[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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I bambini, e dico quelli delle elementari, non i ragazzini delle superiori che vanno in manifestazione consapevoli di cazzeggiare, devono andare a scuola a studiare, fare i compiti e giocare.
Stop.
In quanto ai Centri sociali ho estremizzato, ma se cresci sentendoti dire quanto è stronzo Berlusconi e che ogni mezzo è lecito per combatterlo credo che si venga influenzati negativamente.
Stop.
In quanto ai Centri sociali ho estremizzato, ma se cresci sentendoti dire quanto è stronzo Berlusconi e che ogni mezzo è lecito per combatterlo credo che si venga influenzati negativamente.
everybody needs somebody to love.
- Parakarro
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Come mai non ti ho letto scrivere queste cose quando i bambini napoletani accoglievano Silvio a Napoli?!hellover ha scritto:I bambini, e dico quelli delle elementari, non i ragazzini delle superiori che vanno in manifestazione consapevoli di cazzeggiare, devono andare a scuola a studiare, fare i compiti e giocare.
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e allora?hellover ha scritto:il problema è che siccome non vivi su un'isola deserta. I bambini di oggi sono gli adulti con cui avrai a che fare domani.zio ha scritto:vedi hell, i genitori decidono dell'educazione del figlio. 'nc'è un cazzo da fare e vorrei anche vedere.hellover ha scritto:ci fosse uno che abbia risposto: hai ragione, non si portano i figli in manifestazione e tantomeno gli si fa gridare slogan...
Complimenti a tutti...
Poi scrivete da altre parti che cazzo di generazioni vengono su...
c'è chi li porta in manifestazioni, chi al Gay pride. si chiamano strumentalizzazioni. cioè si manifesta mostrando l'oggetto del contendere (il figlio a scuola, il figlio per coppie omosessuali).
se loro sono contenti di considerare oggetti i propri figli, saran cazzi loro.
se loro sono contenti di strumentalizzare i propri figli, saran cazzi loro.
io che ci posso fare?
A me per esempio mi sembrano già ottimo materiale per centri sociali...
non credi che ognuno rispetto all'educazione che ha ricevuto sia in grado di giudicare se condividerla o se allontanarsene?
certo l'educazione ricevuta è importante e fondamentale.
ma ripeto: se quelli vogliono trattare i figli come cose, cazzi loro.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
potrei dire che nella manifestazione anti Gelmini sono rimasto colpito da dei bimbetti che non sapevano nemmeno cosa stessero dicendo e che a Napoli non si insegnava l'odio ma sbaglierei.Parakarro ha scritto:Come mai non ti ho letto scrivere queste cose quando i bambini napoletani accoglievano Silvio a Napoli?!hellover ha scritto:I bambini, e dico quelli delle elementari, non i ragazzini delle superiori che vanno in manifestazione consapevoli di cazzeggiare, devono andare a scuola a studiare, fare i compiti e giocare.
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Anche in quel caso sarebbe stato meglio che i ragazzini fossero a scuola. Hai ragione
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Non è questione di ragione o torto..... Si sfruttano sempre gli elementi che fanno più presa!hellover ha scritto:Anche in quel caso sarebbe stato meglio che i ragazzini fossero a scuola. Hai ragione
Bambini...Vecchi...Andicappati.....
Sia a destra...Che a sinistra...Che sopra....Che sotto.....
Personalmente trovo cosa ben peggiore che vengano sfruttati nelle pubblicità ....
Molto meglio un ideale sbagliato che uno spot....
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Superato il tetto del 33%. Nel mirino Mediaset e Tg2Parakarro ha scritto: Molto meglio un ideale sbagliato che uno spot....
L'Authority ai telegiornali
"Troppo spazio al governo"
di ALDO FONTANAROSA
ROMA - E' il governo a dominare la scena nell'informazione dei nostri telegiornali. Il predominio è più evidente nei notiziari Mediaset (incluso il Tg5 di Mimun). Ma anche il Tg2 non scherza. L'Autorità per le Comunicazioni chiede ora alle reti pubbliche e private di riequilibrare.
L'Autorità scatta una fotografia che va da aprile a settembre 2008. E' un'istantanea rilevante perchè descrive la situazione dalla nascita del nuovo esecutivo fino quasi ad oggi. Segnali di squilibrio si notano intanto nelle trasmissioni di approfondimento. Ma sono i telegiornali - scrive l'Autorità - a commettere i peccati più gravi. La disparità è doppia: il governo parla più delle opposizioni; alcune forze politiche (di maggioranza) parlano più, molto più di ogni altra. Per questo i telegiornali sono adesso invitati a un effettivo pluralismo. L'Autorità ammette che non siamo certo in periodo elettorale, quando le regole sulle "pari opportunità " sono rigide, severe. Ma la legge vuole che le redazioni rispettino i principi di "correttezza e parità di trattamento" in qualsiasi momento dell'anno, ogni giorno, ad ogni edizione di Tg.
Una regola non scritta vuole che i telegiornali assegnino un terzo del tempo ai partiti della maggioranza, un terzo a quelli di minoranza e un terzo infine al governo in carica. Questa divisione è spesso elusa. Ecco alcuni esempi significativi. Prendiamo le edizioni principali dei telegiornali, quelle che richiamano il maggior numero di ascoltatori. E prendiamo anche il "tempo di antenna". Somma le parole del giornalista - che introduce un tema o un politico - alle parole del politico. A maggio, Studio Aperto dedica il 42,27% dello spazio al governo e un altro 18,22% al presidente del Consiglio. Al Tg5, il 28% è per Palazzo Chigi e un altro 15 per il premier. Il mese successivo - a giugno - Palazzo Chigi e premier superano quota 50%, sempre al Tg5.
Ancora a giugno 2008, il Tg2 assegna quasi il 32% all'esecutivo Berlusconi e un altro 14% a Berlusconi in persona. A luglio del 2008, il Tg4 non è poi così squilibrato con il governo, che ottiene uno spazio pari al 27%. Ma se poi sommiamo il 28,9 del Cavaliere, ecco superata la metà della torta disponibile.
La musica non cambia se leggiamo i dati con un'altra lente. Siamo a settembre ed esaminiamo tutte le edizioni dei telegiornali (pranzo e cena, le più importanti, ma anche quelle del mattino presto e della sera tardi). Nell'insieme dei notiziari Mediaset (Tg4, Tg5, Studio Aperto e TgCom), la maggioranza, il governo e Silvio Berlusconi sono sopra il 70%, mentre le opposizioni arrancano al 16,77%.
Impressiona il dato dei Radicali. Chissà che cosa saranno riusciti a dire nei 9 secondi che il Tg4 regala loro nell'intero mese di maggio, oppure nei 26 secondi di Studio Aperto. E chissà quali messaggi avrà veicolato quella sinistra che non ha più rappresentanti alle Camere. A maggio, l'intera batteria dei telegiornali della Rai concede 38 secondi - per fare solo un esempio - ai Verdi (38 secondi in 30 giorni). E mentre il Partito Socialista risulta a zero secondi (sempre a maggio, sempre in Rai), l'Udc di Casini potrà certo esultare per il secondo, uno solo, che ottiene al Tg3 nel mese di maggio, per i tre secondi di agosto, per i 5 di settembre.
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«il suo governo sembra godere di un'autorità che non si è vista per decenni»
«Berlusconi alle stelle grazie a crisi»
Il Financial Times: «Consenso "nordcoreano" da una parte della stampa»
LONDRA - La crisi finanziaria sta portando alle stelle le quotazioni di Silvio Berlusconi, la cui luna di miele con l'elettorato puó essere limitata solo dal processo Mills in corso a Milano. E' quanto sostiene un'analisi del Financial Times. «Le banche e i mercati - scrive Guy Dinmore da Roma - sono nei guai ma la crisi sta beneficiando Silvio Berlusconi il cui trattamento in alcune parti dei media sta raggiungendo livelli nordcoreani mentre il suo governo sembra godere di un'autorità che non si è vista per decenni». «Gli Italiani - mette in rilievo l'articolo - stanno celebrando il ruolo dello Stato salvatore» che ha la sua punta in Alitalia.
