[O.T.] Eh la carlucci....

Scatta il fluido erotico...

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Il Fede
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#76 Messaggio da Il Fede »

Trez ha scritto:sempre su punto informatico ci sta un progetto di legge anti P2P di Luca Barbareschi....aspettiamoci una proposta di legge anche da Topo Gigio
:o
Tanto per farsi un'idea dell'aria che tira...

http://www.youtube.com/watch?v=88mXYJAO-l0
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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sonny
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#77 Messaggio da sonny »

norrin2007 ha scritto:
sonny ha scritto:è vero quello che dice di pietro, l'italia assomiglia alla germania degl'anni 30 e berlusconi mi ricorda moltissimo hitler
magistrati>ebrei
la libertà  di pensiero è una gran bella cosa, ma quanto sarebbe bello se si parlasse di ció che si conosce veramente, maneggiando con l'opportuna cautela tutto il resto...
Stalin>Hitler>Pinochet>Fidel Castro>Francisco Franco>Ceausescu>Kim Jong-Il>Saddam Hussein>Berlusconi

lui è solo una evoluzione della serie, ha tutte le caratteristiche, il culto della personalità , il totalitarismo, il controllo e la manipolazione della informazione, la lotta contro la democrazia

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norrin2007
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#78 Messaggio da norrin2007 »

sonny ha scritto:
norrin2007 ha scritto:
sonny ha scritto:è vero quello che dice di pietro, l'italia assomiglia alla germania degl'anni 30 e berlusconi mi ricorda moltissimo hitler
magistrati>ebrei
la libertà  di pensiero è una gran bella cosa, ma quanto sarebbe bello se si parlasse di ció che si conosce veramente, maneggiando con l'opportuna cautela tutto il resto...
Stalin>Hitler>Pinochet>Fidel Castro>Francisco Franco>Ceausescu>Kim Jong-Il>Saddam Hussein>Berlusconi

lui è solo una evoluzione della serie, ha tutte le caratteristiche, il culto della personalità , il totalitarismo, il controllo e la manipolazione della informazione, la lotta contro la democrazia
:o
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber

docu
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#79 Messaggio da docu »

Immagine

carlucci cara ....

indossi pure gli occhiali così leggerà  meglio le mie parole...

qui bisogna finirla con il prendere per il culo il popolo italiano ...

il WEB

INTERNET offre un servizio mass mediatico gratuito

e non remunerato

a differenza della tv, della radio o della carta stampata

è l'unico sistema che si regge esclusivamente sul merito ...

io non sono figlio di nessuno infatti...

sono semplicemente docu

il WEB è forte, e pure io sono discreto nei mie campi, credo che lo sappia Onorevole, ma se entrassero i soldi in ballo ...

morirei ...
come morirebbe il WEB...

perchè lo sapete bene che vi romperemmo il culo ...

davvero in quel caso

vi siedereste voi ...

a guardare il mio spettacolo.

:wink:
Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-

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Kronos
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#80 Messaggio da Kronos »

ecco qua un articolo sulla bozza della legge carlucci: se dovesse passare cosi' com'e' non escludo che superzeta e tutti i forum simili debbano chiudere baracca in tempo zero per adempire alle nuove regole: non basta infatti la registrazione con email per rendere l'utente effettivamente tracciabile.

Per chi ha votato a destra ricordo che ogni istante e' sempre il momento buono di vergognarsi di averli votati: non fate lo stesso errore nelle prossime elezioni, qualunque esse siano :D

proposta di legge
http://www.gabriellacarlucci.it/2009/03 ... -di-legge/

articolo completo

http://punto-informatico.it/2569606/PI/ ... -rete.aspx


Vogliono chiudere la Rete
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lunedì 09 marzo 2009
Nel mirino (pagina 1 di 2)


Vogliono chiudere la Rete
Roma - A distanza di qualche settimana da quando hanno iniziato a circolare le prime indiscrezioni sulla nuova iniziativa di legge promossa dall'On. Carlucci, quest'ultima ha, finalmente, deciso di rispondere alle critiche mossele e, soprattutto, di pubblicare la propria proposta.

