Attacco a NY
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Come dicevo in apertura del mio piccolo intervento, forse questa non è la sede adatta per parlare di codesti argomenti. Mi dispiace, sul serio, ma inevitabilmene - così come piace esprimersi a Fabbrì - la madre dei cretini è sempre gravida. In ogni caso rispetto il parere di tutti, anche di coloro i quali, in tutta evidenza, utilizzano questo mezzo come mero passatempo, scrivendo a casaccio con la unica chiara intenzione di provocare reazioni più o meno "violente" e celandosi, oltretutto, vigliaccamente dietro tristissimi pseudonimi. Mi dispiace, ripeto, perchè quello che ho scritto era profondamente sentito e "serio". Pazienza..... Per piacere, astenetevi dal commentare inopportunamente queste mie parole cercando una guerra (almeno verbale) stupida ed inutile come lo siete voi. La guerra, quella vera, è in atto ed è più che sufficente. Thank you.
non so chi sei, ma non e' importante, pero' ti suggerirei di evitare di dire che rispetti i pareri di tutti e poi sottolineare che la mamma dei cretini e' sempre incinta........mi sembrano 2 frasi che vanno a sbattersi contro.
x zanoni , non e' il caso di svelare al forum chi si nasconderebbe sotto il nick di sarah, e perche' la ritieni (diciamo cosi?) pericolosa ?
sempre x zanoni una cortesia solo sarah ha scritto sul topic (attacco a n.y.) sotto stupefacenti ?
forese e' un mio problema ma solitamente ascolto le persone che mi stanno parlando, per poi rimanere delle mie idee.......ma evito di dire frasi tipo:
-accendi il cervello prima di parlare
-se non capisci un cazzo di una cosa non parlarne
E VIA DICENDO....forse non te ne sei accorto , ma era il caso di stigmatizzare certi interventi.........anche perche' sotto quei nick dubito che si celi la verita' in persona.
cmq ti ripeto x la seconda volta fossi in te proibirei discorsi che coinvolgano idee politiche.......perche' e ' evidente che non c'e' rispetto x le altrui posizioni.......chiaramente e' un parere non un ordine.
x zanoni , non e' il caso di svelare al forum chi si nasconderebbe sotto il nick di sarah, e perche' la ritieni (diciamo cosi?) pericolosa ?
sempre x zanoni una cortesia solo sarah ha scritto sul topic (attacco a n.y.) sotto stupefacenti ?
forese e' un mio problema ma solitamente ascolto le persone che mi stanno parlando, per poi rimanere delle mie idee.......ma evito di dire frasi tipo:
-accendi il cervello prima di parlare
-se non capisci un cazzo di una cosa non parlarne
E VIA DICENDO....forse non te ne sei accorto , ma era il caso di stigmatizzare certi interventi.........anche perche' sotto quei nick dubito che si celi la verita' in persona.
cmq ti ripeto x la seconda volta fossi in te proibirei discorsi che coinvolgano idee politiche.......perche' e ' evidente che non c'e' rispetto x le altrui posizioni.......chiaramente e' un parere non un ordine.
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ohhhhhh avete rotto tutti le palle....cazzo.qualcuno di voi ha preso troppo sul serio questo forum,oramai le regole x restare dentro le sapete,o vi adeguate oppure siete pregati di andare a fanculo.Il forum lo ha creato Fabrizio e il suo staff e le regole le fa lui le stabilisce lui e caccia chi gli pare.non sto leccando il culo x il semplice fatto che non ho niente da guadagnarci....come stracazzaccio vi salta in mente di giudicare cio' che fa o che dice e la maniera in cui lo dice un autore di un forum come questo?come vi permettete di alzare la voce di fare i sapientoni dpo che entrate con altri nick?siete vigliacchi fino in fondo siete delle merde di ragazzi....io non sono MAI entrato con altri nick e fabrizio ne e' testimone...io con il mondo del porno non c'entro un cazzo e manco ho il desiderio di entrarci...vedo film porno xche' manco io so xche'.....non pretendo di imparare niente a nessuno ma cerco di imparare(questo si) qualcosa da qualcuno che ne sa piu' di me...se avete qualcosa da ridire a qualcuno sapete che l'appuntamento e' a milano x la fiera....se avete il coraggio andateci e parlate con chi avete problemi....io ci saro'se mi capita faccio conoscenza con tutti e se serve mi incazzero' pure xche' ho la coscienza pulita.....voi non credo che ce l'avete.MENCHI HEROS Monte San Pietrangeli (AP)cosi' sapete pure chi sono....fottetevi.
