ONORE AI DIFENSORI DELLA DEMOCRAZIA IN OCCIDENTE.
Cari kommy eravamo pronti ad aspettarvi, vi avremmo fiaccato con le vostre stesse tecniche.
Negli anni cinquanta era comune negli ambienti NATO la convinzione che, in caso di guerra contro l'Unione Sovietica, questa avrebbe potuto occupare inizialmente gran parte del territorio dell'Europa occidentale, in quanto le forze corazzate sovietiche avrebbero potuto agevolmente travolgere le prime linee di resistenza. Si ipotizzava che una prima linea di resistenza effettiva avrebbe potuto essere approntata sul Reno. Questo avrebbe comunque comportato la perdita di buona parte della Germania Occidentale, dell'Italia settentrionale e della Danimarca.
Durante la seconda guerra mondiale gli Alleati avevano coordinato l'attività dei movimenti resistenziali nei paesi occupati dall'Asse attraverso una rete di organizzazioni, coordinate da una speciale branca dei servizi d'informazione del Regno Unito, il SOE (Special Operations Executive). Il SOE venne dismesso dopo la fine del conflitto, ma fu riattivato all'inizio degli anni cinquanta, come nucleo di una nuova organizzazione che aveva il compito di porre in essere una rete di resistenza nei vari paesi europei, nel caso questi fossero stati occupati dall'Armata Rossa o nel caso i comunisti avessero preso il potere attraverso un colpo di stato.
Un primo gruppo di nazioni (Stati Uniti, Regno Unito, Francia) costituì dunque il CPC, Comitato per il coordinamento, per pianificare, in caso d'invasione, le attività comuni svolte dai rispettivi servizi d'informazione in supporto alle operazioni militari dell'Alleanza atlantica. La struttura di coordinamento era sottoposta alla direzione del comando supremo delle forze alleate in Europa: SHAPE, ovvero Supreme Headquarters Allied Powers Europe.
Lo scopo principale dell'Organizzazione Gladio era di contrastare una possibile invasione dell'Europa occidentale da parte dell'Unione Sovietica e dei paesi aderenti al Patto di Varsavia, attraverso atti di sabotaggio e di guerriglia dietro le linee nemiche. La NATO era preoccupata del fatto che l'Unione Sovietica fosse nettamente superiore sul piano delle armi convenzionali, per cui non si poteva sperare di sconfiggere l'Armata Rossa in un conflitto diretto senza ricorrere all'uso delle armi nucleari.
Le organizzazioni "stay-behind" della NATO rappresentavano una possibilità di continuare a combattere nel caso di una sconfitta militare dovuta alla supremazia militare dell'Unione Sovietica. Le sue cellule clandestine erano destinate a "stare nascoste" (stay behind in inglese, da cui il nome) in territori controllati dal nemico e comportarsi come movimenti di resistenza, conducendo atti di sabotaggi e di guerriglia. Vennero considerate altre forme di resistenza clandestina e non convenzionale, come operazioni "false flag" (attentati e simili operazioni rivendicate sotto falsa bandiera per fomentare divisioni politiche) e attacchi terroristici.
Il fondatore della CIA Allen Dulles fu una delle persone chiave nell'istituire l'operazione Gladio e la maggior parte delle operazioni di Gladio fu finanziata dalla CIA.
La presenza di una struttura stay-behind in Italia risale al 1949, seppure con un nome diverso da Gladio. In una relazione del Comitato Parlamentare sui servizi segreti del 1995 si legge che
« In base a quanto risulta dalle indagini giudiziaria è fuor di dubbio che in epoca precedente alla creazione di Gladio sia esistita un'altra organizzazione denominata "Duca", con le stesse finalità e struttura analoga, di cui sappiamo ben poco e che dovrebbe essere stata sciolta intorno al gennaio 1995 (ma in vari documenti acquisiti dall'Autorità giudiziaria si parla di organizzazione "Duca - Gladio").[5] »
Gladio viene costituita con un protocollo d'intesa tra il Servizio italiano e quello statunitense in data 26 novembre 1956, nel quale peró vi era stato un esplicito riferimento ad accordi preesistenti: nella relazione inviata dal presidente del Consiglio Giulio Andreotti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo e sulle stragi il 17 ottobre 1990 verrà segnalato che con quella intesa tra SIFAR (al cui comando, al tempo della stesura del protocollo, era da poco stato posto Giovanni De Lorenzo) e CIA erano stati "confermati tutti i precedenti impegni intervenuti nella materia tra Italia e Stati Uniti".
Nel giugno 1959 il Servizio segreto italiano entró a far parte del "Comitato di pianificazione e coordinamento", organo di SHAPE (Supreme Headquarters Allied Powers Europe) [2]. Nel 1964, del "Comitato clandestino alleato (ACC)", emanazione del suddetto Comitato di pianificazione e coordinamento e costituito tra paesi che intendevano organizzare una resistenza sul proprio territorio, in caso di aggressione dall'Est e, a quanto sembra, anche nell'eventualità di "sovvertimenti interni", ovvero tentativi di colpo di stato interni.
L'ipotesi di finanziamenti a Gladio da parte della CIA, posti in essere per lo meno fino al 1975, era già stata avanzata nel 1990 dal generale Giovan Battista Minerva (ufficiale del Sifar e poi del Sid, in servizio con il compito di direttore amministrativo tra il 1963 ed il 1975), durante le indagini sull'incidente dell'aereo Argo 16
Gladio in Germania
Nel 1952 l'ex ufficiale delle SS Hans Otto riveló alla polizia criminale di Francoforte l'esistenza dell'esercito stay-behind nazista tedesco BDJ-TD. Gli estremisti di destra arrestati vennero misteriosamente trovati non colpevoli. Nel 1976 la segretaria del BND Heidrun Hofer venne arrestata dopo aver rivelato i segreti dell'esercito stay-behind tedesco al marito, che era una spia del KGB.
Nel 2004 il capo dello spionaggio Norbert Juretzko pubblicó un libro sul suo lavoro al BND. Entró nei dettagli riguardo al reclutamento di partigiani per la rete di stay-behind. Venne cacciato dal BND dopo un processo segreto contro di lui, perche il BND non riuscì a trovare il vero nome della fonte russa "Rubezahl" che aveva reclutato. Un uomo con lo stesso nome che Juretzko aveva fatto, venne arrestato dal KGB a causa del suo tradimento per il BND, ma era ovviamente innocente: il suo nome era stato scelto a caso da Juretzko, prendendolo dall'elenco telefonico.
Secondo Juretzko, il BND costruì la sua branca di Gladio, ma scoprì dopo la caduta della DDR che era completamente noto alla STASI. Quando la rete venne smantellata, emersero ulteriori strani dettagli. Un direttore dello spionaggio aveva tenuto l'equipaggiamento radio nella cantina di casa, con la moglie che eseguiva le chiamate di prova ogni 4 mesi, sulla base del fatto che l'equipaggiamento era troppo "prezioso" perchè restasse in mano a civili. Juretzko lo venne a sapere perchè il direttore aveva smantellato la sua sezione della rete così velocemente che non ci fu tempo di adottare misure quali il recupero di tutte le attrezzature tenute nascoste.
I civili reclutati come partigiani stay-behind erano equipaggiati con una radio a onde corte clandestina, con una frequenza fissa. Questa era dotata di una tastiera cifrata, che rendeva inutile l'uso del codice Morse. Avevano inoltre da parte ulteriori attrezzature per segnalare a elicotteri o sottomarini di sbarcare agenti speciali che avrebbero dovuto stare nelle loro case mentre preparavano operazioni di sabotaggio contro i comunisti.