Squirto ha scritto: e non rispondi. la domanda era:
è una buona riforma avere persone con scarsa esperienza ai Ministeri, così decide il "Presidente"?
ma che ne sa il Presidente di Educazione, Università e Ricerca?
ma sono scemi negli altri paesi a mettere in quei ruoli persone che hanno lavorato nella ricerca, sanno cosa significa lavorare nell'educazione, sanno quali sono e da dove derivano i problemi di quel settore così delicato, etc.?
o davvero la risposta ai problemi è un megaPresidente che tutto sa?
se parlate di merito allora fatelo bene: non puó essere un 'merito' avere scarsa competenza e tanta obbedienza. il merito è nei curricula. altrimeni non si parli di merito
(sulla riforma della scuola: alcune cose sono simili governo dopo governo, e tra l'altro la maggior parte secondo me non funzionano da anni. persino quelli titolati conoscono poche soluzioni per riformare il sistema... per non parlare delle gelmini messe dal super presidente)
bene...a farti riformulare la domanda sei più corretto infatti prima avevi domandato:
Squirto ha scritto:
secondo, dobbiamo apprezzare "l'inizio di presidenzialismo" che posiziona teste vuote ma obbedienti nei Ministeri?
certo che no. nei ministeri ci devono essere persone competenti politicamente (cioè non tecnici necessariamente della materia che affrontano). ministri con poca esperienza ci saranno sempre poichè politici, e speriamo che cambino sempre ministero senza "specializzarsi".
negli altri paesi ci sono ministri neofiti, competenti a volte, ma molto dipende dal ministero e dalla sua struttura.
hai mai percorso una trafila burocratica nel ministero? allora sai benissimo che il 90 % delle scelte viene fatto dalla struttura, cioè si presentano al ministro per la firma tutte pratiche già vagliate da dirigenti e in ultimo dal direttore generale del ministero, che certamente viene o riconfermato o cambiato dal ministro reggente.
per le riforme, sai anche che queste non vengono formulate dalla sera alla mattina. il lavoro per una legge quadro di riforma di un intero sistema è frutto di numerose audizioni delle commissioni politiche su tecnici e operatori del settore. poi ci sono le commissioni tecniche che elaborano assieme a tutte le categorie varie ipotesi. poi, in ultimo, c'è la scelta politica. la politica detta i tempi tecnici per le ricerche, le proposte, le vaglia, cerca di condividerle, etc. insomma detta i tempi dell'agenda e indirizza sulle scelte delle proposte.
queste cose squirto le sai benissimo. altrimenti come faresti a dire tutte le cose che dici?
la continuità fra un governo e l'altro è su questi aspetti tecnici.
certo cambia la politica, o meglio i suoi indirizzi. ma per fortuna, direi, c'è sempre un corpus di continuità fra un governo e l'altro.
per questo ho scritto che gran parte della riforma gelmini è frutto del lavoro condotto dalle commissioni sotto Fioroni.
ora le premesse della tua domanda non consentono una risposta seria.
prima parli di teste vuote (ma questo rende la tua domanda tendenziosa e quindi non merita risposta), poi finalmente chiedi se un eccesso di decisionismo in una sola persona puó essere considerato positivo o meno.
mi pare di aver già risposto a questo dicendo che la mossa di berlusconi è stata in questa direzione.
cioè: per me è negativa, poichè significa che il dibattito interno al consiglio dei ministri viene considerato non un riequilibrio ma un ostacolo all'azione di governo. occorre peró considerare che ormai non ci sono i tempi per una discussione a largo raggio sulle riforme.
le riforme quando arriveranno saranno forse troppo ritardate.
abbiamo ormai una scuola pessima. una università latente. una magistratura indecorosa e inefficiente.
ci siamo giocati almeno 1 generazione di italiani, che hanno attraversato scuola e università e non sanno neppure scrivere in italiano.
ciauz.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw