[O.T.] Cominciate a delocalizzare gli investimenti

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bellavista
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#511 Messaggio da bellavista »

balkan wolf ha scritto:ziù lassa perde la discussione è imbarazzante...

sembra di vedere bruce lee che fa a pugni con alvaro vitali
l'immagine è migliore di quella del gatto morto che rimbalza per terra :DDD

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Drogato_ di_porno
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#512 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Tigerman ha scritto:Ah ok!! Beh, ma allo Stato "tocca" salvare le banche, fortunatamente le banche italiane stanno messo peggio rispetto alle altre. Hanno un'esposizione minore alla crisi finanziaria perchè sono rimaste banche vecchio stampo, prendono i soldi dal cliente e li danno alle imprese (anche se è arrivato il credit crunch pure qui oramai).

Come intermediari finanziari le banche italiane sono un pó più prese indietro, ma è stata una fortuna in questo caso.

Ritorno a dire, se salta il sistema bancario, salta il paese. Lasciando perdere l'etica, è un problema prioritario rispetto alle scuole.
vero tiger ma per ammissione dello stesso Berlusconi tutte le misure varate hanno una funzione puramente psicologica. lui, gasparri e perfino l' economista quadrio curzio si sono presentati in tv dicendo: "non esiste alcun rischio. siccome gli itagliani sono beoti e assaltano le banche per ritirare i cc noi garantiamo per effetto placebo"

e gli itagliani annuiscono senza capire che gli hanno dato dei coglioni

in tutto il 3d non si è parlato del fatto che a cicli di crescita sfrenata finita in mano a pochi segue il crack a cui lo stato deve mettere una pezza. siamo ciclicamente condannati a rivivere gli stessi feneomeni?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Husker_Du
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#513 Messaggio da Husker_Du »

Drogato_ di_porno ha scritto: vero tiger ma per ammissione dello stesso Berlusconi tutte le misure varate hanno una funzione puramente psicologica. lui, gasparri e perfino l' economista quadrio curzio si sono presentati in tv dicendo: "non esiste alcun rischio. siccome gli itagliani sono beoti e assaltano le banche per ritirare i cc noi garantiamo per effetto placebo"
Azz....drugat....hai citato nella stessa frase 3 loschi figuri che rappresentano altrettante anomalie del sistema italia.....

Se Cuadrio Curzio e' un economista io sono Rocco Siffredi.......
Lo dico per conoscenza diretta del tipo in questione.....e' una roba imbarazzante....tuttavia resta probabilmente il docente italiano piu' immanicato della storia della repubblica....per gli viene data la parola....ma semplicemente non e' in grado di parlare di economia....

Sull'effetto placebo non sono cosi' tanto d'accordo....il problema delle bank runs (la gente che corre agli sportelli a ritirare i soldi in preda a panico da crisi) e' molto rilevante.....in Korea del Sud, a meta' anni 90 durante una crisi finanziaria, gli effetti furono moltiplicati dall'effetto panico....quindi intervenire preventivamente e' una cosa giusta....

Inoltre in una crisi di liquidita' quello che manca e' appunto la liquidita'....non e' detto che non ci siano i soldi per finanziarsi....semplicemente non ti vengono piu' dati perche' anche chi te li presterebbe preferisce evitare....
Se garantisci la liquidita' e dici che se il sistema va male comunque tu puoi essere garantito dall'intervento statale, la possibilita' di dare e ricevere prestiti aumenta.....e il sistema non si arresta completamente.....

Come dici tu, l'economia e' ciclica.....prima si sale e poi si scende....ma dipende sempre da come scendi.....in questo caso in maniera pesante....
Siamo condannati a rivivere gli stessi fenomeni? Si.....ed e' normale che sia cosi'.....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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Vasco Rossi
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#514 Messaggio da Vasco Rossi »

me pare de capì:

