
[O.T.] Generazione «nè-nè»: tuttologia sui giovani
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- pan
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Complimentoni al papero che non sfalla un topic.
Io che sono portato più alle speculazioni esistenziali che al calcolo nudo e crudo, scorrendo queste pagine sento di dover invertire rotta.
D'accordo con quanti ricordano che la crisi generazionale è passaggio obbligato, ma qui siamo di fronte a una situazione sconosciuta da almeno 60 anni. Per la prima volta dal dopoguerra abbiamo infilato una discesa.
Nato 10 dopo la fine della guerra, ricordo che la parola crisi è cresciuta e invecchiata con me, con la differenza che le crisi di allora erano congiunturali e il loro superamento ristabiliva un nuovo equilibrio verso l'alto. Adesso le crisi sono strutturali e avviene esattamente il contrario: presto o tardi vedremo quanto più in basso si collocherà il prossimo plateau dopo lo scivolone che stiamo vivendo.
Se confronto le possibilità dei trentenni attuali con le nostre a pari età , vedo l'abisso. E la ragione di ció si colloca innanzitutto nell'egoismo di classe (anagrafica) dei detentori del potere. A me, che invecchieró con loro, potrà anche andar bene, ma per i miei ragazzini saranno cazzi amarissimi e il maggiore già mostra i primi segni della sindrome. Ripenso alle cazziate che faceva mia madre al mio fratello maggiore che si laureó a 29 anni in legge solo per via di quelle, ma dopo sei mesi già insegnava in una scuola e dopo altri due era di ruolo con un potere d'acquisto doppio rispetto alle paghe attuali.
L'anno scorso ho conosciuto una collega di Roma della sorella della mia compagna che ha festeggiato l'immissione in ruolo alle Medie all'indomani del cinquantanovesimo compleanno.
Che cazziate gli faccio al primogenito? Il bastone, WARDOG, è sicuramente utile, ne fece un elogio già San Paolo, ma necessita, per avere efficacia, della complementare carotina, altrimenti aggiunge soltanto un'ulteriore frustrazione alle tante già in opera sulle vite dei nostri ragazzi.
Posso solo indicargli che lo studio e il lavoro forniscono gli strumenti -interni prima di tutto- per sostenere anche il peso delle difficoltà oggettive.
Il sapere ha potere sul dolore affermava il grande Eschilo. E qui mi fermo sennó finisco per tradire l'intento iniziale e vi faccio pure du' palle tanto...
Io che sono portato più alle speculazioni esistenziali che al calcolo nudo e crudo, scorrendo queste pagine sento di dover invertire rotta.
D'accordo con quanti ricordano che la crisi generazionale è passaggio obbligato, ma qui siamo di fronte a una situazione sconosciuta da almeno 60 anni. Per la prima volta dal dopoguerra abbiamo infilato una discesa.
Nato 10 dopo la fine della guerra, ricordo che la parola crisi è cresciuta e invecchiata con me, con la differenza che le crisi di allora erano congiunturali e il loro superamento ristabiliva un nuovo equilibrio verso l'alto. Adesso le crisi sono strutturali e avviene esattamente il contrario: presto o tardi vedremo quanto più in basso si collocherà il prossimo plateau dopo lo scivolone che stiamo vivendo.
Se confronto le possibilità dei trentenni attuali con le nostre a pari età , vedo l'abisso. E la ragione di ció si colloca innanzitutto nell'egoismo di classe (anagrafica) dei detentori del potere. A me, che invecchieró con loro, potrà anche andar bene, ma per i miei ragazzini saranno cazzi amarissimi e il maggiore già mostra i primi segni della sindrome. Ripenso alle cazziate che faceva mia madre al mio fratello maggiore che si laureó a 29 anni in legge solo per via di quelle, ma dopo sei mesi già insegnava in una scuola e dopo altri due era di ruolo con un potere d'acquisto doppio rispetto alle paghe attuali.
L'anno scorso ho conosciuto una collega di Roma della sorella della mia compagna che ha festeggiato l'immissione in ruolo alle Medie all'indomani del cinquantanovesimo compleanno.
Che cazziate gli faccio al primogenito? Il bastone, WARDOG, è sicuramente utile, ne fece un elogio già San Paolo, ma necessita, per avere efficacia, della complementare carotina, altrimenti aggiunge soltanto un'ulteriore frustrazione alle tante già in opera sulle vite dei nostri ragazzi.
