[O.T.] La cannabis - droga leggera?
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- jhonnybuccia
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http://www.tabaccheria21.net/tipihashish.htmCianBellano ha scritto:Un'idea di come lo "lavorano" me l'hanno data degli amici...
il tipo di lavorazione è molto diverso.
incerto al 76%.
http://it.youtube.com/watch?v=8JLoGyBPp-M
Bastardi industriali petrolieri bastardi affaristi censori
bastardi politici e proibizionisti
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Non vorrei andare fuori topic dando un significato a questo 3d.
lustriniesevizie
Il tempo vola come una freccia, la frutta vola come una banana (G.Marx)
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Tanti dicono che mangiare derivati della cannabis è una cazzata, uno spreco, e sarebbe anche vero se chi cucina non ha alba di cosa stia facendo...Gerda ha scritto:Una volta qualche anno fa ho assaggiato una fetta di ciambellone fatto da un mio amico che aveva messo del fumo nell'impasto...
esperienza da non ripetere!!
A parte il fatto che faceva schifo ma sono stato male una mezza giornata...
e non tanto io che ne avevo mangiato una fettina quanto gli altri che ci avevano fatto colazione... eran diventati verdi...
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o ero io che li vedevo verdi...
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in realtà se uno sa muoversi (io no ma qualcuno che conosco decisamente SI) sa che per ottenere qualcosa bisogna amalgamare il burro con la canapa e poi usare quello per cucinar qualcosa ed i dolci sono appunto i più indicati, anche una piccolissima parte del classicissimo tortino alla canapa se fatto bene ti fa svarionare un bel pó...io sinceramente lo consiglierei solo a qualcuno che fuma abitualmente perchè basta veramente poco per svarionare un bel pó e se uno non è tanto abituato c'è il rischio che si prenda male (anche perchè mangiando gli effetti durano parecchio di più)...
l'altra cosa che ti fotte è che gli effetti arrivano con la digestione, anche due ore dopo, percui già dopo mezz'ora uno pensa di aver preso una fregatura e magari si fuma un paio di canne o un tubo...in qual caso...AUGURI
Mi sento così rilassato, oggi. Così in pace con me stesso. Soddisfatto e senza pensieri. Cos'ho che non va?
mani?CianBellano ha scritto:
Sai tra quante mani sporche di afgani è passato?
il primo taglio è il letame animale. Semrpe e cmq presente in ogni tipo di shit (lett. merda)
ma più che mani culi...
buchi di culi.
è da lì che passa di solito.
Anche gli studenti italiani che dal piemonte vanno in pulman in spagna. Cosa vanno a fare?
ad infilarsi supposte di 50grammi in culo



Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-
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a geniova ci sono leggende su partite di scitto che puzavano di merda in modo assurdo o di combustibile.
ma sono leggende.
qua la coltivazione e' diretta ed e' tutta un'altra cosa,..
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qua la coltivazione e' diretta ed e' tutta un'altra cosa,..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- Antonchik
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ho letto delle avventure culinarie nella pagina precedente.
non si cucina il fumo, casomai l'erba e soltanto a temperature inferiori ai 70 gradi centigradi e rigorosamente la cottura deve avvenire nei grassi e non in acqua.
non si cucina il fumo, casomai l'erba e soltanto a temperature inferiori ai 70 gradi centigradi e rigorosamente la cottura deve avvenire nei grassi e non in acqua.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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- jhonnybuccia
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completamente d'accordo... poi magari i proibizionisti conservatori anticanapa tireranno fuori la storia un giorno, che un ragazzo è diventato schizofrenico per una canna... Evidentemente dipende da altro...bellavista ha scritto:Rex_Sinner ha scritto:Infatti non gliel'ha scatenata il fumo era già predisposto, il fatto che prima si fosse fatto una canna non vuol dire nulla visto che se le faceva da 4 anni, prima probabilmente aveva anche mangiato della pasta, bevuto dell'acqua e guardato un porno si era tirato una sega. Niente di questo gli ha scatenato una crisi schizofrenica.Mavco Pizellonio ha scritto:
Che poi potesse essere una persona predisposta alla schizofrenia, è evidente... strano peró glielo abbia scatenata un po' di fumo....