RIVALUTATI ASPETTI «DETERIORI» - «Anche quegli aspetti dell'Italia un tempo giudicati penalizzanti - mette in rilievo il Financial Times citando banche poco agili, resistenza all'indebitamento dei consumatori ed economia in nero - sono ora celebrati. Il "salvataggio" dalla bancarotta di Alitalia non fa che confermare l'efficacia della via italiana». «A dispetto della sua immagine di imprenditore liberale, Silvio Berlusconi, evidenziano i suoi critici è ora - continua il quotidiano finanziario della City - dove si sente più a suo agio, alla guida di mercati e settori chiave attraverso lo Stato, con Alitalia come esempio più lampante». «La compagnia in perdita - sottolinea - è stata affidata a un gruppo di imprenditori italiani escludendo un compratore straniero, cambiando le leggi anti-monopolio e presentando un conto di miliardi di euro ai contribuenti italiani». L'articolo cita il sociologo Ilvo Diamanti, secondo cui «il nuovo Stato salva banche e mercati, ma non la scuola e il welfare» e l'economista Tito Boeri che si chiede se le annunciate norme anti-scalate ostili non riguardino un presunto non gradimento dello Stato. «Mentre le banche, soprattutto straniere, sono andate fallendo attorno a lui, Silvio Berlusconi - nota ancora l'Ft - ha coltivato un'immagine di calma e controllo, anche andando in un centro benessere in Umbria e dispensando consigli sulle azioni da acquistare». L'articolo cita il sondaggio secondo cui il consenso del premier è al 62% e riepiloga, nella parte finale, lo stato dell'arte del processo Mills sottolineando come «il primo ministro abbia sprecato del tempo usando la sua solida maggioranza parlamentare per assicurarsi l'immunità mentre è in carica».
18 ottobre 2008
corriere della sera
«Berlusconi alle stelle grazie a crisi»
Il Financial Times: «Consenso "nordcoreano" da una parte della stampa»
LONDRA - La crisi finanziaria sta portando alle stelle le quotazioni di Silvio Berlusconi, la cui luna di miele con l'elettorato puó essere limitata solo dal processo Mills in corso a Milano. E' quanto sostiene un'analisi del Financial Times. «Le banche e i mercati - scrive Guy Dinmore da Roma - sono nei guai ma la crisi sta beneficiando Silvio Berlusconi il cui trattamento in alcune parti dei media sta raggiungendo livelli nordcoreani mentre il suo governo sembra godere di un'autorità che non si è vista per decenni». «Gli Italiani - mette in rilievo l'articolo - stanno celebrando il ruolo dello Stato salvatore» che ha la sua punta in Alitalia.
RIVALUTATI ASPETTI «DETERIORI» - «Anche quegli aspetti dell'Italia un tempo giudicati penalizzanti - mette in rilievo il Financial Times citando banche poco agili, resistenza all'indebitamento dei consumatori ed economia in nero - sono ora celebrati. Il "salvataggio" dalla bancarotta di Alitalia non fa che confermare l'efficacia della via italiana». «A dispetto della sua immagine di imprenditore liberale, Silvio Berlusconi, evidenziano i suoi critici è ora - continua il quotidiano finanziario della City - dove si sente più a suo agio, alla guida di mercati e settori chiave attraverso lo Stato, con Alitalia come esempio più lampante». «La compagnia in perdita - sottolinea - è stata affidata a un gruppo di imprenditori italiani escludendo un compratore straniero, cambiando le leggi anti-monopolio e presentando un conto di miliardi di euro ai contribuenti italiani». L'articolo cita il sociologo Ilvo Diamanti, secondo cui «il nuovo Stato salva banche e mercati, ma non la scuola e il welfare» e l'economista Tito Boeri che si chiede se le annunciate norme anti-scalate ostili non riguardino un presunto non gradimento dello Stato. «Mentre le banche, soprattutto straniere, sono andate fallendo attorno a lui, Silvio Berlusconi - nota ancora l'Ft - ha coltivato un'immagine di calma e controllo, anche andando in un centro benessere in Umbria e dispensando consigli sulle azioni da acquistare». L'articolo cita il sondaggio secondo cui il consenso del premier è al 62% e riepiloga, nella parte finale, lo stato dell'arte del processo Mills sottolineando come «il primo ministro abbia sprecato del tempo usando la sua solida maggioranza parlamentare per assicurarsi l'immunità mentre è in carica».
