Sondaggio: Ritornare alla Lira?
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Guarda Bellavista i problemi a rimanere fuori dall'Euro sarebbero stati sicuramente superiori a quelli che vediamo tutti i giorni dall'ingresso nell'euro.
Come hai detto tu il mantenere il doppio prezzo sarebbe stato utile, se non altro per prendere coscenza con immediatezza di certi aumenti non giustificati.
Io seguo, sia per piacere che per cultura e per lavoro, molti temi e dibattiti di natura economica: quello che viene principalemte criticato dell'Euro è il valore di concambio: 1936.27 Lire per ogni Euro è stato considerato da molti un valore penalizzante, a detta di valenti economisti questo valore, anche commensurato al cambio con le altre monete europee del tempo, era sopravvalutato di un valore compreso fra il 21,5% ed il 29,75%.
Ora, io non sono un economista e non so come sono stati fatti questi calcoli, peró più di una volta si è fatto il paragone del "doppio cambio": hai delle lire, compri dei marchi, te ne danno X. Adesso con le stesse lire prendi degli euro, poi con questi euro prendi dei Marchi e.. sorpresa, te ne danno meno.. stessa cosa per il franco.
Io non ho fatto i calcoli comunque una delle cose che sono emerse con il tempo è stata che il passaggio al'euro aveva ridotto di circa il 25% il potere d'acquisto dei salari italiani, questo prima di alcuni fenomeni che furono previsti ma non sono poi avvenuti nel modo che si sperava.
In particolare la Commissione Europea si aspettava, a ragione, che il passaggio ad un unica moneta avesse l'effetto dei vasi comunicanti nell'economia europea ovvero un livellamente medio (con un previsto sbilanciamento verso l'alto) delle economie più deboli (Italia e Spagna con un certo sforzo e tante riforme, Grecia, Portogallo ecc ecc con tempi più lunghi e sforzi maggiori) verso le economie considerate più forti (Germania in primis ma anche Francia). Questo peró doveva avvenire in tutte la parti componenti l'economia di un paese, dalle tasse ai costi dai parametri di produttività dai modi di calcolare l'inflazione ai salari al calcolo della produttività .
Invece, come al solito, si son fatti i conti senza l'oste ovvero i prezzi sono schizzati verso quelli delle economie forti (ovvero verso la Germania) in quasi tutti i parametri di valutazione mentre le retribuzioni (e tutti i parametri tecnici) son rimasti quelli locali.
Altro aspetto errato, a mio avviso, è la molteplicità di soggetti a gestire certi parametri: la BCE decide il tasso di sconto per tutta l'europa ma riceve dati disomogenei dai membri della BCE stessa quindi, per mandato la BCE deve "solo" impedire movimenti inflazionistici fuori controllo ma l'inflazione di Eurolandia non è calcolata dalla BCE ma solo riparametrata da questa ovvero, a fronte di calcoli dei governi nazionali, si applicano decisioni sovranazzionali. Certo, Trichet applicherà dei correttivi ai valori che riceve, ma questo è stupido perchè correggere un dato se puoi rilevarlo corretto (o più corretto) sin dal principio?
Si dovevano inoltre prevedere (e credo anche imporre) delle riforme per tutti gli stati membri. Una tassazione omogenea, un sistema di prelievi fiscali omogenei, gestione del credito (e qui potremmo parlare di Basilea e Basilea 2) e gestione del diritto del credito fatti allo stesso modo ma nada (*). Senza contare che si doveva andare a modificare, oltre quanto precedentemente detto, anche i sistemi di ammortizzazione sociale, di previdenza pubblica e privata e di sanità (di nuovo pubblica e privata) ma questi sono punti che in Italia si fa ben fatica a toccare.
(*): uno dei più grossi problemi dell'economia italiana è quello delle "banche non banche" ovvero della lunghezza dei pagamenti, tento di spiegarmi meglio:
Io sono una grossa azienda, diciamo il più grosso produttore nazionale di automobili.
In realtà io progetto la macchina, assegno (mediante gara al ribasso) la produzione delle componenti e dei blocchi funzionali pre-assemblati, ad alcuni miei fornitori poi mi occupo di completare l'assemblaggio delle auto che venderó con il mio marchio.
A loro volta i miei fornitori hanno dei fornitori e così via fino al dipendente che lavora fisicamente alla produzione dei pezzi.
