[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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- jhonnybuccia
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Sono confronti improponibili, Caressa è figlio della TV sportiva che oggi va per la maggiore. Nel suo genere tra i migliori, ma nel mio caso che preferivo lo stile di un Nando Martellini non si tratta di un gran complimento.jhonnybuccia ha scritto:in ogni caso il peggiore dei cannavó vale di più del migliore dei caressa.
Come scrittura nel giornalismo sportivo di oggi preferisco i "vecchi" Cucci, Sconcerti, Beccantini e quel marpione del Civolani. Anche Bortolotti sul Guerino si difende ancora, le giovani leve non mi entusiasmano.
Dovrebbero tutti studiare i commenti tecnici di Gualtiero Zanetti prima di iniziare questo mestiere, ma credo che non lo faccia nessuno.
- jhonnybuccia
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ma manco per il cazzo.tiffany rayne analizzando il panorama giornalistico ha scritto:Sono confronti improponibili, Caressa è figlio della TV sportiva che oggi va per la maggiore.
è giornalismo sportivo. validissimo quello di cannavó e umiliante quello di caressa.
un telecronista che chiama le punizioni di pirlo 'alla bastarda' è un poveretto senza inventiva preda dei più beceri luoghi comuni.
incerto al 76%.
Occhei scrivo sul taccuino...norrin e Lone con la L maiuscola...mmm...norrin2007 ha scritto:abbiamo ricordi e sensazioni sovrapponibili. avevo giurato che avrei visto il napoli in B. ma la vita mi ha voluto premiare oltremodo, facendomelo vedere annaspare in C... così ora mi sono rasserenato.Lonewolf ha scritto:ricordo anche un altro episodio che turbó la mia giovinezza. Ultima giornata del campionato 1981/82. Il Milan tubercoloso era chiamato ad un mezzo miracolo a Cesena e si giocava la salvezza col Genoa (maledetto...nik non me ne volere)impegnato a Napoli. Perdavamo 2-0 (Garlini e Piraccini)...vincemmo 3-2 (Jordan lo squalo,Ciccio Romano e Antonelli a 10 minuti dalla fine). Salvi!!!! Macchè...il Napoli che vinceva si fece fare il pareggio da Faccenda a 2 minuti dalla fine. E così retrocedemmo...Da quel giorno odio il Napoli.
ehehehehehehehheeh

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La vediamo in maniera diversa, io lo considero telegiornalismo sportivo.jhonnybuccia ha scritto:ma manco per il cazzo.tiffany rayne analizzando il panorama giornalistico ha scritto:Sono confronti improponibili, Caressa è figlio della TV sportiva che oggi va per la maggiore.
è giornalismo sportivo. validissimo quello di cannavó e umiliante quello di caressa.
un telecronista che chiama le punizioni di pirlo 'alla bastarda' è un poveretto senza inventiva preda dei più beceri luoghi comuni.
Alcuni di questi provano a scrivere sui giornali con risultati sconfortanti. Cannavó, che pure non mi piace piu' di tanto, al loro confronto è un gigante.
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No no...mi rimangio tutto quello che ho detto. Manca pure il malocchio adesso...Mr. Viz ha scritto:Occhei scrivo sul taccuino...norrin e Lone con la L maiuscola...mmm...norrin2007 ha scritto:abbiamo ricordi e sensazioni sovrapponibili. avevo giurato che avrei visto il napoli in B. ma la vita mi ha voluto premiare oltremodo, facendomelo vedere annaspare in C... così ora mi sono rasserenato.Lonewolf ha scritto:ricordo anche un altro episodio che turbó la mia giovinezza. Ultima giornata del campionato 1981/82. Il Milan tubercoloso era chiamato ad un mezzo miracolo a Cesena e si giocava la salvezza col Genoa (maledetto...nik non me ne volere)impegnato a Napoli. Perdavamo 2-0 (Garlini e Piraccini)...vincemmo 3-2 (Jordan lo squalo,Ciccio Romano e Antonelli a 10 minuti dalla fine). Salvi!!!! Macchè...il Napoli che vinceva si fece fare il pareggio da Faccenda a 2 minuti dalla fine. E così retrocedemmo...Da quel giorno odio il Napoli.