W LO STATO IMPRENDITORE DEL BERLUSKA
LO STATO HA IN MANO LE BANCHE SIMBOLO DEL SERPE CAPITALISTA
W IL COMUNISMO! W IL COMPAGNO TREMONTI! POTERE AI SOVIET!
evviva il ritorno all' IRI :P

fuor di battuta è curioso che il piccoletto col riporto con la colla non abbia attaccato Prodi, culo et camicia con i banchieri. Magari poi l' ha fatto ma non vedo la tv...
perció la prox finanziaria sarà  un bel problema con i soldi spesi per le banche :-?
ho un' appendice di dimensioni sopra la media

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Tigerman
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#515 Messaggio da Tigerman »

Drogato_ di_porno ha scritto:vero tiger ma per ammissione dello stesso Berlusconi tutte le misure varate hanno una funzione puramente psicologica. lui, gasparri e perfino l' economista quadrio curzio si sono presentati in tv dicendo: "non esiste alcun rischio. siccome gli itagliani sono beoti e assaltano le banche per ritirare i cc noi garantiamo per effetto placebo"

e gli itagliani annuiscono senza capire che gli hanno dato dei coglioni

in tutto il 3d non si è parlato del fatto che a cicli di crescita sfrenata finita in mano a pochi segue il crack a cui lo stato deve mettere una pezza. siamo ciclicamente condannati a rivivere gli stessi feneomeni?
Io in genere leggo il sole 24 ore e la gazzetta dello sport, gli altri giornali non li leggo, quindi non posso sapere con quanta enfasi Berlusconi e la sua crew abbia ottimizzato la situazione.

Ma aldilà  di questo, ritengo che una balla in casi specifici come questi siano una soluzione migliore della verità  nuda e cruda. Voglio dire, allarmare il popolo di risparmiatori dicendo che la crisi finanziaria avrà  ancora un corso medio/lungo li avrebbe spaventati, e in conseguenza di ció li avrebbe portati a fare le fila davanti agli sportelli.

La verità  della situazione dovrebbe essere analizzata meglio, ma le parole corrette che sarebbero da usare sono queste: "La situazione mondiale è un casino, ma noi siamo messo MENO peggio a livello di sistema bancario", perchè è vero.
Aver detto (presupponendo che non lo so) che la situazione sia rosea è una balla, ma come detto, in questo caso, migliore della verità  catastrofale che mi pare di aver sentito dire ad esempio in "Anno zero" di una o due settimane fa.

Quello sarebbe stato veramente deleterio.

Non si tratta di prese di posizioni partitiche, è una rilevazione che faccio oggettivamente e a cui sono giunto avendo un pochino di basi.

Le misure che hanno preso servono, come dici tu, per diciamo "effetto placebo", per calmare le persone. Io credo che FORSE non ce ne sarebbe bisogno, soprattutto dell'estensione del fondo di garanzia, ma ció rassicura tutti, ed è di questo di cui abbiamo bisogno.
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
oppure fallire l'impresa avanti a noi

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Vasco Rossi
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#516 Messaggio da Vasco Rossi »

Tigerman ha scritto:
Drogato_ di_porno ha scritto:vero tiger ma per ammissione dello stesso Berlusconi tutte le misure varate hanno una funzione puramente psicologica. lui, gasparri e perfino l' economista quadrio curzio si sono presentati in tv dicendo: "non esiste alcun rischio. siccome gli itagliani sono beoti e assaltano le banche per ritirare i cc noi garantiamo per effetto placebo"

e gli itagliani annuiscono senza capire che gli hanno dato dei coglioni

in tutto il 3d non si è parlato del fatto che a cicli di crescita sfrenata finita in mano a pochi segue il crack a cui lo stato deve mettere una pezza. siamo ciclicamente condannati a rivivere gli stessi feneomeni?
Io in genere leggo il sole 24 ore e la gazzetta dello sport, gli altri giornali non li leggo, quindi non posso sapere con quanta enfasi Berlusconi e la sua crew abbia ottimizzato la situazione.

Ma aldilà  di questo, ritengo che una balla in casi specifici come questi siano una soluzione migliore della verità  nuda e cruda. Voglio dire, allarmare il popolo di risparmiatori dicendo che la crisi finanziaria avrà  ancora un corso medio/lungo li avrebbe spaventati, e in conseguenza di ció li avrebbe portati a fare le fila davanti agli sportelli.

