[O.T.] Alitaglia
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Tiffany, stavolta credo che sia tu il "naif" dlla situazione.tiffany rayne ha scritto:il problema non riguarda i soldi che i piloti guadagnano....se vogliono trovano facilmente lavoro all'esterophoenix ha scritto:lungi da me parlare di ottimo governo berlusconi... ma conosco tanti piloti che se la passano davvero molto molto bene, e considerando che il mondo è in crisi economica potrebbero pure accettare una piccola riduzione degli stipendi
il fatto è che se si raggiunge un accordo su determinati parametri non possono essere cambiati senza nessun motivo plausibile....una tattica ricattatoria avallata dal governo
una gestione davvero "creativa" degna di un paese delle banane....scaricare le colpe sui sindacati è comodo, con qualche argomento qualunquista la maggioranza degli italiani applaude sempre
1. I piloti Alitalia a lavorare per una compagnia aerea straniera non ci possono andare per il semplice motivo chenon hanno le capacita' tecniche necessarie. Uno dei mille privilegi di cui hanno goduto per anni e' stato quello di volare su UN SOLO tipo di aviomobile. All'estero devi avere l'ablitazione per TUTTI i tipi di aerei della flotta di quel determinato vettore.
2. Se anche ne fossero capaci (di guidare tutti gli aerei presenti in flotta), colca che vanno all'estero: qui andrebbero a diventare Dirigenti e, di fatto, rimangono in una situazione di "posto sicuro". All'estero entrerebbero veramente nel mercato del lavoro: il tuo datore di lavoro va bene, bene; il tuo datore di lavoro va male, male; il tuo datore di lavoro fallisce, fai gli scatoloni e vai a casa.
3. I parametri presenti nel "pre-accordo" d qualche settimana fa sono stati tutti riproposti (altrimenti col cazzo che la CGIL avrebbe firmato, stanne certo). Sono le sigle autonome che non avevano (e non hanno) ancora rinunciato al loro vero obiettivo: far saltare "l'opzione CAI" e sperare nella nazionalizzazione di Alitalia.
4. Non a caso adesso si cagano sotto in merito alla chiamata nominativa...
ad maiora
TORY FOREVER!!!
A VOLTE PARI ESSERE IL TAORMINA DI DI PIETRO (CanellaBruneri su Sigile) cit.
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oh bene ora si capisce il perchè i piloti mettono il bastone tra le ruote alla CAI....ma io ho la pregiudiziale ideologica e chissà perchè credo piu' al sindacato che alla CAI e al governo
per quando riguarda la nazionalizzazione di Alitalia...la nuova dottrina economica del capitalismo italiano prevede di far pagare i debiti allo stato, una nazionalizzazione in salsa liberale, la parte sana a Colanino e soci quella cattiva sulle spalle dei contribuenti
sono convinto che quella scelta sia stata la soluzione peggiore per Alitalia.....il fallimento sarebbe un male minore rispetto alla realtà che si vedrà tra qualche anno, la realtà è che Berlusconi ha usato Alitalia per la sua campagna elettorale, la soluzione trovata dal governo Prodi era di gran lunga migliore....ma si sa Prodi non poteva realizzare niente di buono vero Duck ?
per quando riguarda la nazionalizzazione di Alitalia...la nuova dottrina economica del capitalismo italiano prevede di far pagare i debiti allo stato, una nazionalizzazione in salsa liberale, la parte sana a Colanino e soci quella cattiva sulle spalle dei contribuenti
sono convinto che quella scelta sia stata la soluzione peggiore per Alitalia.....il fallimento sarebbe un male minore rispetto alla realtà che si vedrà tra qualche anno, la realtà è che Berlusconi ha usato Alitalia per la sua campagna elettorale, la soluzione trovata dal governo Prodi era di gran lunga migliore....ma si sa Prodi non poteva realizzare niente di buono vero Duck ?
Francamente in tutta la vicenda Alitalia, la cosa di cui mi preoccupo di meno è il futuro dei piloti delle hostess etc....
Per quanto umanamente mi auguro che la vertenza si concluda senza che ci rimettano il posto, mi preoccupano molto di più i milioni (se non miliardi) di euro che lo Stato ha versato, versa e verserà per tenere in piedi un baraccone su cui non ho mai viaggiato.
E visto che le risorse economiche non sono illimitate, se devo scegliere, avrei preferito fossero destinati a scuola ed università , alla sanità . Ma davvero i problemi dell'Italia si riducono al futuro della compagnia di bandiera?
Per quanto umanamente mi auguro che la vertenza si concluda senza che ci rimettano il posto, mi preoccupano molto di più i milioni (se non miliardi) di euro che lo Stato ha versato, versa e verserà per tenere in piedi un baraccone su cui non ho mai viaggiato.
E visto che le risorse economiche non sono illimitate, se devo scegliere, avrei preferito fossero destinati a scuola ed università , alla sanità . Ma davvero i problemi dell'Italia si riducono al futuro della compagnia di bandiera?
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
1 - Sicuro...??? E dopo il fallimento con quali soldi si pagherebbero stipendi, liquidazoni, debiti con le banche, fornitori che aspettano da 3 anni, affitti di immobili...???tiffany rayne ha scritto: 1 - il fallimento sarebbe un male minore rispetto alla realtà che si vedrà tra qualche anno
2 - la soluzione trovata dal governo Prodi era di gran lunga migliore
Due soluzioni:
-un altro compratore privato che la prenderebbe per un tozzo di pane;
-lo stato. E siamo al punto di partenza, soldi del contribuente
2 - Puó darsi. Ma non c'è stato modo di verificarlo. I sindacati non hanno neppure accettato di aprire la trattativa lo scorso Febbraio e Air France si è ritirata. Gli stessi sindacati (confederali e autonomi) che hanno fatto i galli col Mortazza per poi fare l'uovo col Nano 6 mesi dopo.

