Beh, dai.... Mosca è stata ed è una mecca per chi sognava di andare a pucciare il barzotto... se vuoi l'unica città veramente fuori dal circuito lumacones è Mexico City...Parakarro ha scritto:Forse il probblema è il luogo di riferimento....Non hai nominato nessuna città dove il Latrin Lover tipo (maaaamma che bella sta parola) si fionda per pucciare il suo biscotto barzotto!Despe1 ha scritto:Quando lavoravo in consulenza una decina di anni fa ho vissuto per un bel periodo in queste città : Mexico City, Madrid, Barcellona, Londra, Mosca.
Rispetto il tuo punto di vista (anche perchè sei un anziano e un po di timore referenziale ci sta) ma sentirmi orgoglioso per il servizio dell'espresso o per una critica culinaria non è poi stro gran risultato.... Potrei criticare benissimo l'80% dei locali italiani in italia allo stesso modo
. E poi quell'aura mitica che ci circonda (stile, design, arte,cultura...) la stiamo sputtanando alla grandissima per demerito di arruffoni arruffati
Sugli esempi dicevo che sono puramente paradigmatici e folkloristici, anzi, anticipavo pure che se estrapolati dal contesto potevano pure risultare ridicoli, ma sono solo piccoli indizi per fare capire che all'estero l'italiano è individualmente considerato "sopra la media" anche nei cosiddetti "paesi civili" in svariati contesti.
Comunque il problema è proprio il benchmark... voi non avete un benchmark realistico secondo me. Voi che volete stracciare il passaporto perchè vi vergognate di Sgarbi o di Berlusconi siete convinti che l'inglese non puzzi piedi perchè l'Inghilterra è un paese civile, che i francesi abbiano il culo pulito perchè la Francia è una grande nazione e che gli Americani ci sappiano fare con le donzelle perchè gli USA sono il faro della liberaldemocrazia (al netto di Bush).
No, individualmente, per quanto ci sforziamo per sputtanarci, non c'è paragone e da questo punto di vista potranno campare di rendita anche i nostri nipoti. E' l'Italia intesa come paese la vera zavorra.
Sbagliava Massimo D'Azeglio nel dire "fatta l'Italia, ora bisogna fare gli Italiani".
Gli Italiani ci sono sempre stati, eccellendo individualmente in praticamente tutti i campi: da Leonardo da Vinci che anticipava il resto dell'umanità di un paio di secoli, a Guglielmo Marconi che in pratica da solo inventava la civiltà delle telecomunicazioni a Ettore Fieramosca che ben più prosaicamente rompeva il culo ai francesi