La verità  della situazione dovrebbe essere analizzata meglio, ma le parole corrette che sarebbero da usare sono queste: "La situazione mondiale è un casino, ma noi siamo messo MENO peggio a livello di sistema bancario", perchè è vero.
Aver detto (presupponendo che non lo so) che la situazione sia rosea è una balla, ma come detto, in questo caso, migliore della verità  catastrofale che mi pare di aver sentito dire ad esempio in "Anno zero" di una o due settimane fa.

Quello sarebbe stato veramente deleterio.

Non si tratta di prese di posizioni partitiche, è una rilevazione che faccio oggettivamente e a cui sono giunto avendo un pochino di basi.

Le misure che hanno preso servono, come dici tu, per diciamo "effetto placebo", per calmare le persone. Io credo che FORSE non ce ne sarebbe bisogno, soprattutto dell'estensione del fondo di garanzia, ma ció rassicura tutti, ed è di questo di cui abbiamo bisogno.
quoto Tigre Uomo
il Berluschino, grazie ai media e alla sua capacità  di comunicazione, ha rassicurato....l' economia è percezione e psicologia, i think so
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nedo
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#517 Messaggio da nedo »

"Scene da Basso Impero: l'inutile effetto Sansone

di Tito Pulsinelli

Non c'è più limite al grottesco, l'inimmaginabile diventa tragica banalità  da prima pagina, ma non è ancora finita. Il nichilismo degli sciamani liberisti getta il velo e la ragnatela di metafore che ricopriva un dogma imposto come dottrina sociale è ora balbuzie e cacofonia. Cadono fulminati persino alcuni rami di aristocrazie venali. Bancarotta per quelli che si atteggiavano a veggenti del futuro delle nazioni, maniacali dispensatori di immutabili ricette con valenza universale. Vedevano tutto, meno il loro fallimento epocale.
Sono nella polvere quelli che con una semplice A, aggiunta o tolta, alla classificazione della condotta economica delle nazioni, per un ventennio hanno deciso le sorti, di salute, livelli di ignoranza, quantità  caloriche ingerite dalle genti, e se queste dovevano vivere in pace. Il loro tempo è scaduto, come l'inondazione di merci sempre più deperebili, di cui hanno imposto il consumo con l'esca del credito senza limiti.

La catena di Sant'Antonio globale si è interrotta, perchè l'azzardo ha scalato un Himalaya di valori solo cartacei, magnetici e publicitari, dall'alto del quale guardavano con i telescopi verso l'economia verace creata dai comuni mortali. La gang neoliberista, ha potuto spacciare una mole di "prodotti finanziari" che moltiplicava per trenta il valore dei beni prodotti dal lavoro del resto degli umani (1).
L'epicentro dell'onda distruttiva è il mondo industrializzato, segnatamente gli Stati Uniti, che si erano autoincoronati con l'alloro di potenza più potente da che esiste dominiddio. E' una epidemia scaturita dalle viscere "occidentali", che contagia con devastante priorità  proprio le latitudini della cellulite e dell'obesità . Più stretti e "carnali" sono i vincoli con l'economia finanziaria imperiale, più severo è il castigo e le penalità  che si riversano sui vassalli. Non si tratta di un qualsiasi "effetto tequila", "tango" o "samba". "Questa volta la colpa non è del comunismo" dice sornione il vecchio Gorbacev.
Il 7 di settembre si ufficializza la dèbacle, falliscono i pezzi grossi e scricchiola la cupola di Wall Street. Diventa impossibile occultare la caduta della superstizione settecentesca del "mercato che si regola da sè". Il governo di Washington mette mano all'erario pubblico e decreta una partecipazione statale nelle banche che devono sopravvivere, costi quel che costi.
Non si tratta solo di una semplice disgrazia dell'economia, è un fallimento morale, di progettualità  sociale e storica. Non regge più il dogma che sceglie come centro di gravità  il consumo e il debito esponenziale: la banca sull'impresa, la depredazione sull'operosità , la speculazione sul lavoro.
Il discorso pubblico della menzogna, peró, quello della complicità  mediatica e della connivenza criminogena dei politici, insiste per un altro mese (e continuerà ) a negare l'evidenza, con il puerile mantra della solidità -invulnerabilità -salute e ineluttabilità  del sistema bancario.
Il presidente brasiliano Lula riferisce che nell'ultimo vertice del G7 cui era stato invitato, propose di discutere del collasso finanziario, ma i "sette grandi" preferirono parlare della crisi climatica, e alla fine decisero di non decidere nulla anche su quello.
Poi lo struzzo estrasse la testa dalla sabbia, e passó dalle "iniezioni" alle "trasfusioni", infine traslocó consistenti stock monetari dalle riserve nazionali ai forzieri dei bancarottieri. Nella terra dell'ortodossia liberista della signora Thatcher, si arriva a vere e proprie nazionalizzazioni delle banche.

