[O.T.] Cominciate a delocalizzare gli investimenti

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sigile
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#241 Messaggio da sigile »

sonny ha scritto:da quello che si dice banca intesa ed unicredit si fonderanno nel 2009 per contrastare le perdite e rinviare il fallimento di qualche anno
Capo confermo il rumor,
anche se oramai non è possibile capire se questo basterà  a contenere le perdite o evitare il fallimento.

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Drogato_ di_porno
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#242 Messaggio da Drogato_ di_porno »

il tasso di crescita del PIL di USA e GB è un dato ingannevole. Il tasso di crescita degli insolventi e dei fallimenti individuali è dell' 1,5% più alto di quello del PIL. Il vero problema è la disparità  dei redditi, i ricchi e i ricchissimi si stanno divorando la maggior parte della torta economica. I paesi anglosassoni non erano le lande del "merito"? ho visto le buonuscite miliardarie dei manager delle banche fallite e niente da invidiare ai nostri manager di alitalia, ferrovie, autostrade ecc.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Vasco Rossi
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#243 Messaggio da Vasco Rossi »

Cremona: crollo Lehman Brothers, coinvolti numerosi lombardi


CREMONA - Il fallimento della Lehman Brothers, la banca d'affari americana naufragata per la crisi dei mutui subprime, ha coinvolto anche migliaia di cittadini lombardi. Circa un centinaio nella sola Cremona. Per questo Federconsumatori Cremona ha convocato per il 7 ottobre un'assemblea pubblica alla Camera del Lavoro. "Federconsumatori - ha detto il presidente Francesco Zilioli - intende intervenire per la tutela degli investitori cremonesi''. (Agr)



che è solo di Cr i solati?
sapete se i fondi pensione hanno in carico queste boiate?
ho un' appendice di dimensioni sopra la media

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zio
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#244 Messaggio da zio »

ieri sera hanno spiegato bene.
i conti correnti sono coperti da garanzia fino a 103milaeuro.
i bot sono sicuri.
i fondi pensione il capitale iniziale è garantito. al massimo non prendi gli interessi.
chi investe in borsa da risparmiatore diventa investitore e se ci son cocci son suoi.

mi interessa invece quando le banche usano il tuo credito per gestirlo come vogliono. mi pare peró che il capitale del risparmiatore sia garantito.

comunque io non ho niente da temere. ho solo debiti con le banche e un mutuo a tasso fisso.
i soldi me li hanno già  dati. vedremo.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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Vasco Rossi
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#245 Messaggio da Vasco Rossi »

zio ha scritto: i fondi pensione il capitale iniziale è garantito. al massimo non prendi gli interessi.
quoto
ma su quanto sopra dissento
in alcuni casi i lavoratori, americani, dovettero tornare a lavorare poichè il "montante" era dimezzato

ma i fondi pensioni nostri, quelli introdotti dal Governo Prodi, qualcuno conosce quanto sono esposti nei Fratelli Leuman?
ho un' appendice di dimensioni sopra la media

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balkan wolf
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#246 Messaggio da balkan wolf »

ieri per disgrazia ho intravisto brunetta a porta a porta con un mattone in mano ...

:-) :-) :-)

CHE LIVELLO CAZZO

no no perchè mo servono tre master a yale per dire "le brick c'est toujur le brick"?? ( frase storica attribuita a un giovane silvio mentre tirava su milano 2 :-) )
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Squirto
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#247 Messaggio da Squirto »

You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

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#248 Messaggio da nik978 »

fantastico nei link..il piu interessante ..:D:D:D
mi casca l'occhio
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#249 Messaggio da andrew »

Contrariamente a quanto ho letto su Repubblica ieri penso che l'oro tornerà  a salire nel 2009 e il dollaro a scendere.

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Vasco Rossi
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#250 Messaggio da Vasco Rossi »

balkan wolf ha scritto:ieri per disgrazia ho intravisto brunetta a porta a porta con un mattone in mano ...