Prima di passare all'esame dell'articolato, tuttavia, credo siano necessarie un paio di considerazioni sulla replica dell'On. Carlucci alle critiche ricevute in relazione alla propria iniziativa legislativa. L'Onorevole, in un post sul proprio blog e in una lettera aperta indirizzata a Webnews scrive, in buona sostanza, che la sua proposta di legge avrebbe come obiettivo quello di arrestare il drammatico fenomeno della pedofilia online e che quindi, in nome della tutela dei bambini, anche le misure "eccezionali" che si suggerisce di adottare risulterebbero giustificate.

La proposta di legge sarebbe semmai antipirateria ma certamente non antipedofilia. Il disegno di legge non sembra avere niente a che vedere con la repressione della pedopornografia in relazione alla quale, peraltro, esistono già  eccellenti strumenti tecnico-normativi e magistrati e forze dell'Ordine stanno lavorando tanto e bene. Basta scorrere il testo dell'articolato o, piuttosto, leggere la relazione alla proposta di legge per rendersene conto! Se ció non bastasse, si puó sempre guardare nelle proprietà  del file pubblicato sul sito di Carlucci per scoprire che il suo autore sarebbe un tal Davide Rossi, che si qualifica come della tal società  Univideo che, francamente, è più facile immaginare dietro ad un'iniziativa legislativa antipirateria che non antipedofilia. Non si puó non rimaner male dinanzi ad un'iniziativa repressiva del fenomeno Internet tout court che viene presentata come volta a salvaguardare interessi che fanno vibrare le corde più sensibili dell'anima di ciascuno di noi.
E veniamo ora al testo della proposta. "Internet territorio della libertà , dei diritti e dei doveri", è questo il titolo del nuovo disegno di legge che dà  corpo all'ultima di un'interminabile serie di iniziative legislative che mostrano quanto poco il nostro legislatore conosca la Rete e quanto, tuttavia, sia preoccupato di far in modo che lo spazio telematico formi oggetto di un controllo assoluto di orwelliana memoria affidato alle tradizionali dinamiche che, negli anni, hanno reso il mondo dei media anzichè uno spazio di libertà  e democrazia uno strumento asservito al potere di pochi. Internet non è la stampa nè la televisione nè è auspicabile che venga trasformata a colpi di leggi in qualcosa di simile.

Ma andiamo con ordine e leggiamo il testo del disegno di legge Carlucci il cui contenuto delude lo spirito "romantico" che sembra averne ispirato il titolo. All'art. 1, come si conviene ad una legge ben scritta, ci si preoccupa di definirne l'ambito di applicazione: "la presente legge si applica a tutte le attività  di accesso alla Rete internet effettuate a partire da - e per il tramite di - apparati informatici e infrastrutture fisicamente presenti nel territorio della Repubblica italiana". Un paio di dubbi: che significa "attività  di accesso alla Rete internet" e, soprattutto, come si fa a pretendere di veder disciplinata dalla legge italiana ogni attività  telematica posta in essere anche solo "per il tramite" di infrastrutture situate nel nostro Paese?

Mi sembra inutile, in questa sede, soffermarmi più a lungo a ricordare all'On. Carlucci che all'attuazione di tale principio osta il diritto europeo nonchè trattati e convenzioni internazionali stratificatisi nell'arco degli ultimi decenni. Un po' di conoscenza in più delle dinamiche di circolazione dei contenuti per via telematica e di diritto internazionale, forse, sarebbe stata utile a conferire alla norma maggior credibilità  ed attuabilità . Così, quale che sia il contenuto delle disposizioni che seguono, è difficile ipotizzare che Unione Europea e Stati stranieri resterebbero a guardare e lascerebbero, magari, che una comunicazione telematica solo perchè veicolata attraverso infrastrutture italiane resti assoggettata alla nostra piccola, piccola leggina.

