IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
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Nelle chat gay ( che non frequento praticamente mai ) è pieno di preti e sacerdoti che hanno voglia di scopare. Anche nelle piazzole a uso cruising spesso se ne trovano. I marchettari spesso e volentieri ci tirano su diversi soldini...
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
- Barabino
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Dei due prelati protagonisti del racconto, Taralli e' simile a Giovanni XXIII, mentre Pecorini puo' essere visto come una prefigurazione dell'attuale papa Benedetta
Dei due prelati protagonisti del racconto, Taralli e' simile a Giovanni XXIII, mentre Pecorini puo' essere visto come una prefigurazione dell'attuale papa Benedetta

- pan
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Più o meno sì. I sacerdoti commettono lo stesso peccato di un laico che scopa con un partner con cui non è sposato, avendo essi fatto promessa di celibato e non voto di castità , diversamente da molti ordini monastici.cytherea ha scritto:E dopo cosa fanno?Il Fede ha scritto:Nelle chat gay ( che non frequento praticamente mai ) è pieno di preti e sacerdoti che hanno voglia di scopare. Anche nelle piazzole a uso cruising spesso se ne trovano. I marchettari spesso e volentieri ci tirano su diversi soldini...
Dicono cinque Ave Maria?
Quest'argomento era motivo di battute continue tra me e il mio parroco(ferocemente etero) scomparso da pochi anni e di cui sento molto la mancanza.
Ultima modifica di pan il 20/05/2009, 21:03, modificato 1 volta in totale.
- Antonchik
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cazzo non lo sapevo, ti prendo in prestito l'argomentopan ha scritto:Più o meno sì. I sacerdoti commettono lo stesso peccato di un laico che scopa con un partner con cui non è sposato, avendo essi fatto promessa di celibato e non voto di castità , diversamente da molti ordini monastici.cytherea ha scritto:E dopo cosa fanno?Il Fede ha scritto:Nelle chat gay ( che non frequento praticamente mai ) è pieno di preti e sacerdoti che hanno voglia di scopare. Anche nelle piazzole a uso cruising spesso se ne trovano. I marchettari spesso e volentieri ci tirano su diversi soldini...
Dicono cinque Ave Maria?
Quest'argomento era motivo di battute continue tra me e il mio parroco(ferocemente etero) scomparso da pochi anni e di cui sento la molto la mancanza.

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Hai ragione! Avevo sempre confuso il celibato con la castità .pan ha scritto: Più o meno sì. I sacerdoti commettono lo stesso peccato di un laico che scopa con un partner con cui non è sposato, avendo essi fatto promessa di celibato e non voto di castità , diversamente da molti ordini monastici.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
- bigtitslover
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caspita quanto interesse. mi sa che se si scoprisse che i preti non fanno voto di castità ci sarebbe da SZ una corsa alla tonaca...
"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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dalle tangenti della prima repubblica ai conti intestato ad Andreotti e ciancimino - dai conti correnti criptati dei Ferruzzi ai soldi per Provenzano e Totó Riina - Lo svela un libro "Vaticano spa" che raccoglie l'archivio di monsignor Dardozzi - Tra il '90 e il '91 dal conto Spellman dello Ior escono 400 milioni per l'avv. del 'divo'
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... o-6065.htm
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"Tra me e Fazio c'è una differenza fondamentale: io e la mia generazione siamo diventati di sinistra perchè avevamo i professori di destra. Lui è diventato di sinistra perchè aveva professori di sinistra" - Antonio Ricci
"La sola cosa che fa andare avanti il mondo è il denaro. I soldi sono la ragione di tutto. A volte mi accusano di essere cinico. Certo che lo sono. Il mondo è forse meno cinico con me o con chiunque altro?" - Frank Zappa
« Non si puó governare la Chiesa con le Ave Maria » Paul Marcinkus
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sawyer ha scritto:dalle tangenti della prima repubblica ai conti intestato ad Andreotti e ciancimino - dai conti correnti criptati dei Ferruzzi ai soldi per Provenzano e Totó Riina - Lo svela un libro "Vaticano spa" che raccoglie l'archivio di monsignor Dardozzi - Tra il '90 e il '91 dal conto Spellman dello Ior escono 400 milioni per l'avv. del 'divo'
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solita propaganda relativista che osa mettere in dubbio la buona fede dei rappresentanti terreni del Signore

You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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felice di risentirti.... era da un pó....Squirto ha scritto: solita propaganda relativista che osa mettere in dubbio la buona fede dei rappresentanti terreni del Signore

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La Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi.
