e per fortuna. l'uomo tabella non è un uomo.Squirto ha scritto:la mente umana non è strutturata semplicemente in modo 'logico razionale'
[O.T.] I Pezzi d'Ovo
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- jhonnybuccia
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- Husker_Du
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Ovviamente non voglio affermare che qualunque cosa faccia l'uomo e' razionale.....nella nostra legislazione ad esempio, esiste il caso di incapicita' di intendere e volere.....Squirto ha scritto:invece credo che ci sia gente che non pensa che sbattersi sia un costo superiore al vantaggio che avrebbe se si sbattesse di più...e che nonostante questo, non lo faccia ugualmente. ed è il 'nonostante' il punto. la mente umana non è strutturata semplicemente in modo 'logico razionale', è un intrico complesso di passioni, desideri, calcolo, motivazioni, interessi, che spesso si combinano insieme con esiti molto diversi. a meno che la 'totalità ' di una teoria della presunta intrinseca razionalità umana non si risolva nel semplice "qualunque cosa faccia, l'uomo è razionale". peró mi sembra tautologia, un discorso circolare che non riesco a seguire.Husker_Du ha scritto:tanto per rimanere IT, Pezzi e' un gran bel figo (cfr. ragazza piacentina che non me l'ha mai data....)....![]()
Non sono d'accordo squirto.....la razionalita' non implica che tutti siano uguali, o che abbiano gli stessi risultati.... anzi....
Elementi come: pigrizia, sottovalutazione di se, scarso coraggio.....fanno parte integrante della persona stessa e quindi anche della loro concezione di benessere (che non e' concetto solo monetario ovviemente).....
Sono pigro e non amo sbattermi?......probabilmente perche' per me sbattersi e' un costo superiore al vantaggio che avrei se mi sbattessi di piu' (processo logico razionale di scelta)....
Sono timido e non oso a fare certe cose anche se potrei trarne vantaggio?
Probabilmente perche' se osassi e mi andasse male starei molto peggio che non nel caso in cui mi andasse bene.....etc. etc....
Dal mio punto di vista, l'idea di razionalita' e' invariante rispetto ai casi che cito sopra.....cambiano le risorse e la definizione di benessere degli individui ma non la logica di comportamento profonda che ci sta dietro...

Anyway, permettimi una digressione su quanto affermi: "invece credo che ci sia gente che non pensa che sbattersi sia un costo superiore al vantaggio che avrebbe se si sbattesse di più...e che nonostante questo, non lo faccia ugualmente. ed è il 'nonostante' il punto"
Quando parlo di costi e vantaggi faccio un discorso implicito.....non e' che penso che ognuno prima di fare qualunque cosa si metta li con un pezzo di carta a calcolarsi i possibili vantaggi ed i costi associati ad ogni scelta e poi prende una decisione.....
Ma questo non significa che implicitamente le persone nel fare qualsiasi scelta non si comportino secondo il metodo da me descritto.....
Se lancio un pezzo di legno ad un cane, non e' che il cane si mette a risolvere un sistema di equazioni differenziali non lineari per decidere come riprendere il legno e riportarmelo.....ma questo non significa che il cane non si comporti implicitamente secondo un sistema di equazioni differenziali non lineari, etc. etc....
Tu parli di esiti delle scelte io parlo di metodo di scelta.....credo che la differenza sostanziale stia tutta li'.....
Per buccia.....
non so cosa intendi per uomo tabella.....ma quando fai qualcosa implicitamente scegli tra diverse opzioni (ad esempio, se scrivi su superzeta non puoi fare un'altra cosa e quindi hai un costo opportunita'...), se hai scelto di fare quella determinata cosa evidentemente era la scelta migliore per te in quel momento.....
Se per te questo e' l'uomo tabella.......boh....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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infatti. la scelta migliore. l'ottimo efficiente. l'uomo tabella è costretto, non sceglie, perchè la "razionalità " sceglie per lui e sceglie sempre e solo il meglio. l'uomo invece sceglie e deve avere il diritto alla scelta irrazionale.Husker_Du ha scritto:se hai scelto di fare quella determinata cosa evidentemente era la scelta migliore per te in quel momento.....
incerto al 76%.