NB l'Air France è al 49% dello stato francese. La liquidità sarebbe uscita da un prestito bancario (Credit Agricole che ha appena comprato Banca Intesa) e dal bilancio dello stato. Siamo nella UE, e con l'economia integrata avrebbe comunque pagato la tasca del contribuente.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Lo stesso ragionamento lo puó fare uno che gode di una salute di ferro e non va mai in ospedale, chi non ha figli da mandare a scuola, chi non usa il treno (Trenitalia 40% del deficit ripianato dallo stato, chi lavora nel settore pubblico e non verrà mai licenziato e non gli serve prendere il sussidio di disoccupazione...AlexSmith ha scritto: mi preoccupano molto di più i milioni (se non miliardi) di euro che lo Stato ha versato, versa e verserà per tenere in piedi un baraccone su cui non ho mai viaggiato.
E visto che le risorse economiche non sono illimitate, se devo scegliere, avrei preferito fossero destinati a scuola ed università , alla sanità .
...che cazzo si va a pagare le tasse per un servizio che non si usufruirà mai...???

Stai diventando per caso ultraliberista...???

"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Sei distratto.AlexSmith ha scritto:manca l'aggettivo: francese.Helmut ha scritto:avrebbe comunque pagato la tasca del contribuente.
Ho scritto contribuente dell'Unione Europea.
Ti sfugge il fatto che abbiamo l'unione monetaria e l'economia integrata ( e dal 2011 anche l'armonizzazione fiscale

"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
No, realista.Helmut ha scritto: Lo stesso ragionamento lo puó fare uno che gode di una salute di ferro e non va mai in ospedale, chi non ha figli da mandare a scuola, chi non usa il treno (Trenitalia 40% del deficit ripianato dallo stato, chi lavora nel settore pubblico e non verrà mai licenziato e non gli serve prendere il sussidio di disoccupazione...
...che cazzo si va a pagare le tasse per un servizio che non si usufruirà mai...???![]()
Stai diventando per caso ultraliberista...???

Se mi ammalo vado in ospedale pubblico o privato. E gli ospedali privati (non quelli convenzionati) costano moooooolto di più. Invece fra volare con Alitalia o Ryan Air di sicuro mi costa di più Alitalia.
Quanto alla scuola, anche chi non ha figli da mandare a scuola sa benissimo che il futuro di una nazione dipende dalla qualità dell'istruzione che sa garantire, non dal fatto di avere o meno una compagnia di bandiera. L'Olanda insegna.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Non sono distratto. Correggevo uno sbaglio.Helmut ha scritto:Sei distratto.AlexSmith ha scritto:manca l'aggettivo: francese.Helmut ha scritto:avrebbe comunque pagato la tasca del contribuente.
Ho scritto contribuente dell'Unione Europea.
Ti sfugge il fatto che abbiamo l'unione monetaria e l'economia integrata ( e dal 2011 anche l'armonizzazione fiscale)
Su Helmut, non essere più realista del re!
Prima che i francesi paghino per gli sbagli Italiani e viceversa ne passerà dell'acqua sotto i ponti.
I francesi sarebbero stati pronti ad accollarsi i debiti di Alitaglia perchè il loro piano industriale era serio e prevedeva che in alcuni anni sarebbero stati in grado di rientrare dell'investimeno.
Se poi non ce l'avessero fatta, permettimi di dire che sarebbero stati cavoli di AirFrance.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Le compagnie di bandiera non esistono più: sono un kombinat multinazionale di proprietati privati e pubblici.AlexSmith ha scritto:sa benissimo che il futuro di una nazione dipende dalla qualità dell'istruzione che sa garantire, non dal fatto di avere o meno una compagnia di bandiera. L'Olanda insegna.
Lo stato, sul piano strettamente economico, è un capitalista come un privato. Compra, vende, perde denaro, paga salari, ha profitti, rendite...quindi, se si teneva Alitalia, avrebbe dovuto scontrasi con le stesse logiche di mercato degli altri squali.
Infatti la compagnia olandese KLM, quando sembrava dovesse comprare l'Alitalia nel 1998 (poi ritiratasi per pressioni sindacali e politiche del governo Mortazza1

"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
E allora la tanto sventolata italianità della compagnia di bandiera, da difendere come fosse il Piave dall'assalto dello straniero?????Helmut ha scritto:AlexSmith ha scritto: Le compagnie di bandiera non esistono più: sono un kombinat multinazionale di proprietati privati e pubblici.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Ripeto: (poi mi fermo, mi stanco a ripetereAlexSmith ha scritto:I francesi sarebbero stati pronti ad accollarsi i debiti di Alitaglia perchè il loro piano industriale era serio e prevedeva che in alcuni anni sarebbero stati in grado di rientrare dell'investimeno.

quello francese era un piano industriale con denaro pubblico
(leggasi: con rischio a carico contribuente europeo)
Ultima modifica di Helmut il 03/11/2008, 17:58, modificato 1 volta in totale.
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