In più gli effetti della cannabis durano alcune ore, i postumi un giorno, è più o meno come quando ti ubriachi. Lui è andato avanti dei giorni quando l'effetto era già finito. Questo esclude la cosa. Ma è esclusa evidentemente per logica.
Che poi qualcuno abbia detto: è colpa delle canne. Stikazzi. Ci sono centinaia di ricerche sugli effetti della cannabis e non è che una diplomanda che in una corsia dice "è colpa delle canne" sappia verità sconosciute al resto del mondo accademico
So'r Gladiatore... 'N mano c'ho 'a spada!
- Antonchik
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ero in errore, lo ammetto, mi si scusi.colpo ha scritto:appoggio johnnyjhonnybuccia ha scritto:minchiata.Antonchik ha scritto:non si cucina il fumo
mi sono documentato in via teorica.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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rex novita'?
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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bisognerebbe chiedere ad un rastafari.............
http://www.corriere.it/salute/sportello ... aabc.shtml
RICERCA AMERICANA
La marijuana aumenta
il rischio di cancro ai testicoli
L'uso in alte dosi, frequente o prolungato nel tempo, favorisce lo sviluppo della forma più aggressiva
MILANO - Fumare erba aumenta significativamente la probabilità di cancro ai testicoli. Già sospettata da tempo di compromettere la fertilità maschile, la marijuana (ad alte dosi, per uso frequente o prolungato) è stata da più studi ritenuta colpevole anche di effetti collaterali sulla psiche, sul sistema endocrino, sul cuore e sulla circolazione, nonchè causa di alterazioni psicomotorie. All'elenco ora andrebbe aggiunto il rischio di sviluppare la forma più aggressiva di tumore del testicolo, il non seminoma.
LO STUDIO - Lo sostengono, in uno studio pubblicato sul numero del 9 febbraio della rivista Cancer , ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center, che hanno analizzato i casi di 369 uomini tra i 18 e i 44 anni con una neoplasia testicolare confrontandoli con quelli di 979 coetanei sani. Hanno così scoperto che il rischio di sviluppare questa forma di cancro fra quanti hanno dichiarato di utilizzare canapa indiana è superiore del 70 per cento e risulta particolarmente elevato (circa il doppio in confronto a chi non ha mai fumato erba) fra quanti hanno rivelato di fumare marijuana almeno una volta alla settimana e/o ne hanno fatto uso per un lungo periodo iniziando dall'adolescenza.
LA FORMA PIU' AGGRESSIVA - Il pericolo, inoltre, pare legato esclusivamente al non seminoma, la variante meno diffusa di neoplasia testicolare (circa il 40 per cento dei casi), ma che cresce con maggiore rapidità e tende a colpire i ragazzi giovani, fra 20 e 35 anni. «Dobbiamo ampliare lo studio e approfondire le analisi – ha detto Stephen Schwartz, epidemiologo autore della ricerca -, per capire bene quali siano i legami fra la malattia e l'uso di canapa indiana e perchè risulti una relazione con un tipo soltanto di tumore delle ghiandole genitali maschili». L'altro tipo di tumore testicolare, il seminoma, è più frequente, con un'evoluzione più lenta e interessa solitamente uomini fra i 30 e i 40 anni.
ANCORA DA SCOPRIRE GLI EFFETTI COLLATERALI DELL'ERBA – «Quello che è importante far capire ai ragazzi – sottolineano gli autori della ricerca – è, soprattutto, che si sa ancora molto poco delle conseguenze a lungo termine del fumo di marijuana, specialmente per chi ne fa un uso massiccio. Quindi è un "divertimento" azzardato, di cui è bene conoscere i pericoli». Fra l'altro, quello dei testicoli è sì definito un tumore raro (sono circa mille i nuovi casi ogni anno in Italia), ma è la neoplasia più frequente nei giovani maschi adulti: soltanto l'1 per cento, infatti, interessa uomini sopra i 40 anni. Il tasso di guarigioni fortunatamente è altissimo (intorno al 90 per cento) e le strategie di cura ormai consolidate, sia mediche che chirurgiche, garantiscono ai pazienti un'ottima qualità di vita futura.