E ci mancherebbe perchè se non andare a messa divenisse un reato allora oltre che uno stato confessionale saremmo anche uno stato teocratico.
D'altronde per loro siamo uno stato per la grazia di Dio e la teoria contrattualistica è solo spazzatura.
L'ennesima dimostrazione di come i pretoni ragionino in termini di diritto naturale e non di diritto positivo.E SULLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE: SI PUà’ FARE, MA SERVE EQUILIBRIO TRA I POTERI
Fini: «No a leggi orientate dalla fede»
Richiamo alla laicità . L'Udc: «Indegno discriminare i credenti». Sgreccia: difesa dei valori, non dei precetti
ROMA - «Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso». Lo ha detto, a Monopoli, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dialogando con gli studenti sui temi della Costituzione. Il dibattito su bioetica e testamento biologico è stato evocato durante il dibattito in cui gli studenti delle scuole della cittadina pugliese hanno posto al presidente una domanda sull'articolo 33 della Costituzione che parla di libertà per arte e scienza. Fini afferma che su certi temi in lui «il dubbio prevale sulle certezze»: «Ma è un dibattito aperto, oggi, nella nostra società e auspico che venga affrontato senza gli eccessi propagandistici di questi ultimi mesi». Nel corso della sua trasferta pugliese Fini ha anche affrontato il tema dell'immigrazione, rivendicando diritti per i migranti e spiegando che la xenofobia si sconfigge solo con l'integrazione, a partire da quella scolastica.
L'EQUILIBRIO DEI POTERI - Sempre in tema di assetto costituzionale, Fini ha parlato della possibilità di modificare la Carta nelle parti relative all'equilibrio tra i diversi poteri dello Stato. «La seconda parte della Costituzione - ha sottolineato - si puó cambiare e serve un nuovo equilibrio tra esecutivo e legislativo. Il governo ha ragione quando dice che i tempi della decisione devono essere celeri; tuttavia il Parlamento, con la sua maggioranza e la sua opposizione, è l'espressione della coralità del Paese e non puó essere sacrificato ma oggi le democrazie funzionano se sono rappresentative e governanti». Secondo il presidente della Camera, il punto di equilibrio si raggiunge con «un Parlamento rappresentativo e una democrazia governante». Per Fini al Parlamento spetta «l'indirizzo generale e il controllo dell'operato dell'azione di governo. La democrazia è tale se il palazzo è una casa di vetro ed è trasparente».
«ATTACCO INDEGNO» - Il riferimento alla laicità dello Stato non è peró piaciuto a Luca Volontè, dell'Udc, secondo cui «Fini oggi compie il peggiore attacco laicista della storia repubblicana; la fede cristiana non dovrebbe informare il comportamento e le idee dei deputati? Siamo alla vergognosa e inaccettabile discriminazione dei credenti, come ai tempi dei totalitarismi neri del '900». «Il presidente della Camera - ha aggiunto l'esponente centrista - passa dal politically correct alla discriminazione religiosa. Fini vorrebbe favorire il dibattito e le leggi solo nel caso in cui i credenti non abbiano dato il loro contributo. àˆ un attacco alla libertà e alla dignità della Chiesa. Un attacco indegno e insopportabile in una parola, antidemocratico». Anche il leader del partito, Pier Ferdinando Casini, è intervenuto sull'argomento: «Il Parlamento italiano non ha mai fatto leggi tenendo conto dei precetti religiosi ed il presidente Fini ha detto una cosa ovvia ma nel Parlamento c' è chi fa delle battaglie sui valori e sui principi. Per fortuna che in Parlamento c' è ancora qualcuno che fa battaglie su valori e principi che ormai non hanno diritto di cittadinanza in politica».
