[O.T.] Nel silenzio passa la legge ammazza internet
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Ultima modifica di O ricuttaro nnammurato il 17/02/2009, 10:53, modificato 1 volta in totale.
- cimmeno
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fai una legge simile, è il broadband è condannato a morte. ci sarebbero decine di milioni di disdette degli abbonamenti adsl in tutto il mondogiano ha scritto:Non c'entra nulla con la libertà di espressione, ma a me una legge che obbligasse i provider dar manforte a stroncare il traffico di download illegali tramite i vari peer to peer et similia non dispiacerebbe per nulla (vedi esempi inglese e francese).
, youtube avrebbe un numero irrisorio di utenti. le dorsali a fibra ottica non verrebbero nè aggiornate nè aumentate. internet smetetrebbe di essere una ffare lucroso epr tanta gente, diventerebbe marginale. ecco come mai tranne pochi casi i governi sono così molli su queste cose.
tanto se non lo scarica lo vede su redtube e simili.Mi sono rotto il c... che ogni cliente che entra nei negozi miei e dei miei clienti mi sghignazza sotto il naso e mi dice "ah l'ultimo Jules Jordan esce domani ? Tanto io ce l'ho già via rete aggratis".
in un film con danny de vito c'è una scena che descrive molto bene questo momento storico delle major musicali e sinematografiche
http://www.youtube.com/watch?v=og_yA78KqBw
i dvd, i vhs, il noleggio, sono un sistema sorpassato. sono il frustino da calesse. capisco che faccia incazzare visto che mettere su un videonoleggio costa, ma la verità è che tutto il business dell'intrattenimento su supporto fisico è destinato a calare drasticamente. da una parte le piattaforme digitali a pagamento sono più comode, dall'altra il p2p costa meno.
guardati il link a youtubeInternet è una bellissima cosa ma ha distrutto una buona fetta dell'industria legata all'audiovideo. E adesso datemi pure addosso.

donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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Quoto Cimmeno.cimmeno ha scritto:fai una legge simile, è il broadband è condannato a morte. ci sarebbero decine di milioni di disdette degli abbonamenti adsl in tutto il mondogiano ha scritto:Non c'entra nulla con la libertà di espressione, ma a me una legge che obbligasse i provider dar manforte a stroncare il traffico di download illegali tramite i vari peer to peer et similia non dispiacerebbe per nulla (vedi esempi inglese e francese).
, youtube avrebbe un numero irrisorio di utenti. le dorsali a fibra ottica non verrebbero nè aggiornate nè aumentate. internet smetetrebbe di essere una ffare lucroso epr tanta gente, diventerebbe marginale. ecco come mai tranne pochi casi i governi sono così molli su queste cose.tanto se non lo scarica lo vede su redtube e simili.Mi sono rotto il c... che ogni cliente che entra nei negozi miei e dei miei clienti mi sghignazza sotto il naso e mi dice "ah l'ultimo Jules Jordan esce domani ? Tanto io ce l'ho già via rete aggratis".
in un film con danny de vito c'è una scena che descrive molto bene questo momento storico delle major musicali e sinematografiche
http://www.youtube.com/watch?v=og_yA78KqBw
i dvd, i vhs, il noleggio, sono un sistema sorpassato. sono il frustino da calesse. capisco che faccia incazzare visto che mettere su un videonoleggio costa, ma la verità è che tutto il business dell'intrattenimento su supporto fisico è destinato a calare drasticamente. da una parte le piattaforme digitali a pagamento sono più comode, dall'altra il p2p costa meno.
guardati il link a youtubeInternet è una bellissima cosa ma ha distrutto una buona fetta dell'industria legata all'audiovideo. E adesso datemi pure addosso.
E quanto pare anche le case discografiche ed Hollywood se ne sono accorte:
http://www.repubblica.it/2009/01/sezion ... nload.html
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Faccio un respiro profondo ed inizio a rispondere, avete postato in tanti e con argomentazioni diverse. Parto dalle argomentazioni di Diablo perchè sono quelle con le basi più fragili.El Diablo ha scritto:Infatti non spendo 20 euro,scarico gratis.giano ha scritto:Non devi, nessuno ti obbliga a spendere 20 euro per un gruppo sconosciuto. Hai una ricetta medica che ti impone di farlo ? Oppure ritieni che il prezzo troppo elevato dei CD musicali legittimi la pirateria ? O magari non ti sei accorto che il gruppo sconosciuto si autopromuove su web e ti permette con 1 euro di ascoltare un suo brano e talvolta gratis alcuni spezzoni.
