[O.T.] Alitaglia
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
La vera risorsa nel pubblico e nel privato sono le persone.
certo. concordo e sottoscrivo. le persone e il servizio che forniscono.
in più chi lavora in un ente pubblico dovrebbe possedere il senso dello stato.
giovedì sono stato in tribunale come perito di parte. ho visto cancellieri con camicia di fuori e zoccoli. tipo spiaggia.
ora io non sono un bacchettone, ma un pó ci credo che l'abito fa il monaco.
in studio da me ho vietato i pantaloni corti e ciabattine questa estate agli uomini.
insomma credo che il sindacato dovrebbe recuperare questa mansione: condividere piani aziendali in momento di crisi in maniera da motivare e compattare chi lavora senza perdere diritti; rappresentare chi lavora nei momenti felici. maggior flessibilità e condivisione sarebbero auspicabili.
credo in sincerità che in tutta la vicenda alitalia, prima con airfrance poi con CAI, di condivisione ce ne sia stata pochina. solo aut aut.
certo. concordo e sottoscrivo. le persone e il servizio che forniscono.
in più chi lavora in un ente pubblico dovrebbe possedere il senso dello stato.
giovedì sono stato in tribunale come perito di parte. ho visto cancellieri con camicia di fuori e zoccoli. tipo spiaggia.
ora io non sono un bacchettone, ma un pó ci credo che l'abito fa il monaco.
in studio da me ho vietato i pantaloni corti e ciabattine questa estate agli uomini.
insomma credo che il sindacato dovrebbe recuperare questa mansione: condividere piani aziendali in momento di crisi in maniera da motivare e compattare chi lavora senza perdere diritti; rappresentare chi lavora nei momenti felici. maggior flessibilità e condivisione sarebbero auspicabili.
credo in sincerità che in tutta la vicenda alitalia, prima con airfrance poi con CAI, di condivisione ce ne sia stata pochina. solo aut aut.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
A chi continua a paragonare l'alitalia alle ferrovie, dico che fa un paragone sbagliato perchè sono due cose diversa.
Mentre se fallisce l'alitalia ci sono altri operatori che ne possono prendere il posto e persino il personale puó passare da una compagnia all'altra senza molto problemi avendo regole e linguaggi e lingua comune (l'inglese) per comunicare, per le ferrovie è diverso.
Se per ipotesi fallissero, i treni con l'attuale personale e tutto l'armamentario di mezzi e strutture dovrebbero per forza continuare a girare. Non si possono fermare i treni, nè ci sono altri che possono prenderne il posto, e nemmeno altro personale perchè bisogna istruirli ( per fare un macchinista per esempio ci vanno quasi 3 anni) e le regole e i regolamenti stessi dei trasporti ferroviari sono diversi da stato a stato. Insomma ci va personale "nazionale" in una struttura fisicamente posto nella nazione. Insomma i binari sono in Italia e non si possono spostare; Idem per tutto il resto, personale compreso.
In un eventuale fallimento delle ferrovie, cambierebbero solamente (finalmente forse) i dirigenti e basta (wowww)! purtroppo metterebbero altri dirigenti forse peggio degi attuali, ma questa è un'altra(solita) storia!!1
Ehm volevo dire che io sono un macchinista......
:) in attesa di pensione che purtroppo si allontana sempre...... prima 37.... adesso 40 anni di contributi.... sigh!.
Mi sembra che si allontana sempre più in avanti e che non la raggiungo mai cazzo!!!!!!
Mentre se fallisce l'alitalia ci sono altri operatori che ne possono prendere il posto e persino il personale puó passare da una compagnia all'altra senza molto problemi avendo regole e linguaggi e lingua comune (l'inglese) per comunicare, per le ferrovie è diverso.
Se per ipotesi fallissero, i treni con l'attuale personale e tutto l'armamentario di mezzi e strutture dovrebbero per forza continuare a girare. Non si possono fermare i treni, nè ci sono altri che possono prenderne il posto, e nemmeno altro personale perchè bisogna istruirli ( per fare un macchinista per esempio ci vanno quasi 3 anni) e le regole e i regolamenti stessi dei trasporti ferroviari sono diversi da stato a stato. Insomma ci va personale "nazionale" in una struttura fisicamente posto nella nazione. Insomma i binari sono in Italia e non si possono spostare; Idem per tutto il resto, personale compreso.
