Interrogativo giovanile: Ma dove cazzo devo interagire?

Scatta il fluido erotico...

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hellover
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#91 Messaggio da hellover »

Mavco Pizellonio ha scritto:be' zio che dire, sei veramente gentile e non credo di meritare tanto... ma nun se potemo menà  come ar solito? mi sentirei più a mio agio... :)
ha detto furino non gentile... :)

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AlexSmith
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#92 Messaggio da AlexSmith »

zio ha scritto:
Mavco Pizellonio ha scritto:Ho poco da dire.

Semplicemente, tenderei a dare meno importanza alle categorie dell'etologia come normative per un corretto approccio epistemologico alle relazioni di genere.

Vale a dire, questa storia delle "femmine" e del "gruppo dominante" vale certamente fra i primati e in discoteca (affinità  significativa), ma risulta semplicistica per analisi riguardanti esseri evolutivamente superiori, come noi. Ho voluto sottolinearlo perchè mi è parso che il post di Anton fosse dominato da una simile antropologia riduttiva.

Dicevo che ho poco da dire perchè la mia è essenzialmente una "teoria degli ambienti familiari", mentre Anton sembra interessato a navigare verso orizzonti inesplorati. Ed io sugli orizzonti inesplorati sono poco pratico (concetto tautologico questo, se ci fate caso). Se vuoi andare in avanscoperta alla festa dei ciellini di giurisprudenza dell'università  di Padova la cosa potrebbe non funzionare.

In generale tendo a pormi in antitesi al pur suggestivo modello Wardoggiano, attestantomi su posizioni che il Balkan commentó efficacemente in un suo celebre saggio ("Pizellonio ma dove cazzo vivi in una canzone di Lucio Battisti? :) " Cfr. B. Wolf, Fenomenologia della sfiga sociale, Auschwitz 1938, p. 1832ss.). Banalmente, non si deve uccidere il desiderio della donna. Non si deve mai uccidere nessun desiderio (e "non si deve mai andare in Germania", ma questa è solo una citazione coltissima). "Se cerchi di piacere ti pieghi. Ti rendi schiavo." (S. Wardog, 101 modi per uccidere utilizzando il pane carasau, Olbia 1978). Ma accettare la schiavitù del desiderio vuol dire accettare la propria stessa natura di essere umano: vuol dire vivere. "Cazzo dici, io vivo, solo voglio scopare.." mi dirai tu. Ed io ti rispondo che hai ragione, infatti non so dove voglio andare a parare. Il fatto è che mi annoio e avevo voglia di scrivere qualcosa. Cioè, avevo forse qualcosa da dire, ma mi è passata di mente. Si insomma non dare troppo potere agli altri: la donna, il gruppo di rastaminchia, i fighetti col maglione rosa. Se proprio ci vuoi andare fallo, ma nel caso non lasciarti disorientare e non nascondere quello che sai, quello che ti piace, il tuo modo di parlare (quindi niente "programmazione neurolinguistica" come qualcuno suggeriva).

Questo per due ragioni:

fare diversamente - fighetto fra i fighetti, rastamimchia fra i rastaminchia ecc... - è poco dignitoso (ok, categoria poco chiara quella della "dignità ", ma facciamo finta che sia chiarissimo a tutti).

soprattutto, non è necessario. Non esistono poi queste barriere invalicabili fra le etnie. A te piace una dark perchè è figa ma la cosa puó valere anche per lei: non dimenticare che dietro quella gonna di tulle nera, dietro quel corpetto nero e dietro quel trucco nero batte un cuore di femminuccia, e tu sei un maschietto. Lei è pur sempre un fiorellino e tu una piccola ape. Si insomma, tecnicismi a parte credo che il succo sia chiaro. Certo, se vai a una festa dark e tu e la tua giacca da filosofo anni '70 vi ritrovate immersi in un mare nero l'importanza delle identità  etniche sale vertiginosamente, in maniera inversamente proporzionale alle tue speranze. Ma per la dark incontrata in treno o l'hippoppara incontrata al bar vale il principio dell'ape e del fiorellino. Se poi ti pare che un gruppo di persone sia particolarmete "chiuso" tu lascia perdere. Ho capito che la fighetta di giurisprudenza te lo fa venire duro, ma lei esce già  con un ingegnere di Foggia, capisci?