Ora rispondi tu.
Il prezzo troppo elevato della musica non solo legittima la pirateria,ma la impone.
I gruppi sconosciuti si autopromuovono con i concerti,non con le vendite dei cd, questo accade ormai da anni ed anni.
Secondo te,quanto costa un cd appena sfornato dalla casa discografica prima di arrivare in negozio,e quindi prima di passare per varie mani avide ed affamate?
Te lo chiedo perchè questo lo ignoro.
Secondo te arriva a costare 7-8 euro?
Io dico di sì.
E allora come arriviamo ai 20-25 euro finali?
Gnam gnam.
La musica ha l'IVA al 20%,è considerato un bene di lusso.
Il lusso è per pochi,chi non se lo puó permettere ruba,questo da sempre.
Entro in un negozio di cd,prendo un lavoro di Vasco (è solo un esempio),vedo un cd che mi incuriosisce,non conosco il nome,guardo il prezzo: 20 euro,cazzo,non posso permettermelo.
Lo scarico dalla rete.
Se lo stesso cd sconosciuto costerebbe 10 euro,un pensierino ce lo farei,magari informandomi prima su come e su cosa propone l'artista in questione.
I discografici si lamentano della pirateria,dicono che uccide la creazione di gruppi emergenti, lasciando in vita solo i grandi.
Un discografico ha nella sua scuderia 5 artisti famosi e 20 emergenti.
Esempio: guadagna 100.000 euro,sai dove li investe?
Sui 5 noti, non sugli emergenti.
Tu,gruppo da garage,mandi una demo ad una ipotetica etichetta discografica,ti dicono "purtroppo non possiamo pubblicarti,peró se ti paghi la registrazione nei NOSTRI studi, mettiamo il nostro marchio sul tuo cd".
Grazie al cazzo,non solo io pago per produrre la mia musica, ma poi mi tocca anche tenermi a casa i pacchi con le copie del mio lavoro,dato che i soldi che ti ho dato non li spendi nemmeno per la promozione,ma li "giri" ai grandi nomi che curi.
Conosco bene il campo musicale, conosco il dietro le quinte,ho lavorato per anni in quei posti ignoti ai più.
Quindi,riassumendo: non lamentatevi se scarcihiamo dalla rete, siate più onesti sui prezzi finali,poi ne riparleremo.
Ti sei mai chiesto come mai in America escono decine e decine di gruppi nuovi ogni mese grazie alle grandi etichette discografiche?
Uhm,se inizio a parlare anche di questo andiamo OT(anzi lo siamo già ),quindi a te la palla.
Spazziamo intanto via l'argomento IVA che non c'entra nulla. Certo dovrebbe essere al 4%, ma non c'entra con Internet.
A me non interessa affermare che la politica delle major discografiche o cinematografiche sia corretta. Posso anche condividere l'idea che il prezzo di un CD musicale sia spropositatamente alto e penso anche che non via sia paragone tra i 40 euro di Vasco ed i 19,90 di una super produzione hollywoodiana che probabilmente ha dei costi molto maggiori. Così come posso anche solidarizzare con te sulle difficoltà che incontrano i nuovi gruppi per farsi produrre. ma non è questo il punto della questione.
E' il concetto, il principio che è sbagliato: mi piace la Ferrari ma siccome non ho i soldi spacco la vetrina e me la porto a casa. Questa è una logica che sa di no-global e che un sistema sano non puó condividere. Il prezzo alto impone la pirateria ? Si, a casa di Luca Casarin e dei suoi adepti, nel mondo civile no. Se non puoi permettertelo caro mio, in un mondo che funziona aspetti l'edizione economica. Se non puoi vestire Armani vai al mercato delle pulci oppure da Benetton o dove vuoi ma sei autorizzato a fare degli espropri proletari. Se questa è la tua cultura non ci puó essere ulteriore discussione, siamo su 2 universi paralleli. La tua argomentazione "se costasse 10 lo comprerei" è debolissima: qual è il discrimine valido per tutti ? 10 o magari per un altro è 9 oppure 8 ? No, questo è un muro di carta velina per giustificare lo scarico a sbafo.
Passo oltre e cerco di rispondere a Kronos ed ai tecnocrati.