In un eventuale fallimento delle ferrovie, cambierebbero solamente (finalmente forse) i dirigenti e basta (wowww)! purtroppo metterebbero altri dirigenti forse peggio degi attuali, ma questa è un'altra(solita) storia!!1
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« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
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- jackburton
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Gli azionisti di Cai:
Roberto Colaninno tramite IMMSI
il gruppo Benetton tramite Atlantia
il gruppo Aponte
il gruppo Riva
il gruppo Fratini tramite Fingen
il gruppo Ligresti tramite Fondiaria SAI
il fondo Equinox di Salvatore Mancuso
il fondo Clessidra di Claudio Sposito
Carlo Toto (Toto Costruzioni Generali S.p.A.) tramite gruppo Toto
il gruppo Fossati tramite Findim
Il gruppo Marcegaglia
Bellavista Caltagirone tramite Acqua Marcia
il gruppo Gavio tramite Argo
Davide Maccagnani tramite Macca
Marco Tronchetti Provera
Intesa San Paolo
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Esplosioni verdi... gente che entra ed esce volando... aahh, non puo' essere vero...
"Mena il tuo colpo migliore amico, non mi fai paura!"
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guarda che solo per le tratte ad alta velocità sono state presentate tre offerte da privati......Rodomonte ha scritto:A chi continua a paragonare l'alitalia alle ferrovie, dico che fa un paragone sbagliato perchè sono due cose diversa.
Mentre se fallisce l'alitalia ci sono altri operatori che ne possono prendere il posto e persino il personale puó passare da una compagnia all'altra senza molto problemi avendo regole e linguaggi e lingua comune (l'inglese) per comunicare, per le ferrovie è diverso.
Se per ipotesi fallissero, i treni con l'attuale personale e tutto l'armamentario di mezzi e strutture dovrebbero per forza continuare a girare. Non si possono fermare i treni, nè ci sono altri che possono prenderne il posto, e nemmeno altro personale perchè bisogna istruirli ( per fare un macchinista per esempio ci vanno quasi 3 anni) e le regole e i regolamenti stessi dei trasporti ferroviari sono diversi da stato a stato. Insomma ci va personale "nazionale" in una struttura fisicamente posto nella nazione. Insomma i binari sono in Italia e non si possono spostare; Idem per tutto il resto, personale compreso.
In un eventuale fallimento delle ferrovie, cambierebbero solamente (finalmente forse) i dirigenti e basta (wowww)! purtroppo metterebbero altri dirigenti forse peggio degi attuali, ma questa è un'altra(solita) storia!!1
Ehm volevo dire che io sono un macchinista......:) in attesa di pensione che purtroppo si allontana sempre...... prima 37.... adesso 40 anni di contributi.... sigh!.
Mi sembra che si allontana sempre più in avanti e che non la raggiungo mai cazzo!!!!!!
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
chissà qual'è questa classe politica, o almeno dove "pende" di più...udp1073 ha scritto:La responsabilità primaria dello stato della ormai ex compagnia di bandiera deve comunque ricadere solo ed esclusivamente sulla classe politica: negli ultimi 20 anni hanno fatto si che alitaGlia fosse uno dei tanti posti dove parcheggiare fonti di voti ed hanno permesso (per riallacciarmi a quanto detto in precedenza) che i sindacati (di nuovo quello piloti in primis) facessero il bello ed il cattivo tempo nonchè tutte le altre porcherie di cui siamo stati testimoni nel tempo (la mancanza di un radar di terra a Milano è costata la vita a tante persone.. e chi ha pagato?? un uomo radar?? ma che gli venga il colera a tutti.. non è lui a decidere!)
ma tanto qualcuno già se ne sta andando a casa o meglio ancora x noi, si è ritirato proprio!!!
Quest'anno in Finale del Figa World Player 2
voglio (vorrei) due tettone... tks a tutti - votate!
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idolo Scajola che con Alitaglia mezza defunta è riuscito a rendere esecutivoa un'ordinanza per un volo diretto Fiumicino-Villanova D'Albenga per lui e i suoi parentelli.

che ovviamente ha smentito così :
[i:e3905cee85]Villanova d'Albenga. Nessun finanziamento del ministero dello Sviluppo economico, mentre la segreteria del ministro Claudio Scajola ha avuto un ruolo "esclusivamente di carattere informativo": il ministero lo precisa, con una nota, "in merito ai recenti articoli stampa sul ripristino della tratta aerea Villanova d'Albenga-Fiumicino".
In particolare, il ministero precisa che "é dal 1999″ per legge [b:e3905cee85]"che è previsto e stanziato il finanziamento degli scali sottoposti all'imposizione di oneri di servizio pubblico, per favorire gli aeroporti che servono regioni periferiche o in via di sviluppo o una rotta a bassa densità di traffico verso un qualsiasi aeroporto regionale, qualora tale rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico della regione in cui si trova l'aeroporto stesso"[/b:e3905cee85], come disposto da un regolamento comunitario del 1992. Inoltre, prosegue il ministero, "é dal 2002 che tali disposizioni sono state applicate anche alle città di Albenga, Cuneo, Taranto, Trapani, Crotone, Bolzano, Aosta, e per le isole di Pantelleria e Lampedusa, sempre nei limiti delle risorse già preordinate, che ammontano a circa 50 milioni di euro annui".
