[quote:0c98c166d1][b:0c98c166d1]LA GRIMALDI: "TRENTALANCE? PROBLEMI DI PERFORMANCE"[/b:0c98c166d1]
"Parecchi attori e attrici hard, contattati prima di lui, non avevano accettato. Ti pagano poco, lavori solo qualche mese, e poi? Resti quello che è uscito dal reality e ti tocca tornare, a testa bassa, a fare il lavoro di prima. I più maligni sostengono che Franco Trentalance l'ha fatto perché ha problemi di performance". Spiega così la partecipazione al reality "La Talpa" del pornodivo Trentalance (che poi ha vinto) la collega Elena Grimaldi. Lei può parlare perché è una "pentita" del mestiere di porno attrice: "Quando ho iniziato - ha dichiarato a "Vanity Fair" - mi sono detta: "Provo". Se non provi, come fai a sapere se ti piace o no? Ho capito che non faceva per me. Essere un'attrice hard è più complicato di quanto si pensi. Devi essere mentalmente libera, nel momento in cui ti innamori, è difficile resistere" e infatti si puntualmente innamorata: "Mi sentivo in colpa. Sapevo che, mentre io stavo a Budapest sul set, lui a Firenze stava male. E avevo paura. Mi dicevo: "Quando torno, non lo trovo più". E' quello che pensano tutte".
TROPPI "AMATORIALI" - La causa della rinuncia potrebbe però essere anche di tipo economico: "Oggi, è tutto diverso: sono rimaste solo due case di produzione, il mercato è piccolo, si satura velocemente. Parlo di pellicole girate da professionisti. La maggior parte dei film che si vedono oggi sono "amatoriali". Costano molto meno e piacciono di più, perché è più facile immedesimarsi guardando uno non particolarmente bello che sta con una non particolarmente bella in un letto qualsiasi". I bassi guadagni non lasciano scelta, l'unica possibilità sono gli spettacoli dal vivo: "Prendi millecinquecento euro a scena. In un anno ne giri una decina. Ho girato scene con attori di cui non sapevo neppure il nome. Pensano che si provi piacere. Beh, non è vero. Non c'è nessun coinvolgimento. Però il porno ti aiuta a fare altro: spettacoli dal vivo. E, siccome chi fa hard diventa automaticamente "personaggio", magari ti propongono qualche apparizione in Tv. lo sono stata ad "Artù", "Scalo 76" e "Scorie"...".
GIOVANI E FELICI - Anche l'età gioca la sua parte: "Il problema è che molte fanno film e spettacoli a 50 anni perché si sentono ancora ventenni. è il lavoro che ti ci porta: vedi che gli uomini ti desiderano, ti fanno i complimenti, e tu pensi: "Ecco, sono ancora bella". Per me il limite massimo è 30 anni. Anche perché, dopo, trovare un altro lavoro diventa quasi impossibile. Di quelle che restano nel giro dopo i 30, pochissime sono felici. La maggior parte non ha un compagno fisso. E per chi ce l'ha, il dubbio è sempre lo stesso: "Sta con me perché mi ama o perché guadagno bene, lo mantengo e sono carina?". Dopo tanta diffidenza data dal tipo di mestiere che aveva scelto ("sul muro di casa ogni tanto qualcuno scriveva insulti nei miei confronti. Toccava a mio fratello cancellarli. E per un anno Raffaele (il compagno) e io non siamo praticamente usciti di casa. Gli amici gli dicevano: Che cosa stai a fare con una mign ... del genere?' Col tempo si sono abituati". Sogna un negozio e le nozze: "Mi piacerebbe aprire un negozio di animali. Non ho bisogno di tanti soldi per vivere. Esco poco, spendo poco. Con quello che ho messo da parte in questi anni mi sono comprata una casa".
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