Una salus victis...
Anche quest'ultimo ragionamento mi sta benissimo, osservo come chiosa finale che in moltissime occasioni le previsioni sull'affermazione di determinate tecnologie si sono scontrate con una realtà dei fatti assai diversa. Te lo dice uno che ha lavorato in passato per alcune multinazionali dell'IT e che ha visto fior di cadaveri passare insieme ai loro sogni tecnologici (pc multimediali, casa gestita in remoto, CD-ROM mania eccetera). I "giovani" entusiasti dell'hype tecnologico sono molto veloci nel preconizzare nuovi mondi ma sovente dimenticano i danni (aziende distrutte, posti di lavoro persi) che implementazioni sconsiderate portano con sè.Kronos ha scritto:no ti rispondo io: sei la fase terminale di una filiera di distribuzione che e' ora che sparisca o si evolva.giano ha scritto:Non devi, nessuno ti obbliga a spendere 20 euro per un gruppo sconosciuto. Hai una ricetta medica che ti impone di farlo ? Oppure ritieni che il prezzo troppo elevato dei CD musicali legittimi la pirateria ? O magari non ti sei accorto che il gruppo sconosciuto si autopromuove su web e ti permette con 1 euro di ascoltare un suo brano e talvolta gratis alcuni spezzoni.
Ora rispondi tu.
Ecco, questa sentenza di morte è quella che mi impressiona di più perchè mi interrogo tutti i giorni sulle prospettive della mia professione e sulle linee evolutive della medesima
nulla di personale, ma e' il modello distributivo di musica e cinema che non sta piu' in piedi.
Fino all'avvento della rete la distribuzione della cultura e dell'intrattenimento ha creato dei monopoli e delle situazioni paradossali: negli anni 50 e 60 l'artista viveva di serata e produceva un disco per promuovere gli spettacoli dal vivo: da meta' sessanta in poi invece si e' invertito totalmente il sistema, per cui l'artista suonanva ai concerti per promuovere il disco.
cosa ha portato questo sistema? l'artista che vende fa i soldi ma mantiene in piedi un baraccone che vive di riflesso del suo lavoro sotto forma di diritti e di distribuzione, mentre la quasi totalita' degli artisti fa la fame perche' le major discografiche se ne fottono della qualita' per pompare il prodotto di consumo usa e getta.
La rete ha riportato equilibrio: l'artista valido ha l'interesse a far circolare i brani liberamente perche' la gente poi va ai suoi concerti dove di sicuro guadagna piu' della miseria che gli passa una major sotto forma di percentuale misera per copia.
chi come te e' a fine della catena distributiva ha solo due possibilita' chiudere (ed e' la legge del mercato, visto che e' dalla testa della catena che si dovrebbe fallire) oppure reinventarti un servizio come si sta pensando nel mondo dell'editoria e delle librerie ovvero il print on demand.
Mi sta bene come principio, tuttavia prima di accettare supinamente di essere sgozzato come un maialino vorrei potermi giocare la partita ad armi pari. Se debbo chiudere l'attività (fortunatamente i cazzi di gomma non si possono scaricare dal web, peraltro!) vorrei doverlo fare perchè mi ha sconfitto il progresso tecnologico unitamente ad una mia eventuale incapacità di adattamento e NON PERCHE' UNA MOLTITUDINE DI LADRI SMANETTONI ORGOGLIOSI DI ESSERLO mi fotte tutti i giorni la pagnotta.
In futuro molto probabilmente si stampera' in tempo reale un libro scaricato da un db centrale, e pagherai una bassa commissione per ottenere la copia digitale (che comunque verra' distribuita in altri canali) ed eventualmente il costo per la stampa in loco se non decidi di tenerti la copia in digitale: in questo modo non hai piu' un magazzino libri cioe' soldi fermi, resi alla casa editrice da fare (con relativi costi di spedizione e di movimentazione), e di infrastruttura: tolto lo spazio per il macchinario di stampa puoi prendere un negozio piu' piccolo oppure usare lo spazio a disposizione per promuovere attivita' culturali della libreria.
Questo significa che da semplici box movers si diventa animatori di spazi culturali/ricreativi dove fornisci determinati servizi aggiuntivi come la stampa o la diffusione di eventi culturali.
Quest'ultima a me sembra pia illusione, se tu potessi farmi degli esempi di gente che ci cava dei soldi te ne sarei grato.