metto questo post tratto da un inserto della nazione (si chiama:"a occhi aperti") di mercoledi scorso:saro' lungo ma ne vale la pena(secondo me)
Certo non è la vita grigia, simile a quella di chissà quanti altre milioni di persone, quella di Osama Bin Laden. Lontano, lontanissimo da ogni canone occidentale. A cominciare dalla sua famiglia di origine. Bin Laden per la Cia, per il controspionaggio americano, vale una taglia da cinque milioni di dollari. Ma per il padre, all'inizio non era nè più nè meno che uno dei suoi 52 figli. Originario dello Yemen, vive la guerra al grande satana come una vocazione adulta. Prima Bin Laden è impegnato a creare una fortuna che si basa sugli appalti della casa reale saudita. Poi la folgorazione: proprio gli Stati uniti, impegnati nella ricerca di materiale umano, oltre che bellico, per permettere agli afghani di resistere all'invasione di Kabul decisa da Breznev nel 1980, gli insegnano l'arte della guerra. Anzi, della guerriglia. Bin Laden si trasferisce in Afghanistan. Contribuisce alla sconfitta dei carri armati di Mosca per poi vivere una sorta di sindrome del Conte Ugolino alla rovescia. Dove non è più il padre a mangiare i figli, ma il figlio, il discepolo, che si rovescia contro l'insegnante. E scomparsi i sovietici, il grande nemico diventa una bandiera bianca rossa e blu che giustamente devono essere condannati per i svariati reati commessi ai danni della morale ,di molti paesi. E fatto di Stelle e di Strisce il nemico. Il nemico è in tutto il mondo e in tutto il mondo sarà combattuto.
Cosa alla base della filosofia di Bin Laden? Si puó usare una formula semplicistica, ma anche la sola che forse è efficace per descrivere il fenomeno: intelligenza. Insomma, la costruzione della casa di Dio, della casa degli uomini sulla base delle sole regole religiose. O meglio, delle regole religiose applicate sulla base del principio dell'intransigenza. Dovendo cercare di riassumere, potremmo dire che Bin Laden sostiene una sorta di Jihad (guerra santa) universale contro gli americani e i loro sostenitori presenti all'interno dello stesso stesso mondo musulmano.
La rete terroristica di Bin Laden è diffusissima. Le principali ramificazioni sono presenti nel mondo arabo. O comunque mei punti più caldi dello scacchiere internazionale: soprattutto Corno d'Africa, Medio oriente e Golfo persico.
Sulla sua figura da anni si concentrano le nebbie e i dubbi. Più di una volta è stato dato per morto o comunque vittima di attentati. Ma il suo pericolo maggiore sembra arrivare proprio da se stesso, dal suo fisico. Secondo fonti americane, Osama Bin Laden dovrebbe soffrire di scompensi renali. Un fatto che rischia di creare una situazione paradossalmente ancora più difficile. Gli statunitensi temono infatti che la sua possibile eredità possa creare lotte interne alla fazione che lo sostiene. E comunque provocare una escalation ancora più incontrollata e incontrollabile della violenza e del terrorismo.
A lui gli Usa attribuiscono la responsabilità degli attentati dell'agosto
'98 alle ambasciate americane di Kenya e Tanzania (247 morti, migliaia di feriti).
Per qualcuno, un benefattore
L'attività del gruppo di Bin Laden è molto presente in tutti gli Stati che hanno rapporti buoni con gli Usa. Anche se si tratta di fratelli arabi. Il caso della Giordania è eloquente. Clinton in gennaio ha avuto modo di dichiarare che è stato proprio grazie alla collaborazione con il governo di Amman che sono stati evitati attentati dove gli americani si sarebbero riuniti per festeggiare l'arrivo del nuovo millennio. Poco dopo Clinton ha dovuto rinunciare per motivi di sicurezza ad una visita in Pakistan. Ma per capire il clima che si respira in questi paesi che dialogano con Washington, puó servire conoscere la storia di un uomo, diseredato dal padre perchè nemico di Bin Laden. E' accaduto proprio in Pakistan, dove un uomo ha dato la notizia tramite un annuncio pubblicato su un piccolo giornale locale. Era l'agosto scorso.
