Drogato_ di_porno ha scritto:è democratico professare idee anti-democratiche? la democrazia deve lasciar esprimere idee che la negano/minacciano pur essendo quest'ultime irrealizzabili?
Articolo di Umberto Eco, del 22 aprile 1979. Ancora attualissimo.
La democrazia parlamentare occidentale è un sistema imperfetto. Dico imperfetto con molto sereno realismo, cosi come è imperfetto il corpo umano e ancora di piu' la nostra psiche, Freud insegni. Cose imperfette di cui peró non si è ancora trovato un sostituto migliore. Non le dittature confessionali, non gli stati etici, non il socialismo dei gulag.
Allo stato attuale della storia occidentale o si vive in una democrazia imperfetta agendo per la sua trasformazione, o si vive in una autocrazia. Le autocrazie hanno vita facile: garanti di un'unica verità , non consentono nè la devianza teorica nè quella pratica. Le democrazie sono fondate invece sul presupposto che si deve consentire e auspicare la devianza teorica, ma che si deve in qualche modo contenere la devianza pratica. Ma è su questo punto "in qualche modo" che si articola la inevitabile contraddittorietà di una democrazia. Quale modo? Sino a qual punto si distingue la devianza teorica da quella pratica, e sino a quale punto si puó reprimere la deviana pratica?
Salvo un unico punto fermo - la repressione dell'omicidio - le democrazie negli ultimi due o trecento anni hanno risolto il problema in modo empirico, senza tentarne definizioni ultime, perchè ogni definizione avrebbe posto la democrazia in palese contraddizione con se stessa.
Per riuscire in questa difficile operazione, gli stati democratici hanno fatto ricorso a un'istituzione: la Polizia. Si badi bene, non dico Polizia per dire Pubblica Sicurezza o carabinieri o altro corpo in divisa. Penso a quella nozione ben piu' vasta e sfuggente di polizia che emerge dai romanzi di Balzac e il cui modello sono le memorie di Vidocq: un insieme di corpi, di poteri e sottopoteri. dal governo alle magistrature, che solo in superfice hanno la funzione di arrestare i colpevoli di delitti ben definibili.
In questo senso la Polizia delle democrazie è ben piu' sfuggente della Polizia delle autocrazie. In una dittatura il goveno fissa le regole dell'ortodossia e la Polizia reprime ogni forma di devianza, vorrei dire alla luce del sole. In una democrazia invece la Polizia ha una funzione calmieratrice della devianza: talora la produce, onde contenerla in sacche controllabili, talora s'infiltra in gruppi devianti già esistenti, per spingerli al punto di commettere ció che indiscutibilmente secondo i codici è delitto, spesso agisce per rendere i gruppi devianti sospetti gli uni contro gli altri, certe volte li reprime di nascosto.
Il Parlamento garantisce i pieni diritti della devianza teorica, ma è la Polizia che stabilisce quando una posizione teorica ha varcato i limiti esilissimi che dividono la teoria dalla pratica e dimostra che un volume di filosofia politica è stato usato come corpo contundente o che è stata l'insinuazione di Jago a spingere Otello al delitto.
Di solito, cosi facendo, una democrazia riesce a riassorbire le spinte dei gruppi devianti, gradatamente fa proprie le loro istanze, manda in Parlamento quelli che cinquant'anni prima aveva bandito. Ma proprio per questo, deve decidere volta per volta, direi con astuza da piccolo cabotaggio, quali forme di devianza verranno represse, quali controllare, quali ammesse entro certi limiti.
Altre soluzioni "storiche"? Ti lascio teorizzare lo sciopero, ma carico gli scioperanti con la cavalleria. Ti riconosco il diritto di essere comunista, ma non ti consento di lavorare in enti pubblici. Ti permetto un giornale che predica la rivoluzione, ma ne boicotto la distribuzione, peró ti consento di scrivere che è boicottato. Ti lascio manifestare davanti all'Università , ma se entri in via Larga getto i lacrimogeni, peró ti do il permesso di trattare col questore e domani potrai spingerti fino al largo Augusto. Ti lascio occupare la casa sfitta anche se è contro il codice, ma ti denuncio se inciti all'occupazione delle case sfitte perchè è contro il codice. Ti arresto se sfasci un'automobile, ma ti consento per legge di bloccare la produzione di mille automobili perchè lo sciopero, reato fino a mezzo secolo fa, ora è garantito dalla Costituzione.
C'è una logica ferrea? No, c'è una logica delle cose, una serie di aggiustamenti realistici, la democrazia moderna non ha un diritto romano perchà l'hanno inventato gli empiristi inglesi della Common Law, teoria della consuetudine. La quale procede solo mediante ció che con vecchia espressione chiameremo saggezza politica. Aristotele e i filosofi medievali la chiamavano prudenza.