Ma il bello deve ancora venire. Leggiamo il primo comma dell'art. 2, "cuore pulsante" del DDL Carlucci: "àˆ fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella Rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima". Ho già  scritto altre volte - non senza raccogliere più critiche che elogi - che, probabilmente, lo stato di maturità  della Rete è tale da rendere necessario, proprio a tutela delle libertà  fondamentali, immaginare l'adozione di forme di "anonimato protetto" in ambito telematico. Tuttavia l'idea dell'On. Carlucci - anche prescindendo dall'inintellegibilità  delle tipologie di contenuti raccolte tra parentesi - è illegittima, inattuabile e non auspicabile. Illegittima perchè lo Stato non puó esigere che i cittadini agiscano nello spazio telematico facendosi riconoscere se non pone, prima, a loro disposizione sistemi ed infrastrutture idonee a garantire loro tale possibilità . Inattuabile perchè, allo stato, scrivere in calce ad un post su un blog un nome e cognome non significa aver adempiuto al precetto normativo caro all'On. Carlucci. Non auspicabile perchè non si puó esigere che un cittadino debba farsi identificare ogni volta che accede ad un forum di discussione, ad una chat o su un'altra qualsiasi piattaforma telematica.

Se l'estensore del DDL Carlucci avesse sfogliato la disciplina sulla privacy, chiesto un parere all'ufficio del Garante o letto uno qualsiasi delle centinaia di articoli con i quali la dottrina italiana ha, reiteratamente, richiamato l'attenzione sul rischio della costituzione in Rete di uno spazio di controllo assoluto di orwelliana memoria, forse, avrebbe scritto diversamente questa previsione.

E veniamo al secondo comma dell'art. 2.
"I soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o identificabili, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1 sono da ritenersi responsabili - in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime - di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato". Ce n'è abbastanza per riscrivere il mio "Il processo alla Rete" ma mi limiteró ad un paio di osservazioni:
(a) se la disciplina proposta dall'On. Carlucci dovesse divenire legge, domani (o comunque 90 giorni dopo l'entrata in vigore della legge) gli Internet service provider, le grandi piattaforme UGC (Google, YouTube, MySpace, Facebook) e centinaia di altre piattaforme che animano la Rete nel nostro Paese dovrebbero cessare immediatamente la propria attività  al fine di sottrarsi a sicure responsabilità ;
(b) devo aver letto da qualche parte - Direttiva UE 31/2000 e D.Lgs. 70/2003 - un principio secondo il quale gli intermediari della comunicazione non hanno alcun obbligo di sorveglianza nè possono essere ritenuti responsabili - al ricorrere di determinate condizioni - dei contenuti immessi in Rete dai propri utenti. Sarebbe forse stato opportuno che l'On. Carlucci sfogliasse rapidamente tali provvedimenti legislativi allo stato in vigore nel nostro Paese.

Vogliono chiudere la Rete
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lunedì 09 marzo 2009
Sovrapposizioni (pagina 2 di 2)


Vogliono chiudere la Rete
Il comma 3 dell'art. 2 è, forse, una delle disposizioni contenute nel DDL Carlucci che più di ogni altra merita di essere incorniciata e conservata come esempio di "cattiva normazione". Ecco il testo: "Per quanto riguarda i reati di diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa. Qualora insormontabili problemi tecnici rendano impossibile l'applicazione di determinate misure, in particolare relativamente al diritto di replica, il Comitato per la tutela della legalità  nella rete Internet (di cui al successivo articolo 3 della presente legge) potrà  essere incaricato dalla Magistratura competente di valutare caso per caso quali misure possano essere attuate per dare comunque attuazione a quanto previsto dalle norme vigenti". Con qualche centinaio di caratteri, spazi inclusi, l'On. Carlucci mostra i muscoli e fa apparire come pivelli i suoi colleghi che negli ultimi mesi si sono cimentati da diversi angoli di visuale con le questioni connesse al difficile rapporto tra stampa e Internet.