Ora, perchè scrivere un post così lungo per dire tante banalità ? teste di cazzo ve l'ho scritto sopra, mi annoio.
lo dico? non lo dico?
ok lo devo dire.
quando leggo post così mi accorgo della differenza fra maradona e furino.
c'è chi usa le parole per cercare di esprimersi e chi ci gioca.
ecco, quando leggo mavco, donegal e altri, io sono furino. ma forse neanche.
auguri.
Beato te che ti senti Furino, che in Nazionale non c'è arrivato, ma in serie A ha giocato eccome.
Al confronto di certa gente (a proposito alla lista mancano Danny e Mongo), io mi sento come quello che al campetto quando si fanno le squadre, rimane sempre l'ultimo ad essere scelto. Anzi a non essere scelto affatto.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

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pan
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#93 Messaggio da pan »

Piccola obiezione a mel:

"Sii te stesso" è - tecnicamente parlando - una prescrizione paradossa.

Presuppone infatti un cambiamento nel ricevente che peró di seguito non sarebbe più se stesso in quanto esecutore di una prescrizione non proveniente dal suo sè.

Stessa cosa per "Sii spontaneo".

Mera questione di logica.

Lilith
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#94 Messaggio da Lilith »

A me quel "sii te stesso" sa molto di " non fare niente di speciale, tanto un giorno qualcuno se ne accorgera di te ugualmente".
Balle.
Se hai un talento - coltivalo e fallo emergere.
Se non lo hai - trovatelo, inventatelo e fallo emergere.
Vale lo stesso per qualsiasi altra caratteristica di spicco.
Il mondo è pieno di donne e di uomini tutto sommato simpatici e carini che dimentichi di aver conosciuto dopo 5 min.
Solo chi ha dotato di una personalità  forte puo permettersi di essere spontaneo, perchè lui e già  forte.

Insomma: trovati un qualsiasi cavallo di bataglia e impara a giocarlo bene. Hai poco più di vent'anni, sei ancora in tempo. Forse.
Ultima modifica di Lilith il 31/12/2008, 11:14, modificato 1 volta in totale.

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Pim
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#95 Messaggio da Pim »

pan ha scritto:Piccola obiezione a mel:

"Sii te stesso" è - tecnicamente parlando - una prescrizione paradossa.

Presuppone infatti un cambiamento nel ricevente che peró di seguito non sarebbe più se stesso in quanto esecutore di una prescrizione non proveniente dal suo sè.

Stessa cosa per "Sii spontaneo".

Mera questione di logica.
solo se presupponi che il ricevente non lo sia ..
altrimenti nessun cambiamento è previsto nell'esortazione

diciamo che per pan è meglio un - continua a essere te stesso-
Ultima modifica di Pim il 31/12/2008, 10:41, modificato 1 volta in totale.

Prof.Fontecedro
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#96 Messaggio da Prof.Fontecedro »

Lilith ha scritto:Se hai un talento - coltivalo e fallo emergere.
anche questo vuol dire essere te stessi....poi è un discorso personale, a me per esempio le cose forzate non riescono bene la maggior parte delle volte

Lilith
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#97 Messaggio da Lilith »

Le cose che già  fanno parte di te, ma curate e messe in evidenza non possono che venir bene.
Se non hai proprio niente nel tuo carattere che ti possa distinguere dagli altri spero che almeno hai una presenza fisica non indifferente.
Se non possiedi nemmeno quella - mi dispiace per te.