:-) :-) :-)

CHE LIVELLO CAZZO

no no perchè mo servono tre master a yale per dire "le brick c'est toujur le brick"?? ( frase storica attribuita a un giovane silvio mentre tirava su milano 2 :-) )
malgrado lo detesti politicamente penso sia stato un' ottimo prof,
è anche simpatico
poi è insieme a una sventolona :-D
ho un' appendice di dimensioni sopra la media

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balkan wolf
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#251 Messaggio da balkan wolf »

vasco brunetta è il paradigma vivente del fallimento del mondo moderno...

quello solo nelle camere a gas dovrebbe stare

è talmente ottuso talmente ripiegato sulla sua santificazione del capitale cristo un IGNORANTE nel senso più pieno del termine... se poi sa fare bene i conticini bon cazzi sua ma la sua posizione ideologica nei confronti del capitalismo è a dir poco offensiva per la dignità  umana il tutto potenziato dalla sua miseria fisica che amplifica l'effetto "nano del reno"

brrr... ogni volta che lo vedo mi spavento cristo

BRUNETTA MALE ASSOLUTO
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sonny
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#252 Messaggio da sonny »

sigile ha scritto:
sonny ha scritto:da quello che si dice banca intesa ed unicredit si fonderanno nel 2009 per contrastare le perdite e rinviare il fallimento di qualche anno
Capo confermo il rumor,
anche se oramai non è possibile capire se questo basterà  a contenere le perdite o evitare il fallimento.
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Allarme Bce: "Europa a rischio" - E in Italia raddoppia il deficit
Per la prima volta dal 2003, la Banca centrale europea si prepara a tagliare i tassi d'interesse. Il presidente Jean-Claude Trichet ha preparato il terreno ammettendo che, nonostante la decisione unanime di mantenere il costo del denaro al 4,25%, il Consiglio direttivo ha esaminato oggi anche la possibilità  di tagliarli, vista la crisi "senza precedenti" che sta investendo Usa ed Europa.
Parole così forti non si erano mai ascoltate ad una conferenza stampa della Bce. Neanche dopo l'11 settembre.

Trichet ha cambiato persino l"incipit' del suo intervento, puntato tutto sulla crisi piuttosto che - come in precedenza - sul rischio-inflazione: "Abbiamo discusso del recente intensificarsi delle turbolenze sui mercati finanziari", e "verificato un livello straordinariamente alto di incertezza". Una "situazione mai vista prima", ha poi precisato Trichet, riconoscendo che rispetto a settembre, quando le staff projection della Bce prevedevano una crescita dei Quindici intorno all'1,7% nel 2008 - "ci sono stati cambiamenti" e lo stress dei mercati finanziari rischia di avere un impatto "più avverso del previsto". I Quindici, infatti, "si stanno indebolendo", con una "domanda interna in contrazione".

Sull'orlo della recessione. Dopo aver oliato il meccanismo di funzionamento dei mercati creditizi attraverso fortissime iniezioni di liquidità , insomma, è il contesto macroeconomico - con l'Europa sull'orlo della recessione e il petrolio in calo - che inizia a richiedere un intervento sui tassi. Proprio il calo dei consumi sta raffreddando l'inflazione, rallentata a settembre al 3,6% (era al 4% a luglio e al 3,8% ad agosto). E lo stesso sta facendo il credito divenuto più difficile, con i tassi di mercato come l'Euribor schizzati oltre il 5%.

Certo, i prezzi corrono ancora ad un ritmo quasi doppio rispetto alla soglia desiderabile del 2%. "I rischi inflazionistici al rialzo sono scesi, non spariti", ha avvertito Trichet. Prima di tagliare, la Bce continuerà  a "monitorare la situazione", per verificare se il trend di discesa dell'inflazione sarà  confermato. Ma - si è compiaciuto Trichet - "gli indicatori di mercato come gli swap segnalano una stabilizzazione delle aspettative d'inflazione".

Quali tempi per il taglio. Sulla tempistica del futuro taglio giocheranno un ruolo anche l'esito del voto del Congresso Usa sul piano di salvataggio del sistema finanziario da 700 miliardi di dollari, e l'impatto della crisi sulle banche europee. I mercati puntano senza riserve su fine anno. Secondo Julian Callow, capo-economista per l'Europa di Barclays Capital, Trichet sta "chiaramente segnalando che mirano a tagliare. La domanda è se sarà  a novembre o dicembre". L'euro sceso oggi ai minimi di un anno sul dollaro indica che i mercati si aspettano un taglio a breve: a novembre, secondo JP Morgan e Royal Bank of Scotland. E Citigroup non esclude un intervento coordinato delle banche centrali sui tassi in tempi ancora più ravvicinati.

