AlexSmith ha scritto:Morti?
"Sì. Uccisi tanti bei weekend. Ora tu smette domandare e a mio 3 tu salta..."

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Mavco Pizellonio ha scritto:Conversazione è come televisore durante luna di miele...The Mongoxxx ha scritto:AlexSmith ha scritto:Morti?
"Sì. Uccisi tanti bei weekend. Ora tu smette domandare e a mio 3 tu salta..."
Delizioso... e riletto la seconda volta ancora più delizioso. Piece d'autore. ChapeauThe Mongoxxx ha scritto:Scrivo questo post 'in tempo reale' sull'argomento in questione.
Due minuti fa, la mia vicina di casa ha suonato il mio campanello (cosa che odio, preferisco coloro che bussano, soprattutto perchè se non mi va di aprire posso dire di non aver sentito)
La mia vicina di casa in realtà abita al piano di sopra in una piccola e confortevole mansarda con tanto di caminetto e cesso col tetto spiovente.
E' separata o divorziata, non so bene, ancora non gliel'ho chiesto, anche se potrei farlo visto che in questo istante è seduta sul mio divano con indosso una specie di vestaglia aperta appena sopra il ginocchio...
E' la prima volta che entra qui dentro.
Le ho chiesto se le andasse di bere un caffè, ma pare che l'abbia già bevuto a casa sua.
Io ho finito adesso il mio, mi sono acceso una sigaretta e sto aspettando di conoscere il motivo di questa visita...
(In questo preciso momento - ore 09.44 - sta leggendo il retro copertina del libro che si trova sul tavolino qui in salotto, una raccolta di racconti di J.Ritchie)
La mia vicina di casa, che in realtà abita al piano di sopra in una mansarda e ha una specie di vestaglia aperta sopra il ginocchio, è quella che si potrebbe definire 'una bella donna'.
A parer mio, una sana dose di trucco renderebbe il concetto sicuramente più veritiero, ma sono le 09.47 e non posso pretendere Ava Gardner nel mio salotto che ammicca seduta sul mio divano con una specie di vestaglia aperta sopra il ginocchio mentre legge il retro-copertina di un mio libro...
Ha posato il libro...Bene.
Sta osservando i miei capelli, adesso.
Dall'espressione si direbbe che non le piacciano.
E' probabile che dipenda dal fatto che sono un po' lunghi, avrei proprio bisogno di un barbiere, ma non ce ne sono, qui nel mio salotto...
"Dovrei tagliargli, lo so, " le dico, "Ma con questo freddo sto rimandando di giorno in giorno..."
"In un uomo, i capelli mi piacciono corti," sta dicendo, "E' una questione di ordine, e di pulizia".
In effetti, gli uomini che ho visto salire da lei (spiati attraverso lo spioncino) tendono ad uniformarsi tutti: capello corto, spalle larghe e nessuna traccia d'anima visibile.
Ma il punto non è questo.
Il punto è: sono le 09.55 e ancora non so cosa voglia.
Di certo si sta domandando perchè io stia qui a battere sulla tastiera del pc a quest'ora del mattino. Non puó sapere che sto parlando di lei, perchè il divano è distante dal tavolo dietro il quale mi trovo, e poi sembra essersi messa comoda, tanto che la vestaglia si è aperta appena un altro po' scavalcando il ginocchio fin quasi a metà coscia...
Mi sono quasi pentito, di averla fatta entrare.
Non so bene perchè l'abbia fatto, forse è stata la sorpresa.
Eppure io detesto, le sorprese.
La carta-regalo mi terrorizza.
Sono le 10.02 e vorrei che se ne andasse.
Molti di voi ne approfitterebbero, lo so.
La mia vicina di casa, che abita al piano di sopra in una mansarda e siede sul mio divano con indosso una vestaglia aperta a metà coscia, ha un bel seno abbondante e due occhi in grado d'incantare i serpenti...
Sono le 10.08 e la mia vicina si casa si è appena alzata dal divano.
Dice che la puzza (la chama proprio così) di fumo è insopportabile.
Bisognerebbe aprire una finestra, far circolare un po' d'aria, forse non ne sono al corrente?
Ne sono al corrente, invece. Come del fatto che siamo sottozero e che se apro quella finestra finisco assiderato.
La mia vicina di casa non si scompone.
La vestaglia l'è ricaduta addosso e ora sfiora il pavimento come uan cosa triste e morta.
Dice che in fondo non sono affari suoi.
Posso pure tenermi tutto il fumo che voglio, addosso e nella stanza.
Credo abbia ragione.
Sono le 10.15 e la vedo avviarsi verso la porta.
Non mi alzo.
La sento dire che ho una bella casa.
Le piace soprattutto la cucina. E' una cucina molto grande.
Non sa bene perchè sia venuta qui. E perchè proprio stamattina.
"Sarà stato un impulso," le dico, "Vivo qui da oltre 2 anni. Prima o poi doveva accadere"
La mia vicina di casa sta aprendo la porta.
Io sono ancora qui davanti al monitor, infatti sto scrivendo e sono le 10.19 e non ho nessuna intenzione di accompagnarla fuori.
Sono un pessimo ospite.
"Sono un pessimo ospite, lo so," le dico, mentre sento aprirsi la porta, "Certe cose non cambiano mai"
"Eri anche un pessimo marito," mi dice, "Eppure continuo a volerti bene lo stesso. Hai ragione. Certe cose non cambiano mai".
Sono le 10.21.
La porta si è chiusa.
La prossima volta spero di avere qualcosa di più allegro, da raccontarvi.