Prof.Fontecedro
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#98 Messaggio da Prof.Fontecedro »

Lilith ha scritto:Le cose che già  fanno parte di te, ma curate e messe in evidenza non possono che venir bene.
Se non hai proprio niente nel tuo carattere che ti possa distinguere dagli altri spero che almeno hai una presenza fisica non indifferente.
Se non possiedi nemmeno quella - mi dispiace per te.
:-D

Giulio Tremonti
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#99 Messaggio da Giulio Tremonti »

In effetti "essere se stessi" è un concetto un po' fumoso.
In qualunque ambito sociale, se si vuole in qualche maniera essere accettati da un gruppo, è comunque richiesta implicitamente una omologazione. C'è una omologazione anche per l'anticonformista, pensandoci bene.
Poi ci sono personalità  dominanti che tendono a imporre punti di vista, modi di essere, abitudini a chi gli sta intorno; altre che subiscono la loro fascinazione. Queste persone forse si avvicinano di più al concetto di "essere se stessi".
Si chiama carisma, è un dono raro.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)

[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]

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Antonchik
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#100 Messaggio da Antonchik »

Mi state facendo riflettere e mi sto ponendo delle domande.

Qui si parla di carisma, talento eccetera.

Non saró ipocrita e quindi nemmeno falso modesto, dicendo che ho svariati interessi, talenti e cose nelle quali riesco bene. Forse il mio talento particolare è avere un particolare approccio alla novità  che abbinato ad una costanza a tempo determinato mi permette di estrapolare il meglio da quell'esperienza e capirne a fondo i meccanismi, riuscendo a farla fruttare al massimo. Per dirla alla wardog ho anche un buon istinto di adattabilità . L'unico mio problema è la costanza a tempo indeterminato.

Se poi per personalità  si intende quello che dite qui ovvero qualcosa che ispira fascinazione e ammirazione, bisognerebbe chiedere a chi mi sta intorno. Di solito mi piace essere l'anima del gruppo, mi piace anche stupire (forse in questo sono un pó narcisista), e spesso ci riesco. Qualche anno fa risultavo antipatico forse, ma ora ho imparato a gestire meglio la mia comunicazione secondo i miei obbiettivi, ovvero propormi cercando di creare un legame di condivisione di pathos e non di antagonia con la persona con la quale interagisco.

Tutto questo per dire che: io caratterialmente, come personalità , come individuo, mi piaccio. E a quanto pare piaccio anche a chi mi sta intorno nella vita reale, ma con l'universo femminile in contesti immediati la cosa risulta difficile. Ho pensato fosse un problema di contesto socio-etologico, ma a quanto pare è un problema soltanto parziale.

Oltre all'aspetto fisico in sè, che con un buon taglio di capelli risulta piacente ( :lol: ), forse sto iniziando a capire dove erro, cioè nell'atteggiamento di comunicazione. Probabilmente necessito di esperienza per acquisire quella scioltezza e disinvoltura che, seppur corredata di un "peso" di sensibilità  emotiva, mi caratterizza negli altri ambiti della mia esistenza e mi permette di esprimermi con tranquillità .
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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MauroG
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#101 Messaggio da MauroG »

anto, la stai facendo + difficile di quanto sia,

basta solo evitare di sciorinare il credo marxista con ogni donna al primo appuntamento :D

e magari simulare un po di fiducia maggiore in se stessi :lol:
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)

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Antonchik
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#102 Messaggio da Antonchik »

MauroG ha scritto:anto, la stai facendo + difficile di quanto sia,

basta solo evitare di sciorinare il credo marxista con ogni donna al primo appuntamento :D

e magari simulare un po di fiducia maggiore in se stessi :lol:
credimi, mai fatto, per ora :lol:

sulla seconda secondo me vale solo l'esperienza, simulare è difficile perchè ne sentono l'odore.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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Mavco Pizellonio
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#103 Messaggio da Mavco Pizellonio »

MauroG ha scritto:anto, la stai facendo + difficile di quanto sia,

basta solo evitare di sciorinare il credo marxista con ogni donna al primo appuntamento :D
Oh cazzo è vero, ricordo un'allucinante racconto di un appuntamento di Anton... :lol:

Se hai meno di quarant'anni e non sai portarlo con la giusta, vissuta malinconia (Canella) o con l'enciclopedica ed eclettica cultura di un Pan il marxismo è assolutamente out.

Esiste l'alternativa "marxismo gaio" alla Bertinotti, ma serve una inedita capacità  di autoillusione, e Valeria Marini.

Non tentare nemmeno di accennare a un qualsiasi altro filosofo tedesco dell'ottocento (lo dico perchè ho notato che lo fai): se è una donna colta ste cose le sa già  meglio di te e pensa che sei uno sfigato, se non è una donna colta ste cose le interessano sega quindi pensa che sei uno sfigato. Se invece si mostra interessata la sfigata è lei, e il cerchio si chiude.