Stesso discorso accadra' in linea di massima nel settore della distribuzione musicale e del cinema, anche se a naso l'intera filiera del settore musica sparira' nel giro di qualche anno in favore dell'autodistribuzione in funzione delle serate musicali e degli eventi tipo festival o feste musicali.
La portata della rivoluzione e' tipo quella della stampa a caratteri mobili nel periodo degli amanuensi: e' una questione di tecnologia, piu' che di economia.
Una salus victis...
Scusa Giano ma il paragone con i beni di consumo materiale non regge.
Una Ferrari o un vestito di Armani costano in termini materie prime e di mano d'opera a prescindere. Un file musicale no. Una volta inciso il brano, il costo delle altre copie è inesistente.
Inoltre ti dico questo: molte volte scarico un cd perchè non se poi mi piacerà . Se lo trovo gradevole compro il CD per poterlo conservare.
Molti film non li vado a vedere al cinema ed aspetto che arrivino in televisione. Se li scarico dov'è il furto? Tanto non avrei comunque pagato per vederli.
Una Ferrari o un vestito di Armani costano in termini materie prime e di mano d'opera a prescindere. Un file musicale no. Una volta inciso il brano, il costo delle altre copie è inesistente.
Inoltre ti dico questo: molte volte scarico un cd perchè non se poi mi piacerà . Se lo trovo gradevole compro il CD per poterlo conservare.
Molti film non li vado a vedere al cinema ed aspetto che arrivino in televisione. Se li scarico dov'è il furto? Tanto non avrei comunque pagato per vederli.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
cimmeno ha scritto:fai una legge simile, è il broadband è condannato a morte. ci sarebbero decine di milioni di disdette degli abbonamenti adsl in tutto il mondogiano ha scritto:Non c'entra nulla con la libertà di espressione, ma a me una legge che obbligasse i provider dar manforte a stroncare il traffico di download illegali tramite i vari peer to peer et similia non dispiacerebbe per nulla (vedi esempi inglese e francese).
, youtube avrebbe un numero irrisorio di utenti. le dorsali a fibra ottica non verrebbero nè aggiornate nè aumentate. internet smetetrebbe di essere una ffare lucroso epr tanta gente, diventerebbe marginale. ecco come mai tranne pochi casi i governi sono così molli su queste cose.
Ecco, questo secondo me potrebbe spiegare perchè sino ad oggi gli interventi legislativi e di controllo sono stati in Italia così blandi o assenti. Forse mi sbaglio, ma posso pensare che si sia ritenuto prioritario favorire la diffusione della banda larga (leggi operatori telefonici) che ai privati serve in sostanza solo per una cosa: scaricare.
tanto se non lo scarica lo vede su redtube e simili.Mi sono rotto il c... che ogni cliente che entra nei negozi miei e dei miei clienti mi sghignazza sotto il naso e mi dice "ah l'ultimo Jules Jordan esce domani ? Tanto io ce l'ho già via rete aggratis".
in un film con danny de vito c'è una scena che descrive molto bene questo momento storico delle major musicali e sinematografiche
http://www.youtube.com/watch?v=og_yA78KqBw
i dvd, i vhs, il noleggio, sono un sistema sorpassato. sono il frustino da calesse. capisco che faccia incazzare visto che mettere su un videonoleggio costa, ma la verità è che tutto il business dell'intrattenimento su supporto fisico è destinato a calare drasticamente. da una parte le piattaforme digitali a pagamento sono più comode, dall'altra il p2p costa meno.
Vero anche questo, ma calare non significa scomparire e ti assicuro che i pornomaniacs che VOGLIONO il supporto fisico sono ancora moltissimi lo saranno per molto tempo ancora. L'utente medio mi dice questo: io voglio il film per farmi una sega quando ne ho voglia io, non nel preciso attimo in cui il film è disponibile in streaming. Voglio poterlo vedere e rivedere senza pagare ogni volta, non voglio dare i miei dati su web, non voglio usare una carta di credito, voglio un contatto umano che mi consigli e mi procuri questo questo e quest'altro.
Siamo tutt'altro che cadaveri, credimi.
guardati il link a youtubeInternet è una bellissima cosa ma ha distrutto una buona fetta dell'industria legata all'audiovideo. E adesso datemi pure addosso.
Una salus victis...