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Solo una curiosita'.....mi fai l'esempio di una scelta irrazionale.....jhonnybuccia ha scritto:infatti. la scelta migliore. l'ottimo efficiente. l'uomo tabella è costretto, non sceglie, perchè la "razionalità " sceglie per lui e sceglie sempre e solo il meglio. l'uomo invece sceglie e deve avere il diritto alla scelta irrazionale.Husker_Du ha scritto:se hai scelto di fare quella determinata cosa evidentemente era la scelta migliore per te in quel momento.....

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- jhonnybuccia
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la scelta è del singolo così come la valutazione di irrazionalità . se domani hai due possibilità e scegli quella meno conveniente (per i tuoi schemi percettivi e rielaborativi) hai la scelta irrazionale. il punto sostanziale comunque è il non precludersi aprioristicamente la /possibilità / della scelta, semplicemente perchè non efficiente in un sistema di pensiero.Husker_Du ha scritto:Solo una curiosita'.....mi fai l'esempio di una scelta irrazionale.....
incerto al 76%.
imho attribuire in maniera generica il crisma della "razionalità " alla propensione umana a realizzare un sistema denotato come "capitalistico" è una conclusione errata....
difatti il furore produttivo/consumista dell'essere umano risponde più che altro ad un'indole irrazionale ed emotiva nella sostanza quasi romantica visto che l'ansia di un accumulo e di un consumo accelerati e vorticosi testimonia del clima di competizione che si instaura tra gli individui.......
un clima quindi volto ad una sorta di primazia, che se non raggiunta è comunque tentata o vagheggiata.....
si potrebbe a questo punto parlare dell'inevitabilità di questa tipologia di attitudine in relazione agli attributi di fondo che caratterizzano la natura dell'essere umano.......
discettare sulla presunta "perfezione" del sistema in oggetto appliccato alla storia dell'umanità è altro paio di maniche....
non è possibile infatti parlare di "perfezione" in ottica escatologica visto che la progressione tachicardica del ticket produzione/consumo ha come conseguenza logica e naturale l'esaurimento delle risorse e con esso la fine della storia e l'atrofia planetaria.......
più logico attribuire all'applicazione delle teorie socialiste (in quanto oltrettutto sbocco inevitabile del pensiero illuminista se incentrato sulle dottrine politiche e sociali) la connotazione razionale sempre che la dicotomia capitalismo/socialismo venga ritenuta valida
difatti il furore produttivo/consumista dell'essere umano risponde più che altro ad un'indole irrazionale ed emotiva nella sostanza quasi romantica visto che l'ansia di un accumulo e di un consumo accelerati e vorticosi testimonia del clima di competizione che si instaura tra gli individui.......
un clima quindi volto ad una sorta di primazia, che se non raggiunta è comunque tentata o vagheggiata.....
si potrebbe a questo punto parlare dell'inevitabilità di questa tipologia di attitudine in relazione agli attributi di fondo che caratterizzano la natura dell'essere umano.......
discettare sulla presunta "perfezione" del sistema in oggetto appliccato alla storia dell'umanità è altro paio di maniche....
non è possibile infatti parlare di "perfezione" in ottica escatologica visto che la progressione tachicardica del ticket produzione/consumo ha come conseguenza logica e naturale l'esaurimento delle risorse e con esso la fine della storia e l'atrofia planetaria.......
più logico attribuire all'applicazione delle teorie socialiste (in quanto oltrettutto sbocco inevitabile del pensiero illuminista se incentrato sulle dottrine politiche e sociali) la connotazione razionale sempre che la dicotomia capitalismo/socialismo venga ritenuta valida
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visto che la gente vuole saperetao ha scritto:ma pezzi e la pandolfi filano ancora d'amore e d'accordo?
la vicenda pezzi-pandolfi risale al '99. Successivamente lei si è messa con Roberto Angelini, un cantautore. Dovrebbero anche aver procreato.