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...pure per me... ho detto che ora mi sono rasserenato!Lonewolf ha scritto:No no...mi rimangio tutto quello che ho detto. Manca pure il malocchio adesso...Mr. Viz ha scritto:Occhei scrivo sul taccuino...norrin e Lone con la L maiuscola...mmm...norrin2007 ha scritto:abbiamo ricordi e sensazioni sovrapponibili. avevo giurato che avrei visto il napoli in B. ma la vita mi ha voluto premiare oltremodo, facendomelo vedere annaspare in C... così ora mi sono rasserenato.Lonewolf ha scritto:ricordo anche un altro episodio che turbó la mia giovinezza. Ultima giornata del campionato 1981/82. Il Milan tubercoloso era chiamato ad un mezzo miracolo a Cesena e si giocava la salvezza col Genoa (maledetto...nik non me ne volere)impegnato a Napoli. Perdavamo 2-0 (Garlini e Piraccini)...vincemmo 3-2 (Jordan lo squalo,Ciccio Romano e Antonelli a 10 minuti dalla fine). Salvi!!!! Macchè...il Napoli che vinceva si fece fare il pareggio da Faccenda a 2 minuti dalla fine. E così retrocedemmo...Da quel giorno odio il Napoli.
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"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
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quoto. il problema è che molti di questi neanche sanno chi sia, gualtiero zanetti...tiffany rayne ha scritto:[Dovrebbero tutti studiare i commenti tecnici di Gualtiero Zanetti prima di iniziare questo mestiere, ma credo che non lo faccia nessuno.


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Devo dire che ultimamente come telecronisti non stiamo messi proprio bene...Caressa non mi dispiaceva all'inizio,ma adesso quando la butta sulla vena poetica del cazzo,è masturbante.tiffany rayne ha scritto:Sono confronti improponibili, Caressa è figlio della TV sportiva che oggi va per la maggiore. Nel suo genere tra i migliori, ma nel mio caso che preferivo lo stile di un Nando Martellini non si tratta di un gran complimento.jhonnybuccia ha scritto:in ogni caso il peggiore dei cannavó vale di più del migliore dei caressa.
Come scrittura nel giornalismo sportivo di oggi preferisco i "vecchi" Cucci, Sconcerti, Beccantini e quel marpione del Civolani. Anche Bortolotti sul Guerino si difende ancora, le giovani leve non mi entusiasmano.
Dovrebbero tutti studiare i commenti tecnici di Gualtiero Zanetti prima di iniziare questo mestiere, ma credo che non lo faccia nessuno.
Peccenini mi piaceva,ma cazzo adesso esagera...se c'è un retropassaggio,parte con un INCREDIBILE!!!! che mi fa fare un infarto. Longhi mi fa addormentare,ma non è male.
In Rai...stenderei un velo pietoso...Civoli è un pó anonimo,Cerqueti porta sfiga,Nesti professionale...ma troppo,Bizzotto se non si parla di Germania s'intristisce.
Una volta mi piaceva Marianella : come competenza e informazioni credo sia il migliore,ma bisogna accettarne la voce. E non è poco.
Dimenticavo il peggiore per me...non ricordo il nome,ma è quello de La7 che quando c'è un rigore parte con un odioso "countdown! tre-due-uno!".Lo ucciderei se sapessi di farla franca...
- norrin2007
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sei in Italia, Lone... ricordi? Quindi tranquillo, e procedi pure... in ogni caso, se poi dovessi avere bisogno di avvocati, ritienimi a disposizione...Lonewolf ha scritto:[Dimenticavo il peggiore per me...non ricordo il nome,ma è quello de La7 che quando c'è un rigore parte con un odioso "countdown! tre-due-uno!".Lo ucciderei se sapessi di farla franca...

"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
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Coi tempi che corrono,potresti diventare il mio migliore amiconorrin2007 ha scritto:sei in Italia, Lone... ricordi? Quindi tranquillo, e procedi pure... in ogni caso, se poi dovessi avere bisogno di avvocati, ritienimi a disposizione...Lonewolf ha scritto:[Dimenticavo il peggiore per me...non ricordo il nome,ma è quello de La7 che quando c'è un rigore parte con un odioso "countdown! tre-due-uno!".Lo ucciderei se sapessi di farla franca...