Posso solo indicargli che lo studio e il lavoro forniscono gli strumenti -interni prima di tutto- per sostenere anche il peso delle difficoltà oggettive.
Il sapere ha potere sul dolore affermava il grande Eschilo. E qui mi fermo sennó finisco per tradire l'intento iniziale e vi faccio pure du' palle tanto...
Ultima modifica di pan il 18/07/2009, 16:59, modificato 2 volte in totale.
- CanellaBruneri
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Primo passo fondamentale: cerca di nascondere ai ragazzi il tuo mestiere, chissà mai che vengano attratti dall' oscena professione.pan ha scritto:Complimentoni al papero che non sfalla un topic.
Io che sono portato più alle speculazioni esistenziali che al calcolo nudo e crudo, scorrendo queste pagine sento di dover invertire rotta.
D'accordo con quanti ricordano che la crisi generazionale è passaggio obbligato, ma qui siamo di fronte a una situazione sconosciuta da almeno 60 anni. Per la prima volta dal dopoguerra abbiamo infilato una discesa.
Nato 10 dopo la fine della guerra, ricordo che la parola crisi è cresciuta e invecchiata con me, con la differenza che le crisi di allora erano congiunturali e il loro superamento ristabiliva un nuovo equilibrio verso l'alto. Adesso le crisi sono strutturali e avviene esattamente il contrario: presto o tardi vedremo quanto più in basso si collocherà il prossimo plateau dopo lo scivolone che stiamo vivendo.
Se confronto le possibilità dei trentenni attuali con le nostre a pari età , vedo l'abisso. E la ragione di ció si colloca innanzitutto nell'egoismo di classe (anagrafica) dei detentori del potere. A me, che invecchieró con loro, potrà anche andar bene, ma per i miei ragazzini saranno cazzi amarissimi e il maggiore già mostra i primi segni della sindrome. Ripenso alle cazziate che faceva mia madre al mio fratello maggiore che si laureó a 29 anni in legge solo per via di quelle, ma dopo sei mesi già insegnava in una scuola e 2 anni dopo era di ruolo con un potere d'acquisto doppio rispetto a quelli attuali.
L'anno scorso ho conosciuto una collega di Roma della sorella della mia compagna che ha festeggiato l'immissione in ruolo alle Medie all'indomani del cinquantanovesimo compleanno.
Che cazziate gli faccio al primogenito? Il bastone, WARDOG, è sicuramente utile, ma necessita, per avere efficacia, della complementare carotina, altrimenti aggiunge soltanto un'ulteriore frustrazione alle tante già in opera sulle vite dei nostri ragazzi.
Posso solo indicargli che lo studio e il lavoro forniscono gli strumenti interni -prima di tutto- per sostenere anche il peso delle difficoltà .
"Il sapere ha potere sul dolore" affermava il grande Eschilo. E qui mi fermo sennó finisco per tradire l'intento iniziale e vi faccio pure du' palle tanto...
Dì loro, chessó, che fai l'allenatore di tronisti, o il regista del GF
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
- pan
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CanellaBruneri ha scritto:
Primo passo fondamentale: cerca di nascondere ai ragazzi il tuo mestiere, chissà mai che vengano attratti dall' oscena professione.
Dì loro, chessó, che fai l'allenatore di tronisti, o il regista del GF
Ah, il secondo, furbissimo, ha già capito che sono queste le cose importanti: ha tifato e stravotato Emanuele di Savoia a Ballando sotto le stelle e a me che opponevo un secco diniego alla sua campagna per il principe, adducendo di essere repubblicano, disse: - Dici 'ssà cazzata del repubblicano perchè a te la Titova manco ti rivolgerebbe lo sguardo. Invidioso!-
Per lui sono tranquillo.

Ultima modifica di pan il 18/07/2009, 17:02, modificato 2 volte in totale.
