I GESTORI DEI LOCALI

[Jessica Gayle]

Wolf.55 hai dimenticato l'Harem !.

[GiorgioTheUltimateItalian]

Chiediamo u parere all'aBBocato?

[redbaron]

Ci sarebbe da fare un discorso troppo lungo, comunque non tutti i gestori sono delinquenti!.

da una lettura un po' maliziosa della tua frase si dovrebbe peró capire che "quasi tutti sono dei delinquenti" ?

Mi sembra di fare un po' il "lombrosiano", ma effettivamente nei club privè ho visto certe brutte facce!!!"
La mia impressione, è che gestione di club privè e ambienti al limite della legalità  siano abbastanza contigui. Poi , per carità , non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, bisogna circostanziare le accuse o è meglio stare zitti etc. etc.....
ho solo detto quale è la mia impressione e se vengo smentito, tanto meglio
ciao

[dostum]

Dostum, non so da quanto tempo frequenti locali a Roma.
Io lo faccio dall'ottobre del 1973, quindi sono oltre trenta anni. Se hai voglia e tempo, ti potrei raccontare quante volte i locali sono stati chiusi quando ancora Berlusconi non si sapeva nemmeno chi fosse.
A Roma i locali hanno avuto SEMPRE la vita difficile.

L'Harem all' Infernetto è stato chiuso PRIMA delle ultime elezioni politiche.

Non ho mai pensato ne mai affermato che in questo momento siamo tutti felici, non credo che sia corretto attribuire al Berlusca anche le poche colpe che non ha.

Quindi secondo te anche l'odierna chiusura del Colosseum è un fatto "casuale"?
IMHO trattasi di un altro esempio del Conflitto di Interessi essendo Berluska il tenutario di quel gran troiaio che è Mediaset intende rimanere l'unico pappone autorizzato in Italia.

[wolf.55]

Non conosco i motivi della chiusura ne sapevo fosse stato chiuso. In quel locale ci ho messo piede una sola volta e sono scappato a gambe levate dopo meno di un ora. Chissà  perchè mi viene da pensare a "Totó truffa '62", dove il commissario Ernesto Calindri dice a Totó e Nino Taranto, ex attori di avanspettacolo e truffatori per vivere: voi non fate mai niente ma finite sempre al commissariato...

Forse, ma è solo una mia ipotesi, oltre a qualche problema avuto in precedenza dal(i) gestore(i), ha pesato il fatto che via Pietro Verri, dove si trova quel locale, ha un "comitato di quartiere" molto agguerrito che si batte per la tranquillità  della strada.

Per i non romani:
- si tratta di una strada di pochi metri in una zona "così così" del centro di Roma dove si trova questo locale, assieme ad una sala bigliardi e a due o tre locali gay.
E' chiuso il locale di via Velletri, ad un passo dall'abitazione dell'attuale Sindaco di Roma, è stato chiuso un locale di via della Caffarella confinante con la villa della sorella di..., e hanno chiuso pure questo.

Quello che è certo è che non ne sentiró la mancanza.

Ciao!

[ultimo cavaliere]

NO...Ragazzi,non ci siamo.
Scusate se insisto,Non abbiamo centrato il fulcro...E non volevo certo vedere scritto precisamente nomi o indirizzi di locali e club privè.La mia domanda,o forse l'argomento su cui volevo più o meno dettagliati pareri,era la tipologia di uomini che gestisce questo genere di posti.Mi domandavo se sono ambienti al limite della legalità  oppure vi è anche qualche mosca bianca che svolge il suo lavoro onestamente allo stesso modo di un edicolante o di un tabaccaio..Convengo che ci vuole un certo pelo sullo stomaco a gestire talune "situazioni",e siccome sento quotidianamente notizie di locali in cui si spaccia,di locali in cui vi è prostituzione,locali in cui i gestori abusano di "potere gestionale"con ragazzine.. Allora,mi chiedo:ma questi proprietari son tutti così?
Gli addetti ai lavori cosa ne pensano?
Grazie,alla prox.

[wolf.55]

Certo, locali gestiti da persone corrette esistono, e penso anche siano diversi.
A mio parere lo sono tutti quelli presenti sul mercato da anni (Teatrino, Fans club Elite, Blue Moon e i suoi "figli" No-Limits/Diva Futura/Viva Las Vegas). Probabilmente ce ne saranno tanti altri. Tra i locali chiusi a Roma negli ultimi anni, forse qualcuno era gestito da persone scorrette, d'altra parte quando uno spettatore entra non esiste gestore che lo scoraggi spaventandolo, piuttosto dovrebbe essere il singolo ad agire in modo tale da evitare situazioni di rischio.

Perdonami se rivolto la domanda.
Come faccio a sapere se il vicino di viaggio in metropolitana è una persona perbene o un borseggiatore? Se quel ragazzo fermo all'angolo della strada aspetta la fidanzata o è uno spacciatore? Come faccio a sapere se in un locale di strip il mio vicino di posto è un distinto professionista o uno che spende soldi guadagnati illecitamente?

Personalmente adotto un sistema empirico ma che funziona quasi sempre: mi tengo lontano dai locali dove la programmazione non comprende nomi conosciuti.