MILANO, 20 febbraio 2009 - Le parole del presidente Berlusconi sono l'ennesima porta sbattuta in faccia a Carlo Ancelotti. I rimproveri che piovono dall'alto, ormai, non si contano più e sono la chiara testimonianza di un rapporto sfilacciato, al di là delle dichiarazioni di facciata ("Carletto è uno di famiglia" ripete sempre il premier), e destinato a concludersi a fine stagione. Oggi nessuno scommetterebbe un centesimo sulla riconferma del tecnico per la prossima stagione. E' vero che nel calcio siamo abituati ai ribaltoni dell'ultimo momento, ma francamente in questo caso non se ne vedono i presupposti. Le critiche di Galliani nella settimana pre-derby sono state un segnale lampante: la società , e quindi il presidente, non è contenta di come stanno andando le cose; si credeva di poter lottare per lo scudetto fino in fondo (obiettivo primario ufficialmente dichiarato) e invece ci si trova a 11 punti dalla capolista Inter. Non sono giorni tranquilli, a Milanello e dintorni.
FEELING ROTTO - Che in casa Milan siano partite le grandi manovre per la rivoluzione estiva è evidente da come i dirigenti stanno gestendo la situazione. Nessuno ha smentito il fatto che Ancelotti sia in bilico, nessuno ne ha pubblicamente preso le difese. Ció significa che, perlomeno, è sotto osservazione. Cioè, sotto esame. E mettere sotto esame un allenatore i cui metodi e le cui capacità si conoscono dal novembre del 2001 vuol dire che la fiducia è ormai a sgoccioli. Niente di male, tutte le storie finiscono e anche quella tra un tecnico e il suo club puó arrivare al capolinea senza che succeda il terremoto. In questo caso non è importante capire dove stiano i torti o le ragioni (generalmente si equivalgono), ma comprendere perchè il feeling si è rotto. Ancelotti è sempre stato considerato un aziendalista, uno che non è mai andato contro le scelte della società (anche quando apparivano bizzarre: c'era bisogno di una punta centrale abile nel gioco aereo e si è acquistato Ronaldinho sponsorizzato da Berlusconi; serviva da tempo un forte difensore e si è puntato sullo zoppicante Senderos): e alla fine è proprio questo atteggiamento troppo accomodante a renderlo più debole di fronte alle critiche della società .
SOLUZIONI PER IL FUTURO - Ancelotti ha una sola carta da giocarsi, la Coppa Uefa, perchè, diciamo la verità , la qualificazione diretta alla Champions League (cioè il piazzamento tra le prime tre in campionato) viene dato per scontato o, comunque, non puó bastare a salvare una stagione. Alla vittoria della coppa che ancora manca nella bacheca di via Turati, invece, ci si potrebbe aggrappare per ricominciare ad andare d'amore e d'accordo. In caso contrario ci sono diverse soluzioni sul tavolo dei dirigenti rossoneri che, ultimamente, stanno effettuando sondaggi per capire come certe scelte verrebbero accolte. Quattro i nomi dei possibili sostituti: Leonardo, Donadoni, Rjikaard e Van Basten. Detto che sembra difficile che il Milan punti sui due olandesi (anche se sono i preferiti dai tifosi, come dimostra il sondaggio di gazzetta.it, la corsa al dopo-Ancelotti si restringe a Leonardo e Donadoni. Il brasiliano, che sta terminando il corso per allenatori, è l'ipotesi più affascinante e più «berlusconiana». Il presidente, come fece in passato con Fabio Capello (e come fa spesso in politica), potrebbe scegliere il suo pupillo e portarlo direttamente dalla scrivania al campo, luogo che conosce soltanto in qualità di ex giocatore. Una scommessa che, se si rivelasse vincente, consentirebbe al Cavaliere di appuntarsi un'altra medaglia al petto: cosa che non gli dispiacerebbe affatto.
FEELING ROTTO - Che in casa Milan siano partite le grandi manovre per la rivoluzione estiva è evidente da come i dirigenti stanno gestendo la situazione. Nessuno ha smentito il fatto che Ancelotti sia in bilico, nessuno ne ha pubblicamente preso le difese. Ció significa che, perlomeno, è sotto osservazione. Cioè, sotto esame. E mettere sotto esame un allenatore i cui metodi e le cui capacità si conoscono dal novembre del 2001 vuol dire che la fiducia è ormai a sgoccioli. Niente di male, tutte le storie finiscono e anche quella tra un tecnico e il suo club puó arrivare al capolinea senza che succeda il terremoto. In questo caso non è importante capire dove stiano i torti o le ragioni (generalmente si equivalgono), ma comprendere perchè il feeling si è rotto. Ancelotti è sempre stato considerato un aziendalista, uno che non è mai andato contro le scelte della società (anche quando apparivano bizzarre: c'era bisogno di una punta centrale abile nel gioco aereo e si è acquistato Ronaldinho sponsorizzato da Berlusconi; serviva da tempo un forte difensore e si è puntato sullo zoppicante Senderos): e alla fine è proprio questo atteggiamento troppo accomodante a renderlo più debole di fronte alle critiche della società .