Improvvisamente, tutti i paggi e i valletti del "meno Stato, più mercato" si sbracciano con la teoria del male minore: senza banche non ci sarebbe il credito per quelli che producono, quindi ingoiare il rospo, prego!
Assegnare un premio agli stessi figuri che sono i responsabili del disastro, è come finanziare le cosche quando si vuol combattere la mafia. Perchè non "iniettare" direttamente il sistema produttivo? O quello dei produttori per sostenere consumo e potere d'acquisto? Perchè non agevolare le vittime dei pignoramenti? Perchè non farla finita con la guerra persa in Iraq? Perchè non ridurre le spese militari e ritirare i contingenti della NATO che non cavano un ragno dal buco afgano? Nel frattempo, il mullah Omar continua la sua epica fuga in motocicletta.
Il peggio non è ancora arrivato, e nulla resterà  come prima. Quando la grande truffa tracimerà  dal "finanziario" alla realtà  produttiva e ai bilanci statali, il sisma arriverà  alla vita quotidiana, e questa sarà  ancor più precaria, spartana e plumbea. L'Italia è già  gravata dal peso del terzo debito mondiale, e ogni anno paga ottanta miliardi di euro per i soli interessi: si imporrà  una rinegoziazione con creditori e FMI. Tutto quel che ora è stato dato ai banchieri, sarà  tolto al resto della società .
"L'era del dominio di una sola una sola economia e di una moneta è cosa del passato" dice il presidente russo Medvedev alla collega tedesca Merkel. "La credibilità  degli Sati Uniti come leader dell'economia di mercato, e la credibilità  di Wall Street... è rovinata per sempre" incalza Putin.
Wall Street e la City londinese non sono più in grado di gestire il gioco d'azzardo globale. La voracità  sconfinata ha messo a nudo il contenuto fittizio delle loro fiches, che d'ora in poi saranno sempre meno appetite. Il capitale finanziario perde status, dovrà  atterrare nella realtà , dove il profitto continuerà  - più che mai - a doversi estrarre dal ciclo della produzione reale di merci e servizi.

In fin dei conti, la gang neoliberista è ingrassata soprattutto con l'acquisizione a prezzi stracciati del lavoro di quattro generazioni di sovietici, e con la liquidazione della proprietà  pubblica nei Paesi dell'Europa dell'est. Poi si aggiudicarono i settori di economia statale nel resto del mondo, industrializzato e no. Andarono all'arrembaggio di qualsiasi bene pubblico.
Il FMI dirigeva dall'esterno le economie e le politiche degli Stati indebitati, prefabbricando il ciclo infernale dell'indebitamento-svendita delle risorse. La finanza "occidentale" incamerava al costo di spiccioli. Erano i tempi epici in cui ingurgitavano – uno dopo l'altro - i piccoli e grandi dragoni asiatici, le medie economie del Messico, del Brasile, dell'Argentina. Quando non c'è stato più niente da privatizzare all'esterno, hanno mosso malamente le armate. Non hanno risparmiato neppure i recinti domestici e hanno creato dal nulla decine di milioni di poveri e di lavoratori marginali e sottopagati, e i nodi sono venuti al pettine.
Oggi il FMI è svanito nel nulla cosmico, e si guarda bene dall' esigere gli "aggiustamenti strutturali" che imponeva spietatamente alle nazioni periferiche, conducendole amorosamente al disastro. Il sordomuto FMI è al tramonto, non ha più alcuna credibilità : è rimasto soltanto con 400 miliardi di dollari. Pochi per continuare a fare l'arbitro-giudice-sceriffo del globo terrestre. I Paesi latinoamericani avrebbero accumulato eccedenze monetarie dell'ordine dei 500 miliardi di dollari. Il Venezuela possiede una ottantina di miliardi di dollari, tra riserva monetaria e un fondo speciale di stabilizzazione.