- Drogato_ di_porno
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la colpa è delle donne. ma non di tutte le donne, solo delle donne FIGHE. non mi si accusi di misoginia, non discrimino il genere, bensì un ristretta cerchia all'interno del genere. per colpa loro i maschi hanno sviluppato l'aggressività e la competitività , realizzando le più turpi nefandezze per goderle nei loro letti. l'arricchimento e il potere ad ogni costo per farsi un giorno imboccare di acini d'uva da pulcherrime ninfette in bikini sorseggiando martini. andrebbero dunque sterminate tutte le donne di bell'aspetto e lasciati in vita i cessoni oggettivamente vomitevoli, che non ti scoperesti neppure sotto tortura. e i maschi cesserebbero di sopraffarsi. il sesso deve diventare una fastidiosa necessità da espletarsi il più velocemente possibile per dedicarsi ad altro.
per corroborare questa mia geniale tesi, chiameró a suffragio il peso di un' auctoritas: Esiodo. per spiegare il motivo della durezza della vita umana ci narra due miti:
Zeus indusse gli dei a far pervenire all'uomo il dono di una femmina di GRANDE BELLEZZA e malvagità , da cui discese la stirpe delle donne. Nella Teogonia la donna è in grado di spiegare da sola il destino di miseria dell'uomo, ma nella versione delle Opere e i giorni [ove è chiamata Pandora, che significa tutti i doni] ella apre una giara da cui fuoriescono pene e mali e solo la speranza rimane sotto al coperchio. Il significato generale è chiaro: attribuisce l'origine del male nel mondo alla donna...
Esiodo considera le donne una dannazione mandata all'uomo da Zeus, affanno grande per i mortali, che vive a fianco dell'uomo, disposta a condividerne non la miseria paurosa ma solo la prosperità : utili come i fuchi di uno sciame.
il silvio l'ha capito e caso unico nel mondo Occidentale ha dispiegato un tonnellaggio di figa nei media senza eguali nella storia umana. puó permetterselo stante la sua condizione di autocrate capo dell' Italia e capo dei media (non deve renderne conto a nessuno).
le armi del silvio sono più efficaci di quelle di Hitler. il papero è condannato a spegnersi miseramente su un divano agitando furiosamente la mano sul membro nell'ultimo, letale, orgasmo onanistico.
per corroborare questa mia geniale tesi, chiameró a suffragio il peso di un' auctoritas: Esiodo. per spiegare il motivo della durezza della vita umana ci narra due miti:
Zeus indusse gli dei a far pervenire all'uomo il dono di una femmina di GRANDE BELLEZZA e malvagità , da cui discese la stirpe delle donne. Nella Teogonia la donna è in grado di spiegare da sola il destino di miseria dell'uomo, ma nella versione delle Opere e i giorni [ove è chiamata Pandora, che significa tutti i doni] ella apre una giara da cui fuoriescono pene e mali e solo la speranza rimane sotto al coperchio. Il significato generale è chiaro: attribuisce l'origine del male nel mondo alla donna...
Esiodo considera le donne una dannazione mandata all'uomo da Zeus, affanno grande per i mortali, che vive a fianco dell'uomo, disposta a condividerne non la miseria paurosa ma solo la prosperità : utili come i fuchi di uno sciame.
il silvio l'ha capito e caso unico nel mondo Occidentale ha dispiegato un tonnellaggio di figa nei media senza eguali nella storia umana. puó permetterselo stante la sua condizione di autocrate capo dell' Italia e capo dei media (non deve renderne conto a nessuno).
le armi del silvio sono più efficaci di quelle di Hitler. il papero è condannato a spegnersi miseramente su un divano agitando furiosamente la mano sul membro nell'ultimo, letale, orgasmo onanistico.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
- Parakarro
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Trovo grossi punti d'incontro con il Pan pensiero... riguardo all'insegnamento ti dico peró che mia madre era insegnante (ora in pensione) e si spostó da Ancona a Bg per insegnare e trovó subito lavoro e divenne di ruolo a 25 VENTICINQUE anni.... una sua collega universitaria non volle spostarsi dal capoluogo marchigiano e divenne di ruolo a circa 50anni... due mie compagne di liceo fanno le insegnanti in scuole private da quando hanno finito l'università e il silsit... ok, probabile che siano casi particolari ma a volte le occasioni ci sono...basta coglierle...pan ha scritto: L'anno scorso ho conosciuto una collega di Roma della sorella della mia compagna che ha festeggiato l'immissione in ruolo alle Medie all'indomani del cinquantanovesimo compleanno. .
