Trez ha scritto:Azz esempio oggi ho comprato, perchè non riuscivo a scaricarlo bene..troppi files corrotti..al momento, il nuovo George Michael...20,00 euretti...........bello si , mi piace...ma cazzo..
Drogato_ di_porno ha scritto:Heilà ? Come va? State ancora scaricando?
Sì, perchè?
Così...chiedevo tanto per attaccare discorso. Prima su Kazaa c' erano 3 mln 500000 utenti e visto che dovremo trascorrere tutti insieme 3 anni di carcere è bene comnciare a conoscerci meglio. Ascolta Silvio72, per il letto a castello sto sopra io eh?
Riporto l' articolo de l' Unità postato dall' utente Sampei75 su ddv.
[color=#ff0000:4ef2d7244d]La pirateria audiovisiva è un furto e come tale deve essere trattata». Detto e fatto, il ministro Giuliano Urbani ha tradotto questa sua massima lapalissiana in un vigoroso decreto legge che mette Internet fuorilegge.
Attenzione, dunque, scaricatori: tra poche ore il vostro fornitore di accesso Internet potrebbe mettervi nella lista dei cattivi e denunciarvi, ipso facto, alla polizia. O, per tutelarsi, forse potrebbe semplicemente tagliarvi tout court l'accesso a Internet. Ma solo se scaricate film. Per chi si scambia mp3 musicali, o libri in formato elettronico, tutto continua come prima.
A dirlo è quel decreto legge sul cinema alquanto pasticciato che porta la firma del ministro Giuliano Urbani e che entrerà in vigore non appena pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale. Dunque, probabilmente, alla mezzanotte di domenica 14 marzo. Da quel momento, così stabilisce l'articolo uno, gli Internet provider devono spiare il traffico che passa attraverso i loro server e segnalare quegli utenti che si scambiano video protetti da copyright. Se non lo fanno, rischiano fino a 250 mila euro (mezzo miliardo, per dirla con le lire che fa più impressione) di multa.
Se uno viene "beccato", rischia una multa di 1500 euro se lo fa per uso personale e fino a tre anni di galera se invece ne ricava un profitto. Ci manca solo la modica quantità , e poi tutti gli internettisti si troveranno equiparati ai tossici. «Questo decreto prevede che i provider debbano diventare i cani da guardia degli utenti, pena sanzioni severissime: sarebbe come dire che se qualcuno ruba un portafogli su un autobus, il responsabile è l'autista. è una legge inaccettabile» commenta il senatore verde Fiorello Cortiana.
Il governo ci aveva provato già alla vigilia di Natale a mettere sulle spalle dei fornitori di accesso Internet qualcosa di analogo: conservare per cinque anni tutti i dati di traffico. Ci fu una rivolta, e il Parlamento cassò la norma, che pure aveva un finalità ben più alta, la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.
Urbani è riuscito a sovrapporre due pasticci nel breve spazio delle dieci righe dell'articolo 1: si riferisce infatti solo al cinema e non anche alla musica (che è scambiata on line molto più intensamente dei video) o ai libri elettronici. Che non sembrano evidentemente meritare la "protezione" del ministro. «Il ministro Urbani è solo ministro del cinema? E tutto il resto?» si chiede Federico Motta, presidente dell'Associazione autori editori (Aie). Una domanda, che con molta maggior urgenza si fanno anche i discografici della Fimi, la Federazione dell'industria musicale: «Si introduce una disparità inaccettabile in termini di tutela penale - si legge in una nota - e il decreto farà ben poca strada se non sarà subito esteso alle altre opere protette».
Insomma, un decreto legge liberticida, destinato a difendere solo gli interessi di qualcuno. E in contrasto con quanto ha deciso l'Unione europea appena il giorno prima con una direttiva che dovrà obbligatoriamente essere recepita dalle legislazioni nazionali. Questa direttiva prevede che gli "intermediari" (nel nostro caso i provider Internet) possano essere responsabilizzati, ma solo su ordine della magistratura e quando ci siano elementi concreti e fatti specifici. Nulla a che fare con quest'idea di giustizia da grande fratello improvvisato che prefigura il decreto Urbani.[/color:4ef2d7244d]
non riesco ad immaginare come possano fare a capire chi scarica cosa
se scarico da un ftp già sarebbe più fattibile
ma se scarico tramite emule winmx o altro, i provider dovrebbero vedere un flusso di bit che arrivano al mio indirizzo ip... se lo analizzano vedono che va verso emule o verso winmx ma non è un flusso dati del tipo:
emule.exe Il signore degli anelli - Il ritorno del re - cd1.avi 0 1 0 1 1 1 0 0
volendo potrebbero mettere degli sniffer per controllare ad uno ad uno tutti gli indirizzi ip per vedere cosa stanno scaricando, ma serve 1 persona per ogni indirizzo ip da controllare...
la vedo dura (per loro!)