Il rialzo del costo delle materie prime, degli alimenti e degli idrocarburi ha determinato l'accumulazione di eccedenze finanziarie in Iran, Russia, Brasile, Venezuela e Cina. Quest'ultima ha finora venduto a credito nel mercato degli Stati Uniti, al punto che è proprietaria di un terzo del suo debito pubblico.
Questi Paesi hanno creato una serie di banche binazionali e fondi di investimenti pubblici che consentiranno di finanziare in modo autonomo importanti progetti strategici, tra i quali gli alimenti. Si minimizza così la dipendenza dall'esterno: dalle multinazionali, FMI, Wall Street e City londinese.
I crociati liberisti, approdati al neo-statalismo, sostengono l'impossibilità  assoluta di sganciarsi dal sistema finanziario "occidentale" dollarizzato. Ribadiscono che sono solo velleità , perchè calcolano che i danni del cataclisma –conseguenti all'archiviazione di Bretton Woods - sarebbero più disastrosi per gli apostati, gli eretici e gli scissionisti. Le speranze e i loro calcoli sono riposti sulla deterrenza terroristica di un biblico "effetto Sansone".
Non ci sarebbe altro mondo possibile oltre quello in cui Sansone detta tutte le condizioni. E' così? Non sembra. Sansone e i suoi stretti compagni d'armi stanno sacrificando i pezzi migliori dell'argenteria di famiglia, ma i Filistei tirano dritto e puntano ad un nuovo sistema internazionale. La palla è in mano alla Cina: continuerà  a finanziare il debito degli Stati Uniti? E a cambio di che cosa?
Da tempo l'intercambio russo-cinese si fa attraverso le rispettive monete nazionali, stesso approdo del Brasile e Argentina che hanno abbandonato il dollaro. Il Banco del Sur si alimenterà  con parte delle riserve nazionali attualmente depositate nelle banche "occidentali", che fruttano uno scarno 1%. Un po' dappertutto si è capito che non è saggio pagare poi 6-7% di interessi per poter tornare a usare i propri denari. Presto potrebbe esistere una banca petrolifera dell'OPEC.

E' in via di strutturazione un altro polo finanziario alternativo che minimizzerà  ogni "effetto Sansone". Per di più, è in seria dificoltà  il triangolo basato
sull'esportazione/delocalizzazione degli impianti in oriente (Cina e India come fabbrica del pianeta), sull'importazione di minerali-idrocarburi-alimenti dall'area non-industrializzata, e sul ruolo di esportatore di "prodotti finanziari", armi, intrattenimento e circenses degli Stati Uniti. Non è più possibile continuare a essere i più grandi consumatori senza pagare con una moneta credibile. La fabbrica del pianeta e i suoi fornitori troveranno il modo di interscambiare e compensare direttamente le loro transazioni, senza essere tosati integralmente dal polo speculativo finanziario-importatore (USA, UE).
L'inevitabile riduzione della produzione mondiale metterà  finalmente in grado la Cina di prestare attenzione alla sua enorme popolazione delle campagne, rimasta esclusa da ogni miglioramento. Potrà  destinarle parte delle diminuite esportazioni, a patto di aumentarne le remunerazioni, e sostenere così il consumo domestico che amplierà  opportunamente il mercato interno.
Si dissolve il miraggio geopolitico di un "occidente" inventato quando l'Unione Sovietica uscì come vincitrice nel 1945, e si acutizzeranno le contraddizioni tra Stati Uniti ed Europa: le due sponde dell'Atlantico saranno sempre più in competizione. "Ci sono troppi interessi contrastanti tra le democrazie sviluppate e quelle in via di sviluppo" dice George Soros, il re della cannibalizzazione finanziaria.
"La leadership degli Stati Uniti ha perso gran parte della sua legitimità ...e la presenza morale si è oscurata" scriveva l'anno scorso Z. Brzenziski. "Avranno gli USA una seconda opportunità ? Sicuramente. Peró dobbiamo parlar chiaro: saranno necessari anni interi di sforzi intensi e di vera abilità  per restaurare la credibilità  politica e la legittimità  degli Stati Uniti" (2).
L'Europa non puó vivere senza materie prime ed energia, pertanto non potrà  più seguire Washington sulla strada dello scontro permamente con la Russia, l'Iran e gli arabi. Gli europei sono in grado di pagare con una moneta credibile le loro importazioni, perció potrebbero ampliare cooperazione ed esportazioni –che sono qualcosa di più che armamenti e derivati di Hollywood - in questi vasti e appetibili mercati. "Gli Stati Uniti hanno più bisogno dell'Europa di quanto questa abbia bisogno degli Stati Uniti" sostiene Stephen Hesler (3).