- lone wolf
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Ecco un ggiovane che sembra sfuggire al clichè dell' italiano bamboccione:
TURNBERRY (Scozia), 17 luglio 2009 - Due italiani passano il taglio al British Open. Francesco Molinari e Matteo Manassero saranno protagonisti sull'Ailsa Course di Turnberry fino a domenica, proprio mentre Tiger Woods prepara le valigie. Il fuoriclasse americano non ha infatti superato il taglio, e non gli accadeva dal 2006. In un secondo giorno segnato dal vento e, nel pomeriggio, anche dalla pioggia, i tanti italiani arrivati in Scozia possono festeggiare un risultato che mancava dal 1977, quando sullo stesso percorso andarono avanti Baldovino Dassu, poi 36°, e Silvano Locatelli, che finì 62°.
spettacolo Matteo " Grazie a un punteggio identico, 71 colpi nel primo giro e 70 nel secondo, i due azzurri si piazzano al 29° posto. Stupisce ancora Manassero, il 16enne veronese qualificatosi dopo aver vinto il British Amateur. Gioca nel pomeriggio, assaggia il vento scozzese, la pioggia e il grande pubblico, ma non si scompone. Anzi, a fianco di Tom Watson e Sergio Garcia, dà spettacolo: annulla i due bogey, alla 2 e alla 8, con i birdie alla 9 e alla 12; ricade alla 14, ma alla 16 - la buca più difficile del primo giro, un par 4 che ha registrato un punteggio medio di 4,3 colpi - dà spettacolo mettendo in buca un putt da 12 metri, dopo che Watson aveva fatto anche lui birdie da posizione identica. All'ultima buca l'ovazione delle tribune è anche per l'azzurro, e questa volta Matteo non tradisce l'emozione, infilando il putt che gli permette di chiudere con 70 colpi.
Paura dell'acqua " A Francesco Molinari invece la 16 non va proprio giù: doppio bogey nel primo giro, doppio bogey nel secondo. Ieri aveva spedito il secondo tiro nel ruscello che precede il bunker, oggi i due colpi li ha persi nella maniera opposta: per paura di finire in acqua ha spinto troppo il secondo colpo ed è finito nell'erba alta oltre il green, sotto la tribuna, sbagliando poi l'uscita e complicandosi la vita nei putt. A differenza di ieri peró Molinari non ha subito il contraccolpo psicologico, anzi: alla 17 ha trovato un birdie che gli ha permesso di rispettare il par di giornata, 70 colpi (totale 141, +1 sul par, per un 37° posto parziale), al termine di un giro giocato bene. Francesco ha trovato quasi sempre il green, limitando quindi al massimo il rischio di bogey. A mancare è stata un po' di fortuna nei putt. Alla 10 una perla, con il secondo colpo da più di 150 metri che danza sull'orlo della buca fermandosi 50 centimetri più avanti, per un comodo birdie replicato alla 11, questa volta grazie a un putt da 10 metri. Il secondo giro mantiene in testa uno splendido Tom Watson, che mantiene il -5 di giovedì; lo statunitense è raggiunto dal connazionale di origine italiana Steve Marino (67 68 ) .
TURNBERRY (Scozia), 17 luglio 2009 - Due italiani passano il taglio al British Open. Francesco Molinari e Matteo Manassero saranno protagonisti sull'Ailsa Course di Turnberry fino a domenica, proprio mentre Tiger Woods prepara le valigie. Il fuoriclasse americano non ha infatti superato il taglio, e non gli accadeva dal 2006. In un secondo giorno segnato dal vento e, nel pomeriggio, anche dalla pioggia, i tanti italiani arrivati in Scozia possono festeggiare un risultato che mancava dal 1977, quando sullo stesso percorso andarono avanti Baldovino Dassu, poi 36°, e Silvano Locatelli, che finì 62°.
spettacolo Matteo " Grazie a un punteggio identico, 71 colpi nel primo giro e 70 nel secondo, i due azzurri si piazzano al 29° posto. Stupisce ancora Manassero, il 16enne veronese qualificatosi dopo aver vinto il British Amateur. Gioca nel pomeriggio, assaggia il vento scozzese, la pioggia e il grande pubblico, ma non si scompone. Anzi, a fianco di Tom Watson e Sergio Garcia, dà spettacolo: annulla i due bogey, alla 2 e alla 8, con i birdie alla 9 e alla 12; ricade alla 14, ma alla 16 - la buca più difficile del primo giro, un par 4 che ha registrato un punteggio medio di 4,3 colpi - dà spettacolo mettendo in buca un putt da 12 metri, dopo che Watson aveva fatto anche lui birdie da posizione identica. All'ultima buca l'ovazione delle tribune è anche per l'azzurro, e questa volta Matteo non tradisce l'emozione, infilando il putt che gli permette di chiudere con 70 colpi.