Protagonista e vittima della vicenda, è Hussain Gul, un giovane pakistano della provincia settentrionale di Malakand, che ha appreso dal giornale Azadi (Verità ) che suo padre, Shazhad Gul, lo diseredava con la singolare motivazione di essere un collaboratore degli Stati Uniti nella caccia a Osama Bin Laden. Nell'annuncio, corredato con la foto del figlio, il padre racconta che Hussain è ricercato dal governo afghano dei Taleban e che questi, in attesa della sua cattura, hanno imprigionato l'altro figlio, il diciannovenne Deedar Gul. Shezhad Gul non ha solo escluso il figlio 'filoamericano' dall'eredità , ma ha assicurato che lo consegnerà con le proprie mani alle autorità afghane se riuscirà a localizzarlo.
in ogni caso osama bin laden è ben visto da piu persone,soprattutto da quelle antiglobalizzatrici,e da chi ,in generale,rifiuta il prodotto straniero imposto subdolamente(ovvero farti credere che puoi scegliere di comprare quel prodotto(americano?) ma in realta' non decidi proprio nulla,in quanto schiavo di un marketing selvaggio)
viene invece disprezzato dalla sinistra che considera le razze tutte uguali e pretende(anche se lo nega) la globalizzazione(sia economica che culturale)
Un po come carlo giuliani che (raccontano i genitori)il giorno prima di essere ucciso, ando' in un mc donalds per discutere dell'antiglobalizzazione.
vorrei che rifletteste su quest'ultima frase perchè , come al solito , è l'esempio tipico della sinistra(giovanile)-che disprezza il potere(ingiusto) e poi lo alimenta-
che sia il caso di cambiare direzione politica e di costruire una nazione senza americani dedita solo al culto dell'italia?
attenti ragazzi rutelli fra 5 anni torna(e gli americani naturalmente, anzi!of course!)
-Gianpiero Domengani-La Nazione-
ciao da guglielmo
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: 5ive il 2001-09-21 02:57 ]</font>
Certo non è la vita grigia, simile a quella di chissà quanti altre milioni di persone, quella di Osama Bin Laden. Lontano, lontanissimo da ogni canone occidentale. A cominciare dalla sua famiglia di origine. Bin Laden per la Cia, per il controspionaggio americano, vale una taglia da cinque milioni di dollari. Ma per il padre, all'inizio non era nè più nè meno che uno dei suoi 52 figli. Originario dello Yemen, vive la guerra al grande satana come una vocazione adulta. Prima Bin Laden è impegnato a creare una fortuna che si basa sugli appalti della casa reale saudita. Poi la folgorazione: proprio gli Stati uniti, impegnati nella ricerca di materiale umano, oltre che bellico, per permettere agli afghani di resistere all'invasione di Kabul decisa da Breznev nel 1980, gli insegnano l'arte della guerra. Anzi, della guerriglia. Bin Laden si trasferisce in Afghanistan. Contribuisce alla sconfitta dei carri armati di Mosca per poi vivere una sorta di sindrome del Conte Ugolino alla rovescia. Dove non è più il padre a mangiare i figli, ma il figlio, il discepolo, che si rovescia contro l'insegnante. E scomparsi i sovietici, il grande nemico diventa una bandiera bianca rossa e blu che giustamente devono essere condannati per i svariati reati commessi ai danni della morale ,di molti paesi. E fatto di Stelle e di Strisce il nemico. Il nemico è in tutto il mondo e in tutto il mondo sarà combattuto.
Cosa alla base della filosofia di Bin Laden? Si puó usare una formula semplicistica, ma anche la sola che forse è efficace per descrivere il fenomeno: intelligenza. Insomma, la costruzione della casa di Dio, della casa degli uomini sulla base delle sole regole religiose. O meglio, delle regole religiose applicate sulla base del principio dell'intransigenza. Dovendo cercare di riassumere, potremmo dire che Bin Laden sostiene una sorta di Jihad (guerra santa) universale contro gli americani e i loro sostenitori presenti all'interno dello stesso stesso mondo musulmano.