Le èlites del vecchio continente usciranno dalla narcosi, apprendendo dai fatti e dal portafoglio. Con le arti marziali della NATO non si arriva ai pozzi e alle miniere degli infedeli, dei "populisti" o di quelli che hanno un format diverso di democrazia rappresentativa. A ben guardare, peró, ci sarebbe da vigilare affinchè non si ripeta una frode elettorale stile Bush.
Del resto, l'elevata letalità  - per i civili- dei tecnoguerrieri d'oltreatlantico è incapace di assicurare la domesticazione delle genti e dei territori ostili. Se dopo cinque anni non hanno avuto ragione degli iracheni, com'è pensabile che possano sottomettere in qualche settimana l'Iran? E come faranno a regolare i conti con la Russia coalizzata con la Cina nel Patto di Shangai?
Il prossimo inquilino della Casa Bianca dovrà  ridurre le spese militari e allontanarsi dal 4% del PIL, che è insostenibile nei tempi che corrono. Si tratta di 800 miliardi di dollari utili per l'emergenza sociale che è alle loro porte.
L'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) è ferma sul binario morto di Doha, dove non è riuscito il colpaccio di sfondare le ultime barriere che proteggono l'agricoltura del mondo non industriazzato. E' stata un'inutile dimostrazione di arroganza di Stati Uniti e Unione Europea, che pur sovvenzionando le loro agricolture, credettero possibile ridurre tutti gli altri alla completa dipendenza alimentare. L'evaporazione del dollaro e l'infelice pensata degli agro-combustibili ha fatto il resto: alimenti sempre più cari e scarsi.
Sarà  più difficile per le multinazionali disporre a loro totale discrezione delle risorse primarie, senza che queste soddisfino - in modo prioritario - le necessità  interne delle nazioni in cui operano. Già  ora, si stanno adottando limitazioni o tassazioni straordinarie all'esportazione del riso e altri cereali. Le ragioni del "libero mercato" si scontrano con il diritto alla vita. Si va verso l'OPEC del riso, del rame, ecc.
Siamo nel mezzo di una guerra combattuta con le armi delle materie prime, banche, mercati, monete, diplomazia e comunicazione, il cui obiettivo è la strutturazione di solide alleanze per spianare il cammino a una fase meno caotica e iniqua dell'attuale unipolarismo.
L'asse di potere è sgusciato dalle mani "occidentali", gli Stati Uniti stanno perdendo l'egemonia assoluta, ma l'Europa deve uscire dalla pubertà . L'UE tornerà  alle "due velocità ", quella dei soci fondatori che sono i maggiori azionisti, e quella degli ultimi arrivati al club, i valvassini che sognano Washington a occhi aperti. Non puó più essere l'Europa-patchwork tessuta dai banchieri e dai commissari di Bruxelles.
Ci sarà  il ritorno del protagonismo degli Stati nell'economia: stanno comprando debiti e cartaccia finanziaria, non si vede perchè non possano finanziarsi direttamente con le proprie emissioni di titoli e buoni. Non si tornerà  agli Stati-nazione, ma al consolidamento di vari poli macro-economici che riabiliteranno l'economia mista. Il dogma della concorrenza assoluta che ha liquidato lo Stato-sociale, e per il lavoro ha riaggiornato le condizioni che erano state superate mezzo secolo fa, ha raggiunto il limite massimo d'espansione.
Lo sguardo si dirigerà  altrove, e la coesione sociale fondata sulla solidarietà  tornerà  a essere un valore finalmente positivo, raggiungibile con misure che il gergo globalitario bollava con il marchio d'infamia di neo-protezionismo.
E' stata una vera roulette russa; per il momento – grazie agli Stati - il proiettile non è ancora entrato nella tempia dei biscazzieri del gran Casinó della globalizzazione. Presto si chiederà  conto agli Stati di queste somme. I Fukuyama rossi, peró, si rimbocchino le maniche: il capitalismo non ha nel suo DNA il suicidio, nè l'impulso a consegnare loro chiavi in mano il socialismo.


