ma io non ho mai nascosto di aver votato forza italia.tiffany rayne ha scritto:Ancora con questa storia della mancanza di alternative, prima della nascita del PDL non c'era l'obbligo di votare Forza Italia (in pratica Forza Berlusconi). Si poteva votare AN, UDC oppure Lega. Probabilmente, come tanti, dirai di non aver mai votato Forza Berlusconi.zio ha scritto:poi c'è il problema dell'alternativa. ed è un vuoto assordante.
Eppure prendeva piu' voti di tutti, se poi tu personalmente sei cosi schifato dell'opposizione puoi pure, per protesta, rinunciare al tuo voto. Non vedo dove sia l'obbligo di votare per forza PDL.
Quindi trattasi di una tua libera scelta, non cerchiamo scusanti.
non capisco il tuo post.
quando parlo di alternative è ovvio che parlo di alternative credibili ed antagoniste alla sinistra che è un modo di pensare il sociale completamente diverso da come lo penso io.
chi è l'alternativa per me? casini? con cosa? con un 6% o con un 10 che riuscirà a raggiungere? in realtà casini finora ha difeso il gruppo che presiede e non ha voluto perderlo dentro il mare della PdL a favore di berlusconi, cosa che ha fatto Fini, perdendo con esso tutti i suoi generali.
chi è l'alternativa per me? il gruppo cattolico del PD? ingessato in logiche di dialogo con chi dell'esperienza della dottrina sociale della chiesa non condivide niente e quindi in ultima analisi condannato all'inoperosità e all'inoperosità del suo gruppo? (si veda la libertà di coscienza lasciata da veltroni sul finevita senza prendere posizioni nè in un senso nè in un altro).
dimmi tiffany: quale potrebbe essere per me un'alternativa credibile?
la realtà è che non esiste. e che l'unica possibilità è votare il partito che berlusconi ha votato e dentro al quale trovo persone che godono della mia fiducia.
mi turo il naso nel votare? no. affatto.
ma non sono così stupido da non riconoscere che molto spesso preferirei il silenzio alle parole di berlusconi, una bella calvizie ad una bandana, una bella sega ad avere 5 ballerine sedute sulle ginocchia.
detto questo il non voto non è una scelta. è una posizione di principio che non risolve niente.
come quelli che ahimè andarono sull'aventino invece di contrastare in aula e se necessario nelle piazze il fascismo.
in italia occorre scegliere.
io la mia scelta la faccio sempre. magari sbaglio, o come dici tu, magari mi pentiró. ma sono uno che risponde delle proprie responsabilità . risponderó.
stai sicuro peró di una cosa. se in gioco ci sarà la libertà di espressione davvero, mi troverai in piazza. ma davvero peró.