La rete terroristica di Bin Laden è diffusissima. Le principali ramificazioni sono presenti nel mondo arabo. O comunque mei punti più caldi dello scacchiere internazionale: soprattutto Corno d'Africa, Medio oriente e Golfo persico.
Sulla sua figura da anni si concentrano le nebbie e i dubbi. Più di una volta è stato dato per morto o comunque vittima di attentati. Ma il suo pericolo maggiore sembra arrivare proprio da se stesso, dal suo fisico. Secondo fonti americane, Osama Bin Laden dovrebbe soffrire di scompensi renali. Un fatto che rischia di creare una situazione paradossalmente ancora più difficile. Gli statunitensi temono infatti che la sua possibile eredità possa creare lotte interne alla fazione che lo sostiene. E comunque provocare una escalation ancora più incontrollata e incontrollabile della violenza e del terrorismo.
A lui gli Usa attribuiscono la responsabilità degli attentati dell'agosto
'98 alle ambasciate americane di Kenya e Tanzania (247 morti, migliaia di feriti).
Per qualcuno, un benefattore
L'attività del gruppo di Bin Laden è molto presente in tutti gli Stati che hanno rapporti buoni con gli Usa. Anche se si tratta di fratelli arabi. Il caso della Giordania è eloquente. Clinton in gennaio ha avuto modo di dichiarare che è stato proprio grazie alla collaborazione con il governo di Amman che sono stati evitati attentati dove gli americani si sarebbero riuniti per festeggiare l'arrivo del nuovo millennio. Poco dopo Clinton ha dovuto rinunciare per motivi di sicurezza ad una visita in Pakistan. Ma per capire il clima che si respira in questi paesi che dialogano con Washington, puó servire conoscere la storia di un uomo, diseredato dal padre perchè nemico di Bin Laden. E' accaduto proprio in Pakistan, dove un uomo ha dato la notizia tramite un annuncio pubblicato su un piccolo giornale locale. Era l'agosto scorso.
Protagonista e vittima della vicenda, è Hussain Gul, un giovane pakistano della provincia settentrionale di Malakand, che ha appreso dal giornale Azadi (Verità ) che suo padre, Shazhad Gul, lo diseredava con la singolare motivazione di essere un collaboratore degli Stati Uniti nella caccia a Osama Bin Laden. Nell'annuncio, corredato con la foto del figlio, il padre racconta che Hussain è ricercato dal governo afghano dei Taleban e che questi, in attesa della sua cattura, hanno imprigionato l'altro figlio, il diciannovenne Deedar Gul. Shezhad Gul non ha solo escluso il figlio 'filoamericano' dall'eredità , ma ha assicurato che lo consegnerà con le proprie mani alle autorità afghane se riuscirà a localizzarlo.
in ogni caso osama bin laden è ben visto da piu persone,soprattutto da quelle antiglobalizzatrici,e da chi ,in generale,rifiuta il prodotto straniero imposto subdolamente(ovvero farti credere che puoi scegliere di comprare quel prodotto(americano?) ma in realta' non decidi proprio nulla,in quanto schiavo di un marketing selvaggio)
viene invece disprezzato dalla sinistra che considera le razze tutte uguali e pretende(anche se lo nega) la globalizzazione(sia economica che culturale)
Un po come carlo giuliani che (raccontano i genitori)il giorno prima di essere ucciso, ando' in un mc donalds per discutere dell'antiglobalizzazione.
vorrei che rifletteste su quest'ultima frase perchè , come al solito , è l'esempio tipico della sinistra(giovanile)-che disprezza il potere(ingiusto) e poi lo alimenta-
che sia il caso di cambiare direzione politica e di costruire una nazione senza americani dedita solo al culto dell'italia?
attenti ragazzi rutelli fra 5 anni torna(e gli americani naturalmente, anzi!of course!)
-Gianpiero Domengani-La Nazione-
ciao da guglielmo
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