(1) Oggi le transazioni di azioni e obbligazioni annuali sono pari a 4 volte il Pil mondiale. Quelle dei prodotti derivati sono pari a 12 volte il Pil mondiale. Infine le transazioni sui mercati dei cambi sono pari a 15 volte il Pil mondiale. Somma complessiva delle transazioni di borsa= 31 volte il Pil mondiale. (Da La controfinanziaria di Sbilanciamoci, il Manifesto del 15 ottobre 2008)
(2) Z. Brzezinski, Second Chance, New York, Basic Book, 2007
(3) Super Stato: la nuova Europa e la sua sfida agli Stati Uniti, Lon..."

http://www.carmillaonline.com/archives/ ... tml#002813

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nik978
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#518 Messaggio da nik978 »

mi han detto in molti;"BELINONE!..sei italiano..cazo ti fai pagari in reminbi che fluttuano troppo..fissa gli euro e stai su quelli"

e io dicevo:"l'euro scende..e poi tnto questo contratto e; per un anno..la conversione euro/yuan mi serve solo 3 volte l'anno quando chiedo lo stipendio in euro.."
detto fatto

se regge il cambio di oggi fino a dicembre circa la cifra concordata a ottobre e' 300 euro piu alta in euro rispetto a quella che sarebbe dovuta essere..
quasi quasi mi faccio anticipare lo stipendio di dicembre, adesso..:D:D:D
(in euro..)
parliamo del 15% di stipendio in piu!!!!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

fender
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#519 Messaggio da fender »

Unicredit a 1,80, se ci arrivano poi ripartono...

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GaiusBaltar
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#520 Messaggio da GaiusBaltar »

Okkio a Unikredit l'altro giorno hanno diramato un allarme bomba..............non è che i vertici della banka volevano allontanare un pó di gente per fare qualche manovrina con la
scusa dell'allarme? A pensar male si fa peccato ma ci si becca (quasi) sempre.

Immagine
Ahiaaaa mo pure questi stanno messi male ed hanno lasciato a casa 3000
persone, l'ultimo baluardo deve resistere, se gli amichetti del nostro governatore di Banka di Itaglia si cagano in mano lui a chi chiede le dritte?
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino

"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti

http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE

fender
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#521 Messaggio da fender »

Mica per tenerle, sono piene di cacca, altro che Profumo, c'è una gran puzza di m.... per prendere su due soldi nei rimbalzi, ma sembra che a 1,80 non ci arrivino...

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dostum
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#522 Messaggio da dostum »