«PAROLE CHE STUPISCONO» - Delle parole di Fini si dice stupito Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl alla Camera e esponente dell'area cattolica del partito: «Non capisco la sua preoccupazione. La nostra Carta Costituzionale è il frutto dell'incontro delle grandi tradizioni che hanno fatto la storia del Paese. E so che tra queste, la tradizione cristiana, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa ha giocato un ruolo di primo piano. Se Fini pensa che certi valori rappresentino dei "preconcetti religiosi" sbaglia e si pone su un piano di scontro ideologico molto lontano dalla laicità positiva da lui stesso evocata». «Pur essendo scontate in linea di principio, le affermazioni del presidente Fini potrebbero indurre a equivoci se riferite alla realtà dei fatti - dice invece Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL -. La verità è che sui temi di biopolitica, dall'eutanasia alle coppie di fatto, dal matrimonio omosessuale al testamento biologico fino a progetti che rasentano l'eugenetica, in Italia come nel resto d'Europa la volontà di legiferare nasce sempre da una sola parte o dall'azione delle sue appendici giudiziarie. E questa parte è la parte di chi ritiene che la libertà non si eserciti attraverso la responsabilità individuale, ma mediante l'affermazione di diritti che generano altri diritti e la loro trasformazione in leggi dello Stato. àˆ questo il vero Stato etico che si rischia».
SOSTEGNO A FINI - Un apprezzamento alle parole di Fini («le condividiamo») arriva invece dall'Italia dei valori. «Peccato che sia una posizione isolata nel Pdl, un partito non solo autoritario, ma ormai anche confessionale - ha commentato il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi -. Sui temi etici una parte del centrodestra ha combattuto una battaglia tanto ideologica quanto irrazionale, bloccando norme che avrebbero aiutato molte persone a ridurre la propria sofferenza e la ricerca di nuove cure per le malattie genetiche. Non è la religione a condizionare il parlamento, ma l'atteggiamento di alcuni che si sentono più "crociati" che rappresentanti del popolo». E «pieno sostegno» a Fini, dall'interno della coalizione di centrodestra, arriva dal segretario del Pri Francesco Nucara: «Ancora una volta - ha detto Nucara - Gianfranco Fini difende al meglio i principi dello Stato laico e della Costituzione repubblicana».
«NO A DISCIPLINA DI PARTITO» - In serata interviene sul tema anche Dario Franceschini: secondo il leader del Pd, sui temi della laicità «non puó esserci disciplina di partito». Dopo aver osservato, con la disapprovazione di una parte del pubblico, che «i vescovi parlano qui e parlano in tutti i Paesi del mondo», Franceschini ha criticato, ricevendo peró gli applausi dei partecipanti al convegno organizzato da Giustizia e Libertà , la contraddizione di «quegli stessi che gridano all'interferenza della Chiesa e il giorno dopo applaudono la stessa Chiesa quando prende posizione su alcuni temi come la legge Bossi-Fini».
LA REPLICA DEL VATICANO - Ma la reazione alle parole di Fini arriva anche dal Vaticano: «I temi sui quali il mondo cattolico intende portare il suo contributo sono temi non definibili come precetti religiosi; sono temi che riguardano i diritti fondamentali dell'uomo, come il diritto alla vita, il rispetto della vita, i diritti che riguardano l'unità del matrimonio e della famiglia. Non sono precetti religiosi, ma sono iscritti nella natura umana, difendibili con la ragione e iscritti anche nella Costituzione» ha precisato monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita. «I cattolici - ha aggiunto monsignor Sgreccia - non hanno mai preteso che si facessero leggi basate unicamente sui precetti religiosi, come andare a messa. Quello su cui si discute sono tutti qualificabili come diritti fondamentali della persone. Vorremmo anzi che il fatto che siano i cattolici a difenderli non facesse pensasse che per questo sono meno carichi di valore umano e che la difesa fatta dai cattolici sia di una razionalità minore. A noi la fede ci conforta nell'argomentazione razionale, non sostituisce mai la ragione umana». Per Sgreccia non vanno inoltre messe in secondo piano le questioni relative alla bioetica, quelle su cui il fronte cattolico è maggiormente impegnato: « Non vanno alzati steccati perchè i cattolici hanno tutte le carte in regole nel lanciare appelli su famiglia, contro l'eutanasia, contro la gravità aborto».
E ci mancherebbe perchè se non andare a messa divenisse un reato allora oltre che uno stato confessionale saremmo anche uno stato teocratico.
D'altronde per loro siamo uno stato per la grazia di Dio e la teoria contrattualistica è solo spazzatura.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]