Paura dell'acqua " A Francesco Molinari invece la 16 non va proprio giù: doppio bogey nel primo giro, doppio bogey nel secondo. Ieri aveva spedito il secondo tiro nel ruscello che precede il bunker, oggi i due colpi li ha persi nella maniera opposta: per paura di finire in acqua ha spinto troppo il secondo colpo ed è finito nell'erba alta oltre il green, sotto la tribuna, sbagliando poi l'uscita e complicandosi la vita nei putt. A differenza di ieri peró Molinari non ha subito il contraccolpo psicologico, anzi: alla 17 ha trovato un birdie che gli ha permesso di rispettare il par di giornata, 70 colpi (totale 141, +1 sul par, per un 37° posto parziale), al termine di un giro giocato bene. Francesco ha trovato quasi sempre il green, limitando quindi al massimo il rischio di bogey. A mancare è stata un po' di fortuna nei putt. Alla 10 una perla, con il secondo colpo da più di 150 metri che danza sull'orlo della buca fermandosi 50 centimetri più avanti, per un comodo birdie replicato alla 11, questa volta grazie a un putt da 10 metri. Il secondo giro mantiene in testa uno splendido Tom Watson, che mantiene il -5 di giovedì; lo statunitense è raggiunto dal connazionale di origine italiana Steve Marino (67 68 ) .
"Dentro un grande uomo c'è sempre un bambino che vuole giocare"
"Non darmi del Voi prima di tutto. Quando parli con un interlocutore rivolgiti a lui e non generalizzare" (Il Fede)
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il discorso è giusto bisogna anche essere disponibili a muoversi se necessarioParakarro ha scritto:Trovo grossi punti d'incontro con il Pan pensiero... riguardo all'insegnamento ti dico peró che mia madre era insegnante (ora in pensione) e si spostó da Ancona a Bg per insegnare e trovó subito lavoro e divenne di ruolo a 25 VENTICINQUE anni.... una sua collega universitaria non volle spostarsi dal capoluogo marchigiano e divenne di ruolo a circa 50anni... due mie compagne di liceo fanno le insegnanti in scuole private da quando hanno finito l'università e il silsit... ok, probabile che siano casi particolari ma a volte le occasioni ci sono...basta coglierle...pan ha scritto: L'anno scorso ho conosciuto una collega di Roma della sorella della mia compagna che ha festeggiato l'immissione in ruolo alle Medie all'indomani del cinquantanovesimo compleanno. .
- GaiusBaltar
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Purtroppo drugat conosco persone che sono in grado di scoparsi qualsiasi cosa purchè classificata come "donna" all'anagrafe.Drogato_ di_porno ha scritto:...andrebbero dunque sterminate tutte le donne di bell'aspetto e lasciati in vita i cessoni oggettivamente vomitevoli, che non ti scoperesti neppure sotto tortura.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE
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- pan
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Giustissimo: infatti la sorella della mia compagna che subito dopo la laurea a pieni voti a 23 anni emigró in Sardegna, il ruolo l'ottenne a soli 43, dopo 20 anni di transumanze tra Barbagia e Gennargentu.super_super ha scritto:il discorso è giusto bisogna anche essere disponibili a muoversi se necessarioParakarro ha scritto:Trovo grossi punti d'incontro con il Pan pensiero... riguardo all'insegnamento ti dico peró che mia madre era insegnante (ora in pensione) e si spostó da Ancona a Bg per insegnare e trovó subito lavoro e divenne di ruolo a 25 VENTICINQUE anni.... una sua collega universitaria non volle spostarsi dal capoluogo marchigiano e divenne di ruolo a circa 50anni... due mie compagne di liceo fanno le insegnanti in scuole private da quando hanno finito l'università e il silsit... ok, probabile che siano casi particolari ma a volte le occasioni ci sono...basta coglierle...pan ha scritto: L'anno scorso ho conosciuto una collega di Roma della sorella della mia compagna che ha festeggiato l'immissione in ruolo alle Medie all'indomani del cinquantanovesimo compleanno. .