Mentre, infatti, l'On. Cassinelli si sforza con la sua "Salvablog" di tracciare un discrimen tra prodotti editoriali telematici di tipo "professionale" e prodotti editoriali di tipo "non professionale" e qualcun altro, nell'ambito del DDL intercettazioni pensa ad estendere a tutti i gestori di "siti informatici" l'obbligo di rettifica - e non già  il "diritto di replica" cui si fa riferimento nel DDL Carlucci - l'Onorevole, già  relatore in quella Commissione cultura che convertì in legge il famigerato Decreto Urbani anti P2P, sentenzia senza perdersi in chiacchiere che a qualsiasi contenuto diffuso a mezzo Internet si applica la disciplina sulla stampa ovvero la vecchia e cara Legge n. 47 del 1948 scritta - a macchina perchè i PC ancora non esistevano - dall'assemblea costituente. Peccato solo che dottrina e giurisprudenza - ivi inclusa quella della Suprema Corte di Cassazione - abbiano ormai, a più riprese e da circa un decennio chiarito che Internet NON è stampa. Rinvio al commento all'art. 3 qualche battuta sull'idea di istituire un "Comitato per la tutela della legalità  nella rete Internet".

Il comma 4 dell'art. 2 si limita a prevedere che: "In relazione alle violazioni concernenti norme a tutela del Diritto d'Autore, dei Diritti Connessi e dei Sistemi ad Accesso Condizionato si applicano, senza alcuna eccezione le norme previste dalla Legge 633/41 e successive modificazioni".
Come dire niente sconti per le violazioni a mezzo internet. Vien da rispondere: "Grazie, ma dopo l'istituzione del comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale e il disegno di legge Barbareschi...il concetto era chiaro!". A parte facili battute, la norma si risolve in una petizione di principio: non serve una legge che dica che un'altra legge deve considerarsi applicabile. Se, invece, l'estensore del DDL Carlucci aveva in mente un altro obiettivo, evidentemente, la penna - o magari "l'apparato informatico" utilizzato - lo ha tradito.
E veniamo all'art. 3 secondo il quale: "Ferme restando le attribuzioni della Magistratura penale, civile e amministrativa, nonchè le funzioni degli organismi indipendenti di controllo già  operativi, che in nessun modo vengono modificate, Governo è delegato a istituire, presso l'Autorità  per le Garanzie delle Comunicazioni, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il "Comitato per la tutela della legalità  nella rete Internet"". A che serve un "Comitato per la tutela della legalità  nella rete internet"? Sembrerebbe suonare come una moderna Gestapo. Magistratura, Autorità  indipendenti, corpi specializzati delle forze di polizia, governo, parlamento, commissioni e comitati già  esistenti sembrano, onestamente, più che sufficienti a garantire il rispetto delle regole anche nello spazio telematico. L'idea poi che gli "atti giudiziari, ivi compresi gli esposti, le denunzie e le querele" possano essere inviati a tale Comitato mi sembra porsi in conflitto con il principio della necessaria separazione tra i poteri dello Stato: l'autorità  giudiziaria deve poter procedere senza condividere informazioni o richiedere pareri a questo o a quel soggetto facente capo direttamente o indirettamente ad altri poteri dello Stato. Un'ultima battuta la meritano i tempi di attuazione previsti nel DDL: 9 mesi all'Autorità  per le Garanzie delle Comunicazioni per istituire il Comitato per la tutela della legalità  nella rete internet e 90 giorni - ai sensi dell'art. 4 - a tutti gli operatori per rivoluzionare metodi di business ed infrastrutture!

Tutti desideriamo che Internet costituisca uno spazio - difficile immaginarlo come un territorio - di libertà  nel quale ciascuno abbia diritti e doveri ma le soluzioni proposte nel DDL Carlucci, presentate come un "tentativo di porre in essere un argine alle troppe storture che la totale anarchia della rete Internet sta rendendo sempre più pervicaci e invasive", proprio non sembrano idonee a consentire la realizzazione di tale ambizioso obiettivo. Curiosità  verso le dinamiche della Rete, conoscenza del contesto tecnologico di riferimento, equilibrio e rispetto dei diritti e delle libertà  fondamentali appaiono gli ingredienti essenziali per una corretta politica dell'innovazione che, nel nostro Paese, continua a latitare.

Guido Scorza
www.guidoscorza.it
Ultima modifica di Kronos il 09/03/2009, 1:53, modificato 1 volta in totale.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

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#81 Messaggio da Il Fede »

Pensare che c'è anche qualcuno che dicendo in modo qualunquistico "io non la penso come te" in Internet ha sempre fatto il cazzo che voleva ( magari anche il saccente o quello "navigato" )senza mettere nè nome nè viso. E ovviamente, che vota la Destra con convinzione e cerca di fare le pulci a chi s'incazza e fa notar loro l'incoerenza.