Da qui alla prossima riunione del Consiglio il 6 novembre, la Bce continuerà  ad essere impegnata in prima linea. Sabato Trichet sarà  a Parigi con i leader di Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna per fare il punto sulla crisi. L'idea per affrontare la tempesta, per il momento, è quella di procedere con interventi dei singoli governi: l'idea di un 'piano Paulson' applicato all'Europa - dice Trichet - "non rientra nella cornice politica dell'Europa", che non è federale come gli Usa. "Noi - spiega riferendosi alle ripetute iniezioni di liquidità  - faremo quello che è nelle nostre responsabilità " e con la Fed c'è uno strettissimo coordinamento, come mostrano le massicce immissioni di dollari. E in un periodo così eccezionale, è "giusto" che i governi si muovano tempestivamente.

L'Fmi: "Cruciali gli interventi". Un giudizio del tutto analogo ha espresso nelle stesse ore il Fondo monetario internazionale: "E' cruciale che la politica adotti misure forti per rimediare alle turbolenze e favorire la ripresa del sistema finanziario", osserva nel World Economic Outlook, che sarà  diffuso la prossima settimana a Washington. E ripristinare il capitale di intermediari finanziari, società  di Borsa e banche d'investimento "aiuta ad alleviare il rallentamento economico", visto che queste istituzioni giocano un ruolo essenziale "nella trasmissione degli shock finanziari all'economia reale". D'altronde, "Il paragone fra le turbolenze attuali e gli episodi precedenti lascia intravedere che la possibilità  di un pronunciato rallentamento economico negli Usa è molto forte". L'economia di Eurolandia, "malgrado l'aumento dei prezzi degli asset e dei coefficienti di indebitamento", è "più protetta da un forte rallentamento" grazie alla relativa "robustezza" dei bilanci delle famiglie.

La peggior crisi dagli anni '30. In ogni caso, "L'attuale episodio di stress finanziario è fra i più intensi" fra quelli registrati negli Usa "e fra i più generalizzati perchè tocca la maggior parte dei paesi. Lo sviluppo di sistemi finanziari più concorrenziali ha aumentato la vulnerabilità  a forti contrazioni dell'attività , nel caso in cui le difficoltà  riguardino il settore bancario".

"E' a questo punto fin troppo chiaro che quello che stiamo osservando è lo shock sui mercati finanziari maturi più pericoloso dagli anni '30, che sta ponendo una minaccia fondamentale alla crescita globale", ha detto Charles Collins, vice direttore del dipartimento di ricerca del Fmi, osservando che "anche se in passato periodi di stress finanziario non sono stati seguiti necessariamente da recessione, quando il sistema bancario accusa danni forti come sta accadendo ora, la probabilità  di un rallentamento severo aumenta. Inoltre noi riteniamo che i rischi di recessione s'impennano quando il periodo di stress finanziario è preceduto da un incremento dei prezzi immobiliari e da un'espansione del credito".

Stimoli di bilancio. Il Fondo avanza dei suggerimenti. "Le politiche di bilancio potrebbero essere un più efficiente strumento anti-ciclico, almeno nei paesi avanzati, dove un pacchetto di stimoli fiscali da un punto percentuale è associato a una crescita del pil dello 0,1-0,2%. Ma nella loro adozione - aggiunge - i timori sulla sostenibilità  del debito possono giocare un ruolo chiave: "Se i governi vogliono adottare misure di bilancio discrezionali devono migliorare la situazione dei propri conti nei periodi di crescita economica e impegnarsi in modo credibile affinchè questi programmi di rilancio siano temporanei".er la prima volta dal 2003, la Banca centrale europea si prepara a tagliare i tassi d'interesse. Il presidente Jean-Claude Trichet ha preparato il terreno ammettendo che, nonostante la decisione unanime di mantenere il costo del denaro al 4,25%, il Consiglio direttivo ha esaminato oggi anche la possibilità  di tagliarli, vista la crisi "senza precedenti" che sta investendo Usa ed Europa.
Parole così forti non si erano mai ascoltate ad una conferenza stampa della Bce. Neanche dopo l'11 settembre.