AUTOPALPAZIONE PER UNA DIAGNOSI PRECOCE - I fattori di rischio certi della malattia includono il criptorchidismo (la mancata discesa dei testicoli nello scroto), lo sviluppo anormale delle ghiandole genitali e la familiarità . L'auto-palpazione, così come avviene per il tumore al seno nelle donne, è fondamentale per ottenere una diagnosi precoce. La presenza di un nodulo oppure l'indurimento di un testicolo rispetto all'altro deve suonare come campanello d'allarme e consigliare di ricorrere all'aiuto dello specialista.
Vera Martinella (Fondazione Veronesi)
09 febbraio 2009
http://www.corriere.it/salute/sportello ... aabc.shtml
RICERCA AMERICANA
La marijuana aumenta
il rischio di cancro ai testicoli
L'uso in alte dosi, frequente o prolungato nel tempo, favorisce lo sviluppo della forma più aggressiva
MILANO - Fumare erba aumenta significativamente la probabilità di cancro ai testicoli. Già sospettata da tempo di compromettere la fertilità maschile, la marijuana (ad alte dosi, per uso frequente o prolungato) è stata da più studi ritenuta colpevole anche di effetti collaterali sulla psiche, sul sistema endocrino, sul cuore e sulla circolazione, nonchè causa di alterazioni psicomotorie. All'elenco ora andrebbe aggiunto il rischio di sviluppare la forma più aggressiva di tumore del testicolo, il non seminoma.
LO STUDIO - Lo sostengono, in uno studio pubblicato sul numero del 9 febbraio della rivista Cancer , ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center, che hanno analizzato i casi di 369 uomini tra i 18 e i 44 anni con una neoplasia testicolare confrontandoli con quelli di 979 coetanei sani. Hanno così scoperto che il rischio di sviluppare questa forma di cancro fra quanti hanno dichiarato di utilizzare canapa indiana è superiore del 70 per cento e risulta particolarmente elevato (circa il doppio in confronto a chi non ha mai fumato erba) fra quanti hanno rivelato di fumare marijuana almeno una volta alla settimana e/o ne hanno fatto uso per un lungo periodo iniziando dall'adolescenza.
LA FORMA PIU' AGGRESSIVA - Il pericolo, inoltre, pare legato esclusivamente al non seminoma, la variante meno diffusa di neoplasia testicolare (circa il 40 per cento dei casi), ma che cresce con maggiore rapidità e tende a colpire i ragazzi giovani, fra 20 e 35 anni. «Dobbiamo ampliare lo studio e approfondire le analisi – ha detto Stephen Schwartz, epidemiologo autore della ricerca -, per capire bene quali siano i legami fra la malattia e l'uso di canapa indiana e perchè risulti una relazione con un tipo soltanto di tumore delle ghiandole genitali maschili». L'altro tipo di tumore testicolare, il seminoma, è più frequente, con un'evoluzione più lenta e interessa solitamente uomini fra i 30 e i 40 anni.
ANCORA DA SCOPRIRE GLI EFFETTI COLLATERALI DELL'ERBA – «Quello che è importante far capire ai ragazzi – sottolineano gli autori della ricerca – è, soprattutto, che si sa ancora molto poco delle conseguenze a lungo termine del fumo di marijuana, specialmente per chi ne fa un uso massiccio. Quindi è un "divertimento" azzardato, di cui è bene conoscere i pericoli». Fra l'altro, quello dei testicoli è sì definito un tumore raro (sono circa mille i nuovi casi ogni anno in Italia), ma è la neoplasia più frequente nei giovani maschi adulti: soltanto l'1 per cento, infatti, interessa uomini sopra i 40 anni. Il tasso di guarigioni fortunatamente è altissimo (intorno al 90 per cento) e le strategie di cura ormai consolidate, sia mediche che chirurgiche, garantiscono ai pazienti un'ottima qualità di vita futura.
AUTOPALPAZIONE PER UNA DIAGNOSI PRECOCE - I fattori di rischio certi della malattia includono il criptorchidismo (la mancata discesa dei testicoli nello scroto), lo sviluppo anormale delle ghiandole genitali e la familiarità . L'auto-palpazione, così come avviene per il tumore al seno nelle donne, è fondamentale per ottenere una diagnosi precoce. La presenza di un nodulo oppure l'indurimento di un testicolo rispetto all'altro deve suonare come campanello d'allarme e consigliare di ricorrere all'aiuto dello specialista.
Vera Martinella (Fondazione Veronesi)
09 febbraio 2009