"Lo sa? Mai nessun bipede al mondo ha mai avuto tanta urgenza di un pompino quanto lei".
(Robin Williams, Good Morning Vietnam)
"Nessuna conversazione presente nel Cestino. Chi ha bisogno di eliminare messaggi quando si hanno a disposizione 2000 MB di spazio?!" (Gmail)
"Lo sa? Mai nessun bipede al mondo ha mai avuto tanta urgenza di un pompino quanto lei".
(Robin Williams, Good Morning Vietnam)
"Nessuna conversazione presente nel Cestino. Chi ha bisogno di eliminare messaggi quando si hanno a disposizione 2000 MB di spazio?!" (Gmail)
non riesco ad immaginare come possano fare a capire chi scarica cosa
se scarico da un ftp già sarebbe più fattibile
ma se scarico tramite emule winmx o altro, i provider dovrebbero vedere un flusso di bit che arrivano al mio indirizzo ip... se lo analizzano vedono che va verso emule o verso winmx ma non è un flusso dati del tipo:
emule.exe Il signore degli anelli - Il ritorno del re - cd1.avi 0 1 0 1 1 1 0 0
volendo potrebbero mettere degli sniffer per controllare ad uno ad uno tutti gli indirizzi ip per vedere cosa stanno scaricando, ma serve 1 persona per ogni indirizzo ip da controllare...
la vedo dura (per loro!)
Grazie del chiarimento K-line. Ma la normativa riguarda solo il p2p o qualsiasi download dalla rete? Se ad esempio sottoscrivo un abbonamento Adultbouncer rischio di incorrere in sanzioni?
Drogato_ di_porno ha scritto:Grazie del chiarimento K-line. Ma la normativa riguarda solo il p2p o qualsiasi download dalla rete? Se ad esempio sottoscrivo un abbonamento Adultbouncer rischio di incorrere in sanzioni?
"Lo sa? Mai nessun bipede al mondo ha mai avuto tanta urgenza di un pompino quanto lei".
(Robin Williams, Good Morning Vietnam)
"Nessuna conversazione presente nel Cestino. Chi ha bisogno di eliminare messaggi quando si hanno a disposizione 2000 MB di spazio?!" (Gmail)
Drogato_ di_porno ha scritto:Grazie del chiarimento K-line. Ma la normativa riguarda solo il p2p o qualsiasi download dalla rete? Se ad esempio sottoscrivo un abbonamento Adultbouncer rischio di incorrere in sanzioni?
non riesco ad immaginare come possano fare a capire chi scarica cosa
se scarico da un ftp già sarebbe più fattibile
ma se scarico tramite emule winmx o altro, i provider dovrebbero vedere un flusso di bit che arrivano al mio indirizzo ip... se lo analizzano vedono che va verso emule o verso winmx ma non è un flusso dati del tipo:
emule.exe Il signore degli anelli - Il ritorno del re - cd1.avi 0 1 0 1 1 1 0 0
volendo potrebbero mettere degli sniffer per controllare ad uno ad uno tutti gli indirizzi ip per vedere cosa stanno scaricando, ma serve 1 persona per ogni indirizzo ip da controllare...
la vedo dura (per loro!)
Gli strumenti di controllo:
Le attività di illecito scambio di file dovranno essere monitorate e limitate dagli internet provider. Come? Creando appositi filtri specializzati capaci di ridurre o minimizzare le attività illecite. Entro il 31 dicembre 2004, un decreto interministeriale definirà i necessari strumenti di filtraggio e i requisiti tecnologici adatti. Eludere un simile obbligo di controllo sui propri utenti costerà ai gestori locali della rete fino a 250 mila euro. E un singolo privato potrebbe, addirittura, incorrere nel reato di favoreggiamento se linka o segnala dal proprio sito un indirizzo da cui acquistare prodotti piratati. La bozza di decreto legge prevede che il semplice utente, «pescato» a scambiare illecitamente video o musica attraverso le reti di condivisione o considerato «reo» di incentivare la proliferazione della pirateria, sarà punito con sanzioni oltre 500 euro. Ma secondo quanto risulta a ItaliaOggi, questa disposizione potrebbe essere ampiamente rimaneggiata in consiglio dei ministri