Trichet ha cambiato persino l"incipit' del suo intervento, puntato tutto sulla crisi piuttosto che - come in precedenza - sul rischio-inflazione: "Abbiamo discusso del recente intensificarsi delle turbolenze sui mercati finanziari", e "verificato un livello straordinariamente alto di incertezza". Una "situazione mai vista prima", ha poi precisato Trichet, riconoscendo che rispetto a settembre, quando le staff projection della Bce prevedevano una crescita dei Quindici intorno all'1,7% nel 2008 - "ci sono stati cambiamenti" e lo stress dei mercati finanziari rischia di avere un impatto "più avverso del previsto". I Quindici, infatti, "si stanno indebolendo", con una "domanda interna in contrazione".

Sull'orlo della recessione. Dopo aver oliato il meccanismo di funzionamento dei mercati creditizi attraverso fortissime iniezioni di liquidità , insomma, è il contesto macroeconomico - con l'Europa sull'orlo della recessione e il petrolio in calo - che inizia a richiedere un intervento sui tassi. Proprio il calo dei consumi sta raffreddando l'inflazione, rallentata a settembre al 3,6% (era al 4% a luglio e al 3,8% ad agosto). E lo stesso sta facendo il credito divenuto più difficile, con i tassi di mercato come l'Euribor schizzati oltre il 5%.

Certo, i prezzi corrono ancora ad un ritmo quasi doppio rispetto alla soglia desiderabile del 2%. "I rischi inflazionistici al rialzo sono scesi, non spariti", ha avvertito Trichet. Prima di tagliare, la Bce continuerà  a "monitorare la situazione", per verificare se il trend di discesa dell'inflazione sarà  confermato. Ma - si è compiaciuto Trichet - "gli indicatori di mercato come gli swap segnalano una stabilizzazione delle aspettative d'inflazione".

Quali tempi per il taglio. Sulla tempistica del futuro taglio giocheranno un ruolo anche l'esito del voto del Congresso Usa sul piano di salvataggio del sistema finanziario da 700 miliardi di dollari, e l'impatto della crisi sulle banche europee. I mercati puntano senza riserve su fine anno. Secondo Julian Callow, capo-economista per l'Europa di Barclays Capital, Trichet sta "chiaramente segnalando che mirano a tagliare. La domanda è se sarà  a novembre o dicembre". L'euro sceso oggi ai minimi di un anno sul dollaro indica che i mercati si aspettano un taglio a breve: a novembre, secondo JP Morgan e Royal Bank of Scotland. E Citigroup non esclude un intervento coordinato delle banche centrali sui tassi in tempi ancora più ravvicinati.

Da qui alla prossima riunione del Consiglio il 6 novembre, la Bce continuerà  ad essere impegnata in prima linea. Sabato Trichet sarà  a Parigi con i leader di Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna per fare il punto sulla crisi. L'idea per affrontare la tempesta, per il momento, è quella di procedere con interventi dei singoli governi: l'idea di un 'piano Paulson' applicato all'Europa - dice Trichet - "non rientra nella cornice politica dell'Europa", che non è federale come gli Usa. "Noi - spiega riferendosi alle ripetute iniezioni di liquidità  - faremo quello che è nelle nostre responsabilità " e con la Fed c'è uno strettissimo coordinamento, come mostrano le massicce immissioni di dollari. E in un periodo così eccezionale, è "giusto" che i governi si muovano tempestivamente.

L'Fmi: "Cruciali gli interventi". Un giudizio del tutto analogo ha espresso nelle stesse ore il Fondo monetario internazionale: "E' cruciale che la politica adotti misure forti per rimediare alle turbolenze e favorire la ripresa del sistema finanziario", osserva nel World Economic Outlook, che sarà  diffuso la prossima settimana a Washington. E ripristinare il capitale di intermediari finanziari, società  di Borsa e banche d'investimento "aiuta ad alleviare il rallentamento economico", visto che queste istituzioni giocano un ruolo essenziale "nella trasmissione degli shock finanziari all'economia reale". D'altronde, "Il paragone fra le turbolenze attuali e gli episodi precedenti lascia intravedere che la possibilità  di un pronunciato rallentamento economico negli Usa è molto forte". L'economia di Eurolandia, "malgrado l'aumento dei prezzi degli asset e dei coefficienti di indebitamento", è "più protetta da un forte rallentamento" grazie alla relativa "robustezza" dei bilanci delle famiglie.

La peggior crisi dagli anni '30. In ogni caso, "L'attuale episodio di stress finanziario è fra i più intensi" fra quelli registrati negli Usa "e fra i più generalizzati perchè tocca la maggior parte dei paesi. Lo sviluppo di sistemi finanziari più concorrenziali ha aumentato la vulnerabilità  a forti contrazioni dell'attività , nel caso in cui le difficoltà  riguardino il settore bancario".