Borsa firmata fatta in Cina, costo 20 euro, in negozio via Montenapo 1000 euro. Lo vedi il furto ? Il costo della musica o del film o di qualunque opera dell'ingeno non sta nella trasposizione sul supporto fisico quindi non regge argomentare poggiando su questo.AlexSmith ha scritto:Scusa Giano ma il paragone con i beni di consumo materiale non regge.
Una Ferrari o un vestito di Armani costano in termini materie prime e di mano d'opera a prescindere. Un file musicale no. Una volta inciso il brano, il costo delle altre copie è inesistente.
Inoltre ti dico questo: molte volte scarico un cd perchè non se poi mi piacerà . Se lo trovo gradevole compro il CD per poterlo conservare.
Molti film non li vado a vedere al cinema ed aspetto che arrivino in televisione. Se li scarico dov'è il furto? Tanto non avrei comunque pagato per vederli.
Anche l'altra argomentazione non regge: non avrei comunque comprato un bene quindi se lo scarico non commetto un illecito. Argomentazione ad absurdum: tanto non avrei comunque comprato il libro di XY quindi anche se lo fotocopio dove sta il furto? Il furto sta nel fatto che sottrai la remunerazione (equa o iniqua questo si puó discutere) a chi quel libro lo ha scritto, a chi lo ha editato, corretto le bozze, stampato, distribuito su carta o in digitale eccetera.
A me impressiona questa mancanza di percezione che copiare o scaricare è un illecito (non dico grave o lieve, ma comunque illecito). Nessun moralismo per carità , ma almeno chiamiamo le cose con il loro nome.
Una salus victis...
La stessa differenza che c'è (per dire) tra pagare 100 euro di tasse perchè alcuni milioni di persone le evadono e pagare 50 euro di tasse perchè tutti le pagano. E' solo un esempio, adesso non divaghiamo sul fatto che le tasse in Italia sono altissime e inique ecc..
Dopodichè se non cogli la differenza non so proprio che altro dirti. Prova ad immaginare che tutti applichino la tua logica: non avresti più nulla da scaricare perchè nessuno più produrrebbe, non credi ?
Dopodichè se non cogli la differenza non so proprio che altro dirti. Prova ad immaginare che tutti applichino la tua logica: non avresti più nulla da scaricare perchè nessuno più produrrebbe, non credi ?
Una salus victis...
E per me non farebbe nessuna differenza. E' questo che non forse non vuoi capire. Non si tratta del pane, se non ce l'hai sono cazzi amari.
Si tratta di musica, di film, appunto beni se non di lusso, sicuramente non di prima necessità .
Edit: anzi se non ci fossere strumenti come youtube o altro molti personaggi oggi celebrati forse nemmeno sarebbero emersi. Non sono sicuro che senza internet le cose sarebbero le stesse.
Si tratta di musica, di film, appunto beni se non di lusso, sicuramente non di prima necessità .
Edit: anzi se non ci fossere strumenti come youtube o altro molti personaggi oggi celebrati forse nemmeno sarebbero emersi. Non sono sicuro che senza internet le cose sarebbero le stesse.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
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Intanto ti ricordo che su questa terra di princìpi sani ce ne sono pochissimi,e di certo non qui in italia.giano ha scritto: E' il concetto, il principio che è sbagliato: mi piace la Ferrari ma siccome non ho i soldi spacco la vetrina e me la porto a casa. Questa è una logica che sa di no-global e che un sistema sano non puó condividere. Il prezzo alto impone la pirateria ? Si, a casa di Luca Casarin e dei suoi adepti, nel mondo civile no. Se non puoi permettertelo caro mio, in un mondo che funziona aspetti l'edizione economica. Se non puoi vestire Armani vai al mercato delle pulci oppure da Benetton o dove vuoi ma sei autorizzato a fare degli espropri proletari. Se questa è la tua cultura non ci puó essere ulteriore discussione, siamo su 2 universi paralleli. La tua argomentazione "se costasse 10 lo comprerei" è debolissima: qual è il discrimine valido per tutti ? 10 o magari per un altro è 9 oppure 8 ? No, questo è un muro di carta velina per giustificare lo scarico a sbafo.

Così come non siamo in un paese civile,questo è risaputo.
Aspetto l'edizione economica?

Guarda che ci sono album vecchissimi che costano come appena sfornati

Che poi,ti ripeto, se un gruppo vale, io compero l'originale, perchè mi piace la musica.
