Prostitute a tempo pieno
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hell funziona come orario generico di disponibilità
considerando che di solito le mignotte non fanno altro sono spesso disponibili e in casa ma se deve uscire o farsi i cazzi sua semplicemente ti dice che è occupata o magari manco te risponde
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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QUOTObalkan wolf ha scritto:hell funziona come orario generico di disponibilità
considerando che di solito le mignotte non fanno altro sono spesso disponibili e in casa ma se deve uscire o farsi i cazzi sua semplicemente ti dice che è occupata o magari manco te risponde
quando c'era il california che tempi.
conosco geometri che al momento di pagare i propri operai non li pagano, e così viaggiano in porsche cayennegregor samsa ha scritto:conosco titolari di azienda che al momento di pagare i propri operai chiedono lo sconto, e così riducono le perdite.Barabino ha scritto:Io da 15 anni ho smesso di farmi queste domande su chi sfrutta chi...
Se uno e' titolare di un'azienda in perdita, si puo' dire che e' sfruttato dai propri operai?
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Professionalità è esigenza sempre + avvertita
Una scuola di prostituzione a Modena
Facevano arrivare in Italia decine di ragazze nigeriane per avviarle alla prostituzione. La prima tappa era Modena, dove imparavano il mestiere. Arrestate 5 maitresse, due di loro avevano ottenuto lo status di rifugiate politiche
MODENA, 26 MAG. 2009 - Partivano dalla Nigeria, poi via mare - grazie a contatti in Libia - o via terra passando da Francia e Germania, arrivavano a Modena. Qui cinque maitresse insegnavano loro il mestiere più vecchio del mondo, avviandole alla prostituzione sulle strade locali. Se qualche ragazza cambiava idea prima di aver riscattato il costo del viaggio - richiesti dai 3 ai 6mila euro a seconda dell'età - cominciavano le botte, a volte anche la rapina di incassi ed effetti personali. E proprio da una ragazza trovata nuda e picchiata in strada sono partite le indagini della squadra mobile della polizia locale.
L'operazione "School girl", così chiamata proprio perchè Modena era il campo scuola, ha portato all'arresto di cinque nigeriane, le madame, una 36enne, capo dell'organizzazione, e quattro ragazze tra i 26 e 23 anni, le aiutanti. Due di loro avevano chiesto e ottenuto lo status di rifugiato politico, che permetteva di restare in Italia senza rischi. Anche molte delle ragazze sfruttate avevano presentato domanda. Ai domiciliari è finito poi un 64enne modenese che offriva appartamenti per le giovani prostitute, auto per gli spostamenti e aiuti vari. Altre tre persone sono state denunciate.
Le case dove le ragazze alloggiavano sono tra le vie Storchi, Fonteraso ma anche San Faustino, oltre che in via Tassoni a Reggio Emilia. Le giovani sfruttate, dopo la gavetta modenese, venivano trasferite in varie città del centro nord Italia. L'organizzazione gestiva decine e decine di prostitute. L'accusa per tutti è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.
Una scuola di prostituzione a Modena
Facevano arrivare in Italia decine di ragazze nigeriane per avviarle alla prostituzione. La prima tappa era Modena, dove imparavano il mestiere. Arrestate 5 maitresse, due di loro avevano ottenuto lo status di rifugiate politiche
MODENA, 26 MAG. 2009 - Partivano dalla Nigeria, poi via mare - grazie a contatti in Libia - o via terra passando da Francia e Germania, arrivavano a Modena. Qui cinque maitresse insegnavano loro il mestiere più vecchio del mondo, avviandole alla prostituzione sulle strade locali. Se qualche ragazza cambiava idea prima di aver riscattato il costo del viaggio - richiesti dai 3 ai 6mila euro a seconda dell'età - cominciavano le botte, a volte anche la rapina di incassi ed effetti personali. E proprio da una ragazza trovata nuda e picchiata in strada sono partite le indagini della squadra mobile della polizia locale.