"E' a questo punto fin troppo chiaro che quello che stiamo osservando è lo shock sui mercati finanziari maturi più pericoloso dagli anni '30, che sta ponendo una minaccia fondamentale alla crescita globale", ha detto Charles Collins, vice direttore del dipartimento di ricerca del Fmi, osservando che "anche se in passato periodi di stress finanziario non sono stati seguiti necessariamente da recessione, quando il sistema bancario accusa danni forti come sta accadendo ora, la probabilità  di un rallentamento severo aumenta. Inoltre noi riteniamo che i rischi di recessione s'impennano quando il periodo di stress finanziario è preceduto da un incremento dei prezzi immobiliari e da un'espansione del credito".

Stimoli di bilancio. Il Fondo avanza dei suggerimenti. "Le politiche di bilancio potrebbero essere un più efficiente strumento anti-ciclico, almeno nei paesi avanzati, dove un pacchetto di stimoli fiscali da un punto percentuale è associato a una crescita del pil dello 0,1-0,2%. Ma nella loro adozione - aggiunge - i timori sulla sostenibilità  del debito possono giocare un ruolo chiave: "Se i governi vogliono adottare misure di bilancio discrezionali devono migliorare la situazione dei propri conti nei periodi di crescita economica e impegnarsi in modo credibile affinchè questi programmi di rilancio siano temporanei".

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#253 Messaggio da sonny »

Unicredit e Banca Intesa in caduta libera
MILANO (Reuters) - Piazza Affari affonda, travolta dal ribasso di tutti i settori e in particolare di Unicredit l'indomani dell'annuncio del piano di rafforzamento del capitale da 6,6 miliardi di euro.
(Pubblicità )

Intorno alle 10,40 l'indice S&P/Mib cede il 5,65%, il MIBTEL il 5,11%, mentre l'ALLSTARS perde il 4,17%.

Durante il weekend il governo tedesco ha concluso un nuovo accordo di salvataggio per la banca immobiliare Hypo Real Estate, mentre Belgio e Lussemburgo hanno trovato in Bnp Paribas un compratore per le attività  nei due paesi del gruppo Fortis.

"Le borse sono spaventate da quello che sta succedendo e anche il piano di salvataggio Usa da 700 miliardi di dollari non sta portando benefici nell'immediato. Inoltre, il G4 non è riuscito a trovare una soluzione condivisa alla crisi finanziaria", osserva un broker.

Lettera pesante su tutto il listino. Il settore più colpito è quello bancario (-6,6% lo stoxx europeo). UNICREDIT cede il 13% a 2,67 euro, penalizzata dall'aumento di capitale e dal cambio di strategia del management che fino a venerdì ha sempre smentito l'ipotesi di una ricapitalizzazione. "Il mercato non l'ha certamente presa bene. L'operazione di per sè non è di grande entità , peró pesa il fatto che fino allo scorsa settimana l'AD ha sempre detto che una ricapitalizzazione non era necessaria e poi ha cambiato idea", sottolinea Stefano Guaita di Banca Profilo. Oggi Credit Suisse ha tagliato il prezzo obiettivo sul titolo a 4,4 da 5,2 euro, mantenendo la raccomandazione di "outperform".

In ribasso di circa il 10% anche BANCO POPOLARE, mentre il calo di INTESA SP è intorno al -6,7%.

Lettera pesante anche sul comparto energetico. ENEL perde il 2,58% ed ENI il 5,47%. Ogg Jp Morgan e Ing hanno tagliato il prezzo obiettivo su Eni rispettivamente a 22,8 euro e a 23,2 euro. Lo stoxx settoriale Oil& Gas perde il 5,6%.

Cala del 2,3% STM, ma fa meglio del listino, nonostante il taglio del prezzo obiettivo da parte di Ubs a 7 euro da 7,5 euro precedente.

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#254 Messaggio da balkan wolf »

a qualk ecunumist lumbard a me fa a n'sunto del cum è el federalism ca l'gha fato passar adesso??

parli de microeunumia minga de politica cha al ma frega n'ostia... i danè in saccocia a mi che sun de milan me vengon o no?

:-)
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#255 Messaggio da bellavista »

arriva la criiiiisi ;)

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