio nell'inchiesta pugliese su Gianpaolo Tarantini, e sul suo ruolo di reclutatore di presenze femminili per le cene a Palazzo Grazioli o Villa Certosa. Lei aveva ammesso subito l'"amicizia" col premier, negando peró risvolti mercenari: "Non tutti sono in vendita", aveva scritto su Facebook. Ma adesso, intervistata da Novella 2000, Graziana si mostra molto più prodiga di particolari. Raccontando la sua infatuazione per il "presidente", che paragona addirittura a Cristo: come Gesù, spiega, "lui dice 'Lasciate che i fanciulli vengano a me'"...
Per il resto, nella lunga chiacchierata col giornale di gossip, la giovane donna rivendica - come aveva già fatto coi cronisti di Repubblica qualche settimana fa - il suo ruolo di favorita di Papi ("ma io non lo chiamo così", precisa): "Nel posto più vicino al cuore, alle sue cene, lui vuole me". Forse perchè, aggiunge "somiglio a Veronica Lario". Un paragone, questo, che sembra non imbarazzare affatto la volitiva ventiquattrenne. Protagonista, quanto emerso a margine dell'inchiesta barese, di un week end al centro Messeguè di Todi, chiuso ai clienti "normali", e interamente a disposizione sua, del premier e di altre due ragazze.
E varie settimane dopo queste rivelazioni la linea seguita da Graziana è la stessa: lei e Silvio sono legati da una bella, affettuosa amicizia. Che continua, e che continuerà : "Magari saró la nuova Veronica", azzarda. Poi spiega: "Quello col presidente è un rapporto assiduo, ci sentiamo moltissimo al telefono". Lei stessa lo definisce "un grande seduttore, eccome se lo è"; anche se, facendo un piccolo passo falso rispetto alla difesa a tutto campo del Cavaliere, ammette di non aver portato alle cene berlusconiane sua sorella più piccola "perchè tendo a preservare le persone che amo".
Ma non è solo un gran seduttore, Silvio, nelle parole della Capone. Visto che a un certo punto i suoi toni si fanno quasi mistici: interpellata sul perchè lui si circondi sempre di giovani, specie di sesso femminile, spiega che il suo è una sorta di evangelico "lasciate che i fanciulli vengano a me. Il presidente , come Gesù, dà ai giovani un'idea di concretezza, trasmette energia". Segue ulteriore citazione religiosa: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Forse è per quest'aura di santità , di autorevolezza, quasi di infallibilità che la ventiquattrenne confessa candidamente a Novella di aver chiesto a lui il "permesso" di dare l'intervista.
Non con tutti, peró, Graziana è così prodiga di belle parole. Ad esempio, passando a Patrizia D'Addario, sembra di precipitare dal paradiso berlusconiano al girone dei peggiori peccatori: "Lei è l'angelo caduto all'inferno, io sono Alice nel Paese delle meraviglie". Anche verso Tarantini non è tenera: "Non mi ha mai convinto". E infine una frecciatina a Manuela Arcuri: "Per la cena di Natale a Palazzo Grazioli Tarantini la chiamó: ma lei faceva la capricciosa, diceva 'non so'... Avrebbe voluto un invito diretto del presidente".
Quanto al futuro, la Capone dice che non le spiacerebbe una nomina a ministro. Ma puó anche darsi che finirà a fare l'attrice, il magistrato o l'avvocato: "Ma solo per sostituire Ghedini", puntualizza.
(20 agosto 2009)
ROMA - Il nome di Graziana Capone - nota alle cronache anche come "la Angelina Jolie di Bari" - è spuntato a luglio nell'inchiesta pugliese su Gianpaolo Tarantini, e sul suo ruolo di reclutatore di presenze femminili per le cene a Palazzo Grazioli o Villa Certosa. Lei aveva ammesso subito l'"amicizia" col premier, negando peró risvolti mercenari: "Non tutti sono in vendita", aveva scritto su Facebook. Ma adesso, intervistata da Novella 2000, Graziana si mostra molto più prodiga di particolari. Raccontando la sua infatuazione per il "presidente", che paragona addirittura a Cristo: come Gesù, spiega, "lui dice 'Lasciate che i fanciulli vengano a me'"...
Per il resto, nella lunga chiacchierata col giornale di gossip, la giovane donna rivendica - come aveva già fatto coi cronisti di Repubblica qualche settimana fa - il suo ruolo di favorita di Papi ("ma io non lo chiamo così", precisa): "Nel posto più vicino al cuore, alle sue cene, lui vuole me". Forse perchè, aggiunge "somiglio a Veronica Lario". Un paragone, questo, che sembra non imbarazzare affatto la volitiva ventiquattrenne. Protagonista, quanto emerso a margine dell'inchiesta barese, di un week end al centro Messeguè di Todi, chiuso ai clienti "normali", e interamente a disposizione sua, del premier e di altre due ragazze.
E varie settimane dopo queste rivelazioni la linea seguita da Graziana è la stessa: lei e Silvio sono legati da una bella, affettuosa amicizia. Che continua, e che continuerà : "Magari saró la nuova Veronica", azzarda. Poi spiega: "Quello col presidente è un rapporto assiduo, ci sentiamo moltissimo al telefono". Lei stessa lo definisce "un grande seduttore, eccome se lo è"; anche se, facendo un piccolo passo falso rispetto alla difesa a tutto campo del Cavaliere, ammette di non aver portato alle cene berlusconiane sua sorella più piccola "perchè tendo a preservare le persone che amo".
Ma non è solo un gran seduttore, Silvio, nelle parole della Capone. Visto che a un certo punto i suoi toni si fanno quasi mistici: interpellata sul perchè lui si circondi sempre di giovani, specie di sesso femminile, spiega che il suo è una sorta di evangelico "lasciate che i fanciulli vengano a me. Il presidente , come Gesù, dà ai giovani un'idea di concretezza, trasmette energia". Segue ulteriore citazione religiosa: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Forse è per quest'aura di santità , di autorevolezza, quasi di infallibilità che la ventiquattrenne confessa candidamente a Novella di aver chiesto a lui il "permesso" di dare l'intervista.
Non con tutti, peró, Graziana è così prodiga di belle parole. Ad esempio, passando a Patrizia D'Addario, sembra di precipitare dal paradiso berlusconiano al girone dei peggiori peccatori: "Lei è l'angelo caduto all'inferno, io sono Alice nel Paese delle meraviglie". Anche verso Tarantini non è tenera: "Non mi ha mai convinto". E infine una frecciatina a Manuela Arcuri: "Per la cena di Natale a Palazzo Grazioli Tarantini la chiamó: ma lei faceva la capricciosa, diceva 'non so'... Avrebbe voluto un invito diretto del presidente".
Quanto al futuro, la Capone dice che non le spiacerebbe una nomina a ministro. Ma puó anche darsi che finirà a fare l'attrice, il magistrato o l'avvocato: "Ma solo per sostituire Ghedini", puntualizza.
(20 agosto 2009)