Lenin (che ti piace tanto, lo so) è da escludere categoricamente. Nelle menti semplici si confonde con Stalin e Stalin è male assoluto.

Ma in generale sono le idee forti ad essere non solo fuori moda, ma assolutamente invise all'essere umano contemporaneo. Ostenta con stile un fascinoso relativismo: cinico, ironico e maledetto (ma lascia trasparire una sensibilità  umanistica di fondo). E vai a colpo sicuro.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
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#104 Messaggio da balkan wolf »

"In generale tendo a pormi in antitesi al pur suggestivo modello Wardoggiano, attestantomi su posizioni che il Balkan commentó efficacemente in un suo celebre saggio ("Pizellonio ma dove cazzo vivi in una canzone di Lucio Battisti? " Cfr. B. Wolf, Fenomenologia della sfiga sociale, Auschwitz 1938, p. 1832ss.)."

grande piz

IT

credo che la piega retorica e astratta che ha preso il topic sia del tutto fuoriluogo

qua non si parla di senso sociale o senso profondo della vita il post di anto era chiaro

i massimi sistemi lasciateli in cameretta perchè anto ha scritto "vo al rastaparty per cuccare ma tutte si buttano sul negrone"

quindi poca filosofia e un pó di sano realismo...

è ovvio che DOPO tra individui contano mille cose ma qua si parla di contattattare a scopo sessuale delle sconosciute signorini belli...

2 soli fattori in campo

A aderenza al modello sociale

B qualità  personali

se sei figo e sciolto hai un enorme bonus ma se non sei "pertinente" al contesto non funzioni è così cazzo

se vai a ballare la tecno e sei convinto che scoperai perchè sei tanto intelligente e sensibbile sei solo un povero demente e mica uno che si distingue dalla mazza

ti vesti da truzzo ti droghi e balli bene avvicini la tua cazzo di testina alla fica che balla con te e ti sorride e le dici "OHHH PO POO POO TE LA BALLI DI BRUTTO" :-)

le regole d'ingaggio non si possono decidere sono già  presenti nel contesto

buttarla sui rapporti interpersonali è imho poco pertinente... la socialità  superficiale è un cazzo di videogame è poco più
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke

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Antonchik
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#105 Messaggio da Antonchik »

Mavco Pizellonio ha scritto:
MauroG ha scritto:anto, la stai facendo + difficile di quanto sia,

basta solo evitare di sciorinare il credo marxista con ogni donna al primo appuntamento :D
Oh cazzo è vero, ricordo un'allucinante racconto di un appuntamento di Anton... :lol:

Se hai meno di quarant'anni e non sai portarlo con la giusta, vissuta malinconia (Canella) o con l'enciclopedica ed eclettica cultura di un Pan il marxismo è assolutamente out.

Esiste l'alternativa "marxismo gaio" alla Bertinotti, ma serve una inedita capacità  di autoillusione, e Valeria Marini.

Non tentare nemmeno di accennare a un qualsiasi altro filosofo tedesco dell'ottocento (lo dico perchè ho notato che lo fai): se è una donna colta ste cose le sa già  meglio di te e pensa che sei uno sfigato, se non è una donna colta ste cose le interessano sega quindi pensa che sei uno sfigato. Se invece si mostra interessata la sfigata è lei, e il cerchio si chiude.

Lenin (che ti piace tanto, lo so) è da escludere categoricamente. Nelle menti semplici si confonde con Stalin e Stalin è male assoluto.

Ma in generale sono le idee forti ad essere non solo fuori moda, ma assolutamente invise all'essere umano contemporaneo. Ostenta con stile un fascinoso relativismo: cinico, ironico e maledetto (ma lascia trasparire una sensibilità  umanistica di fondo). E vai a colpo sicuro.
Sul fatto della donna colta non ci avevo pensato :)

sul fascino relativistico penso tu abbia ragione, c'è un pó di questo in me, ma va appunto reso disivolto e naturale. Potrei ispirarmi a Dracula :lol:
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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