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http://www.youtube.com/watch?v=bQiPWPfC1jw
http://www.youtube.com/watch?v=02eBgWHg ... re=related
volendo è anche un salutare vaffanculo irrazionalistico al razionalissimo sistema ma l'intento è più terra terra una permanente minaccia al signor POTERE in ogni sua forma e sfumatura


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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Va bene......ma il mio punto e' che una tale scelta non la farai mai.....a meno di non commettere un errore (cosa possibile ma comunque non sistematica.....errare e' umano, perseverare e' diabolico....)....jhonnybuccia ha scritto:la scelta è del singolo così come la valutazione di irrazionalità . se domani hai due possibilità e scegli quella meno conveniente (per i tuoi schemi percettivi e rielaborativi) hai la scelta irrazionale. il punto sostanziale comunque è il non precludersi aprioristicamente la /possibilità / della scelta, semplicemente perchè non efficiente in un sistema di pensiero.Husker_Du ha scritto:Solo una curiosita'.....mi fai l'esempio di una scelta irrazionale.....
E' ovvio che non ti precludi la possibilita' di scelta......ma una scelta irrazionale come da te definita non verra' mai fatta.....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
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- Husker_Du
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Bof tao....non condivido.....anche perche' mi dici che l'ansia di accumulo e' irrazionale.....cosa sulla quale non sono d'accordo....tao ha scritto:imho attribuire in maniera generica il crisma della "razionalità " alla propensione umana a realizzare un sistema denotato come "capitalistico" è una conclusione errata....
difatti il furore produttivo/consumista dell'essere umano risponde più che altro ad un'indole irrazionale ed emotiva nella sostanza quasi romantica visto che l'ansia di un accumulo e di un consumo accelerati e vorticosi testimonia del clima di competizione che si instaura tra gli individui.......
un clima quindi volto ad una sorta di primazia, che se non raggiunta è comunque tentata o vagheggiata.....
si potrebbe a questo punto parlare dell'inevitabilità di questa tipologia di attitudine in relazione agli attributi di fondo che caratterizzano la natura dell'essere umano.......
discettare sulla presunta "perfezione" del sistema in oggetto appliccato alla storia dell'umanità è altro paio di maniche....
non è possibile infatti parlare di "perfezione" in ottica escatologica visto che la progressione tachicardica del ticket produzione/consumo ha come conseguenza logica e naturale l'esaurimento delle risorse e con esso la fine della storia e l'atrofia planetaria.......
più logico attribuire all'applicazione delle teorie socialiste (in quanto oltrettutto sbocco inevitabile del pensiero illuminista se incentrato sulle dottrine politiche e sociali) la connotazione razionale sempre che la dicotomia capitalismo/socialismo venga ritenuta valida
Anyway, la "progressione tachicardica" del ticket produzione/consumo m'ha fatto mori'.....


Tuttavia, nel tuo discuisire sull'esaurimento delle risorse hai dimenticato un elemento fondamentale che e' il progresso tecnologico che e' teso alla ricerca di sistemi produttivi nuovi e che possano ridurre se non invertire il processo di esaurimento da te descritto....
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Husker, tralasciando ovviamente per pietà il caso itaGliano, ho qualche dubbio sul fatto che la velocità del progresso tecnologico riesca ad andare di pari passo con la velocità di esaurimento e/o distruzione delle risorse. (bisogna anche parlare di distruzione, perchè in diverse zone del pianeta è constatata la irreversibilità del mutamento - spesso dovuto a consumo eccessivo o ad agenti inquinanti - in alcune zone non è più praticamente possibile bonificare alcunchè).Husker_Du ha scritto:Tuttavia, nel tuo discuisire sull'esaurimento delle risorse hai dimenticato un elemento fondamentale che e' il progresso tecnologico che e' teso alla ricerca di sistemi produttivi nuovi e che possano ridurre se non invertire il processo di esaurimento da te descritto....
quella della 'sostenibilità ' spesso sa molto di retorica soft, perchè quando un sistema è basato sul consumo che diventa spreco - come di fatto è il nostro sistema, dall'europa alle americhe fino al giappone e alla cina - è proprio la distruzione (e non la trasformazione) delle materie prime a trainare tutto il resto ('benessere', occupazione, etc.).
dall'altra parte c'è chi sostiene la decrescita, ovvero il cambiamento radicale dello stile di vita basato sulla ricchezza intesa come trend di consumo in continua ascesa. non ho le competenze per affrontare l'argomento, ma credo che ben pochi governi possano solo avvicinarsi a una proposta del genere, per ovvi motivi.