Deja Vu

1986. Siamo nel mondo dell'alta finanza, in Wall Street, dove si comprano e vendono azioni come se fossero noccioline... Sullo sfondo la crisi del dollaro, l'economia americana e mondiale di nuovo in difficoltà come nel 1974, con gli arabi sugli scudi con il petrolio a far salire il prezzo del dollaro e la conseguente svalutazione della moneta...
Alan Pakula da vita ad un economy thriller ad altissima tensione tra numeri (in dollari) e quantità spropositate da azioni. Un thriller dai mille risvolti condotto in maniera rigorosa e decisa anche se in alcuni momenti fa un po' ridere tipo il primo incontro coni finanziatori arabi sotto una tenda in pieno deserto tra pecore e un pranzo a base di couscos ed agnello... Gli ambienti e la bellissima fotografia di Peppino Rotunno creano le giuste atmosfere per questo film che si muove in modo traversale nel mondo dell'alta finanza, tra le sue mille insidie e trucchi, terreno minato per noi poveri mortali, e Pakula riesce appieno ad immergerci in questo mondo fatto di grandi numeri e di continui sotterfugi, gelosie, gente che farebbe impiccare la madre per pochi spiccioli, un mondo di potenti che non lascia scampo ai deboli e dove bisogna essere non degli squali ma ancora di più per rimanere a galla. Un ritratto duro che non lascia nessuna possibilità ad interpretazioni se non quella data dal regista...
Il tutto viene raccontato attraverso una "scalata al potere" economico (quello vero poi) che ha inizio con la morte di Charles Winters, un ricco industriale nel settore petrolchimico, che viene ucciso misteriosamente. La polizia liquida il tutto come un avvenimento occasionale dovuto ad un ladruncolo che colto sul fatto ha reagito uccidendo l'uomo.
Hub Smith, un banchiere, prende il controllo di una società bancaria, la Boro National, sull'orlo del collasso economico su consiglio/richiesta del potente Emery. Per salvare la società cerca di fare un operazione rischiosa coinvolgendo la Winters Petrolchimica, altra società in crisi, di proprietà del defunto ed ora in mano alla moglie, la vedova, Lee Winters un ex attrice di cinema. Durante un pranzo di lavoro tra Smith e la signora Winters scocca la scintilla "economica"... I due si gettano in insieme in un affare ad alto rischio da 500 milioni di dollari... Durante la conduzione del difficile accordo tra la banca, un gruppo di finanziatori arabi e alcuni misteriosi personaggi che cercano di mettere il bastone tra le ruote, tra i due scocca anche un'altra scintilla: quella che li porta a fare sesso! Amore , passione o solo interessi in comune? Tra i due oltre al sesso scoppia anche diffidenza.
Nel frattempo gli affari non vanno come dovrebbero andare e le tensioni tra i due aumentano, anche a causa di un misterioso conto bancario 21214. Hub si trova coinvolto a dover falsificare i bilanci della Boro. Ormai è certo: qualcuno trama nell'ombra perché gli arabi escano dal business. Ed è quello che avviene scatenando una "rivolta" su scala mondiale dell'economia che impazzisce...
Uno scenario fantascientifico non tanto lontano dalla realtà . Manovre economiche, che per noi poveri mortali, significano poco o niente: scambi monetari, scambi oro con petrolio... roba per economisti ma come dice Maxwell Emery nel film "Il denaro, il capitale ha una vita propria... è una legge di natura", e quindi a noi non resta che seguire il flusso e poco altro!
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MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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Parakarro
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#523 Messaggio da Parakarro »

Oggi mi sono deciso ad aprire la lettera che mi è arrivata sabato scorso....Non so come fanno ma quelli della spa del quale sono socio riescono in maniera infallibile a far recapitare le proprie lettere di resoconto bimestrali sempre di sabato....Così gli uffici sono chiusi e non puoi chiedere informazioni o protestare....Poi t'incazzi e resti roverso tutto il fine settimana :evil: ... Allora non le apro più di sabato ma aspetto qualche giorno (come sono furrrrrrbo :DDD )

"Egregio socio, in questi momenti d'incertezza la storia de..." :o Spè, devo aver letto male...

"Egregio socio, in questi momenti d'incertezza" :o :o Allora ho letto bene!

INCERTEZZA?!?!?!? :o :o :o

HUAHAUHAUAHUAHAUHAUAHUAHAUHA che coglioni! :DDD

Ridiamoci sopra và ... In tre anni ho perso il 56% ... Che incertezza! :lol:

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GaiusBaltar
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#524 Messaggio da GaiusBaltar »

A me quando arrivano le lettere della banka le lascio decantare per qualche giorno anche settimane, tanto di buono non hanno niente da comunicarti e se è roba importante te mandano una raccomandata no?
Stì stronzi
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino

"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti

http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE

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#525 Messaggio da jhonnybuccia »

banche primo nemico.
incerto al 76%.

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