SOLUZIONI PER IL FUTURO - Ancelotti ha una sola carta da giocarsi, la Coppa Uefa, perchè, diciamo la verità , la qualificazione diretta alla Champions League (cioè il piazzamento tra le prime tre in campionato) viene dato per scontato o, comunque, non puó bastare a salvare una stagione. Alla vittoria della coppa che ancora manca nella bacheca di via Turati, invece, ci si potrebbe aggrappare per ricominciare ad andare d'amore e d'accordo. In caso contrario ci sono diverse soluzioni sul tavolo dei dirigenti rossoneri che, ultimamente, stanno effettuando sondaggi per capire come certe scelte verrebbero accolte. Quattro i nomi dei possibili sostituti: Leonardo, Donadoni, Rjikaard e Van Basten. Detto che sembra difficile che il Milan punti sui due olandesi (anche se sono i preferiti dai tifosi, come dimostra il sondaggio di gazzetta.it, la corsa al dopo-Ancelotti si restringe a Leonardo e Donadoni. Il brasiliano, che sta terminando il corso per allenatori, è l'ipotesi più affascinante e più «berlusconiana». Il presidente, come fece in passato con Fabio Capello (e come fa spesso in politica), potrebbe scegliere il suo pupillo e portarlo direttamente dalla scrivania al campo, luogo che conosce soltanto in qualità di ex giocatore. Una scommessa che, se si rivelasse vincente, consentirebbe al Cavaliere di appuntarsi un'altra medaglia al petto: cosa che non gli dispiacerebbe affatto.
Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."
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basterebbe pensare all'orrendo comportamento tenuto all'epoca con pantani per capire di che spessore infimo sia cannavó... e comunque è sempre una persona umana, e io non sono un avvoltoio come lui, per cui auguri di pronta guarigione.neo2000 ha scritto:In bocca al lupo Candido, maestro di giornalismo!
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Zanetti, insieme ad altri, fu piu' protagonista ai mondiali del 1962 come suggeritore di formazioni al C.T. di allora che era Giovanni Ferrari coadiuvato dal presidente della Spal Mazza. Un pó come se oggi Zamparini aiutasse Lippi con consigli tecnici durante i mondiali del Sudafrica.norrin2007 ha scritto:quoto. il problema è che molti di questi neanche sanno chi sia, gualtiero zanetti...tiffany rayne ha scritto:[Dovrebbero tutti studiare i commenti tecnici di Gualtiero Zanetti prima di iniziare questo mestiere, ma credo che non lo faccia nessuno., che peraltro avrà sulla coscienza per l'eternità i 6-minuti-6 di rivera nella finale della rimet 1970...
Ai mondiali messicani la situazione era ben diversa, Valcareggi aveva una sua autonomia e piu' che altro vedeva che all'interno della squadra Rivera non era cosi amato. Difensori e centrocampisti preferivano Mazzola che correva di piu' facendo anche interdizione, Riva e Boninsegna preferivano (per ovvi motivi) gli assist del "bambino d'oro" Rivera.
I sei minuti finali furono una cazzata tutta di Valcareggi, si dice anche che non si rese conto che mancava cosi poco alla fine. Lui stesso disse che se avesse guardato l'orologio non l'avrebbe fatta. I riveriani se la presero piu' che altro con Walter Mandelli dirigente di quella spedizione che infatti al riento in Italia diede le dimissioni. Come giornalista invece fu Brera (inventore dell'abatino Rivera) il bersaglio preferito, Zanetti era tatticamente un breriano ma non aveva la sua popolarità . Alla ripresa del campionato Rivera giocó alla grande e il pubblico di San Siro rivolto alla tribuna stampa diceva "Ohei, Brera, guarda come se giuga!"