L'operazione "School girl", così chiamata proprio perchè Modena era il campo scuola, ha portato all'arresto di cinque nigeriane, le madame, una 36enne, capo dell'organizzazione, e quattro ragazze tra i 26 e 23 anni, le aiutanti. Due di loro avevano chiesto e ottenuto lo status di rifugiato politico, che permetteva di restare in Italia senza rischi. Anche molte delle ragazze sfruttate avevano presentato domanda. Ai domiciliari è finito poi un 64enne modenese che offriva appartamenti per le giovani prostitute, auto per gli spostamenti e aiuti vari. Altre tre persone sono state denunciate.
Le case dove le ragazze alloggiavano sono tra le vie Storchi, Fonteraso ma anche San Faustino, oltre che in via Tassoni a Reggio Emilia. Le giovani sfruttate, dopo la gavetta modenese, venivano trasferite in varie città del centro nord Italia. L'organizzazione gestiva decine e decine di prostitute. L'accusa per tutti è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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- OSCAR VENEZIA
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Il pompino,che è uno dei fondamentali del mestiere, dove vuoi impararlo se non in Emiliadostum ha scritto:Professionalità è esigenza sempre + avvertita
Una scuola di prostituzione a Modena
Facevano arrivare in Italia decine di ragazze nigeriane per avviarle alla prostituzione. La prima tappa era Modena, dove imparavano il mestiere. Arrestate 5 maitresse, due di loro avevano ottenuto lo status di rifugiate politiche
MODENA, 26 MAG. 2009 - Partivano dalla Nigeria, poi via mare - grazie a contatti in Libia - o via terra passando da Francia e Germania, arrivavano a Modena. Qui cinque maitresse insegnavano loro il mestiere più vecchio del mondo, avviandole alla prostituzione sulle strade locali. Se qualche ragazza cambiava idea prima di aver riscattato il costo del viaggio - richiesti dai 3 ai 6mila euro a seconda dell'età - cominciavano le botte, a volte anche la rapina di incassi ed effetti personali. E proprio da una ragazza trovata nuda e picchiata in strada sono partite le indagini della squadra mobile della polizia locale.
L'operazione "School girl", così chiamata proprio perchè Modena era il campo scuola, ha portato all'arresto di cinque nigeriane, le madame, una 36enne, capo dell'organizzazione, e quattro ragazze tra i 26 e 23 anni, le aiutanti. Due di loro avevano chiesto e ottenuto lo status di rifugiato politico, che permetteva di restare in Italia senza rischi. Anche molte delle ragazze sfruttate avevano presentato domanda. Ai domiciliari è finito poi un 64enne modenese che offriva appartamenti per le giovani prostitute, auto per gli spostamenti e aiuti vari. Altre tre persone sono state denunciate.
Le case dove le ragazze alloggiavano sono tra le vie Storchi, Fonteraso ma anche San Faustino, oltre che in via Tassoni a Reggio Emilia. Le giovani sfruttate, dopo la gavetta modenese, venivano trasferite in varie città del centro nord Italia. L'organizzazione gestiva decine e decine di prostitute. L'accusa per tutti è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.
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si in Emilia, ma dalle nigeriane???OSCAR VENEZIA ha scritto:Il pompino,che è uno dei fondamentali del mestiere, dove vuoi impararlo se non in Emiliadostum ha scritto:Professionalità è esigenza sempre + avvertita
Una scuola di prostituzione a Modena
Facevano arrivare in Italia decine di ragazze nigeriane per avviarle alla prostituzione. La prima tappa era Modena, dove imparavano il mestiere. Arrestate 5 maitresse, due di loro avevano ottenuto lo status di rifugiate politiche
MODENA, 26 MAG. 2009 - Partivano dalla Nigeria, poi via mare - grazie a contatti in Libia - o via terra passando da Francia e Germania, arrivavano a Modena. Qui cinque maitresse insegnavano loro il mestiere più vecchio del mondo, avviandole alla prostituzione sulle strade locali. Se qualche ragazza cambiava idea prima di aver riscattato il costo del viaggio - richiesti dai 3 ai 6mila euro a seconda dell'età - cominciavano le botte, a volte anche la rapina di incassi ed effetti personali. E proprio da una ragazza trovata nuda e picchiata in strada sono partite le indagini della squadra mobile della polizia locale.
L'operazione "School girl", così chiamata proprio perchè Modena era il campo scuola, ha portato all'arresto di cinque nigeriane, le madame, una 36enne, capo dell'organizzazione, e quattro ragazze tra i 26 e 23 anni, le aiutanti. Due di loro avevano chiesto e ottenuto lo status di rifugiato politico, che permetteva di restare in Italia senza rischi. Anche molte delle ragazze sfruttate avevano presentato domanda. Ai domiciliari è finito poi un 64enne modenese che offriva appartamenti per le giovani prostitute, auto per gli spostamenti e aiuti vari. Altre tre persone sono state denunciate.
Le case dove le ragazze alloggiavano sono tra le vie Storchi, Fonteraso ma anche San Faustino, oltre che in via Tassoni a Reggio Emilia. Le giovani sfruttate, dopo la gavetta modenese, venivano trasferite in varie città del centro nord Italia. L'organizzazione gestiva decine e decine di prostitute. L'accusa per tutti è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.

DANA REGNA!!!
Secondo Sigmund Freud la perversione è la tensione al puro godimento, liberando questo termine dalla sua accezione puramente negativa.
BIsex
Secondo Sigmund Freud la perversione è la tensione al puro godimento, liberando questo termine dalla sua accezione puramente negativa.
BIsex
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggidostum ha scritto:Professionalità è esigenza sempre + avvertita
Una scuola di prostituzione a Modena
Facevano arrivare in Italia decine di ragazze nigeriane per avviarle alla prostituzione. La prima tappa era Modena, dove imparavano il mestiere. Arrestate 5 maitresse, due di loro avevano ottenuto lo status di rifugiate politiche
MODENA, 26 MAG. 2009 - Partivano dalla Nigeria, poi via mare - grazie a contatti in Libia - o via terra passando da Francia e Germania, arrivavano a Modena. Qui cinque maitresse insegnavano loro il mestiere più vecchio del mondo, avviandole alla prostituzione sulle strade locali. Se qualche ragazza cambiava idea prima di aver riscattato il costo del viaggio - richiesti dai 3 ai 6mila euro a seconda dell'età - cominciavano le botte, a volte anche la rapina di incassi ed effetti personali. E proprio da una ragazza trovata nuda e picchiata in strada sono partite le indagini della squadra mobile della polizia locale.
L'operazione "School girl", così chiamata proprio perchè Modena era il campo scuola, ha portato all'arresto di cinque nigeriane, le madame, una 36enne, capo dell'organizzazione, e quattro ragazze tra i 26 e 23 anni, le aiutanti. Due di loro avevano chiesto e ottenuto lo status di rifugiato politico, che permetteva di restare in Italia senza rischi. Anche molte delle ragazze sfruttate avevano presentato domanda. Ai domiciliari è finito poi un 64enne modenese che offriva appartamenti per le giovani prostitute, auto per gli spostamenti e aiuti vari. Altre tre persone sono state denunciate.
Le case dove le ragazze alloggiavano sono tra le vie Storchi, Fonteraso ma anche San Faustino, oltre che in via Tassoni a Reggio Emilia. Le giovani sfruttate, dopo la gavetta modenese, venivano trasferite in varie città del centro nord Italia. L'organizzazione gestiva decine e decine di prostitute. L'accusa per tutti è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.
(ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi),
una bimba canta la canzone antica della donnaccia:
"quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia".
E se alla sua età le difetterà la competenza,
presto affinerà le capacità con l'esperienza.
Dove sono andati i tempi di una volta, per Giunone,
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione?
http://www.youtube.com/watch?v=sgd3Pc6SE-8
- GaiusBaltar
- Storico dell'impulso
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- Iscritto il: 11/10/2007, 21:31
- Località: Profondo Nord
Peró le mignotte ritiratesi dal "mercato" potrebbero riciclarsi come insegnati per le ragazze "normali", con lezioni tipo: "come fare un pompino a regola d'arte" oppure "un approcio obiettivo alla pratica del anal", "quando l'uomo schizza: come indirizzare il getto nel modo migliore" e così via.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE
- mr. brownstone
- Bannato
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- Località: la culla intrafficata del rinascimentos
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