Questo è normale, se non che l'azienda automobilistica ha un fatturato che è dalle 5000 alle 50000 volte più grande delle aziende in basso nella "catena alimentare" allora perchè il gigante paga, con vie legali ma non troppo, i suoi fornitori a 33 mesi? (si TRENTATRE)
Questo vuol dire che davide fa da banca a golia.. ma è golia a prendere per le palle le banche, non davide che al massimo alle banche gli deve dare tutto, aria che respira inclusa.
In Germania le leggende metropolitane vogliono il pagamento medio a 15 giorni, non è vero, è a 60 giorni. In italia è a 180gg.. questo peró non è in tuatta la filiera ma solo in alcuni punti di essa, ovvero imposti dal grande al piccolo e queste cose al piccolo costano (dall'1% all'1,5% del suo utile prima delle tasse) al punto che, a volte, diventa impossibile fare certi lavori proprio per l'eccessiva esposizione verso le banche.
Per avere un economia forte, non occorre essere ricchissimi ma basta avere i soldi in movimento! Far passare i soldi di mano in mano vuol dire che la gente è stimolata a "consumare", inoltre ogni passaggio è tassato e quindi anche lo stato si "arricchisce"... e qui troppe tasse che portano a troppa evasione ci castrano.
Scusate la lungaggine.. ma certe cose portano via tempo e spazio
Come hai detto tu il mantenere il doppio prezzo sarebbe stato utile, se non altro per prendere coscenza con immediatezza di certi aumenti non giustificati.
Io seguo, sia per piacere che per cultura e per lavoro, molti temi e dibattiti di natura economica: quello che viene principalemte criticato dell'Euro è il valore di concambio: 1936.27 Lire per ogni Euro è stato considerato da molti un valore penalizzante, a detta di valenti economisti questo valore, anche commensurato al cambio con le altre monete europee del tempo, era sopravvalutato di un valore compreso fra il 21,5% ed il 29,75%.
Ora, io non sono un economista e non so come sono stati fatti questi calcoli, peró più di una volta si è fatto il paragone del "doppio cambio": hai delle lire, compri dei marchi, te ne danno X. Adesso con le stesse lire prendi degli euro, poi con questi euro prendi dei Marchi e.. sorpresa, te ne danno meno.. stessa cosa per il franco.
Io non ho fatto i calcoli comunque una delle cose che sono emerse con il tempo è stata che il passaggio al'euro aveva ridotto di circa il 25% il potere d'acquisto dei salari italiani, questo prima di alcuni fenomeni che furono previsti ma non sono poi avvenuti nel modo che si sperava.
In particolare la Commissione Europea si aspettava, a ragione, che il passaggio ad un unica moneta avesse l'effetto dei vasi comunicanti nell'economia europea ovvero un livellamente medio (con un previsto sbilanciamento verso l'alto) delle economie più deboli (Italia e Spagna con un certo sforzo e tante riforme, Grecia, Portogallo ecc ecc con tempi più lunghi e sforzi maggiori) verso le economie considerate più forti (Germania in primis ma anche Francia). Questo peró doveva avvenire in tutte la parti componenti l'economia di un paese, dalle tasse ai costi dai parametri di produttività dai modi di calcolare l'inflazione ai salari al calcolo della produttività .
Invece, come al solito, si son fatti i conti senza l'oste ovvero i prezzi sono schizzati verso quelli delle economie forti (ovvero verso la Germania) in quasi tutti i parametri di valutazione mentre le retribuzioni (e tutti i parametri tecnici) son rimasti quelli locali.
Altro aspetto errato, a mio avviso, è la molteplicità di soggetti a gestire certi parametri: la BCE decide il tasso di sconto per tutta l'europa ma riceve dati disomogenei dai membri della BCE stessa quindi, per mandato la BCE deve "solo" impedire movimenti inflazionistici fuori controllo ma l'inflazione di Eurolandia non è calcolata dalla BCE ma solo riparametrata da questa ovvero, a fronte di calcoli dei governi nazionali, si applicano decisioni sovranazzionali. Certo, Trichet applicherà dei correttivi ai valori che riceve, ma questo è stupido perchè correggere un dato se puoi rilevarlo corretto (o più corretto) sin dal principio?