18 ottobre 2008
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Non credo che citeranno al TG4 questo servizioalews76 ha scritto:«il suo governo sembra godere di un'autorità che non si è vista per decenni»
«Berlusconi alle stelle grazie a crisi»
Il Financial Times: «Consenso "nordcoreano" da una parte della stampa»
LONDRA - La crisi finanziaria sta portando alle stelle le quotazioni di Silvio Berlusconi, la cui luna di miele con l'elettorato puó essere limitata solo dal processo Mills in corso a Milano. E' quanto sostiene un'analisi del Financial Times. «Le banche e i mercati - scrive Guy Dinmore da Roma - sono nei guai ma la crisi sta beneficiando Silvio Berlusconi il cui trattamento in alcune parti dei media sta raggiungendo livelli nordcoreani mentre il suo governo sembra godere di un'autorità che non si è vista per decenni». «Gli Italiani - mette in rilievo l'articolo - stanno celebrando il ruolo dello Stato salvatore» che ha la sua punta in Alitalia.
RIVALUTATI ASPETTI «DETERIORI» - «Anche quegli aspetti dell'Italia un tempo giudicati penalizzanti - mette in rilievo il Financial Times citando banche poco agili, resistenza all'indebitamento dei consumatori ed economia in nero - sono ora celebrati. Il "salvataggio" dalla bancarotta di Alitalia non fa che confermare l'efficacia della via italiana». «A dispetto della sua immagine di imprenditore liberale, Silvio Berlusconi, evidenziano i suoi critici è ora - continua il quotidiano finanziario della City - dove si sente più a suo agio, alla guida di mercati e settori chiave attraverso lo Stato, con Alitalia come esempio più lampante». «La compagnia in perdita - sottolinea - è stata affidata a un gruppo di imprenditori italiani escludendo un compratore straniero, cambiando le leggi anti-monopolio e presentando un conto di miliardi di euro ai contribuenti italiani». L'articolo cita il sociologo Ilvo Diamanti, secondo cui «il nuovo Stato salva banche e mercati, ma non la scuola e il welfare» e l'economista Tito Boeri che si chiede se le annunciate norme anti-scalate ostili non riguardino un presunto non gradimento dello Stato. «Mentre le banche, soprattutto straniere, sono andate fallendo attorno a lui, Silvio Berlusconi - nota ancora l'Ft - ha coltivato un'immagine di calma e controllo, anche andando in un centro benessere in Umbria e dispensando consigli sulle azioni da acquistare». L'articolo cita il sondaggio secondo cui il consenso del premier è al 62% e riepiloga, nella parte finale, lo stato dell'arte del processo Mills sottolineando come «il primo ministro abbia sprecato del tempo usando la sua solida maggioranza parlamentare per assicurarsi l'immunità mentre è in carica».
18 ottobre 2008
corriere della sera

- Enrico Pallazzo
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alews76 ha scritto: «Mentre le banche, soprattutto straniere, sono andate fallendo attorno a lui, Silvio Berlusconi - nota ancora l'Ft - ha coltivato un'immagine di calma e controllo, anche andando in un centro benessere in Umbria e dispensando consigli sulle azioni da acquistare».
il segreto del successo sta tutto lı: come apparire, come costruırsi un immagine. E gli italianı abboccano......

è sempre amore!