Comunque, la Carlucci non si rende conto di quello che dice ( vabè che fosse una capra come le colleghe era già  noto ). E' inapplicabile, impossibile mettere delle restrizioni del genere.

Un cordiale vaffanculo a tutti quelli che hanno votato questo governo merdoso e guardano i film porno in forma anonima, che si fanno le seghe di nascosto con la moglie nell'altra stanza e votano ADDIRITTURA a Destra.

L'Italia migliorerà  sicuramente grazie a Voi. :D
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#82 Messaggio da Scorpio »

Il Fede ha scritto:Pensare che c'è anche qualcuno che dicendo in modo qualunquistico "io non la penso come te" in Internet ha sempre fatto il cazzo che voleva ( magari anche il saccente o quello "navigato" )senza mettere nè nome nè viso. E ovviamente, che vota la Destra con convinzione e cerca di fare le pulci a chi s'incazza e fa notar loro l'incoerenza.

Comunque, la Carlucci non si rende conto di quello che dice ( vabè che fosse una capra come le colleghe era già  noto ). E' inapplicabile, impossibile mettere delle restrizioni del genere.

Un cordiale vaffanculo a tutti quelli che hanno votato questo governo merdoso e guardano i film porno in forma anonima, che si fanno le seghe di nascosto con la moglie nell'altra stanza e votano ADDIRITTURA a Destra.

L'Italia migliorerà  sicuramente grazie a Voi. :D
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chi è causa del suo mal...pianga se stesso..
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#83 Messaggio da MiniMe »

la storia è sempre la stessa...
gente non tecnica che si inventa decreti e menate....
la carlucci così come la carfagna:"io ho studiato, io non sono messa lì a caso"

questo perchè nella testa bacata non è chiaro che il tecnico è colui che studia 20 anni fino alla laurea, sta nel settore almeno altri 10 e poi puó parlare...forse...


adesso a sx c'è quell'altro anonimo...insomma se non si decidono a mettere su a capo dell'opposizione Tonino Di Pietro non si smuove nulla sicuro...
smembrare sta specie di PD, creare un'opposizione fatta per bene, poi magari integrare davvero la sinistra negli oppositori del nano..
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#84 Messaggio da dostum »

MiniMe ha scritto:la storia è sempre la stessa...
gente non tecnica che si inventa decreti e menate....
la carlucci così come la carfagna:"io ho studiato, io non sono messa lì a caso"

questo perchè nella testa bacata non è chiaro che il tecnico è colui che studia 20 anni fino alla laurea, sta nel settore almeno altri 10 e poi puó parlare...forse...


adesso a sx c'è quell'altro anonimo...insomma se non si decidono a mettere su a capo dell'opposizione Tonino Di Pietro non si smuove nulla sicuro...
smembrare sta specie di PD, creare un'opposizione fatta per bene, poi magari integrare davvero la sinistra negli oppositori del nano..
LA CARFOGNA E' RAMBA

Visita lampo del ministro delle Pari opportunità  al contingente italiano in Kosovo. "Qui si realizza la parità  reale"
La Carfagna alle soldatesse
"Volevo fare il carabiniere"
dal nostro inviato CATERINA PASOLINI


Mara Carfagna
PEC - "Mi sarebbe piaciuta la carriera militare, quel misto di disciplina, professionalità  e spirito di servizio. Io avrei voluto fare il carabiniere, ma la vita è andata in modo diverso". E in mezzo ai militari lei, Mara Carfagna, ci è finita non come soldato ma come ministro delle Pari opportunità  in missione lampo a Pec, dove ha voluto festeggiare l'8 marzo con le 81 soldatesse in servizio nella base insieme ad altri quasi duemila militari italiani.

