Victor ha scritto:Manifestare in questo caso è stupido, ancorchè inutile. La scuola italiana di ogni ordine e grado, fa schifo.
concordo, la scuola italiana è collassata, e manifestare cantando bella ciao e strimpellando la chitarra non serve ad un cazzo.
Victor ha scritto:
Costa tanto, troppo, è obsoleta come struttura, e nella quasi totalità dei casi forma ignoranti, perchè lo sono gli stessi formatori. Che non sanno insegnare e, talvolta, conoscono la minima parte della disciplina insegnata.
affermi che costa troppo, dammi le fonti che hai utilizzato per afferrare cio.
Concordo nel dire che è obsoleta e che molti che stanno li non meritano di esserci, ma questo più che un problema scolastico è un problema politico: più che riformare la scuola in questo senso, occorrerebbe riformare la politica.
Victor ha scritto:
Si deve tagliare, è necessario. E bisogna partire dal basso.
ma pensa un po, io invece sostengo che si devono aumentare i fondi alle scuole (statali) partendo dalle basi.
Victor ha scritto:
Alle Elementari basterebbero sei ore di lezioni al giorno, fatte come Dio comanda (maestro unico, insegnante madrelingua inglese, insegnante di sostegno) per cinque giorni a settimana. Tempo prolungato un cazzo! I figli deve crescerli chi li ha fatti e di conseguenza preoccuparsene in orario extrascolastico.
Vallo a dire ai genitori questo, sai, tenersi un bambino a casa vuol dire che uno dei due deve rinunciare a lavorare. Forse era possibile 30 anni fa, oggi per tirare la barca devono lavorare tutte e due altrimenti i mutui col cazzo che li pagano a fine mese.
Victor ha scritto:
Stesso discorso per le Medie inferiori. Le classiche sei ore al giorno, per sei giorni a settimana. Le ore di lezione in eccesso, andrebbero a favore dello studio dell'informatica o, come all'estero, di attività tecnico-manuali.
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Stesso discorso fatto sopra, aggiungo che uno dei sbagli dell'italiano è quello di dover prendere da esempio sempre dagli altri. Ma cacchio, noi non riusciamo a crearci un modello efficace?
Victor ha scritto:
Svecchiare i licei e gli istituti superiori. Abituare da subito gli studenti al modello universitario: piano di studio come nei Paesi anglosassoni e, se non erro, alcuni Paesi europei continentali, da presentare prima dell'inizio dell'anno scolastico, con classi formate per interesse degli alunni in discipline comuni.
Per me si dovrebbe semplificare il percorso Superiore. Tornare ad un programma unico nazionale per ogni indirizzo e ridurre il numero degli stessi: Scientifico, Professionale, Tecnico Industriale, Commerciale, Classico e Linguistico. Oggi ci sono troppi indirizzi, ogni singola scuola ha regole diverse...è un gran caos, meglio tornare a 20 anni fa.
Victor ha scritto:
lasciando agli studenti la facoltà di scegliere quali materie studiare tra quelle obbligatorie, migliorarne il rendimento. Insegnanti che vanno responsabilizzati e che non devono adagiarsi sulla sicurezza di avere garantito uno stipendio fisso a fine mese. L'insegnante è un consulente, deve guadagnare in base alle prestazioni che offre e alla qualità del servizio fornito. Pagati il giusto, andrebbero contrattualizzati a breve e medio termine, in modo tale da invogliarli a dare il massimo, obbligandoli ad aggiornarsi e ad essere competitivi. Cosa che attualmente non avviene.
a 14 anni un adolescente non capisce niente di quello che deve fare e scegliere. Le materie devono essere fisse e definite dallo Stato.
Riguardo gli insegnanti, il loro è un mestiere difficile, delicato e molto importante. Devono essere messi nelle migliori condizioni per poter esercitare e devono essere rispettati sia dagli studenti che dai genitori. quindi via a questo schifo di precariato, aumento degli stipendi e, soprattutto, rispetto verso il loro operato (solo qui in Italia c'è gente che ragiona come fai te....).
Victor ha scritto:
Si continuano a fare paragoni tra il numero di laureati italiani e quelli stranieri (dei Paesi anglosassoni, soprattutto) e non si tiene conto di un fattore: frequentare l'università in Italia costa il triplo della fatica fatta da un americano.
Forse fai confusione: frequentare un' università USA costa il triplo di quella italiana. Il numero dei laureati è tutta una gran boiata: continuiamo ad essere fra gli ultimi pur avendo introdotto la genialata del 3+2, quindi nel conteggio dei laureati figurano pure quelli che si sono fermati alla triennale ma nonostante tutto riusciamo ad essere comunque ultimi pure con questo inganno.
Victor ha scritto:
I corsi andrebbero strutturati per moduli (quelli veri, peró); il numero degli esami andrebbe ridotto (e di conseguenza quello dei docenti) e, tranne che per le facoltà di Medicina, Ingegneria ed Architettura, sostenuti nella sola forma scritta. Perchè deve chiudere il mercato delle raccomandazioni, ovvero, dell'esame sostenuto con l'amico di. Deve rimanere una prova scritta, certificata, delle conoscenze raggiunte da uno studente, così come avviene in tutti i Pesi civili dove viene premiato il merito e non la dialettica, i quattro concetti strategici imparati per l'occasione (magari su consiglio dello stesso docente del corso), il cognome e le amicizie di famiglia.
L'Università andrebbe restaurata. Via il 3+2, ritorno alla semplicità con i 21 esami in 4-5 anni, esami scelti fra un ristretto gruppo di materie e concordate/approvate da un docente. Con il 3+2 si è creato solo un inutile casino, si studia di piu e si studia pure male.
Victor ha scritto:
All'estero, in quell'America tanto citata dai politici dei salotti tivvù, un libro a casa in mano lo prendono un paio di settimane prima dell'esame. E non perchè sono obbligati a farlo, ma perchè durante le lezioni lo studente viene messo in condizione di imparare, non di ascoltare un tizio che da dietro una cattedra parla - spesso a vanvera - giusto per guadagnarsi la pagnotta.
Tu che ne sai come studiano gli americani? Dovresti sapere invece che lo studio ed il famoso "metodo di apprendimento" varia da persona a persona. IO cominciavo a studiare 6 mesi prima dell'esame, due ore al giorno e non di più. Altri facevano le chiuse due settimane prima.....questione di metodo, tu continui a citare gli americani a vanvera.
Dovresti anche sapere che lo studio a casa dipende soprattutto dal soggetto (lo studente) e non dal professore. Certo, un buon prof che spiega alla grande puó facilitarti le cose, ma se comunque sei uno che poi passa 6 ore al giorno sui libri non vuol dire che il prof spiega male e frega i soldi come tu continui, in maniera paranoica, ad affermare.
Victor ha scritto:
Action learning: sapete cos'è? Imparare facendo. Gli universitari italiani, insieme ai docenti, che cazzo fanno? Nella maggior parte dei casi, niente. Si guadagnano la presenza sul registro delle lezioni. E il risultato catastrofico è sotto gli occhi di tutti.
Ma tu hai mai frequentato una Università ? quale?