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"Dalla discesa in campo al trionfo del 2008"
un'applaudita orazione del Presidente della Repubblica Silvio Berlusconi
Venezia 10 novembre 2015
Questa sera al teatro La Fenice il Presidente della Repubblica Silvio Berlusconi ha tenuto la tanto attesa conversazione che inaugura il nuovo anno dell'Istituto di Cultura della Libertà sul tema: "dalla discesa in campo al trionfo del 2008".
Per l'eccezionale avvenimento, il teatro presentava uno spettacolo imponente, gremito com'era di autorità civili, religiose, politiche e militari, di reduci delle cinque campagne elettorali condotte dal Presidente Berlusconi, e delle organizzazioni del Popolo della Libertà che affollavano palchi, platea e gallerie.
Accolta al suo apparire al proscenio da un lungo vibrante applauso, l'oratore entrando nel vivo della conversazione ha ricordato come l'Italia nel 1994 si trovó di fronte all'imperativo della storia: affermare il diritto alla felicità , alla libertà che forze oscurantiste (con l'aiuto di magistrati corrotti dall'odio politico) volevano togliere al nostro glorioso paese.
Smentita dunque l'ipotesi fatta in malafede dai soliti reazionari che la discesa in campo del Presidente Berlusconi fosse dovuto a suoi interessi personali. Con acutissima disamina, l'oratore ha tracciato un ampio e circostanziato quadro politico di tutti gli avvenimenti dei primi anni '90 in cui si dimostra l'inevitabilità della Sua discesa in campo per affemare il diritto alla libertà per continuare la missione di civiltà in cui è impegnata da sempre la nostra nazione.
Quindi vengono ricordati tutti gli avvenimenti successivi, il ribaltone, gli imbrogli elettorali, gli avvisi di garanzia,l'uso dei mezzi di comunicazione di massa, usati dai comunisti per spargere odio e veleno contro Forza Italia prima e il Partito del Popolo della Libertà dopo.
Ma tutto fu inutile, grazie al suo alto magistero e alla sua guida illuminata alla fine a trionfare è la Verità e con le elezioni del 2008 arrivó il successo pieno e senza discussioni che portó l'Italia nella giusta direzione.
L'oratore poi ha chiuso mettendo in evidenza come il Popolo della Libertà abbia trionfato sulla cultura dell'odio e con alte parole, prive di falsa modestia, ha salutato il destino sempre piu' radioso dell'Italia berlusconiana.
Il Presidente Berlusconi, che aveva parlato per oltre un'ora, seguito sempre attentamente dalla folla dell'uditorio, e che era stato spesso interrotto da applausi, alla fine è stato salutato da una lunga ovazione.
La Sua presenza ha poi dato luogo a una manifestazione di vibrante entusiasmo, mentre veniva intonato l'inno di Forza Italia.
un'applaudita orazione del Presidente della Repubblica Silvio Berlusconi
Venezia 10 novembre 2015
Questa sera al teatro La Fenice il Presidente della Repubblica Silvio Berlusconi ha tenuto la tanto attesa conversazione che inaugura il nuovo anno dell'Istituto di Cultura della Libertà sul tema: "dalla discesa in campo al trionfo del 2008".
Per l'eccezionale avvenimento, il teatro presentava uno spettacolo imponente, gremito com'era di autorità civili, religiose, politiche e militari, di reduci delle cinque campagne elettorali condotte dal Presidente Berlusconi, e delle organizzazioni del Popolo della Libertà che affollavano palchi, platea e gallerie.
Accolta al suo apparire al proscenio da un lungo vibrante applauso, l'oratore entrando nel vivo della conversazione ha ricordato come l'Italia nel 1994 si trovó di fronte all'imperativo della storia: affermare il diritto alla felicità , alla libertà che forze oscurantiste (con l'aiuto di magistrati corrotti dall'odio politico) volevano togliere al nostro glorioso paese.
Smentita dunque l'ipotesi fatta in malafede dai soliti reazionari che la discesa in campo del Presidente Berlusconi fosse dovuto a suoi interessi personali. Con acutissima disamina, l'oratore ha tracciato un ampio e circostanziato quadro politico di tutti gli avvenimenti dei primi anni '90 in cui si dimostra l'inevitabilità della Sua discesa in campo per affemare il diritto alla libertà per continuare la missione di civiltà in cui è impegnata da sempre la nostra nazione.