Si dovevano inoltre prevedere (e credo anche imporre) delle riforme per tutti gli stati membri. Una tassazione omogenea, un sistema di prelievi fiscali omogenei, gestione del credito (e qui potremmo parlare di Basilea e Basilea 2) e gestione del diritto del credito fatti allo stesso modo ma nada (*). Senza contare che si doveva andare a modificare, oltre quanto precedentemente detto, anche i sistemi di ammortizzazione sociale, di previdenza pubblica e privata e di sanità (di nuovo pubblica e privata) ma questi sono punti che in Italia si fa ben fatica a toccare.
(*): uno dei più grossi problemi dell'economia italiana è quello delle "banche non banche" ovvero della lunghezza dei pagamenti, tento di spiegarmi meglio:
Io sono una grossa azienda, diciamo il più grosso produttore nazionale di automobili.
In realtà io progetto la macchina, assegno (mediante gara al ribasso) la produzione delle componenti e dei blocchi funzionali pre-assemblati, ad alcuni miei fornitori poi mi occupo di completare l'assemblaggio delle auto che venderó con il mio marchio.
A loro volta i miei fornitori hanno dei fornitori e così via fino al dipendente che lavora fisicamente alla produzione dei pezzi.
Questo è normale, se non che l'azienda automobilistica ha un fatturato che è dalle 5000 alle 50000 volte più grande delle aziende in basso nella "catena alimentare" allora perchè il gigante paga, con vie legali ma non troppo, i suoi fornitori a 33 mesi? (si TRENTATRE)
Questo vuol dire che davide fa da banca a golia.. ma è golia a prendere per le palle le banche, non davide che al massimo alle banche gli deve dare tutto, aria che respira inclusa.
In Germania le leggende metropolitane vogliono il pagamento medio a 15 giorni, non è vero, è a 60 giorni. In italia è a 180gg.. questo peró non è in tuatta la filiera ma solo in alcuni punti di essa, ovvero imposti dal grande al piccolo e queste cose al piccolo costano (dall'1% all'1,5% del suo utile prima delle tasse) al punto che, a volte, diventa impossibile fare certi lavori proprio per l'eccessiva esposizione verso le banche.
Per avere un economia forte, non occorre essere ricchissimi ma basta avere i soldi in movimento! Far passare i soldi di mano in mano vuol dire che la gente è stimolata a "consumare", inoltre ogni passaggio è tassato e quindi anche lo stato si "arricchisce"... e qui troppe tasse che portano a troppa evasione ci castrano.
Scusate la lungaggine.. ma certe cose portano via tempo e spazio
Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini tuo da Gloriam
-
- Impulsi superiori
- Messaggi: 2102
- Iscritto il: 16/04/2008, 1:20
Dobbiamo tornare alla monarchia. Si stava meglio con sciaboletta.
Aridatece sciaboletta!
Aridatece sciaboletta!
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
Guardi Signor Ministro
Anche in questo caso vorrei farLe notare l'assoluta inadeguatezza dei nostri (potenziali) monarchi:
1) Arroganza non supportata da alcun reale valore (se sei capace ed arrogante passi.. ma se sei solo arrogante.. crepa!)
2) Ignoranza riguardo alle reali esigenze della Nazione, più che unire, riuscirebbero a dividere.
3) Vittorio Emanuele è bollito.. pensa solo a fottere e per quello abbiamo già il buon Silvio. Se decidessimo di metterci direttamente nelle mani di Emanuele Filiberto.. beh.. Felipe di Spagna ha fatto l'academia militare diventando ufficiale di fanteria, di marina e dell'aviazione essendo destinato a comandare le forze armate del suo paese.. il nostro principe un corno.. che famo? Lo mandiamo a naja?
4) Il dover reintegrare tutte le loro proprietà costerebbe allo stato italiano un valore che non possiamo permetterci.
La prego Sig. Ministro, riveda la Sua posizione
Anche in questo caso vorrei farLe notare l'assoluta inadeguatezza dei nostri (potenziali) monarchi:
1) Arroganza non supportata da alcun reale valore (se sei capace ed arrogante passi.. ma se sei solo arrogante.. crepa!)
2) Ignoranza riguardo alle reali esigenze della Nazione, più che unire, riuscirebbero a dividere.