Per prendere 4 cd originali degli Zona (gruppo di Pavia,non so nemmeno se siano ancora in vita, mica li scaricai dalla rete (sul mulo c'erano) ma scrissi al loro chitarrista, che me li spedì

Perchè? Perchè gli originali mi piacciono di più,ma pagati il giusto

Dimenticavo: io non ho giga di materiale sull'hard disk, scarico solo quello che sento e vedo,il resto no.
E scarico solo se ritengo il prezzo dell'originale troppo alto, altrimenti compero.
Ma queste sono visioni soggettive, logico.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
Non ti seguo Alex: siccome non sono beni di prima necessità allora è giusto lo scarico ? Mi pare rovesciata la logica, si dovrebbe avere semmai maggiore comprensione per chi ruba un tozzo di pane per non morire di fame.AlexSmith ha scritto:E per me non farebbe nessuna differenza. E' questo che non forse non vuoi capire. Non si tratta del pane, se non ce l'hai sono cazzi amari.
Si tratta di musica, di film, appunto beni se non di lusso, sicuramente non di prima necessità .
Edit: anzi se non ci fossere strumenti come youtube o altro molti personaggi oggi celebrati forse nemmeno sarebbero emersi. Non sono sicuro che senza internet le cose sarebbero le stesse.
Sulla seconda argomentazione: va bene, anche io ho conosciuto una delle band che mi piace di più (Rob Tognoni, chitarrista blues-rock) grazie al web. Non condanno lo strumento come tale, anzi. Ma da questo a giustificare il downolad pirata di massa...
Per te non fa nessuna differenza, per me e molti altri che con questi contenuti ci lavorano invece si. Per esempio chiediamo a Giorgio Grandi cosa ne pensa al riguardo e cosa penserebbe se i suoi siti fossero accessibili a sbafo. Il giorno che dovessero bussarti alla porta per chidertene conto avremo stati d'animo diversi: tu griderai alla fine della libertà telematica, io conteró un colpo sul mio immaginario archibugio.
Una salus victis...
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il motivo vero l'avevo illustrato in una discussione sul p2p mesi faEcco, questo secondo me potrebbe spiegare perchè sino ad oggi gli interventi legislativi e di controllo sono stati in Italia così blandi o assenti. Forse mi sbaglio, ma posso pensare che si sia ritenuto prioritario favorire la diffusione della banda larga (leggi operatori telefonici) che ai privati serve in sostanza solo per una cosa: scaricare.
"l p2p muove, di fatto stupidamente( visto che chi lo fa parte con l'idea di vedere i film gratis ) un puttanaio di soldi.
l'adsl costa
gli hard disc che vanno sostituiti spesso costano
i masterizzatori costano
i dvd e cd costano.
solo di adsl in italia si spende più di un miliardo di euro l'anno.
poi ci sono miliondi di pezzi di componentiscica da cambiare ( ho una collezione di magneti di hd che non hai idea) milioni di dvd vergini. masterizzatori dvd e bluray, lettori dvd e divx da riparare -sostituire.
il facile accesso a materiale multimediale ha stimolato un indotto molto superiore a quello dei 200.000 che non vanno al cinema perchè lo trovano sul p2p."
vero anche questo, ma calare non significa scomparire e ti assicuro che i pornomaniacs che VOGLIONO il supporto fisico sono ancora moltissimi lo saranno per molto tempo ancora. L'utente medio mi dice questo: io voglio il film per farmi una sega quando ne ho voglia io, non nel preciso attimo in cui il film è disponibile in streaming. Voglio poterlo vedere e rivedere senza pagare ogni volta, non voglio dare i miei dati su web, non voglio usare una carta di credito, voglio un contatto umano che mi consigli e mi procuri questo questo e quest'altro.
Siamo tutt'altro che cadaveri, credimi.
se lo dici ci credo, e credo che ci siano ancora molti che cercano il supporto fisso.
ma di sicuro se chiedi a chi faceva questo mestiere prima di te, ti dirà che fino alla fine degli anni 90 il giro d'affari era diverso.
il punto è che i più giovani scaricano da internet, e gli over 40 vogliono il supporto fisico.
quanto i 35 enni di adesso saranno gli over 40 continueranno ascaricare da internet , e le videoteche vedranno il proprio giro d'affare ancora calare. fino al punto in cui non ci sarà più margine tale da stare aperti.
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!