il crollo del porno??

Scatta il fluido erotico...

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Len801
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#16 Messaggio da Len801 »

tiffany rayne ha scritto:la Private nel suo sito vende le sue nuove produzioni in tutti i formati senza nessuna restrizione....ormai quello è il futuro, il noleggio nelle videoteche diventerà  una cosa del passato
Lo si vede da molto tempo. Negli anni 80 e 90, lo spazio riservato per film hard era quasi il 40% di una videoteca. Gli incassi derivati dal noleggio di film hard era circa 30-35%. Ora le videoteche nei miei diontorni hanno ridotto lo spazio per film hard. Comprano poco materiale, e se lo comprano e' materiale scadente uscito 1-2-3 anni fa. La sola scelta se vuoi vedere qualche cosa nuova e di aquistare on-line o scaricare su P2P.
Per vecchi film tradizionali che non trovi in video0teca le scelta e' la stessa (distributore legittimo on-line, eBay, o P2P).

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Trez
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#17 Messaggio da Trez »

mmm..peró vedere un dvd e fare una bella schizzata sul divano con il tv 32 " è un'altra cosa...il pc ha uno schermo di 19" e poi sto scomodo!!! :DDD
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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dostum
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#18 Messaggio da dostum »

APPROVARE IL PIANO PAULSON?

Wall Street crolla anche l'Indice
delle spogliarelliste

di Giovanni Vagnone1 Ottobre 2008 Un dubbio atroce soffoca i risparmiatori: che fare dei propri soldi? Parliamo di "money-crisis" (lo tsunami dei mutui subprime) e del nostro tanto odiato Occidente, che ci ha viziati e fatti crescere con la consapevolezza che certe cose no, non potevano assolutamente capitare se non nei film. E invece oggi banche dal fatturato grande come il PIL di qualche Paese africano cadono come castelli di carte. E i fondi lasciati lì a maturare nelle Borse, con investitori in erba e consulenti finanziari stupiti, scendono come vertiginose montagne russe.

Effetti di panico che si riflettono non solo su chi non è del mestiere ma anche, a quanto pare, sui professionisti della materia, come quel disgraziato banchiere londinese che si è suicidato nella sua bella casetta di cinque piani.

Si badi bene, non siamo di fronte alla famigerata crisi del ‘29, quando le pile di cadaveri si ammucchiavano per le strade di New York, ma di recessione sì che possiamo parlare, se l'ha fatto il mitico Warren Buffett. Proprio lui che nel 2001 investiva i suoi soldini (è il secondo uomo più ricco del mondo) in argento quando tutti inseguivano l'onda lunga dei titoli tecnologici. Lui che veniva etichettato come troppo vecchio e all'antica e ormai tagliato fuori dai giochi. E che deve essersi fatto una bella risata quando i titoli tecnologici sono crollati con un tonfo sordo e poi più nulla, mentre continuava allegramente ad arricchirsi e a speculare sulle perdite altrui.

Ebbene per chi (con le mani tra i capelli) si chiedesse quali saranno i prossimi fallimenti e dove poter buttare i risparmi del duro lavoro quotidiano - sappiate che Buffett oggi compra Goldman Sachs. Ma la cosa che fa più sorridere è come stanno andando le cose nell'indotto delle varie City finanziarie.

Quel mondo fatto di terziario avanzato e di broker e yuppie immortalati nell'ormai datato ma insuperato "Wall Street", il film di Oliver Stone. Parliamo di ristoranti giapponesi che falliscono a Londra, di ballerine di Lap dance e di escort che restano disoccupate a New York. Tanto che, dalle colonne del "Washington Post", l'avvocato di Manhattan Edward Hayes ha denunciato il crollo di altri due indici finanziari: l'HEGI ("High End Girlfriend Index", l'indice delle accompagnatrici d'alto bordo) e l'HESI ("High End Stripper Index", l'indice delle spogliarelliste).

E se attualmente siamo in ginocchio, disperati, quando nella filiale della nostra banca ci informano che gli interessi si sono trasformati in passivi e che "bisogna aspettare perché rientrino, senza farsi prendere dal panico forse sarebbe il caso di pensare anche al destino dei night club. Se vanno in crisi anche le versioni soft-porn del mestiere più antico del mondo c'è poco da star tranquilli. Speriamo che la Fed si prenda carico di questo dramma.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

giorgiograndi
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#19 Messaggio da giorgiograndi »

Trez ha scritto:mmm..peró vedere un dvd e fare una bella schizzata sul divano con il tv 32 " è un'altra cosa...il pc ha uno schermo di 19" e poi sto scomodo!!! :DDD
Solitamente in un sito serio ti puoi scaricare la versione DVD o ancora meglio la wmvhd 1080 e fai quello che vuoi anche sul divano, con il maxischermo; certo devi masterizzare qualche DVD, ma vuoi mettere 30 euro per 100 scene contro 20 euro del DVD per 5?

Purtroppo la televisione è una soluzione transitoria, chi compra i film per sky (per esempio) di porno non ne capisce una mazza, e da quello che sento continuerà  a non capire una mazza :-)
VOD?? Un pagliativo nel momento del transito dal DVD a internet, certo il sistema funziona, ma strimmare un film intero senza dare la possibilità  di andare avanti veloce ecc. come si fa con lettore per DVD da tavolo è una limitazione del cacchio. TRadotto; la prima volta magari usi nun sito di VOD, ma quando provi un sito con download senza DRM non cambia più.
Entrambi i sistemi poi (VOD e TV) sono difficilmente attuabili in una determinata nicchia (ti immagini un canale che trasmette solo sborrate sugli occhiali??), mentre il download senza DRM fa proprio della nicchia la sua forza di promozione e di mantenimento del cliente.

Il download senza DRM è il futuro, oltre che essere anche il presente.
Riguardo alle compaghie italiane su internet: si sono buttati tutti (sbagliando clamorosamente) sullo streaming nella speranza di tutelare il loro materiale, senza capire che un film o una scena che sta on-line, dopo una settimana, è pari a spazzatura.
Evil angel ha fatto un gran bel programma di affiliazione su internet, ma ha, secondo me, sottovalutato l'utenza internet. Voglio dire che supponeva di vendere i propri prodotti tramite internet sfruttando principalmente i "grossi nomi" che fanno parte della scuderia J.S.. Su internet si vendono solo i contenuti, nomi non contano un cazzo se non hai il traffico
Poi ci sono parecchie altre variabili importanti, ma sta sera non ho un cazzo di voglia di mettermi a fare un trattato di "pornointernet".
Dai un'occhiata al miei toys: THEWONDERTOYS.COM

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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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