Squirto ha scritto:zio ha scritto:e concepisco la vita non come valore relativo ma come valore assoluto.
credo che qui stia la differenza fra me e te.
domanda secca:
una persona (in stato degenerativo come welby o in fase terminale, piena di metastasi, di morfina e di dolore), chiede ai suoi cari e al medico di dargli una mano per andarsene senza soffrire. per te è giusto che questa libertà ci sia?
lo chiedo perchè nel caso tu risponda "no" capisco perchè tu non voglia l'eutanasia (e ovviamente capisco un po' di più la tua visione dell'uomo e della 'vita' come 'assoluto', non disponibile neanche quando è la nostra)
nel caso tu risponda "sì, preferirei che tu potessi scegliere di morire prima", allora non capisco sinceramente la contrarietà all'eutanasia
vedi squirto alla tua domanda secca sarebbe davvero ipocrita rispondere con una secca battuta affermativa o contraria. perchè tu non fai una domanda ideale ma ci metti in mezzo una persona.
cerco davvero di trovare le parole giuste e faccio fatica reale per riuscire ad esprimere la cosa.
lasciamo stare per un attimo tutte le posizioni politiche e ideologiche che si sono aperte su wely.
e lasciamo per un attimo stare lo stato con le sue leggi.
ipotizziamo che lo stato, come è, non riconosca l'eutanasia.
e quindi tutto avvenga al chiuso di una stanza.
la richiesta di welby è sacrosanta. umanamente sacrosanta.
sono le parole di chi non ce la fa più.
io gli chiederei di non farlo.
ma affinchè la mia risposta possa essere credibile per lui, occorrerebbe che lui si sentisse davvero valorizzato dalla mia richiesta. umanamente e concretamente sollevato nella sua terribile condizione.
umanamente condiviso, umanamente sostenuto.
io non ho dubbi che ció sia avvenuto da parte di sua moglie, della figlia e dei medici che ha avuto costantemente intorno.
e allora semplicemente ne prenderei atto, cercando peró di fare in modo discreto il possibile affinchè lui rivaluti la propria decisione.
non mi stenderei su un'autombulanza al passaggio. no.
farei quel che potrei fare per stare vicino ad un amico. per come è. per quello che pensa e per quello che vive. chiederei a i medici la terapia perchè soffra di meno, senza misure che lo portino a non risvegliarsi e a morire.
e se mi chiami ad esprimere un voto su una scheda, a dire si o no all'eutanasia, direi no. in maniera netta e decisa. farei volantinaggi, e attacchinerei manifesti.
una cosa sono le idee. una cosa è il raffronto umano con le persone.
è questione di comportamento adeguato.
spero di non essere frainteso.
adesso devo andare.
buonanotte a tutti.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw