Allora: sono stato in analisi ma non è servito, anzi forse ha fatto peggio. Mi ci ha spedito con la forza mio padre, io sentivo di perdere il mio tempo e non mi era di nessun aiuto, visto che ho sempre ritenuto che a quello interessavano solo i soldi. Chiacchieravo un'oretta, mi scervellavo quando non avevo niente da dire perche è difficile che io abbia qualcosa da dire, lui non diceva niente, 50 euro e a casa, tutte le settimane per più di 2 anni. Lui di suo non mi chiedeva niente, puro disinteresse, soffriva di narcolessia o che cazzo è, a volte mi si addormentava davanti.
Una volta sono arrivato in ritardo di 55 minuti, mi ha fatto andare, 10 minuti dove chissà che cazzate ho detto, 50 euro e a casa.
Ho interrotto con grande sforzo a marzo di quest'anno...
Io col cazzo che ci ritorno.
Poi..l'altro giorno a pranzo mio padre ha fatto un'uscita cher non mi aspettavo. Mi fà :
"Papero, che ne dici di andare a vivere a Perugia?"
Io lo guardo:
"Eh?!"
Dovete sapere infatti che la mia famiglia da parte di mio padre, ha origini umbre...da piccolo passavo le vacanze laggiù, nella casa di campagna in zona castiglion del lago...questa proposta di mio padre mi ha un pó turbato, mi ha fatto ripensare al mio disagio mettendolo sotto una luce diversa...forse ho preso da piccolo un pó la mentalità da campagnolo, l'ambiente industrializzato del cazzo come è questo forse non è per me, dovrei andare in campagna...
http://it.wikipedia.org/wiki/Castiglione_del_Lago
Cmq non só se diceva sul serio..l'idea di andare a vivere a perugia non mi dice granche, è un posto un pó fuori dal mondo, senza niente, in mezzo ai contadini, stalle...sono abituato quì che è un casino, e proprio in mezzo alla gente avrei bisogno di stare...e poi ve le immaginate le fiche che parlano quel cazzo di dialetto "Mì cocco!"..mi farebbero cascare le palle

Come quella volta che sentii un'intervista a laura chiatti che si mise a parlare in dialetto..mamma mia, peggio che bestemmiare...