3) Vittorio Emanuele è bollito.. pensa solo a fottere e per quello abbiamo già il buon Silvio. Se decidessimo di metterci direttamente nelle mani di Emanuele Filiberto.. beh.. Felipe di Spagna ha fatto l'academia militare diventando ufficiale di fanteria, di marina e dell'aviazione essendo destinato a comandare le forze armate del suo paese.. il nostro principe un corno.. che famo? Lo mandiamo a naja?
4) Il dover reintegrare tutte le loro proprietà costerebbe allo stato italiano un valore che non possiamo permetterci.
La prego Sig. Ministro, riveda la Sua posizione

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini tuo da Gloriam
- Jack de Quadri
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 4471
- Iscritto il: 05/01/2008, 11:54
- Località: ROMA
Dio come ti quotobellavista ha scritto:Visto che sono passati un po' di anni e si puó discutere di questa cosa in modo serio.
L'entrata nell'euro è stata una cazzata. Semplicemente perchè così si abdica alla sovranità monetaria (vi siete chiesti perchè gli inglesi abbiano mantenuto la loro sterlina?).
Perchè entrare nell'euro non comporta che prima il caffè costava 1000 lire e ora costa un euro. Queste sono cazzate che i leghisti dicono ai loro elettori contadini. Per risolvere questo problema bastava imporre il doppio prezzo per 5 anni.
Entrare nell'euro vuol dire che l'italia non puó più emettere valuta e aumentare la massa monetaria. Questo non gli permette più il gioco della "svalutazione competitiva" che ha salvato il culo all'italia per decenni rendendo competitivi i prodotti sui mercati esteri.
Non permette nemmeno più di fissare un tasso di interesse italiano, dato che questo è stabilito a livello europeo. E il tasso applicato serve ad aumentare o rallentare la crescita.
Queste e altre ancora sono tutte variabili che l'italia non puó più modificare, perchè sono stabilite a livello europeo. Questo vuol dire che la banca centrale europea deve giocare con queste variabili come se il sistema economico della Germania, della Francia, dell'italia, della grecia, della spagna ecc. fossero tutti identici.
L'italia è uguale alla germania? Risposta: no. Quindi le variabili che favoriscono una sfavoriscono l'altra. E indovinate un po' tra scegliere di favorire la germania o l'italia chi si sceglie di favorire?
Questi sono gli svantaggi, poi ci sono anche alcuni vantaggi. Ma se facciamo la differenza credo che la somma resta negativa
Scemi gli inglesi

e non inventatevi calcoli o presunti discorsi da economisti
una volta con 2.400.000 £ al mese facevi una vita da signore adesso con 1.100 € fai la fame ma quando si è mai vista sta cosa
e le case il loro prezzo non ditemi cazzate adesso con 500.000 € compri una villetta se ti dice bene una volta con 1 miliardo sai che villa
L'euro alle famiglie di medio livello le ha uccise!!!!!
ormai costa tutto il doppio è inutile dire il contrario qualsiasi cosa nel giro di 5 anni è raddoppiata
pensate soltanto....
tutti lavoriamo(cazzo a parte io adesso

panino bevanda caffe Tot. 5/6 € avreste mai pagato prima un pranzo così 10/12.000 £ ????
Re: Sondaggio: Ritornare alla Lira?
ho votato LEGA molte volte ma devo ammettere che questa e' una strunzata..... l'euro ci ha parato il culo!!Romeo ha scritto:Ragazzi, la proposta della Lega merita un sondaggio. Seriamente.
se ci fosse ancora la lira sai che bordello in Italia adesso!!!

heric...
non c'è + la jugoslavia, c'è una fottarella di stati, quello con cui confiniamo si chiama slovenia,
la cui moneta ERA il tolar o tallero
http://en.wikipedia.org/wiki/Slovenian_tolar
non c'è + la jugoslavia, c'è una fottarella di stati, quello con cui confiniamo si chiama slovenia,
la cui moneta ERA il tolar o tallero
http://en.wikipedia.org/wiki/Slovenian_tolar
Ultima modifica di nedo il 08/09/2008, 18:04, modificato 1 volta in totale.
embe'?nedo ha scritto:heric...
non c'è + la jugoslavia, c'è una fottarella di stati, quello con cui confiniamo si chiama slovenia,
la cui moneta ERA il tolar o tallero
http://en.wikipedia.org/wiki/Slovenian_tolar
stavo parlando della situazione in Italia...chemmefregaamme della slovenia