Inoltre, "il 5 agosto scorso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato un decreto ministeriale di imposizione di oneri di servizio pubblico sulla rotta Albenga-Fiumicino, successivamente alla conferenza di servizi del 2 aprile precedente, e in seguito all'abbandono di Air One della suddetta tratta. In questo modo, verrà successivamente indetta una nuova gara d'appalto europea per la copertura del servizio". Con queste premesse, si legge nella nota, "risulta pertanto evidente come il Ministero dello Sviluppo economico non abbia finanziato alcunché, e in particolare il ruolo della segreteria del ministro sia stato esclusivamente di carattere informativo in merito ad una procedura voluta da una conferenza di servizi Stato-Regioni, avviata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e susseguente ad una legge gia preesistente e già finanziata".[/i:e3905cee85]

che ovviamente ha smentito così :
[i:e3905cee85]Villanova d'Albenga. Nessun finanziamento del ministero dello Sviluppo economico, mentre la segreteria del ministro Claudio Scajola ha avuto un ruolo "esclusivamente di carattere informativo": il ministero lo precisa, con una nota, "in merito ai recenti articoli stampa sul ripristino della tratta aerea Villanova d'Albenga-Fiumicino".
In particolare, il ministero precisa che "é dal 1999″ per legge [b:e3905cee85]"che è previsto e stanziato il finanziamento degli scali sottoposti all'imposizione di oneri di servizio pubblico, per favorire gli aeroporti che servono regioni periferiche o in via di sviluppo o una rotta a bassa densità di traffico verso un qualsiasi aeroporto regionale, qualora tale rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico della regione in cui si trova l'aeroporto stesso"[/b:e3905cee85], come disposto da un regolamento comunitario del 1992. Inoltre, prosegue il ministero, "é dal 2002 che tali disposizioni sono state applicate anche alle città di Albenga, Cuneo, Taranto, Trapani, Crotone, Bolzano, Aosta, e per le isole di Pantelleria e Lampedusa, sempre nei limiti delle risorse già preordinate, che ammontano a circa 50 milioni di euro annui".
Inoltre, "il 5 agosto scorso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato un decreto ministeriale di imposizione di oneri di servizio pubblico sulla rotta Albenga-Fiumicino, successivamente alla conferenza di servizi del 2 aprile precedente, e in seguito all'abbandono di Air One della suddetta tratta. In questo modo, verrà successivamente indetta una nuova gara d'appalto europea per la copertura del servizio". Con queste premesse, si legge nella nota, "risulta pertanto evidente come il Ministero dello Sviluppo economico non abbia finanziato alcunché, e in particolare il ruolo della segreteria del ministro sia stato esclusivamente di carattere informativo in merito ad una procedura voluta da una conferenza di servizi Stato-Regioni, avviata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e susseguente ad una legge gia preesistente e già finanziata".[/i:e3905cee85]
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
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Il mitico Albenga-Roma è famoso per avere ospitato un numero impressionante di voli in cui il numero dei membri dell'equipaggio era superiore al numero dei passeggeri... per non parlare delle volte che il velivolo partiva in forte ritardo "perchè bisogna aspettare il signor Ministro"superflowerpunkdiscopop ha scritto:idolo Scajola che con Alitaglia mezza defunta è riuscito a rendere esecutivoa un'ordinanza per un volo diretto Fiumicino-Villanova D'Albenga per lui e i suoi parentelli.
Con quale coraggio Scajola osa ancora criticare qualcuno, come pochi minuti fa...
http://www.repubblica.it/news/ired/ulti ... ef=hpsbdx2
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
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mai sentiti.....chi sono costoro?jackburton ha scritto:Gli azionisti di Cai:
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la cordata italiana.Prof.Fontecedro ha scritto:mai sentiti.....chi sono costoro?jackburton ha scritto:Gli azionisti di Cai:
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un pó di finanza di destra e un pó di finanza di sinistra.
così nessuno resta fuori e tutti son contenti.
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un giornale serio avrebbe pubblicato questa lista in prima pagina completa di tutte queste faccie...e invece penso che il'80% degli itagliani non sappiano ancora chi c'è dentro alla cordatazio ha scritto:la cordata italiana.Prof.Fontecedro ha scritto:mai sentiti.....chi sono costoro?jackburton ha scritto:Gli azionisti di Cai:
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