al di là di tutte le retoriche ambientalisteggianti-progressiste-idealiste, mi pare comunque che il pianeta (ovvero la qualità dell'aria, delle acque, delle cose di cui ci cibiamo, il numero di specie viventi e tutto il resto) stia peggiorando di anno in anno.
dopo centomila anni l'Artide è ora circumnavigabile, le stazioni scientifiche stanno registrando una velocità di scioglimento dei ghiacciai impressionante. a detta degli scienziati non sono segnali buoni. ovviamente le razionalissime imprese di navigazione già gongolano perchè possono accorciare di molte miglia marine i percorsi abituali delle loro navi, concorrendo così all'accelerazione del riscaldamento delle acque artiche. chissà se davvero il progresso tecnologico arriverà a dare soluzioni in tempo utile...
se ci distruggeremo con le nostre mani, mi dispiace solo per tutte le altre specie che non se lo meritano.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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Tutto vero squirto.....non voglio certo disquisire su fatti che vediamo tutti....Squirto ha scritto:Husker, tralasciando ovviamente per pietà il caso itaGliano, ho qualche dubbio sul fatto che la velocità del progresso tecnologico riesca ad andare di pari passo con la velocità di esaurimento e/o distruzione delle risorse. (bisogna anche parlare di distruzione, perchè in diverse zone del pianeta è constatata la irreversibilità del mutamento - spesso dovuto a consumo eccessivo o ad agenti inquinanti - in alcune zone non è più praticamente possibile bonificare alcunchè).Husker_Du ha scritto:Tuttavia, nel tuo discuisire sull'esaurimento delle risorse hai dimenticato un elemento fondamentale che e' il progresso tecnologico che e' teso alla ricerca di sistemi produttivi nuovi e che possano ridurre se non invertire il processo di esaurimento da te descritto....
quella della 'sostenibilità ' spesso sa molto di retorica soft, perchè quando un sistema è basato sul consumo che diventa spreco - come di fatto è il nostro sistema, dall'europa alle americhe fino al giappone e alla cina - è proprio la distruzione (e non la trasformazione) delle materie prime a trainare tutto il resto ('benessere', occupazione, etc.).
dall'altra parte c'è chi sostiene la decrescita, ovvero il cambiamento radicale dello stile di vita basato sulla ricchezza intesa come trend di consumo in continua ascesa. non ho le competenze per affrontare l'argomento, ma credo che ben pochi governi possano solo avvicinarsi a una proposta del genere, per ovvi motivi.
al di là di tutte le retoriche ambientalisteggianti-progressiste-idealiste, mi pare comunque che il pianeta (ovvero la qualità dell'aria, delle acque, delle cose di cui ci cibiamo, il numero di specie viventi e tutto il resto) stia peggiorando di anno in anno.
dopo centomila anni l'Artide è ora circumnavigabile, le stazioni scientifiche stanno registrando una velocità di scioglimento dei ghiacciai impressionante. a detta degli scienziati non sono segnali buoni. ovviamente le razionalissime imprese di navigazione già gongolano perchè possono accorciare di molte miglia marine i percorsi abituali delle loro navi, concorrendo così all'accelerazione del riscaldamento delle acque artiche. chissà se davvero il progresso tecnologico arriverà a dare soluzioni in tempo utile...
se ci distruggeremo con le nostre mani, mi dispiace solo per tutte le altre specie che non se lo meritano.
Quello che volevo dire io e' che l'accumulazione non si risolve necessariamente (prima o poi) nell'esaurimento delle risorse......
Noi accumulumiano pezzi di una torta che non e' statica....ma grazie al progresso tecnico si espande.....
La scoperta dell'energia elettrica o del petrolio ha espanso la torta che avevamo davanti alla fine dell'800....
Nuove scoperte avverrano in futuro etc. etc..
Che poi la velocita' di deplemento delle risorse sia superiore alla velocita' di introduzione di nuove scoperte e' un importante problema, ma cio' non toglie che il progresso tecnico permetta in genere un'espansione delle possibilita' produttive....
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