Fa freddo in Kosovo e le colline attorno ai prefabbricati sono coperte di neve. La Carfagna sorride, scende dall'elicottero in dolcevita e pantaloni grigi, si alza il bavero della combact jacket mimetica che le ha appena regalato l'Esercito e passa in rassegna militari, visita il campo, parla a Radio West, la radio del contingente italiano che trasmette anche in lingua serba e albanese. Due ore a passo di carica tra soldatesse "operatrici di pace e che rappresentano - dice il ministro - la parità  reale. Siete la dimostrazione che le donne possono declinare il loro naturale coraggio in situazione estreme dove si respira odio, dolore, sofferenza e miseria. Dando calore umano e sensibilità  che sanno essere sinonimo di grinta e carattere".

Per molte di loro, l'8 marzo è un giorno come gli altri, "troppa commercializzazione". D'accordo il ministro. "Non basta mica una mimosa una volta l'anno. Il problema della parità  è attuale, dovrebbe esserci attenzione politica 356 giorni". Anche perchè c'è ancora tanta strada fare. "La cosa assurda è che dove c'è meritocrazia le donne fanno carriera, vincono i concorsi perchè si applicano, sono più brave. Le difficoltà  maggiori le hanno invece dove si fa carriera per cooptazione, nella politica, nelle imprese di dirigenti donne se ne vedono poche. Sono vittime della cultura del privilegio" dice il ministro a Radio West. E le sue parole sfumano sulle note di "Quello che le donne non dicono" di Fiorella Mannoia, messa su dal capitano dj mentre ammirati e timorosi i soldati semplici guardano ripartire la ministra e qualcuno ammette, ma solo a mezza voce, di aver visto in anni trascorsi il suo calendario.

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Baalkaan hai la machina targata Sassari?

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Il Fede
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#85 Messaggio da Il Fede »

P2 STORY

Leggere con attenzione...

La data di fondazione della loggia massonica Propaganda Due si perde nel tempo, come spesso accade per simili consorterie. E' noto, comunque, che era un antico sodalizio che accoglieva gli elementi più importanti e prestigiosi, fin da quando, nel secolo scorso, la massoneria, aveva avuto un ruolo centrale nelle vicende italiane. Dopo la seconda guerra mondiale era stata riorganizzata anche la loggia P2, con l'aiuto della massoneria USA, trasferendovi i massoni più in vista o che dovevano restare "coperti". Nel Dicembre 1965 il Gran Maestro aggiunto Roberto Ascarelli presenta l'apprendista Licio Gelli al Gran Maestro Gamberini, il quale lo eleva immediatamente di grado nella gerarchia massonica e lo inserisce nella loggia P2. Nel 1969 Ascarelli e Gamberini affidano a Gelli un non meglio precisato incarico speciale nella loggia. Nel 1971 Gelli diviene segretario organizzativo e ha il totale controllo della loggia. Nel frattempo molti personaggi eccellenti, soprattutto militari e finanzieri si sono iscritti, tra questi il generale Allavena che porterà  in dote le copie dei fascicoli delle schedature del SIFAR. Nel '69 capi massonici diranno che grazie a Gelli 400 alti ufficiali dell'esercito sono stati iniziati alla massoneria al fine di predisporre un "governo di colonnelli", sempre preferibile ad un governo comunista. Nel 1972 il nuovo segretario organizzativo cambia nome alla loggia in "Raggruppamento Gelli-P2" accentuandone le caratteristiche di segretezza evitando qualsiasi tipo di controllo. Nel 1973 la loggia segreta "Giustizia e Libertà " si fonde con la P2. Alla Gran Loggia di Napoli del Dicembre 1974, qualcosa di simile a un conclave massonico alcuni tentarono di sciogliere la P2 e di abrogarne i regolamenti particolari, ma senza successo, Gelli aveva acquisito troppo potere nel frattempo. Lino Salvini, maestro del Grande Oriente d'Italia, quindi, nonostante non vedesse di buon occhio tanto potere concentrato in quella loggia, il 12 Maggio 1975 decretó ufficialmente la ricostituzione della loggia P2 elevando Gelli al grado di maestro venerabile. La loggia P2 valicherà  presto i confini nazionali e conterà  affiliati in diversi paesi dove non si limiterà  a fare proselitismo, ma parteciperà , nei modi che la caratterizzano alla vita politica, economica e finanziaria di tali paesi. In Argentina, per esempio favorirà  il golpe militare, per poi perorare la causa del ritorno di Peron, così come risulterà  implicata nello scoppio del conflitto delle isole Malvinas. La loggia P2 risulterà  attiva in Uruguay, Brasile, Venezuela, negli Stati Uniti, in diversi paesi europei e non ultima in Romania, dove Gelli avrà  importanti rapporti con il regime "socialista" di Ceausescu, nonostante l'anticomunismo viscerale di tutti gli aderenti alla P2. Evidentemente a Ceausescu non era rimasto niente di comunista e Gelli lo sapeva. Analizzare gli intrighi, la partecipazione a tentativi di colpo di stato o a colpi di stato riusciti, a stragi, attentati, omicidi, depistamenti, operazioni finanziarie sporche e' praticamente impossibile. Basti pensare che dopo il ritrovamento di una parte dei documenti relativi alle attività  della loggia ad Arezzo il 17 Marzo 1981 e di altri a Montevideo in Uruguay e' stata costituita una commissione parlamentare di inchiesta presieduta da Tina Anselmi, i cui atti sono raccolti in 76 volumi di dimensioni consistenti e che la documentazione raccolta occupa diverse scaffalature anch'esse di dimensioni consistenti. Semplicemente ci limiteremo a dare un parziale elenco delle vicende in cui la P2 e' implicata. Anche l'elenco degli iscritti che forniamo e' parziale, purtroppo peró è l'unico conosciuto, si calcola comunque che gli iscritti alla loggia fossero 2500/3000 e non 963 come risulta dalle liste sequestrate ad Arezzo.