Quindi vengono ricordati tutti gli avvenimenti successivi, il ribaltone, gli imbrogli elettorali, gli avvisi di garanzia,l'uso dei mezzi di comunicazione di massa, usati dai comunisti per spargere odio e veleno contro Forza Italia prima e il Partito del Popolo della Libertà dopo.
Ma tutto fu inutile, grazie al suo alto magistero e alla sua guida illuminata alla fine a trionfare è la Verità e con le elezioni del 2008 arrivó il successo pieno e senza discussioni che portó l'Italia nella giusta direzione.
L'oratore poi ha chiuso mettendo in evidenza come il Popolo della Libertà abbia trionfato sulla cultura dell'odio e con alte parole, prive di falsa modestia, ha salutato il destino sempre piu' radioso dell'Italia berlusconiana.
Il Presidente Berlusconi, che aveva parlato per oltre un'ora, seguito sempre attentamente dalla folla dell'uditorio, e che era stato spesso interrotto da applausi, alla fine è stato salutato da una lunga ovazione.
La Sua presenza ha poi dato luogo a una manifestazione di vibrante entusiasmo, mentre veniva intonato l'inno di Forza Italia.
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"ma se cresci sentendoti dire quanto è stronzo Berlusconi e che ogni mezzo è lecito per combatterlo credo che si venga influenzati negativamente."
o cielo è perchè mai hell??
diciamocelo francamente il solo problema vero di un certo tipo di antiberluskonesimo è che è puramente ideologico e campanilista... silvio è il male solo perchè di "destra" e ovv. questa è una enorme cazzata
detto questo se si educassero i giovani a odiare e voler distruggere i berluskoni di turno ( intesi come oligarchi demagogi massoni lobbysti padroni e altra merda inaccettabile ) vivremmo sicuramente in un mondo migliore
un mondo dove le persone saprebbero ancora anteporre l'onore e il rispetto di se al servilismo utilitarista
dove lo stronzo di merda che ti compera con due lire e una troia riceverebbe solo sputi in fazza da tutti invece che leccate di culo come succede oggi
seee sono un inguaribile idealista lo so
o cielo è perchè mai hell??

diciamocelo francamente il solo problema vero di un certo tipo di antiberluskonesimo è che è puramente ideologico e campanilista... silvio è il male solo perchè di "destra" e ovv. questa è una enorme cazzata
detto questo se si educassero i giovani a odiare e voler distruggere i berluskoni di turno ( intesi come oligarchi demagogi massoni lobbysti padroni e altra merda inaccettabile ) vivremmo sicuramente in un mondo migliore
un mondo dove le persone saprebbero ancora anteporre l'onore e il rispetto di se al servilismo utilitarista
dove lo stronzo di merda che ti compera con due lire e una troia riceverebbe solo sputi in fazza da tutti invece che leccate di culo come succede oggi
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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hellover ha scritto:I bambini, e dico quelli delle elementari, non i ragazzini delle superiori che vanno in manifestazione consapevoli di cazzeggiare, devono andare a scuola a studiare, fare i compiti e giocare.
Stop.
In quanto ai Centri sociali ho estremizzato, ma se cresci sentendoti dire quanto è stronzo Berlusconi e che ogni mezzo è lecito per combatterlo credo che si venga influenzati negativamente.
Milioni di bambini sono cresciuti più con Mediaset che con la famiglia e la scuola: questa secondo te è un'influenza positiva?
milioni di bambini in tutto l'occidente crescono davanti alla TV, non solo Mediaset, tanto è vero che l'obesità infantile è un problemaMaxi Pincho ha scritto:
Milioni di bambini sono cresciuti più con Mediaset che con la famiglia e la scuola: questa secondo te è un'influenza positiva?
Avete visto che ho ragione? Scrivono Mediaset invece che TV. Se non è essere prevenuti...