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peró dai...se vai in sardegna a cercar lavoro un po te la cerchipan ha scritto:Giustissimo: infatti la sorella della mia compagna che subito dopo la laurea a pieni voti a 23 anni emigró in Sardegna, il ruolo l'ottenne a soli 43, dopo 20 anni di transumanze tra Barbagia e Gennargentu.super_super ha scritto:il discorso è giusto bisogna anche essere disponibili a muoversi se necessarioParakarro ha scritto:Trovo grossi punti d'incontro con il Pan pensiero... riguardo all'insegnamento ti dico peró che mia madre era insegnante (ora in pensione) e si spostó da Ancona a Bg per insegnare e trovó subito lavoro e divenne di ruolo a 25 VENTICINQUE anni.... una sua collega universitaria non volle spostarsi dal capoluogo marchigiano e divenne di ruolo a circa 50anni... due mie compagne di liceo fanno le insegnanti in scuole private da quando hanno finito l'università e il silsit... ok, probabile che siano casi particolari ma a volte le occasioni ci sono...basta coglierle...pan ha scritto: L'anno scorso ho conosciuto una collega di Roma della sorella della mia compagna che ha festeggiato l'immissione in ruolo alle Medie all'indomani del cinquantanovesimo compleanno. .

- Paperinik
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Guarda che un tale futuro aspetta anche te, vecchia puzzetta. Vuoi che non sappia come passi il tempo, stravaccato sul divano tipo jabba the hut con il telecomando in una mano e il pisellino nell'altra e giù di seghe su vallette, letterine, paperine e vaccame vario che il silvio ci propina per farci sentire inferiori e indegni di simili tope costringendolo a votarlo per un pezzettino dell'harem, anche elemosinando un pelo pubico di noemi...Drogato_ di_porno ha scritto:lle armi del silvio sono più efficaci di quelle di Hitler. il papero è condannato a spegnersi miseramente su un divano agitando furiosamente la mano sul membro nell'ultimo, letale, orgasmo onanistico.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
Personalmente avrei replicato:pan ha scritto: (...) disse: - Dici 'ssà cazzata del repubblicano perchè a te la Titova manco ti rivolgerebbe lo sguardo. Invidioso!-
Caro figlio, ove non puó la natura, ci arriva comodamente la carta di credito...!!!



"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
1-non abbiamo dati a sufficenza per sostenere la tesi che l'attuale sia una crisi strutturale o congiunturale. Un dato certo è che la sommatoria del PIL di tutte le economie mondiali è sempre positiva.pan ha scritto: 1- con la differenza che le crisi di allora erano congiunturali e il loro superamento ristabiliva un nuovo equilibrio verso l'alto. Adesso le crisi sono strutturali e avviene esattamente il contrario: presto o tardi vedremo quanto più in basso si collocherà il prossimo plateau dopo lo scivolone che stiamo vivendo.
2- Se confronto le possibilità dei trentenni attuali con le nostre a pari età , vedo l'abisso (...)
ma dopo sei mesi già insegnava in una scuola e dopo altri due era di ruolo con un potere d'acquisto doppio rispetto alle paghe attuali.
3- Posso solo indicargli che lo studio e il lavoro forniscono gli strumenti -interni prima di tutto- per sostenere anche il peso delle difficoltà oggettive.
Unico caso nella storia del capitalsmo con PIL a segno negativo negli anni dal 1929 al 1933. Poi è sempre cresciuto.
Neppure la grande crisi petrolifera (1973-1979) ha avuto il segno -.
Sono convinto che adesso viviamo una normale crisi di ristrutturazione industriale/finanziaria.

2-la 'precarietà ' nel pubblico impiego (e nella fattispecie nell'insegnamento) è una caratteristica fortemente italiana, dovuta all'eccesso di offerta di personale insegnante, specie in materie umanistiche, e localizzato principalmente al Sud.
L'industria sconta invece una forte carenza di personale qualificato, e offre, crisi economiche permettendo, stabilità di impiego.
Gli stipendi bassi è un altro fenomeno tipicamente italico con cause molteplici: mi limito a citare l'eccessiva spesa pubblica e le carenze sindacali.

3-concordo.
Peró ritengo altresì fondamentale che passi la convinzione che lo studio non è un passaporto immediato e automatico per carriere lavorative brillanti, veloci e redditizie.

"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."