Il 10 Dicembre 1981 il Parlamento ha ufficialmente sciolto la P2. Si tratta peró solo di un atto formale, in realtà  Gelli, nonostante i molti anni di carcere a cui e' stato condannato, e' ancora a piede libero e ha a disposizione un'enorme patrimonio per continuare a tessere i suoi intrighi. Il "piano di rinascita democratica" sequestrato a Maria Grazia Gelli nel Luglio 1982, che rappresenta la "carta programmatica per l'Italia" della P2, e' divenuto il programma di Silvio Berlusconi, in gran parte attuato. Ma ció che più preoccupa e' che non puó essere un semplice decreto a sciogliere un simile agglomerato di "veri criminali". Finchè esisteranno enormi gruppi finanziari, potentati economici, multinazionali che dominano i popoli, continueranno ad esistere cosche mafiose e massoniche come la P2. Del resto, come anche attraverso questo lavoro abbiamo cercato di spiegare la P2 travalica i confini nazionali anche formalmente, Gelli nella Primavera del 1975 ha fondato a Montecarlo l'OMPAM che nessuno si sogna di sciogliere. L'unica cosa che ci rimane da fare e' combattere simili accozzaglie di moderni fascisti con ogni mezzo necessario.


Dopodichè guardate queste dichiarazioni e converrete che l'articolo copiato da disinformazione.it è veritiero e tutt'altro che di parte.

http://www.youtube.com/watch?v=yLAcXFc- ... re=related
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#86 Messaggio da nik978 »

mi giunge voce che secondo i vari tg in italia
va tutto bene o quasi..

e' vero?
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#87 Messaggio da Il Fede »

Volevo scrivere il post sulla P2 nel topic di Berlusconi e ho sbagliato a cliccare... :oops:
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Il Fede
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#88 Messaggio da Il Fede »

nik978 ha scritto:mi giunge voce che secondo i vari tg in italia
va tutto bene o quasi..

e' vero?
Certo, l'importante è far sentire la gente al sicuro per fare i propri comodi...
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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nik978
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#89 Messaggio da nik978 »

beh si...e' una vecchia tattica..
dai gelli e' pure tuo vicino di casa.. :D
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#90 Messaggio da Il Fede »

nik978 ha scritto: dai gelli e' pure tuo vicino di casa.. :D
Abita in una collinetta a 10 minuti di macchina. Il governo vecchio e conseguentemente quello attuale è partito tutto da qui... :-D
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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